Caro-mutui, rimborsi fino a 3 mila euro: via alle domande. Ecco come ottenerli
Una dotazione finanziaria di 50 milioni di euro e tempo fino al 29 febbraio per presentare le richieste di contributi a fondo perduto per l’abbattimento del costo dei mutui a tasso variabile per l’acquisto o la costruzione della prima casa in Sicilia.
Al via da questa mattina alle 10:00 la presentazione delle domande, da inoltrare esclusivamente online, attraverso il sito Incentivi Sicilia Irfis .
Beneficiari possono essere persone fisiche, residenti in Sicilia, intestatarie o cointestatarie di mutuo a tasso variabile e con un Isee inferiore ai 30 mila euro.
Il contributo a fondo perduto viene concesso nella misura del 50 per cento della quota degli interessi corrisposti con il pagamento delle rate del biennio 2022-2023, per un importo massimo di 3 mila euro, 1.500 per ogni annualità. Indispensabile essere in regola con il pagamento delle rate.
La misura, approvata dal Parlamento regionale su proposta del Governo viene gestita da Irfis FinSicilia Spa.
Il termine entro il quale le istanze possono essere presentate è fissato per le 17:00 del 29 febbraio 2024. In caso di mutuo cointestato, sarà possibile presentare due diverse domande che daranno diritto a distinti rimborsi.
Per inoltrare la propria richiesta occorre raggiungere il sito internet https://incentivisicilia.irfis.itaccedendo con Spid o carta nazionale dei servizi. Dopo l’invio della domanda, il cittadino che abbia eseguito correttamente la procedura avrà una ricevuta di presentazione e trasmissione dell’istanza.
Il 4 marzo 2024 sarà pubblicato sul sito Irfis, (www.irfis.it ), l’elenco dei soggetti richiedenti il contributo in possesso dei requisiti, che a partire dalle 12:00 del 5 marzo ed entro e non oltre il termine perentorio delle 17:00 del 15 marzo 2024 dovranno caricare i documenti previsti, che sono: il contratto di mutuo vigente negli anni 2022 e 2023, l’attestazione bancaria relativa agli importi maturati e pagati nel 2022 per quote interessi a tasso variabile, documentazione da cui si evincano gli importi maturati e paganti nel 2023, come gli estratti dei conti bancari, il numero di protocollo Inps e la data di rilascio dell’attestazione Isee, reperibile presso i Caf, i patronati o, telematicamente, attraverso il sito dell’Inps.