Bruno Marziano: "Tornare a sostenere Italia? Per il Pd significherebbe perdere la faccia"

 Bruno Marziano: "Tornare a sostenere Italia? Per il Pd significherebbe perdere la faccia"

Impossibile tornare a sostenere Francesco Italia, in ottica di una nuova sindacatura. Per Bruno Marziano il Pd “perderebbe la faccia” davanti ai suoi elettori se ricucisse lo strappo consumato ormai due anni addietro, con l’uscita dalla maggioranza. “E’ vero, c’è una parte del Partito Democratico che vorrebbe che si cambiasse posizione, per andare a sostegno di Francesco Italia. A parte il mio giudizio personale, ho l’impressione che ci sia un giudizio negativo della città sull’operato di questa giunta. Mai queste esperienze di uomini soli al comando, senza confronto democratico, portano buoni risultati. Ora, la decisione del Pd può essere cambiata ma deve essere assunta dagli organismi del partito e non dai singoli. Credo che oggi non ci siano le condizioni per cambiare giudizio verso l’amministrazione Italia, a pena di perdere la faccia”, spiega l’ex assessore regionale in diretta su FMITALIA.
E vale come risposta alla chiamata al dialogo partita nelle settimane scorse dal presidente provinciale del Pd, Paolo Amenta, e dal deputato regionale Tiziano Spada. “La strada da percorrere è quella di muoversi per aggregare o aggregarsi a movimenti già esistenti e scegliere assieme una candidatura che sia rappresentativa e che abbia possibilità di successo”, indica invece Marziano.
A Siracusa si voterà a metà di quest’anno. “Il Pd deve dare vita ad un campo largo progressista in contrapposizione, nei fatti, ad un Italia-bis. Abbiamo ritirato da tempo il sostegno all’amministrazione comunale. E non c’è stato alcun atto del sindaco per recuperare il rapporto, se non un errato lavorio interno con cui ha cercato di intervenire sulle decisioni assunte dagli organismi del partito; l’esatto contrario di quello che si deve fare in questi casi. Italia, peraltro, è esponente nazionale di Azione, un partito che vorrebbe risucchiare il Pd e farlo sparire. Farà la sua strada. Il Pd, piuttosto, deve riuscire a formare un’aggregazione con forze di centro e centrosinistra per presentarsi come alternativa credibile”.
Ma nella giunta comunale – può essere l’obiezione – ci sono assessori con tessera del Pd. “Si ma non si tratta di assessori indicati dal Partito Democratico. Sono persone con la tessera Pd scelte però dal sindaco. E non funziona così quando ci si confronta e si vuole dialogare con i partiti”.
A scanso di equivoci, Bruno Marziano chiarisce di non avere velleità: non sarà il candidato sindaco di Siracusa per il centrosinistra. “Sono contrario ai ritorni in campo, si rischia di diventare copie sbiadite di quello che si è stato nel passato. Non mi sogno di tornare in campo. Ci sono, do una mano attiva al Pd ed ai suoi candidati ma senza necessariamente dovere essere io il candidato”.

 

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