Bullismo, a Melilli uno spazio per i giovani con la psicologa
Il tema del bullismo, i rischi, gli aspetti psicologici che insorgono, nella mente di chi ne è vittima e nella mente degli stessi bulli. L’aula consiliare del Comune di Melilli ha ospitato una conferenza ideata dalla psicologa Veronica Castri. L’obiettivo: la prevenzione e la sensibilizzazione. Il progetto presentato prevede la possibilità, per i ragazzi di Melilli, Villasmundo e Città Giardino, di avere uno spazio tutto loro, gestito dalla psicologa, dove essere ascoltati e parlare liberamente delle loro esperienza. In programma anche un cortometraggio, che fungerà da role play, un gioco di ruoli all’interno del quale avranno la possibilità di mettersi nei panni dell’altro e di capire come ci si sente nel ruolo di vittima o di bullo.
L’obiettivo rimane quello di aiutare i ragazzi a individuare e capire le loro emozioni, a educarli ai sentimenti e a volersi bene.”Gli adulti devono assumersi la responsabilità educativa dei ragazzi- ha detto la psicologa Castro- che sempre più spesso si trovano in difficoltà e a dover affrontare vari disagi psicologici.Tra gli interventi, quello del capitano Rossella Capuano, Comandante della Compagnia Carabinieri di Augusta, che ha spiegato le dinamiche del bullismo.
Il giudice Concita Zimmitti, Giudice del Tribunale di Catania, sezione 3 ha invece curato e approfondito gli aspetti legali del bullismo e dei reati connessi.
Il Sostituto Procuratore Marco Dragonetti della Procura di Siracusa ha esposto le dinamiche del cyberbullismo, i rischi e i pericoli legati all’uso da parte dei ragazzi di Facebook e dei social network in maniera molto incisiva e professionale.
Infine il pediatra Carlo Gilistro ha concluso la conferenza parlando della magia e del miracolo della vita, che sbatte contro la tendenza alla morte di molti ragazzi e ragazze. Non sono mancate le testimonianza, con Ludovica e Chiara, due giovani che, con coraggio, hanno parlato della loro esperienza personale, vittime di bullismo aiutate dalla psicologa. Dalle due ragazze, l’appello, lanciato a tutti gli altri giovani bullizzati, affinchè denuncino.