Siracusa. Posto di blocco: "Andiamo a cibare i nostri cani", ma non ne hanno: denunciati

Nell’ambito di mirati servizi rivolti a contenere e fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid–19, la Polizia provinciale ha denunciato all’Autorità Giudiziaria, in stato di libertà, due persone per aver reso dichiarazioni mendaci nell’autodichiarazione.
Entrambe, sotto la propria responsabilità, hanno dichiarato alla polizia provinciale che lo spostamento, consentito solo per comprovate esigenze, era determinato dal fatto che si stavano recando presso una nota struttura sportiva per accudire animali di proprietà.
Il successivo riscontro, ha consentito di accertare che i due soggetti non erano proprietari di animali, pertanto non avevano accesso alla struttura sportiva. Di conseguenza, sono stati denunciati in stato di libertà e sanzionati per violazione della normativa vigente.




Coronavirus, Siracusa e provincia: nessun contagio nelle ultime 24 ore, calano ricoveri

Nessun nuovo positivo nelle ultime 24 ore in provincia di Siracusa. Confermato il trend consolidato delle ultime giornate, con l’epidemia che pare avviata alla curva discendente anche grazie alle strette misure di contenimento messe in atto.
Restano 54 gli attuali positivi. Di questi, 16 (-3) sono ricoverati nelle strutture covid del territorio. Restano 160 i guariti. I decessi 27.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 49 (0 ricoverati, 91 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 78 (9, 77, 11); Catania, 689 (55, 273, 95); Enna, 195 (23, 197, 29); Messina, 353 (57, 151, 54); Palermo, 377 (50, 138, 34); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Trapani, 22 (1, 112, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. La Fase Due del vecchio Umberto I: riaprono i reparti, padiglione nord solo covid

Dopo essere stato al centro di mille polemiche per i contagi tra reparti, anche il vecchio ospedale Umberto I di Siracusa si prepara alla sua fase due. I cambiamenti impressi dall’emergenza e sotto la regia del covid team regionale sono stati tanti. Ma con un sempre minore stress sulle strutture predisposte per fronteggiare l’emergenza coronavirus, il nosocomio si appresta a cambiare di nuovo forma.
Da domani riaprono i reparti di Medicina Generale, Geriatria, Pediatria e la Stroke Unit. Tutte attività sospese o spostate altrove nella fase più calda dell’epidemia, con troppi casi di contagio tra sanitari e pazienti. “Non appena possibile, riporteremo a Siracusa anche Oculistica e Oncologia”, fanno sapere dalla direzione sanitaria dell’Asp aretusea. Ma bisognerà tenere sempre un occhio sulla curva epidemiologica, con il tasso di contagio che detterà i tempi delle prossime mosse dopo qualche incertezza iniziale ed una corsa alle soluzioni.
Il cuore del vero progetto della fase due dell’ospedale siracusano è rappresentato dalla nascita di una struttura dedicata esclusivamente alla gestione covid nel padiglione nord. Al posto del centro trasfusionale, oggi al pianterreno del padiglione, verrà lì trasferita la cosiddetta area grigi. E poi ancora tac dedicata e Terapia Intensiva. “Separeremo completamente il padiglione nord dal resto dell’ospedale”, conferma la direzione sanitaria. Dopo una non sempre lucida gestione dell’emergenza, l’Umberto I prova a tornare un ospedale “normale” per con tutti i limiti strutturali che non rendono più rinviabile la pretesa della costruzione di un nuovo nosocomio. Senza balletti, senza incertezze.




Siracusa rivuole il suo waterfront: via Elorina ed Aeronautica, aperture per la smilitarizzazione

