Dispositivi per il personale sanitario, contributo dalla presidenza Ars: 31mila euro all'Asp di Siracusa

Dal Consiglio di Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana deliberato un contributo per le Aziende sanitarie che potranno così acquisire dpi per il personale sanitario. All’Asp di Siracusa è stato assegnato l’importo di 31.069,76 euro, determinato sulla base del piano di distribuzione trasmesso dall’Ordine dei medici della provincia di Palermo secondo la consistenza del personale sanitario destinatario di dispositivi di protezione comunicata da ciascuna Azienda sanitaria.
Il dg Salvatore Lucio Ficarra e il direttore sanitario, Anselmo Madeddu, hanno inviato una nota di ringraziamento al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, ed all’Ufficio di Presidenza del Parlamento siciliano.

foto dal web




Siracusa. Accordo anti Covid tra sindacati e amministrazioni locali: la richiesta della Cisl

“Si lavori insieme per sottoscrivere unitamente agli enti ed amministrazioni delle funzioni locali e centrali ed il comparto della Sanità, un protocollo di accordo condiviso per regolamentare le misure di contrasto e di contenimento del Covid 19”. A richiedere la stipula di un accordo è stato il segretario generale della Fp Cisl di Ragusa e Siracusa della Cisl, Daniele Passanisi che in una nota si è rivolto agli enti e alle amministrazioni delle funzioni locali e centrali ed all’Asp di Siracusa, con la supervisione della Prefettura, per adeguare i provvedimenti e le misure necessarie a fronteggiare l’impatto dovuto alla ripresa delle attività di lavoro della pubblica amministrazione dopo la modifica delle misure urgenti di contenimento del Covid 19, a seguito dell’approvazione avvenuta lo scorso 17 maggio del Decreto della Presidenza del Consiglio.
“Con il passaggio alla cosiddetta Fase 2, appare evidente che il progressivo allentamento delle limitazioni – ha detto Passanisi – dovrà inevitabilmente sviluppare adeguate iniziative finalizzate a ridurre i disagi dovuti dalla ripresa nei vari settori della pubblica amministrazione. Per questo, così come avvenuto con la sottoscrizione dei tre Protocolli tra il Governo nazionale e le OO.SS., riteniamo necessario ed improcrastinabile la firma di un’intesa anche sul territorio siracusano che venga condivisa da ogni singolo ente pubblico al fine di evitare contagi tra il personale della pubblica amministrazione e, di conseguenza, tra la cittadinanza che fruisce dei servizi erogati dagli stessi Enti”.
“Non possiamo essere accondiscendenti della negligenza degli amministratori – ha concluso Passanisi – Per la Cisl Fp Ragusa Siracusa la salute delle persone viene prima di tutto!!!”.




Priolo. Guglia di Marcello e Saline di Priolo "Luoghi del Cuore" Fai: via alla candidatura

il monumeto ellenistico Guglia di Marcello e Sentiero Natura Saline di Priolo si candida ad entrare nell’elenco dei Luoghi del Cuore del Fai, il fondo per l’ambiente. La conferenza stampa di presentazione si terrà domani alle 11  presso il Palazzo Comunale di Priolo Gargallo e sulla pagina Facebook RiservaSalinediPriolo. L’evento Fai è giunto alla sua decima edizione.  La candidatura, nata da un gruppo di associazioni locali e che ha visto il coinvolgimento della Lipu, in qualità di Ente Gestore della Riserva Naturale Saline di Priolo e del Comune di Priolo Gargallo, si propone di dare il giusto riconoscimento ad uno dei luoghi archeologici più misteriosi, affascinanti e meno conosciuti del territorio priolese. Il comitato, presieduto dall’Avv. Filippo Gargallo, vuole anche dare il proprio contributo per la rinascita di uno dei sentieri più suggestivi dell’area protetta, il “Viale delle Tamerici”, andato completamente distrutto nell’incendio dello scorso 10 luglio 2019 e che era l’unica via di collegamento per visitare il monumento ellenistico.

