Cannata (FdI), “Il Verga cambia nome ma resterà tutto inalterato”. Mangiafico prepara esposto

 Cannata (FdI), “Il Verga cambia nome ma resterà tutto inalterato”. Mangiafico prepara esposto

“In attesa della definizione del ricorso al Cga (udienza il 7 settembre, ndr), l’istituto comprensivo Verga di Siracusa sarà accorpato ad altri ma per le famiglie, i bambini, i docenti e il personale Ata non ci sarà alcun disagio: resteranno in via Madre Teresa di Calcutta”. Così il parlamentare di maggioranza, Luca Cannata (FdI) rassicura le famiglie scombussolate dalla giravolta di pronunciamenti e ricorsi sulla soppressione della scuola siracusana. Insieme alla senatrice Bucolo, ha interloquito con il direttore generale del ministero, Giuseppe Pierro per chiarire la situazione dopo che il Tar di Palermo, a giugno, aveva accolto la richiesta di sospensiva del Comune di Siracusa e sospeso l’efficacia del provvedimento regionale che “cancellava” il Verga smembrandolo tra Martoglio, Chindemi e Raiti. “In questo momento il Verga cambierà denominazione, in attesa di definire il ricorso, ma resterà tutto inalterato – conclude Cannata – così da venire incontro alle numerose richieste che ci sono arrivate in queste settimane”.
Una sorta di limbo causato da quelli che appaiono ritardi nell’applicazione dell’ordinanza del Tar di Catania. Michele Mangiafico (Civico4) segue da vicino e sin dall’inizio questa complicata vicenda. E sta lavorando ad un esposto da presentare in Procura a Siracusa. “Io non so se da parte della Regione, dell’Ufficio Scolastico o del Ministero ci siano o meno delle responsabilità in ordine ai ritardi nell’applicazione della sentenza e che stanno determinando la soppressione del Verga. Non lo so, ma a prescindere dall’esito del Cga credo sia giusto esporre i fatti alla Procura. Una scuola non può essere soppressa, a mio avviso, perché non c’è più tempo per restituirle il codice meccanografico che le è stato ingiustamente sottratto. Poi è chiaro, sappiamo in questo Paese che le cose non vanno spesso per il verso giusto…”, le parole di Mangiafico.

 

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