Siracusa “rivuole” il suo waterfront, quello per varie ragioni inaccessibile di via Elorina. Una gran parte rientra nella disponibilità del ministero della Difesa, con l’ampia area dell’Aeronautica e dell’ex Idroscalo De Filippis. Per molti si tratta però di un vincolo – militare- ormai anacronistico, anche dopo la forte revisione della stessa presenza di avieri e funzioni in quella zona con vista sul porto Grande, dove si era peraltro pensato di costruire la nuova caserma provinciale dei Carabinieri. Ma anche questa ultima idea pare essere tramontata, con i progetti che guardano oggi alla Pizzuta.
A dare voce alla richiesta del territorio, sempre più compatto, è il Comitato per la riqualificazione ed il decoro urbano di Siracusa. I suoi rappresentanti lanciano un appello al sindaco, alle forze sociali ed imprenditoriali di Siracusa per giungere “alla parziale smilitarizzazione dell’area”.
Esiste peraltro una ipotesi progettuale che intende “ripensare una parte significativa dell’area come qualificato waterfront della città e per altri possibili usi urbani”. Ampia la condivisione durante un momento di confronto pubblico nei mesi scorsi, a cui hanno partecipato le principali componenti della società siracusana. Peraltro, il 28 febbraio scorso, nel corso di una visita guidata nell’area di via Elorina, lo stesso colonnello Luigi De Paola, comandante della caserma dell’Aeronautica, avrebbe fornito ai rappresentanti del Comitato la sensazione che “anche tra le Autorità militari nazionali si sia maturata l’idea che, pur parzialmente e rispettando quegli spazi vitali minimi necessari alla sussistenza e funzionalità del sito militare ridimensionato, l’itinerario avviato dalla proposta di parziale smilitarizzazione dell’area possa rappresentare un obiettivo comune cui lavorare”.
Una operazione che, in termini tecnico-pratici, potrebbe significare una parziale rivisitazione dell’idea progettuale inizialmente proposta dal Comitato. “Troveremo un accordo su come salvaguardare i leciti interessi di tutte le parti, dando formalmente il via libera ad un piano che, un domani non lontano, possa vedere l’agognato waterfront ricongiunto con il molo Sant’Antonio, direttamente da via Elorina”.
Un appello già condiviso dalla Facolta’ di Architettura (Prof. Zaira Dato e Prof. Luigi Alini); Ance Siracusa (Massimo Riili); On.Dino Giarrusso e gli ex consiglieri comunali Moena Scala, Francesco Burgio, Chiara Ficara;
On.Sofia Amoddio; On.Bruno Marziano; On.Marika Cirone Di Marco; Sen.Bruno Alicata; On.Stefania Prestigiacomo; On.Edy Bandiera; Avv Ezechia Reale; Diego Bivona e Vittorio Pianese (Confindustria); Roberto Alosi (Cgil); Italia Nostra (sez.Siracusa); Salvo Adorno; Roberto De Benedictis; Fabio Moschella; Corrado Giuliano; Pippo Ansaldi;
Sebastiano Floridia (Ordine degli Ingegneri di Siracusa); Associazione Giuristi Democratici; gli ex consiglieri comunali Pippo Ansaldi, Pamela La Mesa, Mauro Basile, Giuseppe Impallomeni, Enzo Pantano, Carlo Gradenigo, Gianni Boscarino, Simone Ricupero; Giuseppe Patti; Societa’ Dante Alighieri Comitato di Siracusa.




Assistenza sanitaria e norme anti-covid anche tra i braccianti della baraccopoli di Cassibile

Dallo scorso lunedì è stato attivato a Cassibile un ambulatorio medico dedicato agli lavoratori stagionali della baraccopoli. L’attività di assistenza sanitaria viene effettuata nei locali della Guardia Medica, da lunedì al venerdì, dalle 16 alle 19. “I medici saranno affiancati dai mediatori culturali iscritti all’Albo dei mediatori aziendali -spiega la responsabile dell’Ufficio stranieri, Lavinia Lo Curzio – per agevolare il rapporto medico paziente e realizzare giuste azioni di comunicazione e informazione, anche attraverso il supporto di materiale informativo multilingue, sulle misure igienico-sanitarie e comportamentali da adottare per evitare il contagio da Covid-19”.
Per il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, “l’attività ambulatoriale dedicata ai migranti si è rivelata, già in passato, positiva anche in termini di una notevole diminuzione degli accessi impropri alle strutture di II livello e ai Pronto Soccorso. Considerata la particolare condizione di fragilità e marginalità socio-economica degli utenti, l’ambulatorio è stato dotato di presidi farmaceutici di prima necessità forniti dalla Farmacia territoriale aziendale, su richiesta dei medici dell’Ufficio Territoriale Stranieri”.
Anche nella baraccopoli che sorge ogni anno alla periferia sud di Cassibile saranno svolte azioni di prevenzione sanitaria. “In collaborazione con l’assessorato al Dialogo Interculturale del Comune di Siracusa e le associazioni del territorio che si occupano di immigrazione, verrà svolta periodicamente attività di assistenza all’interno degli insediamenti, centrata sulle misure di prevenzione dell’epidemia da Covid-19”, conferma l’Asp di Siracusa che risponde così alle prescrizioni dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione. “E’ il primo passo di una progettualità più ampia che comprende anche l’utilizzo di una unità mobile di assistenza che, non appena sarà finanziata, rafforzerà l’azione di prevenzione e cura di questa Azienda nei confronti dei migranti”.




