Cade il numero legale in Consiglio comunale e l’opposizione occupa l’aula
Il consiglio comunale ha approvato oggi le variazioni al Piano di acquisto di beni e servizi e ha discusso di debiti fuori bilancio. L’Assise tornerà a riunirsi domani poiché, mentre era in discussione la modifica al regolamento sulla toponomastica e la numerazione civica, dopo una pausa decisa per raccogliere i pareri sugli emendamenti presentati, è venuto a mancare il numero legale.
La seduta era iniziata discutendo un ordine del giorno con il quale Franco Zappalà (che lo ha illustrato) e Alessandra Barbone hanno sollevato la questione dei debiti fuori bilancio. I due consiglieri hanno sostenuto le necessità di conoscere tutte la pendenze ed eventuali contenziosi in corso alla presenza dell’assessore al Bilancio, del ragioniere generale e del dirigente dell’ufficio legale. Una richiesta, ha detto Zappalà, scaturita dalla necessità di salvaguardare l’Ente rispetto ai rischi di un eccessivo indebitamento dell’Ente.
Sul punto sono intervenuti dai banchi i consiglieri Paolo Cavallaro e Sergio Bonafede, mentre la risposta è arrivata dall’assessore al Bilancio Pierpaolo Coppa e dai dirigenti dei Sevizi finanziari e dell’Ufficio legale e del contenzioso, Carmelo Lorefice e Maria Distefano. Hanno spiegato che l’Amministrazione ha predisposto un elenco pubblico delle passività nel quale sono riportati i contenziosi aperti e le relative somme, ferma restando la volontà del Comune di chiudere sempre i contenziosi fuori dalla aule di giustizia. L’elenco viene aggiornato attraverso il confronto con gli avvocati che seguono i contenziosi, le cui spese sono comunque esaminate dalla Corte dei conti, che le valuta e giudica se si è in presenza di responsabilità per danno erariale.
La variazione al Programma degli acquisti di beni e servizi per il triennio 2024-2026, la seconda dopo quella approvata lo scorso agosto, è stata approvata dall’Aula con 16 voti favorevoli e 10 contrari. Come illustrato dal vice sindaco Edy Bandiera, sono cinque in tutto le modifiche proposte dall’Amministrazione: il servizio di vigilanza e accoglienza nella sedi comunali per il triennio 2025-2028; l’affidamento della gestione per 5 anni del bar della Cittadella dello sport; l’affidamento per 9 anni del mercato ittico “a servizio dell’economia e delle culture marinare”; la progettazione dei riposizionamenti e la ricostruzione degli argini del fiume Anapo e canale Mammaiabica. Nel primo caso si interverrà tra il ponte Capocorso e la traversa Palma, dove si provvederà anche a pulire l’alveo; nel secondo, nel tratto compreso tra la salita San Domenico e la foce.
Sulla relazione si è sviluppato un lungo dibattito nel corso del quale sono stati toccati in maniera specifica alcuni punti del piano, in particolare la gestione del mercato ittico e del bar della Cittadella dello sport. Sono intervenuti: Paolo Romano, Sara Zappulla, Cosimo Burti, Angelo Greco, Andrea Firenze, Paolo Cavallaro, Damiano De Simone, Luciano Aloschi, Ivan Scimonelli, Ferdinando Messina e Simone Ricupero.
Per quanto riguarda il regolamento sulla toponomastica e la numerazione civica, l’Assise ha esaurito la discussione generale con la relazione della dirigente Loredana Carrara e dei consiglieri Firenze, Bonafede e De Simone. Domani si riprenderà dall’esame dei 5 emendamenti presentati: 4 portano la firma di Paolo Romano e di Cavallaro, uno della commissione Lavori pubblici.
A seguire sarà trattato un ordine del giorno di Scimonelli sui lavori di riqualificazione delle vie Tisia e Pitia e del parcheggio di via Damone, mentre il Consiglio ha deciso di rinviare ad altra data l’introduzione del Fascicolo del fabbricato per consentire un approfondimento in prima commissione.
Non si fa attendere la dura replica dell’opposizione sulla scelta della maggioranza di far cadere il numero legale. “La maggioranza in aula non sa dialogare, sceglie di abbandonare l’aula e andare via, fa cadere il numero. Dimostrano ancora volta di non sapere tenere i numeri in aula: non ci stupiamo d’altronde perché neanche il loro massimo esponente ama stare in aula e preferisce disertarla sistematicamente, mese dopo mese. Lo specchio dell’aula è la città: non tengono i numeri e non la gestiscono esattamente come non sanno amministrare la città. Il consiglio comunale era fissato per oggi perché proprio oggi era stata paventata la presenza del primo cittadino in occasione del punto sui Lavori di riqualificazione della zona Via Tisia/ Pitia e parcheggio di Via Damone. Anche in questa occasione risulta assente.
Abbandonano l’aula per un mero regolamento di conti interni: alcuni per dimostrare di essere determinanti e altri per rappresentare, invece, che altri gruppi non lo sono. Il tutto, ovviamente, è finalizzato ad ottenere esclusivamente un posto al sole. – scrivono – Oggi l’opposizione rimane dentro ed occupa l’aula per dimostrare che chi tiene alla città trova sempre il tempo e il modo di dimostrarlo. Domani saremo in aula, ancora una volta, per dimostrare che non tutti facciamo politica allo stesso modo”.