Siracusa. "Servizio Asacom pronto ma le scuole fanno muro": protesta Confcooperative

Se il servizio Asacom non riparte la responsabilità sarebbe esclusivamente delle scuole. Questo sembra trapelare da una presa di posizione di Confcooperative, che con il Comune ha avviato nelle scorse settimane un’interlocuzione attraverso la quale era stata individuata una soluzione per garantire agli alunni disabili l’assistenza alla comunicazione “a distanza”, esattamente come avviene per le lezioni che portano avanti l’offerta formativa dopo la chiusura degli istituti scolastici per l’emergenza Coronavirus. “Grazie anche alla sensibilità dimostrata dall’assessore alle Politiche Scolastiche, Pierpaolo Coppa e dalla dirigente, Loredana Caligiore-spiegano il presidente Enzo Rindinella, il vice Alessandro Schembari e il direttore d’area, Emanuele Lo Presti-  si è arrivati ad una soluzione ed eravamo pronti a riavviare il servizio. Incredibilmente, però, l’ostacolo è stato incontrato proprio nelle scuole. I dirigenti scolastici sembrano fare muro e chiudono alla possibilità di garantire, con quanto la tecnologia mette a disposizione, il servizio agli alunni e alle loro famiglie. Questo, nonostante l’amministrazione comunale abbia inviato loro le comunicazioni relative alla soluzione individuata. Ad oggi restiamo in attesa di capire come e quando gli istituti scolastici intendano organizzarsi per garantire il diritto “all’integrazione scolastica  previsto dall’articolo 12, comma 4 della legge 104/92 che, ricordiamo, non è né sospesa né abrogata. Ci aspettiamo una risposta chiara e univoca, in luogo di risposte ipotetiche, arrivate in ordine sparso e spesso vaghe, che fanno riferimento a pseudo regole a cui attenersi sulla base di non meglio identificati regolamenti o norme”. Il presidente Rindinella evidenzia come in questa fase così difficile, per l’emergenza sanitaria ed economica “molte cooperative sono state costrette a sospendere i propri servizi. Ci stiamo muovendo per loro ai tavoli nazionali, come alla Regione. Ma occorre anche sottolineare come le cooperative  stiano continuando, in queste enormi difficoltà, a dare il proprio contributo perché il sistema regga. Quello che hanno compreso e dovrebbero comprendere anche i dirigenti scolastici è che in un momento come quello che stiamo vivendo conta più la volontà di fare, per contribuire, tutti, a disegnare gli scenari futuri”.
Il ringraziamento va alle comunità alloggio per disabili psichici, a quelle per minori, a quanti, quasi a livello di volontariato, manifestano la propria vicinanza alle famiglie. Non dimentichiamo che, su tutto questo, resta sempre irrisolto il problema dei ritardi nei pagamenti alle cooperative, che tengono comunque in piedi, con enorme spirito di servizio e sacrifici, oltre che preoccupazioni, il nostro Welfare”. Un impegno che dimostrano, in maniera ancor più evidente in un periodo difficile come quello attuale, anche le cooperative agricole, che si sono distinte, in queste settimane, per le loro importanti donazioni all’Asp: dispositivi di protezione individuale e attrezzature che grazie alla solidarietà messa in campo sono adesso a disposizione degli ospedali e di altre aziende. Continuano, inoltre, a produrre senza sosta, non facendo pertanto venir meno pertanto i loro prodotti. Il ringraziamento va, poi, alle cooperative della logistica e dei trasporti, chiaramente necessarie perché nulla manchi ai cittadini. E’ grazie al loro lavoro –conclude Rindinella – se molti aspetti di questa crisi stanno reggendo, senza cedimenti che causerebbero conseguenze ben peggiori”.




Siracusa. Maxi discarica con rifiuti pericolosi a Tivoli: sequestro dell'Ambientale

Posta sotto sequestro una vasta area  all’interno della strada Benalì, traversa San Francesco, in contrada Tivoli adibita a discarica. Tutta la zona è stata spesso soggetta al fenomeno dell’incendio doloso delle decine di cassonetti che vi erano dislocati prima dell’avvio della raccolta differenziata anche in queste aree.
Al suo interno, oltre a cumuli di immondizia indifferenziata e a sfalci di potatura, gli agenti della Municipale hanno rinvenuto un discreto quantitativo di rifiuti pericolosi tra i quali farmaci, scarti edili, vernici e guaine bituminose. L’area è stata sottoposta a sequestro giudiziario. A fare scattare l’intervento odierno la scoperta del furto, al suo interno, della struttura preposta alla videosorveglianza dell’area: con l’ausilio di un mezzo pesante ignoti hanno infatti provveduto a divellere dal terreno un palo alto circa tre metri, appositamente installato per ospitare alla sua sommità una delle decine di “fototrappole” presenti sul territorio per contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.
“Un gesto oltre che inqualificabile anche di vera e propria sfida verso la politica di tutela ambientale che l’Amministrazione sta portando avanti”: lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri stamani sul posto insieme alla Municipale, e che spiega: “Struttura e fototrappola sono stati fatti sparire con l’utilizzo di mezzo pesante che ha letteralmente sradicato dal terreno il pilone difficoltoso da scalare per raggiungere la telecamera e smontarla. Le immagini sono state comunque acquisite e da esse speriamo di risalire agli autori dell’atto vandalico. Questo sequestro giunge al termine di una lunga attività di controllo e di indagine da parte della Municipale che ha provveduto in questi mesi ad elevare decine di multe”.




