Siracusa. Bar, pasticcerie e ristoranti aperti la domenica: chiarimenti

Bar, ristoranti, pasticcerie e “similari” aperti la domenica e i festivi. Domani, dunque, gli esercizi di questa tipologia saranno aperti in Sicilia. Lo puntualizza un’ulteriore circolare della Protezione Civile Regionale, alla luce di una serie di perplessità emerse e di dubbi da parte degli operatori e dei cittadini. In altre parole sarà possibile usufruire del servizio di queste attività anche nei giorni festivi, fermo restando che le modalità di accesso sono quelle valide anche negli altri giorni: asporto, quindi, oppure consegna a domicilio. Niente assembramenti, utilizzo obbligatorio di mascherine, distanziamento tra l’uno e l’altro. Come sempre, i gestori sono obbligati a far rispettare le norme a chi, eventualmente, si mostrasse reticente. In casi del genere, non è ammesso l’accesso al servizio richiesto o al locale pubblico in questione. Pena, le sanzioni previste dal Dpcm specifico.

Per quanto riguarda, invece, i rientri in regione. Le forze di polizia, armate, vigili del fuoco e affini che sono già sottoposte a sorveglianza sanitaria non hanno l’obbligo dell’isolamento, nemmeno se lo spostamento avviene per licenza. Sospendono l’attività nel caso di sintomatologia respiratoria o esito positivo al Covid.19




Avola. Piazza affollate, Cannata: "Denunce per i genitori che non vigilano sui figli"

Denuncia per i genitori che non vigilano sui comportamenti dei figli. Il sindaco di Avola, Luca Cannata sceglie la linea dura, come hanno fatto anche altri primi cittadini, a partire da Leoluca Orlando, che guida Palermo. Una posizione che è la conseguenza di una lunga sfilza di segnalazioni, anche fotografiche, da cui emerge che “la situazione non è stata compresa”. Assembramenti, quel “libera tutti” temuto e che si è venuto effettivamente a creare, con il rischio che il contagio del Covid-19 possa subire in questo modo una nuova accelerazione. “Ho chiesto alla Polizia Municipale di denunciare quei genitori che non vigilano sui propri figli minori e che mettono a rischio la propria e altrui salute- annuncia Cannata dalla sua pagina Facebook-  In alcune città si sta pensando addirittura di tornare indietro, di tornare al blocco. Se questo accadesse ad Avola significherebbe la fine per il nostro tessuto produttivo e sociale- fa notare- Per questo invito tutti al rispetto delle regole,per non vanificare ogni sforzo compiuto in questi mesi e per tornare alla normalità e ripartire come tutti desideriamo”




Siracusa. Tuffi e tintarella all'Arenella: la "Fase 2" secondo gli amanti del mare

Il lockdown li ha lasciati palliducci. Corrono ai ripari gli irriducibili della tintarella. L’immagine che vedete è uno foto scattata questa mattina sulla spiaggia dell’Arenella. Un fine settimana, quello appena iniziato, che sembra all’insegna del mare, dunque, del sole e dei  bagni rinfrescanti. Una mattinata trascorsa come fosse una “normale” stagione balneare: tuffi, giochi, chiacchiere mentre si prende il sole. Nessun timore sembra caratterizzare i cittadini che hanno deciso di abbandonare la logica della paura del virus, ma che al contempo non stanno esattamente rispettando quanto i diversi Dpcm emanati ordinano per evitare i contagi. Evidente la voglia di normalità, la voglia di potersi godere l’estate e quello che questo territorio offre. Si esagera, certo, in molti casi. Lo scatto di oggi, comunque, racconta un pezzo, quello psicologico e sociologico,  di questa Fase 2.




