Supermercato della droga alla Giudecca sempre aperto, smantellata organizzazione: 8 arresti
E’ scattata alle prime ore di questa mattina l’operazione dei Carabinieri denominata “Posto Fisso”. Con il supporto di un elicottero e circa 50 militari impiegati, insieme ad unità cinofile antidroga, sono stati eseguiti 8 provvedimenti cautelari (6 in carcere e 2 ai domiciliari) emessi dal gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, su richiesta del procuratore aggiunto, Fabio Scavone, insieme ai sostituti Andrea Palmieri e Carlo Enea Parodi. Gli 8 sono accusati, a vario titolo, di concorso in detenzione illecita di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Le indagini sono stati avviate nel mese di ottobre. Numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento hanno permesso di ricostruire e quindi disarticolare l’attività del gruppo criminale dedito ad una fiorente attività di spaccio di droga alla Giudecca, nel centro storico di Siracusa. Elementi utili alle indagini sono arrivati anche dalle videocamere appositamente piazzate e da intercettazioni telefoniche.
L’indagine si è incentrata tra via Alagona e vicolo dell’Ulivo, dove era stata realizzata una vera e propria “piazza di spaccio”, nella quale avevano trovato impiego a tempo pieno (da cui il nome dell’indagine “Posto Fisso”) gli 8 siracusani ora agli arresti.
Nel corso di una intercettazione tra due di loro, emerge la richiesta di sostituzione per un turno di spaccio, in modo da permettere all’altro di svolgere alcune commissione. Qui emerge l’organizzazione con orari prefissati per un’attività di spaccio, marjiuana e cocaina in particolare, sempre attiva.
Le numerose cessioni di droga immortalate dalle telecamere hanno fornito il dettaglio di una quotidiana e frenetica attività dei soggetti coinvolti, da cui è stato possibile individuare e isolare singoli episodi estremamente significativi che hanno portato agli arresti di oggi.
I vari pusher sotto indagine avrebbero organizzato il loro traffico illecito secondo i canoni caratterizzanti di una vera e propria attività lavorativa. La piazza di spaccio, secondo quanto emerso nell’indagine, apriva i battenti verso le 11.00 del mattino e rimaneva operativa sino alle 4.00 del giorno successivo, sette giorni su sette. I giovani pusher, che si avvalevano anche di “pali”, per rilevare la presenza di appartenenti alle Forze dell’Ordine, seguivano turni ben definiti, dandosi il cambio sul posto, dopo aver celato le confezioni di stupefacente da spacciare nel corso del loro “turno di servizio” in anfratti dei muri delle abitazioni degli angusti vicoli della Giudecca, sopra gli stipiti delle porte delle case abbandonate di Ortigia, nonché all’interno di uno scooter parcheggiato, disponendo di dosi di vario peso, in relazione alle richieste degli acquirenti.
In alcuni casi è stato accertato che la cessione di stupefacenti avveniva all’interno di private abitazioni, previo “squillo” telefonico a cui seguiva la consegna delle dosi, anche lanciate dalla finestra all’acquirente.
Da ottobre 2018 a maggio 2019, sono state documentate ben 2.642 cessioni di stupefacente. I soggetti che si approvvigionavano di stupefacenti dal sodalizio erano di varia estrazione sociale e provenienza e, fra di loro, figurano anche alcuni minorenni.
Nel corso dell’indagine, i carabinieri della Stazione di Siracusa-Ortigia hanno eseguito riscontri a carico di numerosi clienti della piazza di spaccio di via Alagona, molti dei quali turisti in visita nella città di Siracusa, tutti segnalati alla Prefettura di residenza quali assuntori. Sono stati sequestrati complessivamente 170,92 grammi di hashish, 2,18 grammi di marijuana e 17 grammi di cocaina. Durante la perquisizione di alcuni “bassi” di Ortigia, nel corso delle indagini, i militari hanno rinvenuto anche copioso materiale idoneo al confezionamento delle dosi, nonché un foglio su cui erano riepilogate come in un memorandum alcune azioni da effettuare per il buon andamento della gestione degli affari illeciti.
Sebbene le indagini si siano concluse a maggio, i Carabinieri hanno continuato a censire movimenti del gruppo fino agli ultimi mesi del 2019. Nel corso delle perquisizioni odierne, sono stati rinvenute 9 dosi di cocaina del peso di 9 grammi.