Avola verso la Fase 3: il sindaco convoca in videocall imprenditori e sindacati

Avola si prepara alla Fase 3. Il sindaco, Luca Cannata  ha invitato per lunedì 11 maggio alle 19 in videoconferenza i rappresentanti delle associazioni datoriali di categoria e dei sindacati locali per affrontare  i principali temi. “Siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie – assicura il primo cittadino – al rilancio delle attività imprenditoriali e soprattutto quelle legate al turismo, come abbiamo sempre fatto”. Da qui l’idea di un tavolo tecnico di confronto continuo con tutte le rappresentanze sociali locali per dare voce a tutte le istanza della cittadinanza e delle Partite Iva che stanno soffrendo a seguito dell’emergenza economica derivante dal Covid 19. Anche perché “Avola negli ultimi anni – tiene a rilevare il sindaco Cannata – ha vissuto un periodo importante in termini di sviluppo, promozione e valorizzazione con ricadute economiche positive con particolare attenzione al comparto turistico e agroalimentare e conseguente indotto. Vogliamo lavorare quindi in stretta sinergia con gli attori principali della nostra economia e capire come affrontare la ripartenza sulla base del norme in campo”.




Doni per i bimbi prematuri, fatti da Pigitin e consegnati dai Vigili del Fuoco

I vigili del fuoco di Siracusa questa mattina hanno effettuato una consegna speciale. Considerate le attuali misure di prevenzione per l’emergenza Covid-19, sono stati loro a portare fisicamente in ospedale, per conto dell’associazione Pi.gi.tin (piccoli giganti in terapia intensiva neonatale), alcuni oggetti fatti a mano in lana merinos e stoffa donato al reparto UTIN dell’ospedale Umberto I di Siracusa diretto da Massimo Tirantello.
Quattro vigili del fuoco si sono presentati in ospedale con guanti e mascherine. Hanno indossato cuffiette e copri-calzari nel rispetto delle massime misure di sicurezza e, in occasione della festa della mamma, hanno portato i dudú in lana merinos per i piccoli ospiti del reparto, fiori in stoffa per tutte le mamme e per il personale del reparto e portachiavi per i tutti i papà, in ritardo perché non festeggiati a causa del Covid.
Tutti gli oggetti sono stati confezionati a mano dai volontari dell’associazione Pi.gi.tin che da un paio di mesi non possono purtroppo accedere al reparto per offrire il loro regolare supporto ai genitori dei bambini prematuri ricoverati. Se vigili del fuoco di svolgere ancora una volta un servizio per i cittadini. “Registriamo l’ennesimo gesto di grande solidarietà a favore dei nostri piccoli ospiti – dichiara il direttore del reparto, Massimo Tirantello – che anche in questo momento di emergenza e di distanziamento sociale è stato reso possibile dalla disponibilità dei Vigili del Fuoco che non hanno esitato a farsi da tramite per portare a compimento il desidero dell’Associazione. Ai componenti Pigitin e al Comando dei vigili del fuoco di Siracusa giunge un sentito ringraziamento da parte di tutto il reparto e dalla direzione generale dell’Asp di Siracusa”.




