Cala il sipario sulla stagione del Teatro Massimo di Siracusa
Applausi per “Troppu trafficu ppi nenti”, che ha chiuso la Stagione del Teatro Massimo Città di Siracusa. Uno spettacolo “siciliano e contemporaneo”, scritto da Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale. L’opera, diretta da Giuseppe Dipasquale, ha visto protagonisti Ruben Rigillo, Angelo Tosto, Ramona Polizzi, Lucia Portale, Anita Indigeno, Lorenza Denaro, Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Luciano Fioretto, Alex Caramanna, Valerio Santi, Rosario Valenti, Pietro Casano. Il testo gioca con “la teoria” secondo cui Shakespeare avrebbe anche potuto essere un siciliano ovvero un certo Michele Agnolo Florio. Camilleri e Dipasquale rivisitano il classico shakespeariano Troppo rumore per nulla in pura venatura sicula e dall’incipit surreale viene fuori una pièce teatrale che trasforma il rigore inglese in una godibile messa in scena con il linguaggio caratteristico di Andrea Camilleri.
Sul palcoscenico di Via del Teatro si sono tenute due stagioni, una che ha guardato alla drammaturgia tradizionale e un’altra a quella più moderna e contemporanea. Un viaggio nel variegato mondo del teatro quello che il Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale ha proposto in questa stagione, la prima stanziale per la città aretusea, con 20 spettacoli in cartellone, qualche fuori programma come “Il compleanno” di Peter Stein con Maddalena Crippa e Alessandro Averone e una stagione dedicata interamente alle giovani generazioni con il fine di avvicinarle al mondo del teatro e del palcoscenico. La Stagione Ragazzi infatti ha riscosso un grande successo e sicuramente sarà riproposta anche nella prossima stagione. Il Teatro Massimo ha anche ospitato la Fondazione Inda dando il via ad una collaborazione con la messa in scena di due opere firmate rispettivamente da Mauro Avogadro e Daniele Salvo.
“Una stagione che ha trovato un buon riscontro nel pubblico siracusano e che ci auguriamo – sottolinea Orazio Torrisi – possa trovare lo stesso entusiasmo nella prossima. L’anno prossimo infatti ci avvieremo con grande rischio a programmare quattro serate, dal giovedì alla domenica, con turni serali, uno pomeridiano e quello del venerdì dedicato ai club service ». Il direttore artistico Orazio Torrisi ha inoltre dato al numeroso pubblico in platea alcuni titoli della stagione 24/25 ancora in programmazione come “La giara” di Luigi Pirandello, regia di Giuseppe Dipasqaule con Tuccio Musumeci, Angelo Tosto, Filippo Brazzaventre e Vincenzo Volo; “Un sogno a Istanbul” di Alberto Bassetti, regia di Alessio Pizzech, con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi; “Le intellettuali” di Molière, regia di Giovanni Anfuso, con Giuseppe Pambieri, Giorgio Lupano e Micol Pambieri; “Parlami d’amore” di Costanza DiQuattro, regia di Pino Strabioli con Mario Incudine; “Crisi di nervi” di Anton Cechov, regia di Peter Stein con Alessandro Averone, Sergio Basile, Maddalena Crippa, Gianluigi Fogacci, Alessandro Sampaoli e Emilia Scatigno; “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, regia e con Alessandro Averone; “Piccolo grande varietà” regia di Marot’s, con Tuccio Musumeci.
Il teatro ritorna ad essere per la città luogo di aggregazione, di incontro e di stimolo culturale. Con la residenza delle compagnie per le quattro serate, altro obiettivo sarà organizzare incontri letterari e focus con attori e registi per avvicinare ancora di più la gente allo straordianrio mondo del teatro. “Sarà una grande prova di coraggio – aggiunge in ultimo Torrisi – che speriamo venga apprezzata e sostenuta da tutti”.