Coronavirus, Siracusa e provincia: andamento stabile, invariati i numeri epidemilogici

Nessuno scostamento significativo nei numeri dell’andamento epidemiologico di coronavirus in provincia di Siracusa. L’ultimo aggiornamento regionale, quello odierno, replica di fatto i numeri di ieri. E così, sono 109 gli attuali positivi. Di questi, solo 23 sono ricoverati nelle tre strutture covid del territorio (Non, Augusta e Siracusa). I guariti sono 103, 27 i decessi.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (15, 53, 11); Catania, 698 (64, 254, 94); Enna, 246 (58, 146, 29); Messina, 354 (64, 151, 52); Palermo, 386 (57, 127, 31); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Trapani, 67 (2, 67, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Depuratore consortile: Ias chiude con Siam e avvia un contenzioso da 1,2 milioni

Con uno stringato comunicato inviato alle redazioni, Ias ha comunicato di aver cessato ogni rapporto con Siam, la società che gestisce il servizio idrico integrato a Siracusa. Da questo mese, i reflui fognari della zona di Siracusa e della zona abitata di Belvedere non verranno più trattati e depurati dall’impianto consortile di Priolo.
Una scelta che il management di Ias giustifica con la tutela di “ragioni di credito legate ai servizi di depurazione svolti in favore di Siam per l’anno 2019 e per il primo trimestre 2020”. Una vicenda, si legge ancora nella nota, per la quale Ias “ha avviato un contenzioso innanzi al competente Tribunale di Siracusa per un importo di 1,2 milioni di euro”.




Siracusa. Buoni spesa, si passa alla seconda tranche: "Incertezze sui fondi regionali"

Quasi completata la prima fase di distribuzione dei buoni spesa ai cittadini che sono risultati aventi diritto, il Comune si prepara alla distribuzione delle ulteriori risorse che fanno parte dei fondi nazionali assegnati al capoluogo. Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Furnari. “Gli uffici stanno verificando le situazioni dei singoli nuclei, stabilendo delle priorità da seguire per stabilire importi e modalità di attribuzione degli ulteriori fondi. I 100 euro dei buoni spesa distribuiti durante la prima fase erano, come più volte detto, un acconto. La scelta di procedere in questo modo- spiega l’assessore Furnari- è dipeso dall’altissimo numero di domande presentate e pertanto dalla nostra volontà di non lasciare fuori nessuno. Parliamo di 4600 famiglie che possono essere composte da un unico componente, fino ad arrivare anche a 10 persone”. La seconda tranche arriverà ai nuclei più numerosi, probabilmente partendo da un minimo di tre componenti. I numeri certi dovrebbero emergere oggi. Per quanto riguarda invece i  fondi promessi dalla Regione, restano al momento diverse incertezze. “Sembra ci siano grosse difficoltà per la gestione di questi fondi-prosegue l’esponente della giunta Italia-  in quanto la procedura stabilita, al momento, renderebbe buona parte dei fondi assolutamente inutilizzabili. Ci vuole dunque cautela nella promessa di poter distribuire queste risorse. L’avviso è una cosa, la fase concreta è un’altra. Non vogliamo creare aspettative che possono poi essere deluse. In ogni caso- aggiunge Furnari-  occorre intanto completare l’utilizzo dei fondi nazionali, perchè una delle richieste del bando della Regione è che ogni soggetto dichiari quanto ha ottenuto per l’emergenza in termini di aiuti, dunque tenendo conto anche dei fondi nazionali, includendo i buoni spesa”. Si attendono ulteriori passaggi da parte del governo regionale. “La misura non esiste ancora-ribadisce l’assessore alle Politiche Sociali- e abbiamo già ricevuto numerose richieste di informazioni a cui non possiamo rispondere, essendo al momento soltanto proclami e annunci”. Sembra certo che occorrerà presentare una nuova domanda, nel momento in cui questo sarà comunicato. “Ci sarà un avviso e il Comune ne darà diffusione attraverso tutti i canali disponibili e le assistenti sociali che rispondono ai numeri di telefono istituiti. Le procedure fissate dalla Regione sono un po’ più complesse rispetto ai fondi nazionali-puntualizza Alessandra Furnari-  Dovremo trovare il modo di stabilire modalità di presentazione che siano quanto più semplice possibile, fermo restando il rispetto di quanto previsto dalla Regione”.




