Catania si mangia Siracusa: il dinamismo etneo contro l'assenza di ambizione aretusea
Seppure misura transitoria e per i primi due anni, la scelta di assegnare a Catania la sede dell’Autorità portuale di sistema rischia di influenzare negativamente le sorti dell’hub megarese e della provincia siracusana tutta, in termini di sviluppo e benessere collegato.
Il sospetto che Catania possa utilizzare l’avanzo di gestione di Augusta e i milioni di euro finanziati per lavori mai partiti come una sorta di bancomat per fare altro è concreto. Eppure quei soldi potevano e dovevano produrre lavoro, investimenti e ricchezza a Siracusa. Ma Siracusa è distratta e non si cura di cose così.
Il colposo ritardo di politica ed enti siracusani, mai realmente capaci di far fruttare le risorse riconosciute ad Augusta ad esempio, avrebbe generato dovunque processi di piazza sulle responsabilità e avrebbe zavorrato intere carriere politiche. Ma non qui.
La storia dei fondi ritornati a Bruxelles e dei lavori banditi, assegnati e poi raramente partiti la dice lunga su errori che non possono certo essere imputati a Catania. Ma perseverare, come dice un vecchio adagio, è diabolico. Così a furia di errori di programmazione, di visione e di attuazione si è data carta bianca alla dinamica Catania, pronta a mangiare in un sol boccone una provincia senza alcuna ambizione, in tutte le sue componenti: dalla politica all’opinione pubblica, inesistente. Insomma, gliela abbiamo servita su di un piatto d’argento.
E ora come difendersi? Posto che costruire il recinto quando i buoi sono ormai scappati non è esattamente la cosa migliore da fare, rimane solo un’alternativa anche per la credibilità personale di soggetti che, in alcuni casi, sono persino rimasti in imbarazzato silenzio su tutta l’ultima vicenda: fare sistema. Al di là delle frasi di circostanza e delle espressioni trite e ritrite, il territorio siracusano deve imparare a fare squadra. A presentarsi ai vari tavoli compatto in tutte le sue componenti. Non è da “sperti” spingere per individualismi che equivalgono a consegnarsi al nemico.
Intanto dopo aver frontalmente attaccato ieri sera in assemblea regionale il presidente Crocetta, questa mattina il deputato regionale Enzo Vinciullo ha raggiunto Roma. Nella capitale è in programma un incontro con il ministro degli esteri, Angelino Alfano, che come leader di Ncd è anche il referente politico del deputato siracusano. Che andrà a chiedere sostegno e supporto all’interno del Consiglio dei Ministri per convincere Del Rio a rivedere l’assegnazione a Catania della sede dell’Autorità Portuale di Sistema della Sicilia Orientale.