Bandiera: “Da ore alla deriva, perchè nessuna nave italiana ha soccorso motopesca?”

“Hanno sparato ad altezza uomo e fatto danni in cabina di pilotaggio. Ma la cosa più grave è che ancora a 12 ore dall’accaduto, nessuna nave italiana sia andata a soccorrere l’equipaggio del peschereccio siracusano Orizzonte”. Il vicensindaco di Siracusa, Edy Bandiera, ex assessore regionale alla pesca, è in continuo contatto con l’armatore dell’imbarcazione della marineria di Siracusa. E raccoglie, oltre alla testimonianza, lo sfogo. “E’ grave se, come riferitomi dall’armatore, nessuna nave italiana sia stata inviata in soccorso del peschereccio. L’imbarcazione è danneggiata e alla deriva, in balia delle onde e tecnicamente anche di pirati libici. Come amministrazione comunale stiamo facendo il possibile, in stretto raccordo con il sindaco Francesco Italia. Ma anche le autorità nazionali devono fare la loro parte”, aggiunge Bandiera in diretta su FMITALIA.
Le operazioni di soccorso sono coordinate da Roma. Poche le informazioni che rimbalzano dalla Capitale a Siracusa, come prassi in questi casi. Con la previsione di movimenti militari, non c’è spazio per la comunicazione. Specie in un contesto internazionale delicato come quello in discussione.
Questa mattina l’attacco, da parte di una motovedetta libica. I militari sono anche salito a bordo e avrebbero sequestrato la scheda satellitare. Cosa che ha rallentato in una prima fase anche la richiesta di aiuto. Sono sei i componenti dell’equipaggio a bordo, incluso il comandante che ha accusato un mancamento dopo la forte tensione.
“Stanno bene ma non possono essere lasciati alla deriva”, ruggisce Bandiera che da assessore regionale varò una legge che prevede anche sostegno per i pescatori siciliani vittime di simili episodi.