Così, alla presenza del Sindaco di Priolo On. Pippo Gianni, del Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Biamonte, del Capo Delegazione FAI della provincia di Siracusa Sergio Cilea, del Presidente del Comitato Filippo Gargallo e con i rappresentanti delle associazioni che formano il comitato sarà presentato il progetto di candidatura.

Ringraziandovi per l’attenzione, si porgono




Terremoto nella notte, scossa in Grecia: onda sismica arrivata in provincia di Siracusa

Si è fatta avvertire anche sulle coste siciliane la violenta scossa di terremoto registrata nelle notte con epicentro nel mare di fronte alla Grecia. All’1.43, i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e VUlcanologia hanno registrato un sisma di magnitudo 5.5. In un primo momento scattata anche un’allerta maremoto, subito rientrata. L’onda sismica ha investito anche la Sicilia sud-orientale, con decine di segnalazioni da Siracusa e dai centri in provincia.




Coronavirus, Siracusa e provincia: due nuovi positivi, un guarito. Sono 33 gli attuali contagiati

Due nuovi positivi registrati nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa. C’è anche un altro guariti. Tornano quindi ad essere 33 gli attuali positivi al coronavirus, a fronte di 187 persone guarite. Gli ospedalizzati restano 7, mentre aumentano le terapie domiciliari. Sono questi i dati principali contenuti nell’aggiornamento quotidiano fornito dalla Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altree province: Agrigento, 43 (0 ricoverati, 97 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 50 (6, 109, 11); Catania, 628 (37, 338, 97); Enna, 67 (6, 325, 29); Messina, 291 (35, 215, 56); Palermo, 364 (36, 172, 34); Ragusa, 30 (2, 60, 7); Trapani, 17 (0, 117, 5).




Suolo pubblico, no pagamento fino a ottobre e ampliamento semplificato

Recependo le indicazioni delle recenti normative nazionale e regionale in materia di sostegno alle imprese, la Giunta comunale di Siracusa ha approvato la delibera, immediatamente esecutiva, che prevede importanti novità per i gestori delle attività di pubblico esercizio: esenzione del tributo Cosap e semplificazione amministrativa per l’ampliamento dei dehors (al servizio delle attività di somministrazione di cibo e bevande).
“Un segnale importante- dichiarano il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alle Attività produttive, Cosimo Burti- a favore di questa fascia imprenditoriale molto presente in una città che ha puntato sul turismo come fattore trainante della sua economia. La Cosap, che l’amministrazione aveva già cancellato per i mesi del lockdown, non si pagherà fino a tutto ottobre non solo sull’area autorizzata in precedenza ma nemmeno su questa nuova porzione di suolo pubblico”.
Niente pagamento della Cosap, quindi, fino al 31 ottobre e permesso ad incrementare l’occupazione del suolo pubblico fino al 50% di quello consentito dal Regolamento comunale. “Di concerto con gli uffici abbiamo studiato una procedura semplificata. Non occorrerà nessuna autorizzazione- aggiungono sindaco ed assessore- ma una semplice comunicazione inviata via pec che passerà poi al vaglio di un apposito nucleo intersettoriale per la verifica della corrispondenza tra il dichiarato ed il realizzato, e per la fattibilità dell’intervento”.
La procedura per l’ampliamento dell’occupazione prevede infatti una semplice comunicazione via pec, con allegati i dati della precedente autorizzazione e la planimetria, all’indirizzo attivitaproduttive@comune.siracusa.legalmail.it; un nucleo formato da funzionari dei settori Edilizia e Pianificazione, Attività produttive e Mercati, Mobilità e Trasporti provvederà ad un successivo controllo formale.
L’occupazione di suolo pubblico e l’incremento fino ad un massimo del 50% di quello consentito dal Regolamento comunale, nel rispetto del Codice della Strada, riguarderà solo ed esclusivamente tavolini, sedie, ombrelloni, pedane, senza salti di quota. Per garantirne l’attuabilità in sicurezza, prevista l’estensione dell’occupazione anche nei parcheggi pubblici a pagamento; una nuova regolamentazione del traffico con nuovi limiti di velocità, l’incremento della ZTL e delle aree pedonali. Per permettere infine la massina fruizione della misura e consentire l’utilizzo della medesima area a più operatori commerciali, è prevista la possibilità della concessione di occupazione alternata per giorni; e la promozione di progetti d’ambito condivisi tra più operatori per la co-gestione delle occupazioni stesse.




