Siracusa e provincia. Covid: 115 contagiati, 95 guariti, 24 decessi

Arrivano a 115 i contagiati in provincia di Siracusa. I ricoveri sono 40, 95 i guariti, 24 i morti. Questi i casi di #Coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi (domenica 3 maggio), così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: #Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); #Caltanissetta, 124 (16, 24, 11); #Catania, 688 (88, 228, 86); #Enna, 296 (119, 93, 29); #Messina, 374 (76, 124, 52); #Palermo, 390 (64, 93, 28); #Ragusa, 55 (5, 31, 6); #Siracusa, 115 (40, 95, 24); #Trapani, 92 (4, 42, 5).




Siracusa. Festa del Patrocinio di Santa Lucia: per la prima volta piazza Duomo deserta

La Festa del Patrocinio di Santa Lucia come non si era mai vista, come mai più i fedeli sperano di doverla vivere. Nessuno, a parte i rappresentanti delle istituzioni e della Chiesa, davanti alla Cattedrale, sul sagrato, ad attendere l’uscita del simulacro della Patrona di Siracusa. Così importante, così attesa la giornata di Santa Lucia delle quaglie. Le famiglie, i bambini, solitamente a “invadere” piazza Duomo. Un percorso brevissimo ma intenso dalla Cattedrale alla Chiesta di Santa Lucia alla Badia, che chiude proprio Piazza Duomo. Quest’anno, la pandemia ha rivoluzionato anche questo, naturalmente. Le parole del presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione, spiegano bene i momenti vissuti, che l’Arcidiocesi condivide con i fedeli, in queste giornate, grazie alla tecnologia streaming. “Si è affacciata-racconta Piccione- come tutti noi, davanti l’uscio di casa, quasi timida nella piazza vuota ma testimone perenne della fiducia in Dio Padre e nell’umanità ed accanto a Lei un colombo bianco, Lorenzo, messaggero di speranza come nel 1646.Buona festa del Patrocinio di Santa Lucia a tutti!”. L’immagine del 2020 resterà nella storia certamente. Un ricordo triste ma non manca- è anzi ancor più profonda in quest’occasione- la fede dei devoti, siracusani e non solo.
Per vedere le immagini dell’uscita, clicca quì

 




Studentessa siracusana fuorisede scrive a Musumeci: "Fateci tornare"

