"Cara Maddi…", la commovente lettera d'addio scritta dai compagni di classe
“Volevamo fare qualcosa che rendesse speciale questo giorno. Non qualcosa di malinconico, sappiamo bene che non vorresti, vogliamo parlare di tutto quello che ci hai lasciato”. Inizia così il commovente saluto a Maddalena da parte dei suoi compagni di classe, la 5.a G del Liceo Gargallo di Siracusa. Scritta a penna, in una grafia ordinata, raccoglie i pensieri dei ragazzi e delle ragazze che negli ultimi anni hanno condiviso con la sfortunata 18enne un percorso di vita straordinario come quello della scuola. Ecco le parole che hanno scelto per l’ultimo saluto a Maddalena, vittima di un drammatico incidente stradale.
“Cara Maddi, sei entrata nelle nostre vite ormai cinque anni fa, alcuni li hai conosciuti già da prima, i più fortunati. Tu, una ricciolina con gli occhi più dolci del mondo, il sorriso più bello di sempre e il sopracciglio tanto bizzarro che andava a completare la tua immensa bellezza. Non parliamo poi del carattere… Tanto scorbutica quanto disponibile, tanto testarda quanto ragionevole, il perfetto mix di emozioni contrastanti. Nessuno mai sarebbe in grado di essere così tante cose, né tantomeno tirare fuori il meglio e all’occorrenza il peggio di sé. Ma tu eri speciale, eri diversa. Eri…Che strano parlare di te al passato. In un attimo, ogni certezza è svanita, ogni momento vissuto con te diventerà ricordo da conservare nel tempo. Tempo… Questo maledetto tempo. È una costante della vita. In troppo poco tempo ti hanno portata via da qui; tanto era il tempo che avremmo dovuto passare insieme a te. Ed eterno sarà il vuoto che lascerei in ognuno di noi. Eri vita e vita sarai. Queste sono le parole che al meglio rappresentano la tristezza e allo stesso tempo la consapevolezza che rimangono in ognuno di noi, al tuo ricordo. La tristezza di avere perso una delle persone più pure al mondo, la consapevolezza che per quel poco tempo che la vita ti ha concesso tu abbia sfruttato al massimo ogni singolo istante. Ovunque tu sia, siamo sicuri che continuerai ad essere la solita ragazza sportiva, piena di vita, che lotta per ciò che è giusto e ascolta le sue canzoni preferite seduta al sole, con le sue cuffie e un libro tra le mani. Eri una ragazza di altri tempi, di quelle che non si trovano più. Anticonformista più che mai, amante delle piccole cose. Uno spirito libero, senza confini, pensa, è senza confini pure il tuo posto preferito: il mare. In pochi si ritrovano in un elemento tanto semplice quanto profondo. Tu eri così forte. Forte e tempestosa come le sue onde, capace di rilassarti come il suo scroscio, tutto da scoprire come le sue profondità. Le stesse che esploravi tu, ricordi? Eri una ragazza dalle mille virtù, non passavi un giorno senza perderti nei tuoi tanti impegni, perché diciamocela tutta, vedevi un’eccellenza in tutto ciò che facevi. Ti dicevamo spesso “ma come fai a fare tutte queste cose?”, tu rispondevi con un “provaci anche tu!”. Non hai mai capito quanta tenacia e caparbietà mettessi in tutto ciò che face, lo consideravi normale. Non capivi quanto fossi straordinaria. Il tuo altruismo è una delle tante qualità che ti distinguevano. Come dicevamo prima, fa strano parlare di te al passato e probabilmente stiamo pure sbagliando, perché determinate qualità non sono volate via con te. Una di queste è proprio la tua capacità di lasciare il segno. Parlando di te escono fuori solo belle parole e continuerai a essere così nel tempo. Scusaci se non ci siamo mai accorti degli insegnamenti che ci hai dato in vita. E’ tremendo capirli solo in questa circostanza. È vero, determinate esperienze ci fanno riflettere e capire cose che prima nemmeno vedevamo. La tua filosofia di vita, il tuo “goditi ogni istante” erano considerati alle volte come un atteggiamento menefreghista, dato che qualche volta si deve dare spazio ad altre cose. Mai pensiero fu più sbagliato. Nella vita non esistono priorità che siano in grado di sovrastare la felicità ed è questo che ognuno di noi ha tratto come insegnamento. Oggi ci sei, domani non lo sai. Il “carpe diem” è stato la tua filosofia di vita, eravamo troppo presi dalle cose futili per capirlo.
Ma ora no, vogliamo che ciò che è successo a te non sia una completa ingiustizia, vogliamo portare avanti il tuo messaggio, sensibilizzare le persone a buttarsi un po’ di più nelle cose che rimuginarci troppo. È inutile, vogliamo eliminare dal vocabolario la parola “procrastinare” e sostituirla con “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo”. Avremmo voluto che non fosse stato questo il prezzo da pagare per arrivare a capirlo, saremmo voluti arrivarci da soli, ma la vita purtroppo è ingiusta. Come abbiamo detto prima, hai lasciato un segno indelebile in ciascuno di noi. Grazie alla vita per averti conosciuto. Grazie a te per essere entrata piano piano nei nostri cuori e avere portato ordine lì dove regnava il caos. Hai fatto davvero tanto, troppo per noi. Riposati. Ci rivedremo presto. Porte i tuoi insegnamenti lassù. Con tutto l’amore possibile. Per sempre la tua quinta G”.