Siracusa. Bloccata l'installazione di un'antenna 5G alla Pizzuta

L’Ufficio territorio del Comune ha espresso oggi parere contrario all’installazione di un’antenna 5G in via Luigi Maria Monti, alla Pizzuta. La realizzazione dell’impianto era stata richiesta per conto del gestore di telefonia mobile Jliad. Si tratta delle prima decisione presa in questo senso da quando, lo scorso 23 aprile, il sindaco, Francesco Italia, ha emesso un’ordinanza con la quale sospende, fino al perdurare dell’emergenza sanitaria per il coronavirus, l’installazione di stazioni radio-base che utilizzano la nuova tecnologia.
L’istanza è stata respinta perché risultava carente del parere sulla conformità della proposta progettuale agli allegati grafici al Regolamento comunale degli impianti di telecomunicazione e al piano attuativo per le localizzazioni delle stazioni radio-base per la telefonia mobile, provvedimenti approvati dal consiglio comunale nel settembre del 2009. La società che aveva chiesto l’autorizzazione dovrà procedere al ripristino dei luoghi.
Le segnalazioni giunte in questi giorni via social e l’ordinanza del sindaco hanno di fatto accelerato un procedimento di verifica sulla materia, soprattutto in relazione alle nuove antenne e alla modifica di quelle esistenti. In particolare, si è creata una sinergia tra i settori Urbanistica e Attività produttive interessati alla pratiche di questo tipo.
“L’impulso dell’Amministrazione e il personale impegno dei funzionari interessati – affermano il sindaco Italia e gli assessori Maura Fontana e Cosimo Burti – hanno fatto sì, dopo attente ricerche e sopralluoghi, che si potesse emettere e comunicare il parere contrario alla ditta installatrice dell’antenna su via Monti. La corsa in avanti della società non ha tenuto conto della sospensione dei termini per le procedure amministrative e pertanto i 90 giorni invocati per il silenzio-assenso sono decaduti in virtù di quanto disposto dal decreto legge 18 del 17 marzo 2020. Nonostante i problemi all’attività amministrativa causati dall’emergenza, gli uffici hanno saputo cogliere il carattere urgente della questione”.
L’impresa interessata ha tempo cinque giorni per presentare osservazioni e controdeduzioni ed è stata anche informata che il Comune sta già lavorando all’ordinanza di sospensione dei lavori.




Coronavirus, Siracusa e provincia: nessuna variazione. 111 contagiati, 99 guariti, 36 ricoverati

Dati epidemiologici sostanzialmente in fotocopia per la provincia di Siracusa nel report di aggiornamento fornito oggi dalla Regione. Rispetto alle 24 ore precedenti, nessuna variazione.
Restano 111 gli attuali positivi, 36 i ricoverati, 99 i guariti e 25 i deceduti. Esattamente gli stessi numeri di ieri, evenienza che solleva anche i dubbi di chi fornisce una lettura critica dell’analisi numerica fornita dalla Regione.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 99 (16, 52, 11); Catania, 694 (82, 243, 90); Enna, 288 (114, 104, 29); Messina, 362 (71, 138, 52); Palermo, 396 (58, 96, 31); Ragusa, 37 (3, 50, 7); Siracusa, 111 (36, 99, 25); Trapani, 71 (4, 63, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Al Monumento ai Caduti senza nessuna regola, dai social il monito del sindaco

Quarto giorno di Fase 2 e i cittadini sembrano aver completamente dimenticato per quale ragione è scattata l’emergenza sanitaria e per quali ragioni, le restrizioni che hanno tenuto tutti in casa per settimane. L’allentamento delle misure è stato interpretato davvero come la fine della pandemia, così questa mattina, dopo le immagini scattate ieri al Lungomare Alfeo, lo sguardo poteva essere puntato sul Monumento ai Caduti con lo stesso comportamento, anzi peggiore. Assembramenti, tutti vicini a godersi la bella giornata. I bimbi a giocare, le mamme a chiacchierare, i ragazzini arrampicati sul monumento. Peccato che non è questo quanto previsto a proposito dei parchi pubblici nè tantomeno per le attività all’aperto. Le distanze di sicurezza sono obbligatorie, vanno mantenute. Mascherine, una o due, indossata in maniera distratta. Così parte il monito del sindaco, Francesco Italia. “Cari cittadini-ricorda dalla sua pagina Facebook il primo cittadino-  l’epidemia di Covid19 non è stata ancora sconfitta: non vanifichiamo i risultati della quarantena, e continuiamo a lottare insieme contro il contagio. Mi rivolgo in particolare si ragazzi: seguire le regole di prevenzione salva la salute vostra e dei vostri cari”. Italia passa poi ad un “ripassino” su quanto occorre fare o, al contrario, è vietato.
” Sono assolutamente vietati gli assembramenti; è necessario mantenere la distanza di sicurezza; è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione nei luoghi chiusi o nelle aree aperte in cui non è possibile rispettare la distanza sociale.
A chi disattende le seguenti prescrizioni sono state elevate e verranno elevate sanzioni da 400 a 3000 euro, con possibilità di incremento per comportamenti reiterati. Comprendo la voglia di tornare a vedersi, ma bisogna rispettare le regole e rispettare la vita”.




