Cassibile. Sgomento per la morte dell'operaio precipitato dal tetto di un capannone: "Si faccia giustizia"

 Cassibile. Sgomento per la morte dell'operaio precipitato dal tetto di un capannone: "Si faccia giustizia"

Una comunità sconvolta, sgomenta, addolorata dopo il terribile incidente sul lavoro costato la vita al 38enne Antonio Galvano, precipitato dal tetto di un capannone nella zona industriale di Augusta, dove l’uomo lavorava. Si fa portavoce dei sentimenti dei cittadini di Cassibile il presidente del consiglio di circoscrizione, Paolo Romano. “Siamo scossi- racconta Romano- per quanto accaduto ad Antonio, onesto lavoratore e padre di famiglia.
Il modo con in cui si è verificata la tragica morte ci impone dei doveri affinchè cose del genere non abbiano più a succedere. Non è giusto, e non è nemmeno umanamente comprensibile, che una persona nel compimento del proprio dovere di lavoratore possa trovare invero la morte e non fare più ritorno presso i propri cari”. Considerazioni da cui parte un appello, rivolto al prefetto, Armando Gradone “affinchè intervenga con forza e determinazione presso chi di competenza, sia per fare giustizia e luce sull’accaduto, sia per prevenire simili eccidi ma anche e soprattutto affinchè la sicurezza sul lavoro non resti solo uno slogan di qualche giorno dopo l’ennesimo dramma, ma diventi certezza di tutti i giorni per ogni lavoratore.Lo dobbiamo alla moglie, ai suoi figli, alla sua famiglia-conclude Paolo Romano- a tutta la comunità atterrita e sgomenta ed ad ogni lavoratore”.

 

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