Sara Campisi è una studentessa siracusana fuorisede. Ha scelto l’Università di Bologna ed in Emilia è rimasta nei giorni in cui l’allerta coronavirus cresceva nel nostro Paese. Ha resistito con responsabilità alla tentazione di scendere a casa in queo giorni di marzo, mentre l’epidemia galoppava da nord a sud.
Oggi, però, con la prima fase del lockdown alle spalle, sperava di poter rientrare a Siracusa. Ed in effetti, le norme governative lo consentirebbero. Ma la recente ordinanza regionale del presidente Musumeci no. Almeno non in maniera così automatica.
Sara ha 23 anni e non si è persa d’animo. E attraverso lo strumento più social di questi tempi, Facebook, si è rivolta direttamente al governatore della Sicilia.
“Secondo l’Ordinanza contingibile e urgente n. 18 del 30 aprile 2020 del Presidente della Regione Sicilia, «le limitazioni di ingresso e di uscita dal territorio della regione siciliana restano invariate e sono disciplinate dal decreto n. 183 del 29 aprile 2020 del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro della salute». Il che si traduce dunque nell’impossibilità di poter tornare al proprio domicilio o alla propria residenza in Sicilia, in barba a quel «è in ogni caso consentito il rientro presso la propria residenza o domicilio» annunciato da Conte a reti unificate rispetto alle novità previste dal decreto del 4 maggio. Non potevamo aspettarci altrimenti. D’altronde, governatore Musumeci, noi al menefreghismo della nostra regione per i propri conterranei ci siamo abituati. A Lei i miei più sentiti complimenti, un plauso alla riuscita dell’apologia dell’ideale del pugno di ferro che se ne strafrega delle ripercussioni e saluta chi ne è vittima mettendo la testa sotto la sabbia”. Parole condivise da tutti quei siciliani che pensavano di poter far ritorno nella loro residenza. Ecco allora che Sara mette in evidenza un altro aspetto paradossale del momento. “Lei (Musumeci, ndr) dunque blinda la nostra Isola non a turisti, non a spostamenti superflui. Ma a chi, in quell’Isola, ha la propria residenza e il proprio domicilio. Lei, con le sue disposizioni, mi vieta dunque, dopo mesi e mesi, di rientrare a casa mia. E no, non tiriamo fuori l’argomento del «beh ma vi è piaciuto scappare per andare a lavorare e studiare al Nord, avete voluto la bicicletta e adesso pedalate». No, noi non pedaliamo proprio un bel niente. Perché ricordo che le stesse condizioni per cui i figli del Sud vanno a lavorare o studiare al Nord dando adito a quella cosiddetta fuga dei cervelli, sono le stesse poste da una malgestione regionale dalle radici decennali: una premessa in realtà abbondantemente estendibile a tutte le regioni del Meridione, ma questo è sicuramente un altro discorso.
Non siamo noi ad aver maledetto la nostra terra. Noi non partiamo per scelta. Noi partiamo per necessità. Perché le stesse risorse che cerchiamo al Nord sono le stesse di cui siamo stati privati al Sud, signor governatore. E non per nostra scelta. (…) Smettiamola di prenderci in giro e siamo sinceri, per una buona volta, che la retorica sulla riqualificazione della Sicilia che da anni impera nei nostri scenari d’informazione ha veramente stancato. E ha stancato perché quasi mai accompagnata da un riscontro effettivo”.
C’è rabbia nella lettera aperta di Sara. La rabbia che accompagna quell’amore deluso e disilluso per una Sicilia promessa sempre migliore a parole.
“Ci avete detto: state a casa, non vi muovete, nessun esodo dal Nord al Sud se volete bene alla vostra regione. E l’abbiamo fatto. Abbiamo evitato di imbarcarci sul primo treno o sull’ultimo aereo. E l’abbiamo fatto con senso di responsabilità, con senso civico e sì, anche con spirito di sacrificio. Perché l’idea del focolare domestico nel bel mezzo di una dichiarata pandemia le assicuro che costituiva un pensiero decisamente più allettante. Specialmente per chi, per stare qui al Nord, si fa il mazzo ventiquattro ore su ventiquattro per pagare l’affitto di camere o locali fatiscenti: per chi lavora, per chi è mantenuto da genitori che sputano letteralmente il sangue per offrirci l’opportunità di un futuro migliore.
Sì, futuro migliore, quel futuro migliore che in Sicilia non c’è, signor governatore, ma questo lei lo sa benissimo. E se finge di non saperlo, appunto finge. Fa finta. E non c’è cosa peggiore del dissimulare nella consapevolezza. E questo non solo fa di lei una persona irrispettosa delle nostre esigenze. La fa una persona insensibile, un menefreghista”.
La studentessa siracusana è un fiume in piena. “Diciamolo chiaro e tondo, signor Musumeci, e anche a gran voce, senza vergognarcene: la sua politica di chiusura dei confini regionali è solo l’ennesimo sputo in faccia. È l’ennesima dimostrazione di totale noncuranza nei confronti delle condizioni cui noi ragazzi e le nostre famiglie siamo attualmente sottoposti. È solo l’ennesima dimostrazione del fatto che nella vita conviene fare i furbi: che anche noi, come tutti, avremmo dovuto partecipare al famosissimo esodo. Forse ora ci eviteremmo la fatica di dover partecipare a questa cosa atroce che è la ressa per un biglietto aereo o ferroviario. La ressa per titoli di viaggio che non hanno mai prezzi con meno di tre cifre. Titoli di viaggio il cui numero sarà esiguo, il che, come al solito, premierà e lascerà tornare chi prima potrà mettere mano al portafoglio.
E che debba essere io, a 23 anni e venuta dal nulla, a spiegarle che le sue decisioni hanno simili ripercussioni, lo trovo davvero imbarazzante”.
Sara le sue idee le ha ben chiare. “È
tutto ridicolo. Semplicemente ridicolo, e aggiungerei frustrante”.