Siracusa. Prevenzione incendi in riserva Ciane-Saline: strisce tagliafuoco e manutenzione

All’interno della Riserva Ciane-Saline di Siracusa, anche quest’anno, arrivano i primi interventi di prevenzione incendi. Per aumentare la sicurezza dell’area, sono stati effettuati lavori di manutenzione che hanno previsto anche la realizzazione delle strisce tagliafuoco. “Sentieri” di sicurezza per evitare facili propagazioni delle fiamme, in caso di incendio, in una zona dall’elevato valore naturalistico.
Le riserve in Sicilia sono chiuse in questo momento, a causa dell’emergenza Covid 19. Il personale del servizio R.N.O della ex Provincia Regionale ne ha approfittato per condurre in tutta sicurezza i necessari lavori peraltro effettuati a costo zero per le casse pubbliche grazie alla collaborazione con gli operai della società partecipata Siracusa Risorse.
Gli interventi sono stai effettuati lungo la sentieristica del fiume Ciane e nella zona delle ex saline di Siracusa, prevenendo così alcuni dei rischi connessi all’arrivo del caldo.




Siracusa. La provocazione: abbattere l'inutile e mai restaurata ex Tonnara

“Abbattiamo l’ex tonnara di Santa Panagia, così gli oltre 6 milioni di euro, ancora disponibili, li potranno spendere in provincia di Catania”. E’ la provocazione che parte dell’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo di Siracusa Protagonista.
“Anziché farla distruggere -prosegue l’ex assessore alla Ricostruzione Post Terremoto – dal mare Ionio avremo almeno la soddisfazione di poter dire che abbiamo fatto qualcosa, cioè abbiamo distrutto ciò che da secoli resiste all’incalzare del tempo”. Vinciullo ricorda come l’ex tonnara sia stata “fonte di ricchezza inestimabile per intere generazioni di siracusani, vecchia di più di mille anni, già possedimento della Camera Reginale, ricostruita dopo il terremoto del 1693, tesoro unico ed inestimabile che, pur fragilissimo, non vuole cedere davanti all’arroganza di uomini e donne e si è affidato, fiducioso, alla protezione della Madonna che viene invocata nella Chiesetta rupestre, di certa epoca bizantina, che sorge accanto alla Tonnara stessa”. Diverse le interrogazioni parlamentari che Vinciullo ricorda di aver presentato sul tema. “Venne fuori -racconta- una sorta di maledizione, un sortilegio, una iettatura, un incantesimo, una fattura, una stregoneria, un maleficio, e chi più ne ha più ne metta, che si è abbattuto, soprattutto negli ultimi anni, sulla Tonnara di Santa Panagia.
Vinciullo ricorda una serie di passaggi e parla, infine, dei 6 milioni 334 mila euro disponibili adesso,ma utilizzabili entro il 31 dicembre prossimo, “termine entro il quale l’opera deve essere completata, collaudata ed in uso e ciò nel rispetto del programma finanziario delle Risorse Liberate dal POR 2000/2006. Siamo ormai a maggio 2020 inoltrato, mancano quasi 6 mesi alla scadenza e la Tonnara è in preda ai vandali e alle onde marine, solo alla loro generosità è affidata la vita e la morte della stessa Tonnara, non alla cura degli uomini.
E allora- Vinciullo ribadisce la provocazione- abbattiamola, almeno passeremo alla storia come il Console Marcello, quando distrusse le mura della nostra Città, e verremmo, nei secoli futuri, ricordati per aver avuto il coraggio di impedire alle onde marine di distruggere la stupenda Tonnara di Santa Panagia. E gli oltre 6 milioni di euro ancora disponibili? Li regaleremo, noi-conclude- alle altre province siciliane”.

