Odissea a Targia, per ore in coda per entrare al Centro Comunale di Raccolta

Anche tre ore in fila, dentro l’auto, prima di riuscire a conferire i propri rifiuti al centro comunale di Targia. Con la chiusura di Arenaura, tutta l’utenza si è riversata nella struttura a nord del capoluogo. Aumentano gli utenti, ma può entrare solo un’auto per volta per le regole che vietano assembramenti. E così lievitano i tempi di attesa, generando lunghe code visibili sin dall’ex viadotto di Targia.
Sono decine i messaggi di utenti imbufaliti per un sistema che non da alternative ad una attesa di ore in auto. Ed anche Fratelli d’Italia protesta con una nota a firma di Alberto Moscuzza, del circolo Aretusa.
Tekra è ferma: per garantire la sicurezza dei lavoratori non si può aumentare il numero di accessi contemporanei. Si entra uno per volta. Il Comune di Siracusa, allora, spinge per poter aprire Arenaura (destinato a rifiuti covid) ma per poterlo fare servono più corse verso la discarica apposita per quel tipo di rifiuto.
Il Ccr di Targia è aperto per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, dal martedì alla domenica; solo nel pomeriggio il lunedì. Al Ccr si possono conferire i rifiuti differenziati con il sistema della pesatura per gli sconti sulla Tari insieme ad ingombranti ed altri rifiuti.




Sport individuali all'aperto, via libera in Sicilia: ecco quali e come

Dopo il lockdown per limitare ogni forma di contagio dal Coronavirus, da oggi in Sicilia scatta il via libera alla pratica degli sport individuali “nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale”.
L’apertura – contenuta nell’ordinanza firmata lo scorso 30 aprile dal presidente della Regione, Nello Musumeci – è disciplinata da una circolare dell’assessorato alla Salute.
Nel documento, in cui si escludono di fatto tutti gli sport di squadra, viene infatti specificato che “l’attività sportiva deve essere svolta esclusivamente in forma individuale e non ammette né prevede alcun contatto fisico” e praticata “in luoghi aperti”. La circolare chiarisce inoltre che è “ammessa la pratica di qualsiasi sport, esclusivamente e rigorosamente in forma individuale, che contempli l’utilizzo di un attrezzo”.
Per fare degli esempi, si potranno nuovamente praticare tutte le discipline su due ruote, ma anche tennis, padel, tennis tavolo o pattinaggio, windsurf, surf. Via libera anche alla “pesca subacquea, apnea, diving e nuoto in acque libere, purché esercitati nel sito più vicino alla propria abitazione”. Come previsto dall’ordinanza del presidente della Regione sì anche a canoa, canottaggio e vela, equitazione, golf e ovviamente atletica, ma anche alla pesca sportiva: tutte discipline che si possono praticare “purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle norme relative al contenimento del contagio”.
La circolare dell’assessorato alla Salute specifica inoltre che nei circoli e nelle strutture sportive private, i legali rappresentanti dovranno far rispettare tutte le misure in materia di sanificazione, di distanziamento interpersonale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e di sicurezza (mascherine, guanti, termoscanner e saturimetro).
Nelle strutture, all’intero delle quali potranno accedere solo gli iscritti, dovrà essere individuato un supervisor che avrà il compito di “monitorare ed assicurare costantemente il regolare espletamento delle attività”.
All’interno dei circoli sportivi, che dovranno dotarsi di igienizzanti da dislocare nelle diverse aree dedicate all’attività fisica e nelle aree comuni (ingresso, WC etc.), sarà comunque vietato l’uso di piscine e luoghi chiusi, quali palestra, bar, sale di intrattenimento e non sarà consentito l’utilizzo delle docce. L’ingresso negli spogliatoi, infine, è permesso esclusivamente per l’uso dei wc che dovranno essere preventivamente sanificati.
La circolare dell’assessorato alla Salute chiarisce inoltre che “l’ingresso ai soci presso le strutture sportive è consentito previa prenotazione, secondo le modalità utilizzate dalle strutture medesime, per lo svolgimento dell’attività, tra quelle ammesse, prescelta dall’interessato”.
L’assessorato per assicurare un costante monitoraggio del rispetto delle disposizioni ha previsto dei controlli nei circoli e le eventuali violazioni saranno oggetto di specifiche sanzioni.

