Pediatria di Avola, il sindaco Cannata: “Voglio le scuse di Rotondo”

 Pediatria di Avola, il sindaco Cannata: “Voglio le scuse di Rotondo”

Si fa rovente la polemica scaturita dalle dichiarazioni dell’ex primario del reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa ed ex senatore, Antonio Rotondo sulla vicenda legata alla gestione del personale al Punto Nascita di Avola (Leggi qui).

Dopo l’intervento di Rotondo sulla sua pagina social, in cui ha parlato di “interessi elettorali di politici avolesi” (posizione ribadita in diretta su FMITALIA durante la trasmissione RadioBlog condotta da Mimmo Contestabile), il sindaco di Avola Rossana Cannata non ci sta e passa al contrattacco.
“Credo di rappresentare l’intera Zona Sud- premette la prima cittadina – Un medico e politico muove accuse gravissime, intollerabili, come se la comunità fosse composta non da cittadini ma da animali. Pretendo delle scuse- aggiunge Rossana Cannata- Non so di cosa parli l’ex senatore, che non tiene conto delle necessità di donne in gravidanza, le quali hanno il diritto di partorire e di avere un’adeguata assistenza e nemmeno dei diritti dei bambini ad un servizio adeguata. Non siamo cittadini di serie C. Non lo sono i cittadini di Pachino, Noto, Rosolini, di Cassibile, di Fontane Bianche, che come punto di riferimento hanno certamente l’ospedale “Di Maria””.
Cannata ribadisce un aspetto su cui non transige. “Non consento – tuona la prima cittadina- che passi il messaggio secondo cui facciamo politica clientelare. Chi lo dice si rende responsabile di una gravissima strumentalizzazione, forse convinto che esista solo Siracusa o solo Lentini. La Zona Sud disponeva già di un Punto Nascita e non si può di certo interrompere un pubblico servizio, lasciando abbandonate al proprio destino le donne gravide del territorio. A prendere provvedimenti dal punto di vista tecnico – chiarisce – ovviamente è l’Asp, non certamente il sindaco. Il sindaco, però, difende sicuramente le donne e i bambini dell’intera Zona Sud. Il nostro è un presidio eccellente. Merito e gratitudine, dunque, al personale. Disarmante che qualcuno, anziché tenere conto di tutto questo, colga l’occasione per lanciare accuse gravissime e fuori da ogni logica”.

 

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