Siracusa. Non si paga il suolo pubblico per i mesi di lockdown: la decisione del Comune

Novità per il pagamento del suolo pubblico da parte delle attività commerciali in lockdown. Con una delibera del 4 maggio, il Comune di Siracusa ha stabilito che bar, ristoranti, pub, pizzerie ed ogni altra attività con occupazione di suolo pubblico non dovrà pagare la relativa tariffa di concessione per i mesi in cui è stata disposta la serrata per via dell’epidemia di coronavirus.
Il provvedimento, preparato dall’assessorato alle attività produttive retto da Cosimo Burti, ha ricevuto anche il via libera del commissario straordinario che sostituisce il Consiglio comunale. È immediatamente esecutivo e vale anche per le attività che hanno riaperto per asporto ma non possono comunque utilizzare verande e dehors allestiti su suolo pubblico.
È in corso di ricalcolo anche la Tari per le attività commerciali, inclusi i negozi al dettaglio. La volontà di Palazzo Vermexio, nel rispetto degli equilibri di bilancio, è quella di “scontare” i mesi di chiusura rideterminando l’importo totale dovuto.

Foto dal web




Fase 2 tra spostamenti, traslochi, barche e sport: i chiarimenti della Protezione Civile

Una serie di chiarimenti sul contenuto dell’ordinanza emanata il 30 aprile scorso dal presidente della Regione, Nello Musumeci e con cui si dà il via in Sicilia alla cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Una circolare emanata ieri dalla Protezione Civile regionale entra nel dettagli di alcuni aspetti delle attività consentite o non consentire nell’Isola.
Si parte dai famigerati rientri in Sicilia. Sono possibili anche per raggiungere la propria residenza, domicilio, abitazione osservando un periodo obbligatorio di 14 giorni di isolamento e comunicando l’arrivo al proprio medico di base o pediatra di libera scelta, al Dipartimento di prevenzione Asp, nonchè registrandosi al sito siciliacoronavirus.it. Dopo 14 giorni, ci si può spostare in altra regione sempre per le motivazioni ritenute necessarie (salute, lavoro, necessità) o per raggiungere i congiunti. Chi arriva in Italia attraverso voli aerei, treni o nave dovrà comunicare con dichiarazione dettagliata al momento dell’imbarco le ragioni del viaggio, consegnando tale dichiarazione al vettore.

Passando alle seconde abitazioni: consentiti i trasferimenti per tutta la durata della stagione, ma nei giorni feriali. Dopo il trasferimento, consentiti gli spostamenti necessari come negli altri casi. Sempre nei giorni feriali, consentito raggiungere le seconde case per lavori di manutenzione.

Verso comuni diversi da quello di residenza ci si può spostare per motivi di necessità, anche legati all’acquisto di beni di prima necessità, inclusi gli alimentari, se non disponibili nella propria zona.

Per quanto concerne la vendita di commercianti ambulanti, necessaria la garanzia delle norme di sicurezza e distanziamento, cosi’ come l’utilizzo di guanti, mascherine e la frequente igienizzazione con disinfettante. Sono consentiti i mercati all’aperto, esclusivamente per i generi alimentari.

Ripartono le attività cinofile, ma con un solo addestratore, solo all’aperto e con la sanificazione degli strumenti eventualmente utilizzati.

Il personale delle imprese di opere e servizi che è già sottoposto a sorveglianza sanitaria non deve osservare, se si sposta da una regione all’altra, il periodo di isolamento.

Riparte lo sport individuale, inteso come attività non agonistica, incluse le discipline che si svolgono in mare, purchè si rispettino le distanze di sicurezza e vengano sanificati gli strumenti utilizzati. Per svolgere questo tipo di sport ci si può anche spostare in altri comuni.

La pesca sportiva e ricreativa può essere svolta e sono consentiti gli spostamenti per la manutenzione dei natanti.

Consentiti i traslochi, che avvengono tramite trasporto su strada, incluso il montaggio di mobili.

Infine i cantieri, ripartono ma previa relazione di documentazione che assicuri la sicurezza dei lavoratori e che contenga il rispetto delle norme anti-Covid-19




Prezzi in aumento? L'assessore invita al consumo critico, Confcommercio lancia strategia di contenimento

Diverse segnalazioni giunte in redazione hanno lamentato l’aumento dei prezzi in alcuni bar di Siracusa. Una media di 15/20 centesimi in più per caffè o colazione, nella settimana della riapertura seppur in forma di asporto. “Se ci sono bar dove sono stati aumentati i prezzi, si può anche decidere di non andare”, commenta l’assessore alle Attività produttive ed al Commercio, Cosimo Burti, intervenuto su FMITALIA. “Una forma di consumo critico”, aggiunge.
“Se un imprenditore decide di aumentare i prezzi  per pagarsi i costi, non è molto furbo perché. Inevitabilmente, l’utenza gli volterà le spalle. E se, alla fine, di cornetti o di caffè, ne venderà meno non credo abbia individuato la strategia giusta”.
Intanto da Confcommercio Siracusa mettono in evidenza come la stragrande maggioranza delle attività associate stia, invece, adottando una strategia di contenimento dei prezzi. “Se gli aumenti dipendono dai rincari sulla materia prima, purtroppo l’esercente non può fare molto avendo, a sua volta, un costo maggiorato in partenza”.

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