Foto: sport360.it
 




Siracusa durante il lockdown, studio del Cipa: giù gli inquinanti

Il Cipa (Associazione per la Protezione dell’Ambiente) ha completato un proprio studio sulla qualità dell’aria mel siracusano durante le settimane del lockdown da coronavirus.
Nel rapporto sono stati analizzati gli andamenti di molti inquinanti monitorati dalla rete Cipa.
“Fin dalle prime battute della crisi da Coronavirus, e del conseguente lock-down, abbiamo registrato una riduzione degli inquinanti. I dati della rete sono stati confrontati con quelli prodotti dalla ex Provincia, in particolare nei centri abitati e fino alle porte del capoluogo, nel tratto fra
Belvedere e Scala Greca”, spiega il presidente del Cipa, Mario Lazzaro.
Durante la pandemia (le misurazioni fanno riferimento al periodo gennaio-aprile) è stato rilevato un contenimento delle concentrazioni di NOx (Ossidi di Azoto) e di Benzene. Contenimemto maggiorinei centri a più intenso traffico. “Per gli ossidi di azoto (NOx), il traffico costituisce il fattore causa determinante, le concentrazioni si sono ridotte, da gennaio ad aprile del 40-45%. Gli scostamenti sono stati più evidenti nelle stazioni San Focà (da 16 a 7 microgrammi per metro cubo) e di Belvedere (da 13 a 5 microgrammi per
metro cubo) più prossime ai centri abitati. Si tratta di riduzioni dovute alla forte contrazione del traffico veicolare. E’ comunque un dato assodato che negli ultimi cinque anni le medie annuali degli Ossidi di Azoto viaggiano ben al di sotto dei limiti prescritti”, spieganogli specialisti del Cipa.
“Per quel che riguarda benzene, toluene, etilbenzene e xilene, le loro concentrazioni (il prodotto più significativo è il benzene, ndr) nel
periodo di quarantena si sono ridotte del 25%. Si tratta di composti volatili derivati per gran parte dal traffico veicolare. Pa restante quota, circa il 20%, può originarsi da attività industriali”, analizzano dal Cipa.




Siracusa. Antenne 5G, denuncia di Vinciullo e Moncada: "Autorizzate e installate"

“Antenne 5 G autorizzate eccome, nonostante gli impegni assunti e le garanzie sul fatto che nessun nuovo impianto sia stato installato nel nostro territorio”.

Vincenzo Vinciullo e Sebastiano Moncada smentiscono quanto dichiarato nelle scorse settimane. “Molti cittadini – ricordano-  temono che a causa del 5G avremo un numero maggiore di antenne e, quindi, una conseguente maggiore esposizione alle onde elettromagnetiche emanate dalle antenne. In provincia di Siracusa, ad oggi sono stati autorizzati 5 impianti 5G, di cui 3 a Siracusa e 2 nel Comune di Noto, ma mentre il Sindaco di Noto ha bloccato l’installazione delle antenne, quello di Siracusa non solo non ha bloccato la autorizzazioni ma nemmeno le installazioni”. Secondo quanto riferiscono i due esponenti di Siracusa Protagonista, “almeno due antenne sarebbero state montate, nonostante la chiusura dei cantieri di lavoro che si è avuta nelle ultime settimane.Ma il Sindaco -chiedono- non aveva assicurato che a Siracusa non sarebbe stata autorizzata l’installazione delle antenne?”. Poi un ulteriore dettaglio. “Sembrerebbe, nel caso non venisse smentita la notizia dell’esistenza di 3 autorizzazioni, una su viale Scala Greca, una vicino al mercato all’ingrosso e l’altra a Fontane Bianche, che il Sindaco non sia a conoscenza di ciò che fanno gli Uffici comunali e la cosa è molto grave, soprattutto se riguarda la salute dei cittadini”.




Siracusa. Furti al cimitero durante il lockdown: "Rubati i lumini a batteria"