Siracusa. Solidarietà in farmacia: nasce l'iniziativa "Mascherina sospesa"

“Mascherina sospesa”. E’ l’iniziativa  de “I balconi di Grottasanta”, che coinvolge sei farmacie della città e tre parafarmacie. Si tratta di un’attività di solidarietà, sulla falsariga di quanto avviene per i caffè o per il pane. Acquistare, cioè, una mascherina e lasciarla a disposizione di chi non può permetterselo. Aderiscono le farmacie: Del Viale in via Grottasanta, Del Viale in viale dei Comuni, Del Viale (di via Sofio Ferrero), Tisia, Lupo di viale Teocrito, Riggio (via Bartolomeo Cannizzo), Parafarmacia Gioia (via Sant’Orsola) e le parafarmacie di via Randone e di via Monsignor Carabelli. “L’idea è molto semplice-spiegano gli organizzatori-  basta recarsi in uno dei punti vendita che hanno aderito ed acquistare una o più mascherine che bisognerà lasciare nella farmacia o parafarmacia. Il farmacista donerà le protezioni messe in “sospeso” (pagate ma non ritirate) a chiunque si recherà nel punto vendita chiedendo una mascherina che non potrà comperare. Con meno di un euro si potrà garantire un po’ di protezione in più a chi non può permettersela. Basta pensare che più mascherine ci saranno in città più la lotta al virus sarà efficace”.




Siracusa. Caritas: quintuplicato il numero di chi è ricorso all'assistenza

Quintuplicato il numero dei beneficiari dei servizi di assistenza della Caritas Diocesana di Siracusa  nel periodo di emergenza per il coronavirus. Il dato è stato fornito dal direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio. Prima dell’emergenza i beneficiari erano circa 2500, arrivati al 4 maggio a oltre 14 mila per un totale di 3.541 famiglie. La Caritas ha speso oltre 100 mila euro tra beni materiali, farmaci, contributi al reddito, bollette e sostegno per esigenze abitative. Distribuiti quasi 100 mila chili di derrate alimentari, sotto forma di pacchi viveri e di pasti grazie alle due mense, a 14.164 persone: “Numeri impressionanti, se pensiamo che prima dell’emergenza Coronavirus le persone prese in carico da Caritas nell’ambito dei servizi dedicati erano 2.505 con un allarmante incremento del +563 per cento – ha detto don Marco -. La concretezza della Carità l’abbiamo chiamata. La Caritas diocesana di Siracusa si è trovata dinanzi alla necessità di reinventare il modo di fare ed essere Carità in favore degli ultimi, delle fasce deboli, dei soggetti vulnerabili, dei vecchi e nuovi poveri: l’esponenziale aumento del numero di famiglie e persone in condizione di bisogno e fragilità aggravate da questo evento epocale, ci ha indotto a profondere il massimo sforzo possibile grazie ai 70 volontari.
Abbiamo attivato 4 linee telefoniche cellulari dedicate attraverso cui gli operatori hanno garantito supporto per richieste legate a problematiche di vario genere e sostegno psicologico/relazionale. E’ stato istituito un modulo online mediante cui è stato possibile trasmettere delle richieste d’aiuto per bisogni specifici. Hanno avuto luogo molteplici iniziative finalizzate alla donazione di beni materiali e di offerte in denaro (199, per quasi 35 mila euro), che sono andate ad aggiungersi alle donazioni provenienti da diverse realtà afferenti al mondo ecclesiale e del terzo settore“.




Michela La Iacona viceprefetto vicario a Siracusa, oggi l'insediamento

Nuovo viceprefetto vicario a Siracusa, si tratta di Michela La Iacona. Ha iniziato la sua carriera alla Prefettura di Enna, dove ha lavorato dal primo luglio 1988 al 4 novembre 1999. Successivamente, è stata destinata alle Prefetture di Catania e di Siracusa ricoprendo diversi incarichi.
Dal marzo 2014 al febbraio 2016 ha svolto le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Palermo.
In carriera, è stata nominata componente delle commissioni straordinarie per la gestione dei Comuni di Riesi, Altavilla Milicia, Palazzo Adriano sciolti per infiltrazioni mafiose e commissario straordinario per la gestione del Comune di Bagheria, in sostituzione degli organi cessati dalla carica.
Ha gestito varie emergenze di protezione civile e, in relazione ai gravi eventi sismici che hanno interessato la provincia dell’Aquila, è stata comandata in missione per lo svolgimento delle relativa attività.
Ha svolto, inoltre, l’incarico di Presidente Supplente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Siracusa, Sezione distaccata di Mineo, e della Commissione di Catania. Dal 7 aprile 2017 ha svolto l’incarico di Viceprefetto Vicario alla Prefettura di Enna.




Melilli verso la Fase 3: "Non solo città industriale, cambiamo volto e obiettivi"

