Calcio giovani, la Berretti del Siracusa all’ultimo respiro e rimane in vetta
La Berretti del Siracusa ha tirato fuori gli artigli. E dimostrato probabilmente in via definitiva, quanto sia mentalmente pronta per stare lì al tavolo con le grandi. Da capolista è andata a vincere a Monopoli, 2-1, al termine di una gara ricca di colpi di scena, non ultimo quello del successo nel recupero dopo il pari pugliese arrivato al 91’. «E io sono ancora senza voce – ha esordito così il tecnico Gaspare Cacciola -, è stata una gara molto tirata e sofferta, ci hanno pareggiato al 91’ ma abbiamo avuto la forza di andare ancora avanti e con grande carattere trovare il guizzo vincente che consolida la nostra classifica».
Un segnale importante – come dirà lo stesso Cacciola – «perché la squadra ha fatto capire al campionato, attraverso una vittoria importante di che pasta sia fatto questo Siracusa. Un successo che ci proietta in vista del big match fra quindici giorni dopo la sosta a Torre del Grifo contro il Catania».
Adesso la situazione si è capovolta perché Barcio e compagni guidano la classifica a 34 punti insieme con il Trapani, mentre il Catania è quarto a 31 dietro anche alla Reggina che di punti ne ha 33. Una corsa a quattro per tre posti disponibili, dunque, anche se a fine stagione potrebbe esserci gloria anche per la quarta (la migliore dei cinque gironi Berretti comporrebbe il lotto di 16 squadre per la fase finale in vista dello scudetto con le migliori tre dei raggruppamenti), per un campionato che ha sinora detto quanto sia presente il Siracusa di Gaspare Cacciola. Più forte anche della sorte, visto che dopo il vantaggio al 13′ della ripresa con Mokou, gli aretusei venivano raggiunti al 2′ di recupero ma nel concitato finale era appunto Musso a siglare la rete del successo. Una gioia incontenibile, come quella manifestata anche dal responsabile del settore giovanile del Siracusa, Alessandro Guglielmino: «Una grande vittoria che dà ulteriore forza a questo gruppo eccezionale, non era facile vincere sul campo più ostico e difficile del girone e dopo qualche voce legata alla prima squadra che ci avrebbe potuto far deconcentrare. Fino alla fine venderemo cara la pelle – ha detto il massimo rappresentante del settore giovanile aretuseo sempre presente al seguito della squadra – e continueremo con tutte le nostre forze ad onorare e sudare la nostra gloriosa maglia del Siracusa».