Avola. “Chiarezza sulla riattivazione di Ostetricia e Ginecologia”, richiesta della Cgil all’Asp
Tempi certi e chiarezza sulla reale disponibilità di personale sanitario. Questa, in sintesi, la richiesta della Fp Cgil, indirizzata all’Asp, a cui il sindacato chiede un confronto immediato. La sollecitazione parte dal segretario generale, Daniele Passanisi e dal segretario territoriale, Mauro Bonarrigo che chiedono, appunto, “un confronto immediato con i vertici dell’Asp di Siracusa per avere tempi certi in merito all’attivazione del reparto di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale di Avola, garantendo il mantenimento dell’equilibrio tra i servizi attivi, la reale disponibilità del personale sanitario e l’emergenza dettata dal contrasto al Covid”.
“La Cisl Fp Ragusa Siracusa ha sempre sostenuto la necessità di garantire tutte le attività ordinarie di cura – hanno specificato Passanisi e Bonarrigo – senza fare indietreggiare l’offerta di salute pubblica mai, in nessun caso, neppure rispetto alla pandemia, perché non si rischia la vita solo per il Covid. Il contrappeso a sostegno di tale precarietà non può più essere ricercato nella maggiorazione dei carichi di lavoro dei dipendenti che operano nelle corsie e nei servizi, in larga maggioranza ormai allo stremo delle forze anche a causa delle decimazioni dovute al contagio dal quale, ricordiamo, non sono immuni”.
“In settimana abbiamo, per questo, inoltrato una nota di vibrante protesta ai vertici dell’Asp di Siracusa – hanno rilevato i sindacalisti – riferita alla mancata informativa al sindacato sulla questione che, poi nei fatti, si è rivelata limitata al mero trasferimento dell’Ambulatorio di Ostetricia e Ginecologia, che era già attivo su Noto, e quindi a parità di utilizzo di personale. In coerenza con quanto richiesto già in passato siamo intervenuti, ancora una volta, per richiedere il confronto sul tema specifico con l’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa, quali strenui sostenitori della più celere attivazione della UOC di Ostetricia e Ginecologia all’Ospedale di Avola, dove è incardinata dalla Rete Ospedaliera del SSR, ponendoci però nella posizione di dovere nel contempo verificare l’assoluta garanzia di sicurezza per donne e bambini neonati, accertabile solo attraverso la presenza del numero e della qualità dei medici indispensabili al percorso nascita, ginecologi, neonatologi, pediatri e rianimatori”.
Offerta assistenziale da garantire e rafforzare secondo Passanisi e Bonarrigo. “La funzione sociale di tutela dei diritti dei lavoratori e di salvaguardia della sicurezza e qualità dei servizi al cittadino – hanno continuato Passanisi e Bonarrigo – ci ha richiamati ad un alto senso di responsabilità sull’ipotesi di attivazioni di ulteriori servizi che, anche se previsti, rischierebbero ulteriormente di compromettere l’erogazione totale dell’offerta assistenziale in un momento storico in cui per le criticità di personale sanitario, assorbito in parte dalle attività di contrasto al virus, si vedono, nella stessa zona sud della provincia di Siracusa, ridotti alle sole urgenze, da oltre un mese, gli interventi operatori di Chirurgia Generale, Otorinolaringoiatria ed Oculistica, con l’azzeramento delle attività ordinarie, la cui programmabilità è pur sempre relativa con l’aumentare dei tempi di attesa”.
La Fp Cisl Ragusa Siracusa si appella dunque ai vertici dell’Asp.“Confidiamo – hanno concluso i sindacalisti – nella prontezza di riposta alle richieste d’incontro avanzate all’Azienda sanitaria provinciale, perché il rischio di maggiore compromissione dei servizi è concreto, ma può essere scongiurato attraverso la regolarizzazione di una serie di servizi, a cui il Governo Regionale non può rimanere ancora indifferente”