Siracusa. Covid-19, test sierologici: stabilite tariffe e modalità

Via anche in provincia di Siracusa, come nel resto di Sicilia,  ai test sierologici per la ricerca degli anticorpi Covid-19 nel sangue.  Una circolare dell’assessorato regionale alla Salute stabilisce i criteri per eseguirli e i costi. Priorità fissata per le categorie ad alto e medio rischio. In tal caso i costi saranno a carico del servizio sanitario pubblico o dei datori di lavoro. Non pagano nemmeno i  “ministri dell’eucaristia” che lavorano sul fronte dell’emergenza. Per chi, invece, privatamente intende sottoporsi al test, possibile usufruirne presso i laboratori accreditati, a pagamento. Chi dovesse avere anticorpi del coronavirus nel sangue sarebbe segnalato all’Asp, posto in isolamento e sottoposto al tampone. I test sierologici hanno un costo che varia tra i 10 e i 32, 58 euro. Possono essere anche richiesti a domicilio, con un ulteriore costo di 10 euro. Le categorie ad altro rischio sono: dipendenti delle aziende sanitarie pubbliche (compresi ex Pip e Sas),  specialisti ambulatoriali, medici di medicina generale, pediatri di famiglia, personale delle Usca, personale dell’emergenza urgenza (118, pronto soccorso),  personale delle carceri e detenuti. Per loro il test di tipo A sarà a carico del servizio sanitario e verrà ripetuto periodicamente. Per il personale e gli ospiti di case di cura, case di riposo, rsa, specialisti ambulatoriali esterni o privati, invece, le spese sono a carico della struttura o del datore di lavoro privato. Il test prevede un prelievo del sangue. I risultati saranno inseriti a partire dal 20 maggio in una piattaforma informatica appositamente creata. La tariffa stabilita è 15 euro per la ricerca degli anticorpi Igg, 15 per Igm e Iga e 2,58 per il prelievo. Ai laboratori privati i kit verranno forniti dalla Regione e gli esami saranno rimborsati fino a un massimo di 12,58 euro. Ogni privato cittadino può richiederli pagando la tariffa completa. I test di tipo B invece sono eseguiti con tecnica diversa. Sono rivolti alle stesse categorie dei test di tipo A, valgono le stesse regole ed esenzioni, cambiano  le tariffe. Per tutti gli altri, test rapidi, con puntura al dito ed esito istantaneo sulla presenza di anticorpi SarsCov2 nel sangue. Possono eseguirli tutti i lavoratori, pubblici e privati accreditati e registrati al Crq. Queste indagini sono rivolte prioritariamente a forze dell’ordine, forze armate, vigili del fuoco, forestali e personale giudiziario coinvolti nell’emergenza Covid-19. Per queste categorie e anche per i ministri dell’eucaristia (cappellani di ospedali o laici) saranno gratuiti a carico della Regione. La tariffa stabilità è 10 euro. A richiederli a proprie spese anche i privati cittadini. L’elenco dei laboratori autorizzati è pubblicato sul sito  www.qualitasiciliasrr.it o sul portale del Crq.




Siracusa. Piccola Industria in crisi: "Sbloccare gli investimenti, bene lo smart working"

Il Comitato Piccola Industria di Confindustria Siracusa, guidato da Sebastiano Bongiovanni, ha realizzato la seconda indagine per valutare l’impatto che l’emergenza sanitaria Covid 19 ha avuto tra le PMI associate a Confindustria Siracusa nel mese di aprile. All’indagine hanno partecipato un campione rappresentativo di aziende delle diverse categorie merceologiche.

“I risultati di questa seconda indagine – dice il Presidente Bongiovanni – confermano i dati già registrati a marzo, mettendo ancor più in evidenza lo stato di difficoltà in cui versano le imprese. I risultati, in sintesi, hanno evidenziato una riduzione della produttività in tutti i settori, con maggiori contrazioni soprattutto nel settore turistico, edile e in parte metalmeccanico, mentre ha resistito meglio il comparto del terziario innovativo. Massiccio è stato l’utilizzo della cassa integrazione e, per chi è rimasto a lavoro, l’utilizzo della modalità dello smart working, uno degli elementi positivi di questa crisi, in quanto ha permesso a molte aziende di testare questa modalità di lavoro che ha dato riscontri positivi, in alcuni casi si è anche registrato un incremento della produttività. Altro elemento positivo è stata la capacità delle aziende, a prescindere dalle dimensioni, di adeguarsi ai protocolli di sicurezza”. In generale il mantenimento, durante l’emergenza Covid, dell’attività produttiva dell’area industriale ha in parte limitato l’impatto negativo sulle nostre pmi”.

