Castello Regina Giovanna di Brucoli, l’assessore regionale: "Riapre entro l'estate", il dirigente: "Non è possibile"
“Da informazioni assunte per le vie brevi presso la Soprintendenza di Siracusa, risulta che la procedura per l’affidamento in concessione del Castello Regina Giovanna è stata avviata dalla Soprintendenza con l’Associazione “Marilighea” di Augusta. L’apertura del Castello al pubblico è prevista entro l’estate. In atto si sta procedendo con la stipula dell’accordo”. E’ la risposta dell’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana all’interrogazione parlamentare del deputato regionale Vincenzo Vinciullo “Chiarimenti sul mancato affidamento in concessione a privati del Castello Regina Giovanna di Brucoli, in provincia di Siracusa”. Fin qui nulla di strano. Se non fosse, come rileva Vinciullo, che “il dirigente generale dello stesso assessorato, rispondendo alla stessa interrogazione, ha riferito che le attuali condizioni di conservazione del Castello Regina Giovanna di Brucoli, non consentono l’ordinaria apertura al pubblico del monumento, la cui fruizione non soddisfa, al momento, le prescrizioni poste dalla normativa sulla sicurezza né quelle di carattere igienico sanitario. Nel tempo, privati ed associazioni hanno avanzato delle proposte che la competente Soprintendenza beni culturali di Siracusa ha attentamente vagliato e sulle quali ha espresso la massima disponibilità ma che, purtroppo, si sono concluse con un nulla di fatto per la successiva perdita d’interesse da parte degli stessi proponenti. Nessuna proposta di intervento con fondi privati, onde far fronte a lavori di ristrutturazione e recupero del Castello, risultano a tutt’oggi pervenute alla competente Soprintendenza. Stante la natura demaniale del bene e la necessità di eseguire lavori di completamento ed adeguamento anche impiantistico, utili a consentire l’eventuale fruizione, si fa sapere che la Soprintendenza beni culturali di Siracusa sta valutando la possibilità di emanare un bando pubblico per l’acquisizione di proposte di concessione d’uso del bene, finalizzate alla pubblica fruizione, previa esecuzione dei necessari lavori per l’adeguamento alla vigente normativa in termini di sicurezza e fruizione”. L’assessore e il suo dirigente, insomma, non la pensano allo stesso modo. E Vinciullo tuona: “E’ necessario, prima di prendere ogni iniziativa, che l’assessore e il suo dirigente generale si mettano d’accordo fra di loro sull’argomento, perché si possa, finalmente, trovare una soluzione che permetta il recupero del Castello e la sua fruizione al pubblico”.