Siracusa. Allarme bomba in via Pietro Novelli: ordigno disinnescato dagli artificieri

Paura nella tarda serata di ieri in via Pietro Novelli. La polizia e i vigili del fuoco sono intervenuti per la segnalazione di un ordigno piazzato nei pressi di un’auto, parcheggiata lungo la via che si trova nella zona di viale Zecchino.Dopo una serie di verifiche, partite dall’ipotesi che l’esplosivo potesse trovarsi in un veicolo, la scatola rudimentale è stata rinvenuta sul parabrezza di un’auto in sosta. Pochi dubbi sull’origine del gesto, chiaramente intimidatorio. Gli artifieri hanno provveduto a disinnescare l’ordigno evitandone la deflagrazione. Un primo boato pare fosse stato avvertito dai residenti che, proprio per tale ragione, hanno allertato le forze dell’ordine. Le operazioni , durante le quali la zona è stata cinturata per garantire condizioni di sicurezza, si sono concluse diverse ore dopo, intorno all’una, quando la situazione è tornata alla normalità.




Siracusa. Fondazione Inda, appuntamenti on line: da Nicola Piovani a Moni Ovadia

Proseguirà per tutto  maggio la rassegna Antichi pensieri, incontri con i personaggi del mondo accademico, del teatro e della cultura organizzati dalla Fondazione Inda. Si tratta, ovviamente, vista l’emergenza Coronavirus, di iniziative on line. Da Nicola Piovani, premio Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella, ai registi Gabriele Lavia, Moni Ovadia, Muriel Mayette-Holtz e Piero Maccarinelli, alle attrici Elisabetta Pozzi e Clara Galante e, ancora,  la scrittrice Giusi Norcia e i docenti universitari Giorgio Ieranò e Caterina Mordeglia. I contenuti potranno essere seguito sui canali social della Fondazione. Vengono trasmessi in diretta, alle 18, sulla pagina Facebook dell’Inda.
Il programma per il mese di maggio prevede: lunedì 4 maggio, l’attore e regista Gabriele Lavia su “I greci secondo me”; martedì 5 maggio, il pianista e compositore Nicola Piovani su “Musica per il teatro e per il cinema” e “I viaggi di Ulisse”; mercoledì 6 maggio, l’attore e regista Moni Ovadia su “Le Supplici e il teatro musicale”, giovedì 7 maggio il regista Piero Maccarinelli su “Le mie regie al Teatro Greco di Siracusa”; venerdì 8 maggio, il docente universitario Giorgio Ieranò su “Sette contro Tebe e Baccanti”; lunedì 11 maggio, la regista Muriel Mayette-Holtz su “Andromaque e Le Troiane”; mercoledì 13 maggio, la docente universitaria Caterina Mordeglia su “Plauto a Siracusa”; venerdì 15 maggio, l’attrice Elisabetta Pozzi su “Le mie eroine a Siracusa”, lunedì 18 maggio la scrittrice Giusi Norcia su “A proposito di Elena”, mercoledì 20 maggio, l’attrice Clara Galante che ripercorrerà le proprie interpretazioni al Teatro Greco di Siracusa e dialogherà con gli allievi dell’Accademia sul recitar cantando.