Sciacalli, non solo ladri. In queste settimane di lockdown qualcuno evidentemente ha fatto ingresso al cimitero comunale e non di certo per rendere omaggio ai defunti. Vergognoso quanto scoperto con la riapertura. Dopo due mesi di chiusura i parenti che hanno potuto accedere all’interno della struttura comunale, con le misura stabilite dalla Regione, quindi con il contingentamento e le distanze di sicurezza, si sono imbattuti in scene deplorevoli. Furti e furtarelli pressochè ovunque. I lumini a batteria, ad esempio. Secondo la testimonianza di un cittadino, ne sono stati rubati davvero tanti, in serie. Hanno un costo di circa 26 euro ciascuno. Il problema non riguarda il singolo lumino da dover riacquistare  ma il gesto, che non è solo delinquenziale, è disumano soprattutto perchè perpetrato in un cimitero e in piena emergenza Coronavirus, quando i funerali non sono stati celebrati, con un dolore amplificato all’ennesima potenza per chi ha perso un proprio caro e non ha potuto tributargli un degno saluto. Altri problemi avrebbero riguardato la gestione delle tumulazioni. Niente di tutto questo rappresenta una novità, purtroppo. Ma la gravità che assumono gesti del genere in un contesto come quello che la pandemia ha creato di certo è di gran lunga superiore. Vergognoso è il più leggero degli aggettivi che possono essere attribuiti a quanto accaduto. Con la riapertura del cimitero comunale la vigilanza dovrebbe tornare maggiore. Alcune criticità, del resto, erano state risolte, con alcuni provvedimenti adottati dal Comune e anche grazie alla collaborazione dell’associazione Gli Angeli, guidata da Giacinto Avola.  Resta l’amarezza, profonda, però, per quello che qualcuno riesce a fare senza porsi alcuno scrupolo di coscienza.




Priolo. Contributi alle attività danneggiate dall'emergenza: pubblicato il bando

Pubblicato il bando che stabilisce modalità e procedure per la concessione di contributi alle attività di Priolo che hanno subito ripercussioni economiche a causa dell’emergenza Coronavirus. “Le istanze – ha fatto sapere il Sindaco, Pippo Gianni – potranno essere presentate entro il 19 maggio 2020. Queste le categorie che potranno richiedere il contributo: attività commerciali, pubblici esercizi quali bar, ristoranti, paninoteche e pizzerie, attività artigianali, acconciatori, estetiste, palestre regolarmente autorizzate, partite IVA con reddito dichiarato non superiore a 35.000 euro, con sede sociale e operativa nel territorio di Priolo Gargallo..
1.500 euro andranno alle attività artigiane e del settore non alimentare con locali in affitto, ad oggi chiuse per disposizione del DPCM dell’11 marzo; 1.000 euro ai gestori di attività artigiane e del settore non alimentare ad oggi chiuse, proprietari del locale; 750 euro alle attività di ristorazione che effettuano il servizio a domicilio. Per quanto riguarda le partite IVA, sarà erogato un contributo di 1.500 a coloro che pagano l’affitto del locale, 1.000 euro ai proprietari. I moduli per presentare istanza potranno essere scaricati dal sito del Comune e inoltrati all’indirizzo di posta elettronica: ufficio.protocollo@pec.comune.priologargallo.sr.it oppure all’ufficio Protocollo del Comune.




Siracusa. Emergenza sanitaria: Cgil, Cisl e Uil chiedono un incontro con Razza

E’ stato chiesto ufficialmente un incontro all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza (a cui nel frattempo le organizzazioni sindacali hanno inoltrato la propria solidarietà per le minacce ricevute). Se ne discute da settimane e la questione è stata anche oggetto di dibattito per le organizzazioni sindacali in occasione della “piazza virtuale” del Primo maggio. Dalle parole si è adesso passati ai fatti perché Cgil, Cisl e Uil, attraverso i rispettivi segretari Roberto Alosi e Vera Carasi e il commissario straordinario Luisella Lionti, hanno inviato una urgente richiesta di incontro all’assessore Razza.
“Abbiamo chiesto un incontro urgente attraverso una videoconferenza sull’emergenza sanitaria che attanaglia la provincia di Siracusa e sulle preoccupazioni ancora oggi esistenti agli inizi della cosiddetta Fase 2. Le roventi polemiche esplose ormai da settimane sulla capacità di risposta delle strutture sanitarie pubbliche siracusane all’emergenza Covid-19 – hanno aggiunto i segretari sindacali -, gli appelli lanciati da più parti circa la necessità di intervenire a tutela della salute pubblica con correttivi di governance generale e sanitaria adeguati all’emergenza in atto e l’assordante silenzio con cui la dirigenza generale e sanitaria dell’Asp di Siracusa ha inteso rispondere alle nostre continue richieste di incontro, ci impongono la necessità di un tavolo di confronto. La presenza costante, attenta, critica e propositiva delle federazioni di categoria, ha contribuito a determinare interventi e correttivi importanti. L’impegno Confederale deve adesso guardare alla fase successiva di questa emergenza sanitaria. Bisogna individuare tutti gli accorgimenti per ripristinare la piena funzionalità del sistema sanitario siracusano, utili a ricostruire un clima di fiducia e di sicurezza fra gli operatori sanitari e la collettività allo stato delle cose profondamente messo in discussione”.




