Carta e il Mpa mostrano i muscoli: “Due assessori a Siracusa e gruppo consiliare a dieci”
“Mpa in giunta? E’ probabile, me lo auguro”, ha detto nei giorni scorsi il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Parole che sanciscono l’intesa politica a tutto campo con il partito che, nel siracusano, è rappresentato da Giuseppe Carta. Il deputato regionale degli Autonomisti incassa e ringrazia. “Aspettiamo la proposta ufficiale”, commenta in diretta su FMITALIA. E aggiunge: “Siamo riconoscenti al sindaco, perchè ha votato un uomo del Mpa come presidente del Consiglio comunale di Siracusa. A mio modo giudizio, Italia ha gestito bene questa prima parte di mandato”. Ed è questo il punto in cui arriva un “però”. Carta lo piazza per rimarcare il peso (politico) del suo Mpa. “In eventuale proposta di ingresso giunta, a noi non basterebbe un uomo solo”. Prima di sedersi al tavolo delle trattative, il Mpa piazza la sua richiesta: due assessori a Siracusa. “Siamo il gruppo più numeroso in Consiglio comunale. Siamo sei, ma potremmo diventare anche dieci…”, aggiunge lasciando aperta la porta ad un avvicinamento anche del gruppo Insieme di Foti e Cafeo. D’altronde, gli Autonomisti hanno chiuso recentemente un accordo regionale con la Lega, quella Lega di cui Cafeo è uno dei referenti in provincia di Siracusa, insieme ad Enzo Vinciullo. “Quello con la Lega è un accordo federativo che già in passato ha dato frutti. Chi oggi attacca il Mpa, dimentica di aver governato ieri o oggi proprio con la Lega”, mette in chiaro il presidente della Commissione Ars Territorio e Ambiente.
Ma se non dovesse esserci intesa sui due assessori in quota Mpa, sarebbe rottura con Italia? “Noi ci sentiamo maggioranza, vicini al sindaco. Se non entriamo in giunta, non andiamo a rompere. Siamo per un patto civico determinante per la città”, la risposta di Giuseppe Carta.