Bentornata Carrozza del Senato, a fine mese completato il restauro. La sorpresa dell'oro
“Siamo in dirittura d’arrivo. Ci siamo quasi”. Le parole del professore Teodoro Auricchio, direttore dell’Istituto Europeo del Restauro, provocano una reazione immediata: un sorriso si allarga sul viso. La Carrozza del Senato è quasi pronta per ritornare sulle strade di Siracusa, insieme a Santa Lucia. Uno dei simboli della città ha ritrovato salute e splendore. Tutto merito di una operazione congiunta che ha visto in prima fila il Rotary e la partecipazione importante di sponsors privati e soprattutto dell’Istituto Europeo del Restauro.
Il covid ha rallentato le operazioni ma per la berlina seicentesca è di nuovo tempo di bellezza. “Abbiamo restaurato il carro e stiamo per finire la carrozza”, racconta Auricchio a due passi dal cantiere allestito proprio nel cortile di Palazzo Vermexio.
Non sono mancate le sorprese, durante il restauro. Ad esempio, è emerso che la carrozza era stata ricoperta con pennellate di oro finto, in un precedente intervento. “Il carro era un disastro, ricolorato diverse volte e con colori diversi. Il restauro ha certe regole. Abbiamo ripulito l’oro finto e fatto risaltare quello vero. Come Istituto Europeo del Restauro abbiamo offerto l’oro per le pannellature, dove ci sono i disegni artistici. Certo, la cassa alla vista apparirà sempre bella ma un occhio attento noterà che una parte è originale, un’altra no”, il rammarico di Auricchio.
Possibile rimediare? “Beh, si. Se qualche altro generoso imprenditore volesse contribuire, si potrebbe rimettere l’oro originale. Ci vogliono circa 20mila euro, tra manodopera e oro. Noi abbiamo già donato dell’oro a doppio spessore da 23 carati e 3/4. La cassa è un taglio unico e di oro ce ne va tanto. E’ stata ripitturata in passato con una vernice dorata: sotto c’è ancora l’oro vero però anche con una attenta pulitura, purtroppo non possiamo recuperarla. E dire che a noi pareva che i pannelli non fossero stati toccati. Invece – continua Auricchio – chi ha lavorato si è mosso tutto intorno al disegno”.
La Soprintendenza ha seguito e annotato quanto veniva man mano scoperto dai restauratori guidati dal direttore dell’Istituto Europeo del Restauro. “Pensavamo di fare un intervento, ci siamo trovati alle prese con un altro”, confida Auricchio. “A fine mese consegneremo la carrozza terminata. Sarà piacevole alla vista. Per correttezza, si deve sapere che questo oro non è originale e non per colpa nostra. Cuoi e sellerie sono stati ripristinati. Gli interni sono in buone condizioni. Le ruote erano state restaurate in precedenza. Ci siamo avvalsi di un esperto di carrozze a cui abbiamo fatto notare alcuni particolari del timone, per essere sicuri che la situazione potesse andare. Queste erano carrozze fatte per andare al passo, lentamente”.
Appuntamento per le strade di Siracusa a dicembre, allora. E per evitare brutte sorprese, è pronto un terzo trattamento contro quegli insetti che avevano attaccato su più punti l’antica berlina. “Abbiamo iniziato con un intervento ad atmosfera modifica. A distanza di tempo, abbiamo utilizzato della permetrina liquida. E adesso, terminato il restauro, sigilleremo la carrozza dentro una bolla ad azoto e senza ossigeno. Gli insetti infestanti saranno così debellati”.