"Baraccopoli, condizioni intollerabili", il Mac chiede misure e rilancia la battaglia per l'autonomia
Si chiama Mac, Movimento per l’Autonomia di Cassibile-Fontane Bianche e rilancia una delle iniziative che per decenni hanno caratterizzato il quartiere periferico di Siracusa, che ambisce all’autonomia dal capoluogo. Una battaglia che si è snodata, nel tempo, a suon di sentenze e di tentativi nel campo della giustizia amministrativa, senza ottenere, infine, la possibilità di quel referendum che i promotori, all’epoca, speravano potesse condurre all’acquisizione della separazione dal Comune di Siracusa. Ci riprovano adesso, dopo avere rispolverato le vecchie carte, che non convincono i componenti del Movimento, coordinato da Orazio Musumeci. Si riparte con la battaglia relativa alla baraccopoli di Cassibile, adesso che la stagione della raccolta sta per per partire e adesso che del villaggio annunciato lo scorso anno dalla Prefettura si sa ancora poco o nulla. Idea che, a prescindere, a una parte dei residenti di Cassibile non piace. Una serie di interlocuzioni, nelle scorse settimane, con i deputati regionali Cafeo e Cannata, poi con il sindaco e il capo di gabinetto, Francesco Italia e Michelangelo Giansiracusa. infine la decisione di preparare e diffondere un volantino per preparare la comunità alla “partecipazione attiva all’autonomia per la richiesta dell’autonomia”. Non convincono le ultime sentenze del Cga in materia. Non bastano, al Movimento, le comunicazioni ricevute dall’Assessorato regionale alle Autonomie Locali. Mentre ci si prepara nuovamente alla battaglia, dunque, si pensa al problema immediato. Ai sindacati, agli imprenditori locali, il Coordinamento chiede come stiano organizzando le azioni per la gestione della questione braccianti agricoli stranieri, mentre la baraccopoli si estende, giorno dopo giorno, in condizioni che sono ben lontane da quelle ottimali , senza alcun servizio e con i rischi, secondo il Movimento, che ne conseguono. Chiesto un incontro al prefetto.