Sui canali social proseguono poi anche le altre iniziative. Tutti i giorni alle 16 viene pubblicata una clip realizzata per l’Inda dai principali protagonisti delle passate stagioni al Teatro Greco di Siracusa. Gli attori hanno accettato di offrire al  pubblico un monologo tratto dal repertorio classico o la lettura di una poesia. Oltre alle letture vengono pubblicati anche alcuni dei passaggi più significativi degli spettacoli messi in scena nel corso degli anni dall’Inda.
Nel programma di appuntamenti anche Le verità nascoste, una serie di video che approfondiscono alcuni dei personaggi simbolo della cultura classica, da Tiresia a Edipo e Medea, attraverso le interpretazioni degli attori che nel corso di 106 anni di storia si sono esibiti al Teatro Greco di Siracusa. Le clip sono disponibili online ogni venerdì alle 16




Siracusa. Raccolta "porta a porta": nuovo orario nelle zone balneari

In vigore da domani lunedì 4 maggio, l’orario estivo della raccolta differenziata “porta a porta”  nelle contrade marine.
Con il nuovo orario il servizio di raccolta dei rifiuti, verrà effettuato dalle 22 , mentre l’esposizione dovrà avvenire dalle 19 alle 22.
Due gli obiettivi che l’assessorato all’Ambiente vuole raggiungere con i nuovi orari: il primo, è quello di ridurre il periodo di esposizione, e diminuire di conseguenza il rischio che i rifiuti diventino preda di animali randagi.
Il secondo, concentrando la raccolta nelle ore notturne, si cercherà di limitare i disagi alla circolazione con l’approssimarsi della stagione estiva.
Continua intanto senza sosta, la rimozione dei cassonetti stradali nel quartiere Grottasanta e nelle zone confinanti.
L’attività proseguirà nelle prossime settimane secondo un preciso calendario e contestualmente continuerà la consegna del nuovi cassonetti, i cosiddetti carrellati, a tutti i condomìni che hanno presentato le richieste.
Dopo il ritiro dei cassonetti in via Filisto, viale Zecchino, via dei Servi di Maria, via Tucidide e viale Akradina, dalla prossima settimana si procederà in: via Alcibiade, via Temistocle, via dell’Addolorata, via e largo dei Servi di Maria, via De Caprio, via Grottasanta, via Suor Maria Zangara, via Basilicata, via Corsica, via Sicilia, via Lazio, via viale Tunisi, via Algeri (due step), via Vincenzo Boscarino, via Gaetano Barresi, largo Luciano Russo, via Don Luigi Sturzo, via Luigi Cassa, via Salvatore Nanna, via Bordone, via Luciano Patania, via Achille Adorno, via Italia 103 (due step). I giorni di conferimento per tipologia di rifiuti sono gli stessi di tutta la città: lunedì, mercoledì e venerdì viene ritirata la frazione organica; martedì, plastica ed alluminio; giovedì, indifferenziata; sabato, carta, cartone e vetro.




Siracusa. Protesta delle Mascherine Tricolore: "Dittatura sanitaria e nessuna misura economica"

Approda a Siracusa la protesta delle “Mascherine Tricolore” . Ieri, anche in piazza Cosenza, i cittadini hanno manifestato il proprio dissenso per la gestione dell’emergenza Pandemia. “Nel pieno rispetto delle distanze e con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno – si legge nei volantini distribuiti – siamo qui oggi per compiere un atto di libertà. Ci avete portato ad una dittatura sanitaria che sembra uscita da un film di fantascienza. Dove sono le misure a sostegno dell’economia? – chiedono le Mascherine Tricolori – sul piatto ci sono solo nuovi debiti! Debiti che l’Italia avrà con l’Europa una volta attivato il Mes. Debiti per le imprese, alle quali è stato “gentilmente concesso” di chiedere soldi in prestito alle banche. Niente stop alle tasse, niente soldi a fondo perduto. Solo altri debiti!”. A Siracusa, a differenza di quanto accaduto a Palermo e Catania, la protesta si  è svolta in un clima sereno.