“Dai dati dell’indagine, ma soprattutto dai suggerimenti delle aziende – continua Bongiovanni – emerge in maniera chiara che gli interventi economici previsti dal Governo, alla data attuale, non soddisfano le esigenze e le aspettative delle imprese che chiedono, per affrontare questa emergenza, una disponibilità di liquidità immediata realizzabile solo con il differimento del pagamento di oneri previdenziali e tasse che dovrebbero essere rimborsati non certamente in pochi mesi”.

“La perdita di produttività, e quindi di fatturato, per molte aziende è un dato che preoccupa molto: per questo motivo viene richiesto un sostegno con un contributo a fondo perduto per abbattere gli oneri previdenziali, ciò consentirebbe di salvaguardare i livelli occupazionali e sostenere la domanda interna. Non convincono nemmeno le misure per il credito con le garanzie statali: primo perché le imprese non vogliono indebitarsi per affrontare una crisi che non dipende da loro; secondo perché con le banche si riscontrano lungaggini burocratiche e tassi d’interesse poco convenienti. Per rendere appetibile questa modalità d’accesso al credito sarebbe auspicabile l’azzeramento del costo degli interessi o la copertura del finanziamento con una quota a fondo perduto”.

“Ciò che emerge infine con forza è la necessità di sbloccare gli investimenti pubblici e privati, anche in deroga alle regole vigenti, che consentano velocemente la ripartenza dei cantieri”.

A fine maggio l’indagine verrà riproposta per avere un quadro aggiornato della situazione.

 




Coronavirus, Siracusa e provincia: 107 positivi, 102 guariti, 26 deceduti

Confermando il trend degli ultimi giorni, diminuisce il numero degli attuali positivi ed aumentano i guariti. Dato regionale, confermato dall’ultimo report di aggiornamento.
In provincia di Siracusa sono 107 gli attuali positivi, 4 in meno rispetto ad ieri. Salgono a 102 i guariti (+3), scendono i ricoverati (30). Purtroppo c’è da registrare un nuovo deceaso da covid-19. Sono così 26 in totale.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 696 (71, 245, 91); Enna, 288 (86, 104, 29); Messina, 358 (65, 142, 52); Palermo, 404 (56, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Trapani, 69 (2, 65, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




La protesta di Cassibile, tende in piazza Saitta: "stanchi della baraccopoli, intervenite"

Tende in piazza Saitta per manifestare il “disappunto dei cassibilesi in ordine alla gestione, da parte delle istituzioni locali e nazionali, della vicenda tendopoli di Cassibile”. E’ pronta la protesta pacifica, organizzata da alcuni residenti nella frazione siracusana, dove è salita in tempi di coronovirus e lockdown la tensione sociale. La cittadina da una parte, la baraccopoli che ospita i migranti stagionali dall’altra. Si tratta purtroppo di un problema noto e che tocca vari aspetti, dalla dignità dei lavoratori stranieri alla sicurezza dei cassibilesi. Nonostante il passare degli anni, nessuno pare saper regolamentare ogni aspetto di una vicenda assai complessa.
Domenica 10 maggio ecco intanto la protesta dei residenti. Tende in piazza, a partire dalle 10. Alle forze dell’ordine è stata inviata la comunicazione con richiesta di autorizzazione. “Tutto si svolgerà in maniera pacifica e nel rispetto di quanto previsto dal dpcm quindi nel pieno rispetto delle norme sanitarie e di contenimento”, spiegano gli organizzatori.




