Caso amministrative, la lettera di una presidente di seggio: “vi spiego cosa è successo”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente di una delle 9 sezioni per le quali il Tar ha ordinato la ripetizione delle operazioni di voto, relative alle amministrative del 2018. In attesa del giudizio del Cga (camera di consiglio il 15 gennaio), varie le reazioni sull’accaduto.
Nella lettera, la testimonianza diretta di chi ha lavorato all’interno di una delle sezioni elettorali del capoluogo. Ha firmato la sua lettera con nome e cognome ed indicazione del seggio, dati che – per ragioni di privacy – non riportiamo nel testo seguente.
Ecco la lettera integrale:
“A me non piace restare in silenzio attonita mentre si beffeggia e si mette in discussione il nostro operato. Scrivo questa email per spiegare ai cittadini quello che è accaduto in quei giorni antecedenti l’elezioni.
In vista di tale elezione, molti presidenti di seggio hanno rinunciato all’incarico per vari motivi: la difficoltà delle operazioni di voto, la responsabilità per il ruolo da ricoprire etc. Quindi alcuni siamo stati invitati a ricoprire il ruolo solo il giorno prima dell’inizio dei lavori.
E’ vero nessuno ci ha puntato la pistola, potevamo rinunciare, io l’ho fatto come libera cittadina mentre tutti disertavano il ruolo di Presidente; ho dato la mia disponibilità perché sapevo che in ogni caso avrei fatto del mio meglio.
E’ stata una palestra di vita e chi ha fatto questa esperienza sa benissimo quanto siano difficili le modalità di voto per le comunali, la compilazioni di registri, a volte incomprensibili anche per chi ogni giorno parla di diritto all’interno dei tribunali o per chi già aveva esperienze pregresse.
Ad ogni modo, non voglio giustificarmi ma spiegare la vicenda. Come ho detto in precedenza, non mi sono potuta recare per chiedere effettivamente quali fossero gli errori attribuiti al nostro seggio, ma da quello che ho sentito, si parla di avere 3 voti in più chiamati “ballerini” che sono ritenuti non validi perché non sono stati attribuiti a nessuno.
La stessa persona che ha seguito la vicenda più di me e che mi ha raccontato, visto che era con il mio seggio al momento dello spoglio, mi diceva che potevano essere voti delle forze armate in servizio nel nostro seggio e che per legge posso fare votare. Non solo, mentre molti seggi facevano pause lunghe per tornare a casa e rifocillarsi, io ho chiesto ai miei scrutinatori di votare nel nostro seggio in modo da evitare file e tempi di attesa in altri seggi e poter riprendere il proprio servizio nel minor tempo possibile. Io stessa non mi sono mai spostata per la responsabilità dell’incarico dato.
Abbiamo fatto lo spoglio a porte aperte con ben 4 rappresentanti di lista ai quali ho sempre portato rispetto, seppur di schieramenti diversi e che in un certo senso sono stati anche preziosi per l’aiuto dato durante lo spoglio.
Abbiamo iniziato alle 6 del mattino di sabato e abbiamo concluso alle 8/9 del mattino seguente: questo è bene che si sappia, perché per certi versi è anche quasi umanamente difficoltoso stare 26/28 ore in una stanza con mille tipologie di vicende che non sto qui a scrivervi, con un’alta soglia d’attenzione.
In quell’occasione mi sono curata pure di chiamare le persone esterne che potevano votare, visto che eravamo un seggio speciale e nessuno ha voluto votare.
Ma da qui a dire che abbiamo commesso atti illeciti e manipolatori è molto grave. Annullando quei voti, non solo calpestate la nostra credibilità di cittadini, cosa che onestamente parlando non permetto a nessuno, insieme alla mia scala di valori; ma soprattutto i nostri voti, visto che eravamo assegnati ad altri seggi e che cosi non potremmo mai recuperare.
Io non conoscevo e tutt’ora non conosco nè Italia, nè Reale e nessun altro. Con il mio seggio abbiamo fatto tutto con trasparenza, nel miglior dei modi e come una squadra che si conosceva da anni.
Non posso sentire ancora dire che ci sono stati brogli, questo non lo permetto e penso di poter parlare anche a nome di tutti gli altri Presidenti di seggio.
E’ da anni che si parla di facilitare le modalità per elezioni sigillando tutto la sera e riprendendo l’indomani più riposati, ma per una legge regionale non si può fare. Questo deve anche farci capire che è importante semplificare i registri di tali operazioni.
Io spero che sia fatta giustizia, che visto il giorno, la Patrona S.Lucia ci doni luce in questa vicenda dove ognuno deve accettare oneri e onori del ruolo che ha voluto ricoprire. Ma sbeffeggiare il lavoro degli altri no, questo non lo permetto”.