Melilli si prepara ad una ripartenza cambiando parzialmente volto, con quella che il sindaco, Giuseppe Carta definisce un'”etichetta nuova”. Voglia di cambiamento, quindi, nel comune industriale, che vuole smettere di essere soltanto questo. “Vogliamo far diventare questa città una vetrina di primo piano- spiega Carta- Portare la gente a Melilli è la nostra determinazinoe, farne conoscere le bellezze. Noi non siamo soltanto una città industriale- prosegue il primo cittadino – abbiamo, al contrario, un’offerta culturale importante. La ripartenza sarà diversa da quella del Dopoguerra, che portò quì il più grande insediamento petrolchimico. La nostra sarà una ripartenza culturale, artistica, spettacolistica e di rispetto dell’ambiente”. Tracciate, quindi, le linee guida dell’amministrazione comunale. L’ambizione ha alla base il concetto di eco-sostenibilità. Certamente la crisi legata alla pandemia si fa sentire, anche in un comune ricco come Melilli. “Le casse del Comune adesso registrano difficoltà- spiega Carta- Nessuno sta pagando, nemmeno le grandi industrie, che stanno usufruendo di quanto a disposizione per posticipare il momento dei versamenti. Questo approccio, prevediamo, durerà tanto, perchè le aziende sfrutteranno certamente fino alla fine la possibilità di non pagare. Noi , dal canto nostro, ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a pensare alla prevenzione del contagio, che non dimentichiamo ma , al contrario , teniamo in alta considerazione”. Questo è il giorno della “cunsarbata” a Melilli, che chiude la sentita festa di San Sebastiano. Quest’anno, i fedeli potranno seguirla in diretta “on line”. Parteciperà, insieme al parroco, soltanto il primo cittadino. “La devozione è stata espressa in altro modo quest’anno- dice il sindaco-ovviamente con tanto dispiacere da parte di tutti noi. I melillesi sono molto legati al nostro Patrono. Non essere presenti, anche fisicamente, rappresenta un enorme sacrificio. Ma siamo anche molto responsabili e lo abbiamo chiaramente manifestato in queste settimane di restrizioni”. Il sindaco è pronto a convocare, intanto, un tavolo tecnico, già in settimana. Servirà per preparare Melilli alla Fase 3, prevista dal 18 maggio in poi. “Scriverò anche alle aziende della zona industriale – spiega- per conoscere le loro intenzioni , i progetti, le attività a cui intendono dare seguito. Cercheremo così idi comprendere quali dovranno essere le migliori strategie da attuare”.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 109 positivi, 23 ricoverati, 103 guariti

Sostanzialmente stabili i numeri dell’epidemia di coronavirus in provincia di Siracusa. Gli attuali positivi sono 109, esattamente come ieri. Scendono ancora i ricoverati, ora 23 (-5). I guariti sono 103. I decessi restano 27 con tre registrati nei primi giorno di maggio.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 71 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (15, 53, 11); Catania, 694 (65, 250, 93); Enna, 247 (59, 145, 29); Messina, 361 (64, 144, 52); Palermo, 383 (57, 127, 31); #Ragusa, 37 (4, 50, 7); Trapani, 69 (2, 65, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Baraccopoli di Cassibile, parte la vigilanza sanitaria per i migranti stagionali

Alla fine, non ha ricevuto le necessarie autorizzazioni la manifestazione di piazza Saitta, a Cassibile. Alcuni residenti avevano ideato un flashmob per tenere alta l’attenzione sulla baraccopoli che ospita centinaia di braccianti stagionali alle porte della frazione. Specie nei giorni del coronavirus, i residenti chiedono controlli e rispetto delle regole.
Anche se l’appuntamento di protesta è saltato, arriva un primo risultato. Da lunedì l’Asp aprirà un ambulatorio dedicato ai migranti stagionali. Rimarrà aperto dalle 16.00 alle 19.00, nei locali della guardia medica.
I lavoratori stagionali saranno informati attraverso i mediatori culturali appositamente allertati.
“Lunedì si dovrebbe finalmente definire a Palermo un servizio di vigilanza sanitaria attraverso una Ong che lavorerà con una unità mobile, integrando gli operatori Asp”, spiega Paolo Romano, ex presidente della circoscrizione. “Questo servizio è frutto di una interlocuzione con l’ufficio immigrazione della Regione, con il quale da ottobre dialoghiamo, per poter dare una risposta al problema stagionale nei suoi vari livelli. Il servizio regionale, previsto anche in altri territori, grazie alle tante pressioni, partirà al momento soltanto per Cassibile”.




Luca Abbruzzo, da Siracusa in soccorso delle aree più colpite dal coronavirus

Anche da Siracusa partono volontari per andare a prestare soccorso nelle aree più colpite dall’ emergenza coronavirus in Italia.
L’infermiere dell’Avcs (Associazione Volontari Città di Siracusa) Luca Abbruzzo ha raggiunto nelle ore scorse Roma dove riceverà indicazione della sua destinazione dalla Protezione Civile.
Abbruzzo è rientrato all’inizio di febbraio da Bergamo, dove prestava servizio presso l’Ospedale Papa Giovanni XIII (il più colpito dall’emergenza). Specializzato in area critica e pronto soccorso, ha subito manifestato la propria disponibilità a partire dove c’è più bisogno, con l’iniziativa Infermieri per Covid, promossa dal Dipartimanto Nazionale della Protezione Civile.
Grande spirito di servizio e di volontariato contraddistinguono Luca che dall’età di 15 anni è un volontario di Protezione Civile a Siracusa.
Dall’Avcs “un grande in bocca al lupo per questa nuova sfida”.