Cambiano le regole della Democrazia Partecipata, tutte le novità

 Cambiano le regole della Democrazia Partecipata, tutte le novità

Cambiano le regole della Democrazia partecipata a Siracusa. Approvato in Consiglio comunale il nuovo regolamento che riscrive quello del giugno 2019 poi modificato nel 2020. Ad illustrare le novità in aula è stato Giovanni Boscarino, presidente della seconda commissione consiliare.
Fatte salve le finalità (stimolare la “partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa del proprio territorio”) e l’ammontare delle risorse disponibili ogni anno (il 2% dei trasferimenti regionali di parte corrente), il regolamento individua 6 aree tematiche cui i progetti presentati dai cittadini devono fare riferimento: ecologia, ambiente, decoro urbano e sanità; opere pubbliche e rigenerazione urbana; politiche giovanili, scolastiche, sociali e pari opportunità; politiche culturali, sportive e promozione turistica; cura dei beni comuni; viabilità, mobilità e innovazione tecnologica. Possono essere coinvolti (sia nella fase di progettazione che nel voto) i cittadini residenti a Siracusa che abbiano compiuto 16 anni, in forma singola o associata; sono esclusi i soggetti che hanno incarichi politici o di partito, i dipendenti comunali, i consiglieri e gli assessori.
Tutta la procedura deve essere improntata al massimo della trasparenza, a partire dalla pubblicazione dell’avviso che deve avvenire entro il 30 aprile di ogni anno. Il regolamento indica le informazioni da inserire nella scheda di partecipazione, che deve contenere anche il costo approssimativo del progetto. Ciascun soggetto potrà presentare una sola scheda. Una volta presentate, saranno i dirigenti delle aree tematiche e la conferenza dei servizi a valutare l’ammissibilità delle idee; seguirà una fase di co-progettazione, con incontri aperti ai proponenti, che servirà alla stesura di vere e proprie “proposte progettuali definite e quantificabili”.
Si passerà, quindi, alla votazione, curata dal Rup, che potrà avvenire su piattaforma e in presenza; in questo caso dovranno essere aperti 4 postazioni: due in centro città, una a Belvedere e una a Cassibile. La fase di voto è preceduta da un’assemblea pubblica nella quale i proponenti illustrano alla cittadinanza le singole idee-progetto.

 

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