Siracusa. Riaprono i parchi cittadini, ma le misure sono rigide: se si sbaglia, si chiude

Firmata stamattina l’ordinanza che, da domani, riapre 5 parchi cittadini. La fruizione avverrà con ingressi contingentati e solo se vengono rispettate le misure di prevenzione contro la diffusione del coronavirus, a cominciare dal distanziamento sociale e dall’utilizzo di mascherine.
La proposta porta la firma del dirigente del settore Ambiente, Gaetano Brex, ed era stata concordata con l’assessore Andrea Buccheri.
I parchi sono quelli recintati e dotati di cancello di ingresso e il numero massimo delle persone che vi possono sostare è stato individuato in rapporto alla loro ampiezza.
Si tratta della porzione di area verde del Foro siracusano lato Pantheon, che potrà accogliere fino a 60 persone; del giardino “Corrado Cartia” di piazza Adda (25 persone); del parco “Donne vittime di violenza” di via Ramacca (10 persone); del parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta (215 persone); e del parco di via Ozanam (45 persone). L’ingresso è consentito dalle 9 alle 19; resta vietato l’utilizzo dei giochi per bambini e di eventuali altre attrezzature ludiche presenti (ad esempio, la pista di skateboard del parco Ozanam) e, soprattutto, è assolutamente proibita qualsiasi forma di assembramento, che potrebbe comportare anche la chiusura delle strutture. Inoltre, restano confermate tutte le restrizioni adottate per le altre aree verdi non recintate, compresi i parchigioco.
“Comprendiamo – dice il sindaco Italia – l’esigenza da tutti avvertita, anche da noi amministratori, di ritornare piano piano alle nostre abitudini ma si deve anche comprendere che l’emergenza non è ancora cessata e che l’allentamento delle misure è funzionale soprattutto alla ripartenza dell’economia. Scene come quelle viste in questi giorni in moltissime città, compresa Siracusa, non devono più ripetersi. Si tratta di un percorso lento e graduale, come quello fatto per la riapertura del cimitero, e che passa prima di tutto dalla responsabilizzazione di tutti. Dunque, nessun accesso alla attrezzature, niente giochi di gruppo, uso di mascherine e, soprattutto, niente assembramenti, che potrebbero portare all’annullamento dei questa ordinanza”.
L’ingresso è consentito a persone singole oppure accompagnate se si è minorenni o non autosufficienti. Allo stesso modo è consentita l’attività motoria o sportiva e sempre nei rispetto della distanza di sicurezza. I parchi “verranno immediatamente chiusi al pubblico, momentaneamente o per l’intero prosieguo della giornata ogni qualvolta risulti particolarmente difficoltoso assicurare il divieto di assembramento” oppure in presenza di comportamenti non adeguati.
“Abbiamo sfruttato – afferma l’assessore Buccheri – questi giorni di chiusura per effettuare la sanificazione delle aree e per interventi di pulizia e di sistemazione del verde. Pur con le necessarie misure anti-covid, riconsegniamo i parchi alla disponibilità dei siracusani perché possano tornare alla vita all’aria aperta, col pensiero rivolto soprattutto ai bambini che più di tutti hanno sofferto in queste settimane il fatto di non poter uscire di casa”.




Siracusa. Piste ciclabili per 8 km: "Si integreranno a quelle già progettate"