Sortino.Precipita mentre ripara l'antenna: 37enne in prognosi riservata

Grave incidente a Sortino. Un uomo di 37 anni è precipitato da un’altezza di circa 9 metri mentre riparava un’antenna. Si tratterebbe di incidente sul lavoro . L’uomo è stato condotto in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. I medici si sono riservati la prognosi. Secondo una prima ricostruzione, la vittima avrebbe perso l’equilibrio. I primi soccorsi avrebbero reso evidente la necessità di ricorrere all’elisoccorso, che ha condotto l’uomo all’ospedale di Catania.  L’uomo è in prognosi riservata ma la sua vita non sarebbe in pericolo. Verifiche in corso sulle condizioni di sicurezza in cui stava lavorando.




Parchi acquatici, stagione a rischio: la Regione pensa a fondo salvataggio da 2,5 milioni

La Regione attraverso l’assessorato Regionale al Turismo, coprirà i danni da mancata apertura qualora dovesse saltare in tutto o in parte la stagione degli 8 parchi acquatici siciliani. “Messo a disposizione un fondo da 2,5 milioni di euro che verrà erogato dalla Regione mediante voucher”, conferma il deputato regionale di Forza Italia, Mario Caputo, al termine dei lavori della Commissione attività produttive. Invitati a partecipare i rappresentanti dei parchi acquatici dell’Isola e l’assessore Regionale al Turismo, Manlio Messina.
“È stato compreso il delicato momento che stanno attraversando i titolari delle strutture turistiche acquatiche siciliane”.




Siracusa. Ripartono i mercati: difficile la gestione del distanziamento

I mercati cittadini ripartono, con nuove regole e il distanziamento previsto dall’emergenza Coronavirus che impone, anche in questa fase, una serie di misure che possano fungere da deterrente a possibili contagi. Qualche difficoltà si riscontra nella gestione degli utenti, che non sempre rispettano quanto previsto. Il Comune ha chiesto e ottenuto il supporto delle associazioni dei carabinieri e della polizia per vigilare e spingere al rispetto innanzitutto del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina in luoghi pubblici, come da ordinanza del presidente della Regione. L’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti ha stilato con gli uffici un programma di riaperture, preparando in anticipo, nelle scorse settimane, uno schema di soluzioni da attuare nella fase della ripartenza, in parte anticipata nel capoluogo, con il “via libera” alla parte alimentare dei mercati rionali già nelle scorse settimane. In via Giarre è ripartita questa settimana anche la parte non alimentare. Parallelamente, sono ripresi  i lavori  di sistemazione del manto stradale dell’area, ma cominciando dalla strada parallela. Interventi che furono sospesi con l’istituzione dello “stop” alle attività.Per la Fiera del Mercoledì la gestione è più complessa, anche per il numero di attività coinvolte, ma non è escluso che il prossimo mercoledì si possa ripartire. Tra le ipotesi al vaglio potrebbe esserci quella dell’alternanza. Burti parla di “”soluzioni che saranno condivise con gli operatori e con la sezione Annonaria”. Per il momento, invece, non ripartirà la Fiera della Domenica in piazza Santa Lucia, essendo bloccate le attività commerciali domenicali, come disposto dal presidente della Regione. Si lavora, intanto , alla riorganizzazione dei mercati del contadino delle zone balneari. “Il format è consolidato- spiega l’assessore Burti- ma occorre applicare una nuova formula:  nuovi concetti, nuovi spazi e nuove metrature”.




