Borgata e Via Italia 103, i due gruppi riorganizzati dal boss che gestivano spaccio e bische
I 22 arresti operati questa mattina a Siracusa costituiscono lo sviluppo dell’attività investigativa che aveva portato – a marzo dello scorso anno – al fermo di Giuseppe Guarino, ritenuto il reggente del clan Attanasio, e di suoi 3 stretti collaboratori. Secondo gli investigatori, i quattro avrebbero assunto il controllo degli affari criminali alla Borgata. Da lì è quindi emersa anche l’operatività, nella zona nord del capoluogo, del “gruppo di via Italia 103” che sarebbe sempre vicino al clan Attanasio e particolarmente attivo nel settore del traffico di droga e nella gestione delle bische clandestine.
Le intercettazioni e le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia avrebbero poi fatto emergere ulteriori dettagli, come quello che risale a luglio 2022: il boss Alessio Attanasio, tornato in libertà per pochi giorni, avrebbe riorganizzato a Siracusa i gruppi della Borgata e di via Italia, assegnandone i ruoli di vertice. Attraverso la sua compagna, inoltre, avrebbe percepito parte dei proventi delle attività illecite. La donna – spiegano gli investigatori – avrebbe rivestito un ruolo particolare, dispensando consigli ed indicazioni su come risolvere contrasti e gestire affari.
Il gruppo criminale, secondo quanto emerso, non avrebbe esitato a far ricorso ad atti di violenza e di intimidazione, anche con l’uso di armi da fuoco, per assicurarsi così il controllo e l’egemonia sul territorio. Sette pistole sono state sequestrate, insieme a vario munizionamento. Erano occultate in appartamenti nella disponibilità del sodalizio criminale.
Le indagini hanno permesso di ricostruire i canali attraverso cui il gruppo si riforniva di sostanze stupefacenti e di tracciare la rete di pusher che si occupavano dello spaccio, in particolare alla Borgata.