Covid-19. Nelle aziende metalmeccaniche un Comitato di Sorveglianza sulle norme di contenimento

Un protocollo territoriale di contenimento e contrasto al Covid-19 nei luoghi di lavoro. Hanno deciso di sottoscriverlo, da una parte il presidente della sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa Giovanni Musso e la vice presidente Maria Pia Prestigiacomo , dall’altro i segretari dei sindacati di categoria,  Fim, Fiom e Uilm Pietro Nicastro, Antonio Recano e Santo Genovese al termine di un incontro che si è svolto nei giorni scorsi. Il protocollo recepirà le linee guida del protocollo nazionale tra le parti sociali e il Governo. L’obiettivo condiviso è quello di “assicurare la massima sicurezza ai lavoratori e rendere possibile la prosecuzione delle lavorazioni nelle aziende del Polo Industriale Siracusano le finalità che hanno spinto le parti a costituire un comitato permanente disorveglianza ‘con l’intento – ha dichiarato il Presidente Musso – di voler affermare l’impegno degli imprenditori del settore metalmeccanico per assicurare le massime condizioni di sicurezza fornendo i dovuti dispositivi di protezione individuale ed operare le sanificazioni degli ambienti di lavoro in modo da salvaguardare le vite dei lavoratori e dei loro familiari’ . Il sindacato intende stimolare anche i lavoratori a prestare la massima attenzione al rispetto delle regolamentazione. Intento delle parti è coinvolgere l’Asp per la sorveglianza sanitaria. Altra decisione, la costituzione di un Comitato di Sorveglianza a cui potranno essere segnalati i comportamenti anomali e le difformità delle società agli obblighi normativi e contrattuali in modo da ripristinare le condizioni di legalità e di sicurezza necessarie al proseguo delle lavorazioni.




Fase Due: cosa posso fare? Le risposte alle domande più frequenti

Il governo ha pubblicato gli attesi chiarimenti sulla fase due al via dal 4 maggio. Dalla novità introdotte dal dpcm del 26 aprile alla definizione di “congiunti”, dagli spostamenti alle riapertura.
Qui il link alle faq del governo sulla fase due. In Sicilia nei giorni scorso una ordinanza regionale è intervenuta anche su ulteriori aspetti della cosiddetta fase due.
L’ordinanza regionale, in vigore dal 4 al 17 maggio, si muove all’interno delle linee guida fissate da Roma, seppure con qualche “forzatura”. Viene permesso alle famiglie di potersi trasferire nelle seconde case, a patto che non facciano la spola con la principale abitazione, ma vi rimangano per la stagione.Disco verde anche per l’asporto ai ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub, con il divieto di consumare nei locali e nelle adiacenze.Si può accedere al cimitero e acquistare fiori e piante.Un’attenzione, nell’ordinanza, anche verso gli animali da affezione per i quali sarà consentita la tolettatura.Novità pure per le società sportive che sono autorizzate a iniziare attività amatoriali di corsa, tennis, pesca, ciclismo, vela, golf ed equitazione.Rimangono congelate le limitazioni all’accesso nell’Isola almeno fino al 17 maggio. In quella stessa data il governatore Musumeci spera anche di strappare al premier Conte il permesso di riaprire le loro botteghe ai parrucchieri per uomo e per donna. Restano invariate le disposizioni relative all’obbligo di quarantena




Coronavirus, Siracusa e provincia: 112 contagiati, 44 ricoverati, 24 deceduti

Sono 112 gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa, due in più rispetto ad ieri. I ricoverati nelle strutture covid del territorio sono 44. I guariti diventano 94, i decessi 24. I dati sono forniti dalla Regione, nel quotidiano aggiornamento.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 69 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 124 (16, 24, 11); Catania, 678 (89, 226, 86); Enna, 290 (121, 93, 29); Messina, 377 (79, 122, 50); Palermo, 387 (66, 92, 28); Ragusa, 57 (7, 29, 6); Trapani, 92 (4, 42, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.