Siracusa. Ristoranti, Fase 2 ma non per tutti: "A queste condizioni non possiamo riaprire"

Una ripartenza che si trascina una serie di importanti preoccupazioni e che spinge molti ristoratori a riflettere seriamente sull’opportunità o meno di riaprire o, nel caso in cui la scelta sia già stata compiuta, di tornare a chiudere. Il malcontento del settore è evidente ed è legato ad aspetti economici che i primi due giorni di attività hanno già palesato. Pochissimi clienti, pochissime possibilità di guadagno, ma le spese da sostenere sono quelle di sempre. Tra i ristoranti che rimangono chiusi lo storico e prestigioso “Don Camillo” di Giovanni Guarneri. Il problema non riguarda tanto le norme che impongono regole e distanziamento fra i tavoli e fra i clienti. Si tratta di questioni di natura esclusivamente economica. I ristoratori non ritengono sufficienti le misure varate dal Governo. “Troppi problemi non sono stati adeguatamente attenzionati- spiega Guarneri- a partire dalla gestione della cassa integrazione. Basta fare due calcoli per rendersi conto che quando si dice  che è prorogata fino al 31 ottobre, in realtà non si intende dire che fino ad allora potremo utilizzarla. Si può utilizzare per 5 settimane nel primo blocco e per 4 nel secondo, dal primo settembre al 31 ottobre. Se si considera che i ristoranti sono chiusi, vuol dire che dal 12 giugno non potremo più ricorrere alla cassa integrazione, nè licenziare, cosa che comunque sarebbe molto spiacevole. Le aziende avranno dipendenti da retribuire ma senza la presenza della clientela, come i numeri di questi giorni dimostrano e non era del resto difficile immaginare”. Guarneri parla di “Ortigia deserta. Si va magari a bere una birra- aggiunge- ma i colleghi raccontano di serate ben al di sotto delle speranze”. In diversi starebbero ipotizzando di ripartire con la riapertura delle regioni. “E’ un errore non aver tenuto conto delle differenze tra le tipologie di aziende. Le nostre sono esigenze e dinamiche specifiche. Vale anche per il resto del settore turistico. Tanta voglia di ripartire ma le possibilità concrete ci costringono a scelte dolorose”. Guarneri lo dice in maniera chiara: “C’è rabbia- Non è solo la mia. La sento nelle chat con i colleghi del settore. Amarezza, preoccupazione. Il problema sociale sta venendo fuori, C’è il pane di tante famiglie in ballo, gli imprenditori, i lavoratori, che spesso non hanno nemmeno ricevuto ancora la cassa integrazione. Fino al 17 agosto non è possibile licenziare, è però possibile mettere i dipendenti a zero ore. Qual è il risultato? Di certo nulla di incoraggiante” . L’opinione di Guarneri è che “ci si sia concentrati troppo sulla questione tavoli, plexiglass e aspetti di questo tipo, trascurando quello che è invece l’aspetto più importante. Le aziende vanno sostenute. Probabilmente la soluzione non è nemmeno il ricorso alla cassa integrazione. Con quei fondi si potrebbero, piuttosto, aiutare la aziende a ripartire. Nel nostro caso magari a lavorare a nuovi menu, con i dipendenti operativi, non tenuti a casa,  non operativi”. Alcune misure potrebbero essere varate in attesa delle decisioni dell’Europa. “Ma nel frattempo- chiede Guarneri- chi paga? Come sosteniamo il periodo che verrà, tenendo contro di tutti i danni già subiti?”. Nel territorio, lo sconforto è aumentato a dismisura ieri, dopo la notizia dell’annullamento degli spettacoli classici. “La formula scelta in alternativa tampona, certo- aggiunge Guarneri- ma non potrà essere la stessa cosa in termini di ricadute per il nostro settore”.