Tratti di pista ciclabile, probabilmente per almeno 8 chilometri, all’interno del centro urbano, che andranno ad integrarsi a quelli previsti dal Pums e oggetto di finanziamento. Il progetto è già in fase di realizzazione. A darne notizia, l’assessore Maura Fontana. “Nonostante l’emergenza-spiega l’assessore –  gli uffici del settore Mobilità e Trasporti  hanno predisposto una proposta come richiesto dalla giunta e secondo mie indicazioni, per la realizzazione di alcuni tratti integrativi rispetto a quelli che fanno parte dei progetti presentati la scorsa settimana”. L’idea è quella di collegare punti ritenuti strategici, anche in vista della riapertura delle scuole. Tempi brevi, quindi, quelli previsti, anche perchè le risorse da utilizzare riguardano fondi comunali. Nulla, quindi, che si debba attendere di ottenere tramite bandi in questo caso. “Riteniamo- prosegue l’assessore Fontana- sia un momento ideale per sterzare rispetto alle abitudini pre covid e dare una spinta alla mobilità sostenibile. Abbiamo la contabilità, il percorso e sono certa che le risorse si troveranno, perchè il tema sta molto a cuore al sindaco, Francesco Italia e all’intera giunta”. I tratti di pista ciclabile, quindi, andranno ad integrale il progetto esistente. Questo vuol dire che non si tratterà di arterie principali, ma di ulteriori punti. “Sovrapporli mi sembrerebbe uno spreco -fa notare la componente della giunta Italia – anche perchè per l’altro progetto sono già previsti specifici finanziamenti. Stiamo lavorando velocemente, intanto, per realizzare  questo”. Alcuni tratti saranno realizzati verosimilmente nel giro di qualche settimana. “Stiamo verificando gli aspetti normativi, che riguardano, per fare un esempio, le pendenze previste per poter realizzare piste ciclabili. Avremo un quadro chiaro la prossima settimana”. Meno realizzabili, invece, alcune delle proposte partite dalle associazioni che si sono riunite in Circolare Siracusa. “Le proposte sono sempre ben accette. Ma alcune di queste non trovano applicabilità, come quella di utilizzare le somme stanziate per la segnaletica. A conti fatti, su un budget annuale di 350 mila euro, un terzo viene destinato alla reperibilità, un’altra parte per le piccole manutenzioni nelle scuole, la restante è suddivisa, secondo un programma mensile, per interventi di segnaletica. Se pensiamo che per un chilometro è necessaria una spesa di 10 mila euro, andrebbe via l’intero budget e non saremmo più in grado di rispondere a esigenze come la realizzazione di strisce pedonali o gli stalli per i disabili”. Con i nuovi tratti di ciclabile, il Comune intende “alleggerire il traffico urbano-conclude l’assessore Fontana- ridurre le emissioni e dare ai cittadini la possibilità di usare un mezzo alternativo all’auto. 

 

 




Siracusa. Il Comune regala ai cittadini le bici del bike sharing: l'idea per incentivarne l'uso

Oltre 100 bici da regalare ai cittadini siracusani per incentivarne l’utilizzo. Il Comune ha intenzione di rimettere su strada le biciclette inutilizzate del vecchio servizio di bike sharing, che non ha avuto molta fortuna. L’assessore Maura Fontana annuncia la prossima pubblicazione di un avviso pubblico, che servirà proprio per selezionare quanti potranno essere destinatari della donazione del mezzo. “Il sindaco – Francesco Italia – spiega la titolare del settore Mobilità e Trasporti e Viabiità- mi ha invitata a fare una ricognizione del parco bici di cui disponiamo. Ce ne sono circa 150, tra quelle a pedalata assistita, che necessitano di batteria e manutenzione, e quelle a pedalata normale. Alcune saranno impiegate al cimitero, poste sulle rastrelliere, essendo un servizio utile, che registra gradimento. Prevediamo di poterne regalare circa 120. La delibera è pronta e attende solo il via libera” ldella giunta comunale. Dopo l’approvazione, pubblicheremo il relativo avviso”.
L’iniziativa si sposa con il progetto di realizzazione di tratti di pista ciclabile che potrebbero essere utilizzabili entro poche settimane e che andranno poi ad integrarsi con il più ampio progetto che prevede una rete di ciclabili per cui il Comune dovrebbe ricevere i relativi finanziamenti. “Il bando dovrà prevedere dei requisiti- aggiunte l’assessore- Uno di questi riguarderà l’Isee, che non dovrà superare una determinata soglia, il numero di componenti del nucleo familiare e probabilmente anche un aspetto legato ai chilometri di percorrenza”.