foto di Giò Sidari




Decreto Rilancio, Circolare Siracusa: "La rivoluzione dolce è iniziata"

“La Rivoluzione Dolce è iniziata”. Così Circolare Siracusa, il raggruppamento di associazioni e cittadini che si è recentemente costituito esprime commenta i contenuti del Decreto Rilancio presentato ieri dal premier Conte e dai ministri del suo Governo. Circolare Siracusa esprime soddisfazione e si sofferma sugli aspetti legati alla Mobilità Sostenibile. L’articolo 205 prevede bonus e modifiche al Codice della Strada, proprio per incentivare la mobilità dolce. Nel dettaglio è previsto un “Buono Mobilità”, con contributo del 60 per centro fino a 500 euro per  l’acquisto di bici, bici elettriche e monopattini e fino a 1500€ di sconto per chi rottama la sua auto o il mezzo a due ruote a motore Euro3 e Euro2 e compra la bici.

Cambia il Codice della Strada. La Corsia Ciclabile diventa:  parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e ad uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede. La Corsia ciclabile è parte della ordinaria corsia veicolare, con destinazione alla circolazione dei velocipedi. “Corsie Riservate”:
nel comma 2, al primo periodo, le parole: “corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale” sono sostituite dalle seguenti: “corsie riservate per il trasporto pubblico locale o piste ciclabili”. “Casa Avanzata”: ai semafori e intersezioni viene istituita una linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli. La figura del Mobility Manager, infine,  diventa obbligatoria per  tutti i Comuni con più di 50.000 abitanti per la gestione e l’applicazione dei PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile).

 




"Mi Paquita", nuova hit del dj siracusano Leo Bonarrivo in collaborazione con Jeffrey Jey

Si chiama “Mi Paquita” ed è il nuovo singolo del dj siracusano Leo Bonarrivo realizzato in collaborazione con Jeffrey Jey. Atmosfera da calda estate latina, per una traccia dove un trascinante mix di suoni latini della Colombia si fonde con lo stile funky.
“Mi Paquita”, a dispetto delle sonorità gioiose, è il canto di una madre che prega per il ritorno della figlia infelice, incastrata in una vita che la schiaccia. Il tono nostalgico del testo è contrastato da una sorta di carnevale latino in musica, come a voler sottolineare il richiamo irresistibile della propria terra.
Radici tipiche delle culture del ballo latino, percussioni africane ma vestite con suoni elettronici e quindi adatte alle dancehall di oggi. “Mi Paquita” del duo Bonarrivo-Jeffrey Jey si candida a prima hit dell’estate 2020. Ad accompagnare la nuova uscita è la prestigiosa etichetta “Area 94” di Federico Scavo.
Curiosità: “Mi Paquita” segna anche il debutto ufficiale di Cindy, figlia d’arte. Suo papà è Jeffrey Jey, icona della scena dance internazionale che non ha mai dimenticato le sue origini siracusane. Sua la voce di “Mi Paquita”, da domani disponibile nei digital store.




Priolo. Al via la manutenzione delle aree a verde: tutte riqualificate

Saranno tutte sottoposte a manutenzione  e riqualificate le aree a verde del territorio di Priolo. Lo annuncia il Comune, retto dal sindaco Pippo Gianni. Come previsto dagli ordini di servizio predisposti nelle scorse settimane dall’Ufficio Tecnico, si procederà man mano alla manutenzione delle aree a verde di tutto il territorio comunale.
Queste alcune delle zone attenzionate: Parco Senia, case popolari di via De Gasperi, rotonde di ingresso alla città, parco Thapsosland, piazza Buccheri, piazza Leopardi, piazza Caduti di Nassiriya, parco La Pineta, chiesa paleocristiana di San Foca con annesso parco,
“Gli interventi di manutenzione del verde – ha fatto sapere il Sindaco, Pippo Gianni – hanno già preso il via il 27 aprile scorso, in seguito al via libera alla ripresa delle attività da parte del Governo nazionale, e hanno interessato diverse aree”.
“Abbiamo avuto due mesi di stop – ha sottolineato l’Assessore ai Lavori Pubblici, Tonino Margagliotti – e questo ha impedito di manutenzionare le nostre aree a verde. L’ufficio ha predisposto per tempo una serie di ordini di servizio per ottemperare a tutte le necessità del paese”.