Carenza di personale e sovraffollamento al carcere di Cavadonna, Scerra (M5S): “Intervenga il Ministero”

Intervenire con urgenza per risolvere le criticità di organico e strutturali riguardanti la casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa. È l’invito, preannunciato la scorsa settimana dopo il sopralluogo effettuato a Cavadonna, del parlamentare del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra al Ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“Nonostante l’impegno quotidiano encomiabile del direttore dell’istituto di pena e dei lavoratori della struttura, la carenza di personale di Polizia Penitenziaria, il sovraffollamento dei reparti, le prestazioni sanitarie a rilento, non permettono di avere in maniera strutturale adeguati standard di sicurezza e di qualità della vita dei detenuti, così come non permettono ai dipendenti una vita lavorativa serena”, spiega l’esponente Cinquestelle.
“Su un organico previsto di 234 dipendenti, ne sono in servizio solo 173, chiamati a lavorare su 676 detenuti. Sono costretti a turni prolungati e quindi esposti a rischio stress. Carenti, poi, anche alcuni servizi basilari che vanno comunque garantiti all’interno delle carceri e, tra questi, registra preoccupante ritardo l’erogazione ai detenuti delle prestazioni specialistiche sanitarie”, continua Scerra.
“Questi fattori creano un clima in cui maturano tensioni che sfociano, alle volte, in aggressioni e purtroppo, in casi estremi, anche in gesti autolesionistici. E’ chiaro che, in un quadro purtroppo simile a molte carceri italiane, serva un vero intervento di riforma del sistema, ben più corposo dei timidi provvedimenti allo studio del governo. Nell’attesa, non si possono però trascurare le condizioni in cui deve operare la direzione ed il personale della casa circondariale di Cavadonna, insieme alla dignità che va assicurata anche a chi si trova lì detenuto. Al Ministro della Giustizia, specie per queste motivazioni, torno quindi a sollecitare urgenti interventi che valgano finalmente come segnale di attenzione verso la diffusa problematica”.