Bivona: "Zona industriale strategica per la Sicilia, riconversione possibile con il Pnrr"
Il protocollo per l’istituzione dell’area di crisi complessa del polo petrolchimico di Siracusa “è il primo, indispensabile passo” verso l’avvio della riconversione. Parola di Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa. “Siamo i primi ad essere pienamente consapevoli che questo strumento non può essere risolutivo, alla luce della vastità delle cose da fare e degli investimenti necessario. Però questo step ci permette di essere al centro dell’agenda del governo nella programmazione della spesa dei fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, aggiunge ancora il numero uno degli industriali siracusani.
L’eccezionalità delle nuove sfide da affrontare – il cambiamento climatico da una parte e lo shock covid dall’altra – ha portato alla creazione di imponenti piani di investimento che si traducono in possibilità fino ad oggi inimmaginabili. Proprio il Next Generation ne è uno straordinario esempio. “L’Europa sta mettendo in campo risorse come non mai prima, ecco perchè è una occasione storica. Di converso, sul fronte dell’emergenza climatica, anche le nostre aziende sono pronte ad investimenti notevoli per agevolare la transizione energetica”, illustra Diego Bivona intervenuto in diretta su FMITALIA.
Isab Lukoil e Sonatrach hanno presentato i loro progetti: produzione di idrogeno, syngas, biofuel. “I progetti sono a buon punto”, conferma Bivona. “Ma sono di una tale entità che per un simile cambiamento nel campo della produzione di energia, servono incentivi. La nostra zona industriale non può rimanere tagliata fuori dalle risorse europee previste per la transizione energetica. E con la firma del protocollo d’intesa per l’area di crisi complessa non abbiamo fatto altro che chiedere l’attenzione del governo verso questo polo industriale. La transizione qui è molto costosa, per via della necessita di convertire interi cicli produttivi”.
Il presidente di Confindustria Siracusa si mostra fiducioso. “Abbiamo oggi un governo di unità nazionale, per cui dovremmo evitare di imbatterci in polemiche, scontri, sgambetti e tranelli che la politica spesso tende. Deve essere chiaro che il polo industriale siracusano è strategico per la Sicilia” e quindi urgono i finanziamenti. E con il protocollo d’intesa forse la Regione se ne è finalmente accorto, dopo aver quasi snobbato l’industria siracusana nella prima bozza di interventi per provincia da realizzare con i fondi del Pnrr. Secondo l’antico adagio è pur sempre meglio tardi che mai.