Avola. Orfani di femminicidio, Nancy ha fatto causa allo Stato. "Noi, lasciati da soli"
Il 13 agosto del 2013 Antonio Mensa imbraccia un fucile. Lo punta contro la moglie, Antonella Russo. E spara, uccidendola, prima di usare l’arma contro se stesso. In pochi secondi Nancy, Desidereè e il fratello di cinque anni perdono la loro famiglia.
“Orfani di femminicidio”, titola oggi il quotidiano La Repubblica che ospita una lunga intervista con Nancy. Ha lasciato Avola, oggi vive a Ferrara dove studia legge. “Farò l’avvocato, o il magistrato, o entrerò in polizia, perché quello che è accaduto a mia madre e poi a noi figli, vittime dimenticate nell’oblio, non accada più”, racconta a Maria Novella De Luca in un lungo articolo.
Nancy ha 19 anni. “Sono andata via dalla Sicilia due settimane dopo la tragedia, era già deciso, ma invece di iscrivermi a Scienze Infermieristiche, dopo quello che è accaduto a mia madre ho deciso che avrei fatto Giurisprudenza. Abito con altre ragazze, mi sostengo soltanto con la borsa di studio, riuscire a pagare la casa, i libri, le tasse è durissimo, ma il mio obiettivo è laurearmi e poi occuparmi della violenza sulle donne, e soprattutto dei figli del femminicidio. Dei tanti come noi, mia sorella, il nostro fratellino, lui è quello che soffre di più, è rimasto a vivere in Sicilia con i nonni, ma in condizioni difficilissime, senza sostegni”.
Ha fatto causa alla Stato, Nancy. “Mia madre aveva denunciato mio padre ma non è stata ascoltata, nessuno è intervenuto per impedire l’omicidio. Perché i parenti delle vittime di mafia, i familiari dei morti sul lavoro hanno degli indennizzi e noi no? Avevamo chiesto che nella legge sul femminicidio venissero inserite misure di sostegno per gli orfani. Ci hanno detto che non c’era più tempo… Abbiamo scritto al presidente della Repubblica. Nessuna risposta. Ma io sono tenace e so che le risposte arriveranno. Per noi, e tutti gli altri figli rimasti soli”.
Nei mesi scorsi Nancy aveva anche incontrato alcuni parlamentari siracusani, eletti a Roma e Palermo.
(Foto: la casa della famiglia ad Avola – Skytg24)