Caro voli da e per la Sicilia, il Codacons: “Le misure della Regione non bastano”

Torna l’estate e torna il “caro voli”, che negli ultimi anni ha visto impegnato il Codacons in una battaglia avanti all’Antitrust e nelle aule di Tribunale. “Lo stesso governo Schifani ha attivato un bonus per mitigare il prezzo dei voli, ma la misura introdotta a dicembre, applicata ai collegamenti con gli aeroporti nazionali da tutti gli scali siciliani, non è sufficiente”, scrive l’avvocato Bruno Messina, vice presidente Regionale Codacons.
L’avvocato Messina evidenzia come “lo strumento del voucher sia assolutamente inadeguato e irrilevante per molti viaggiatori. Se la Regione Siciliana ha evaso sin ora circa 400 mila richieste attraverso la piattaforma – dice Messina – vuol dire che la Regione ha sborsato 8milioni di euro, ma mediamente a questa cifra esorbitante corrispondono soltanto 20 euro per tratta per ciascun passeggero. Inoltre, chi ha usato il portale rimborsi si trova a dover attendere due mesi per l’indennizzo, che nella migliore delle ipotesi, ossia in caso di categorie protette, è pari al 50%, mentre a tutti gli altri il sistema concede solo il 25%. E proprio tra le categorie prioritarie – continua Bruno Messina – troviamo gli studenti, che poi solo coloro che hanno maggiori difficoltà ad anticipare cifre importanti per viaggiare, e quindi difficilmente possono permettersi di attendere il rimborso, sicché molti preferiscono rientrare in Sicilia in treno o in autobus”.
“Insomma, l’aumento del prezzo dei voli continua a limitare – prosegue Messina – la mobilità dei siciliani e penalizza il turismo, settore cruciale per l’economia locale. In risposta a questa situazione, la Regione Siciliana deve fare di più, perché l’emissione di voucher per rimborsi parziali sui biglietti non è sufficiente. D’altra parte la misura, pur lodevole, non affronta le cause strutturali del fenomeno del caro voli”, conclude l’avvocato Messina.