Siracusa. Lettera di Cna alle scuole: "Comprate strumenti tecnologici nel territorio"

“Le scuole acquistino tecnologie connesse alla didattica a distanza” . La sollecitazione parte da CNA Siracusa, che ieri  ha scritto  ai dirigenti scolastici degli istituti della provincia.
“L’emergenza epidemologica da “covid-19” – si legge nella nota trasmessa- ha costretto il Governo e le istituzioni Regionali e locali ad adottare dei provvedimenti di limitazione della libertà per eliminare il contatto e la possibilità di contagio della popolazione.
La chiusura totale di molte attività in atto è causa di una grave crisi economica e per molti anche la cessazione totale della attività imprenditoriale. La mancanza di incassi, inoltre, ha creato anche situazioni di difficoltà per adempiere agli acquisti dei beni di prima necessità quali gli alimenti e i farmaci, ricorrendo spesso agli aiuti o di familiari, o di amici oppure di associazione che volontariamente, grazie alla generosità di tanti cittadini e delle istituzioni, provvedono a consegnare dei pacchi di alimenti. Situazione destinata a perdurare. La nostra associazione lancia l’iniziativa ‘ “solidarietà per attività produttive in genere” invitando e sensibilizzando gli Enti pubblici territoriali, le Istituzioni scolastici quest’ultimi beneficiari di finanziamenti per acquisti nel settore I.T.C., ad investire nel proprio territorio nel rispetto delle normative di riferimento. Ciò potrebbe diventare anche per i cittadini uno stimolo per guardare con più attenzione alle attività di vicinato quasi a creare un effetto di “economia circolante del territorio” per far sì tutti possano ripartire”.




Siracusa. Minacce a Razza, il commissario dell'ex Provincia Percolla: "Atto vile"

La solidarietà del commissario straordinario del Libero Consorzio, dott. Domenico Percolla all’’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza,vittima di minacce, arriva questa mattina. In una nota diffusa oggi, il funzionario regionale stigmatizza l’accaduto. “L’ennesimo vile atto intimidatorio – ha detto  Percolla – ai danni di un rappresentante delle istituzioni che in questo momento, con grande impegno, sta lavorando per assicurare al popolo siciliano le migliori condizioni possibili nell’ambito della tutela della salute. Auspico che che i rappresentanti delle forze dell’ordine riescano, in tempi brevi, a individuare i responsabili dell’atto intimidatorio”.




Siracusa, marzo 2020: aumentati i decessi dello 0,6%, incidenza covid dell'1,5%. Studio Istat/Iss

E’ stato pubblicato oggi il rapporto dedicato all’analisi dell’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità totale della popolazione residente in Italia. Uno studio condotto dall’Istat insieme all’Istituto Superiore di Sanità con cui si prova a fornire “una lettura integrata dei dati epidemiologici di diffusione dell’epidemia di Covid-19 e dei dati di mortalità totale acquisiti e validati” dall’Istituto Nazionale di Statistica nel primo trimestre del 2020. I risultati vengono presentati, dopo una introduzione di carattere nazionale, a livello provinciale e per aggregazioni di province.
La provincia di Siracusa viene inserita tra quelle a bassa diffusione dell’epidemia. Si tratta di una lista di 34 province, tutte del centro sud, tra cui tutte le altre siciliane (Agrigento, Catania, Caltanissetta Messina, Trapani, Ragusa e Palermo) ad eccezione di Enna che rientra tra quelle a media diffusione.
Lo studio Istat/Iss (con copertura dell’87,6% della popolazione della provincia di Siracusa) prende in considerazione i decessi del mese di marzo 2020 e li rapporta alla media Istat 2015-2019. Ne viene fuori un aumento dei decessi pari allo 0,6%.
Quanto ai decessi totali nel periodo 20 febbraio-31 marzo sono stati 452, contro i 445 della media 2015-2019 (stesso periodo). Al 31 marzo 2020 erano 7 i decessi in provincia di Siracusa attribuiti ufficialmente al coronavirus dalla sorveglianza integrata covid-19, ovvero l’1,5% del totale. Dato che rende la provincia di Siracusa tredicesima tra le trentaquattro a bassa diffusione.
Oggi i decessi sono diventati 25, rendendo il mese di aprile (non ancora coperto dallo studio Istat/Iss) quello con il maggior numero di morti da covid-19 in provincia di Siracusa.