Siracusa. Mascherine trasparenti, dalla Sicilia l'idea: appello alle aziende

Un’idea made in Sicily e un appello che parte dall’Associazione “Sicilia turismo per tutti’” : produrre mascherine trasparenti, che possano consentire l’identificazione da un lato, ma soprattutto non diventare barriera alla comunicazione, in special modo per i cittadini sordi.  “Per loro – spiega Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione – le attuali mascherine rappresentano una barriera per la comunicazione perché rendono impossibile la lettura del labiale, tecnica fondamentale che consente loro di comprendere le persone udenti quando parlano, spiega Bernadette Lo Bianco presidente dell’associazione “ Sicilia Turismo per Tutti “. All’appello starebbero iniziando a rispondere, per il momento in termini di manifestazione verbale di disponibilità, alcune aziende del Nord Italia. Il prototipo è pronto . L’hanno ideato Antonella Dimoli (assistente all’autonomia e alla comunicazione) , Fabio Di Pietro in collaborazione con l’ingegnere Rosario Zagami che ha progettato uno speciale strumento con filtri intercambiabili.
“Rivolgiamo un appello a qualunque azienda volesse sostenere questa iniziativa, al fine di rendere reale ciò che per adesso è soltanto un sogno” dice Lo Bianco.




Siracusa. Macchinari per l'emergenza Covid-19 donati all'ospedale, raccolta fondi Avis

Poco più di 19 mila euro la cifra raccolta dall’Avis Comunale di Siracusa, che lo scorso 12 marzo ha avviato una raccolta fondi per l’acquisto di presidi per le unità di rianimazione degli ospedali della provincia . Dell’importo, sono stati spesi 16 mila euro: 12 mila per l’acquisto di un nuovo ecografo portatile ad alta risoluzione, consegnato al reparto di Rianimazione dell’Umberto I e 4 mila per 10 caschetti per la ventilazione assistita non invasiva, non ancora arrivati. I restati 3.220 euro verranno spesi per acquistare del materiale necessario al laboratorio di analisi Covid-19 dell’Ospedale L’Avis Comunale di Siracusa ha deciso di mantenere ancora attiva la raccolta fondi anche per le prossime settimane. Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico bancario
IBAN: IT05D0871317100000000001739
Causale: “Donazione Covid-19” seguito da nome, cognome e codice fiscale del benefattore.

FOTO: REPERTORIO, DAL WEB




Coronavirus, Siracusa e provincia: 100 contagiati, 49 ricoverati, 14 deceduti

Torna a salire il numero degli attuali positivi in provincia di Siracusa. Secondo l’ultimo aggiornamento regionale sono oggi 100. Poco meno della meta (49) i ricoverati mentre 60 sono i guariti. Con gli ultimi decessi registrati nelle scorse ore, il numero totale delle persone che hanno perduto la vita a causa del coronavirus sale a 14. Questa la divisione degli attuali positivi nelle altre province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 115 (14, 13, 10); Catania, 600 (121, 70, 65); Enna, 292 (174, 25, 24); Messina, 370 (133, 48, 38); Palermo, 330 (71, 44, 25); Ragusa, 59 (5, 5, 5); Trapani, 113 (6, 17, 5).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Muore dopo tre ricoveri in ospedale, esposto in Procura dei familiari

Nuovo esposto in Procura dopo il decesso di un uomo, risultato positivo al coronavirus. I figli dell’81enne floridiano Paolo Accardo hanno formalizzato la loro denuncia alla magistratura, ricostruendo le ultime giornate dell’anziano, ricoverato tre volte in pochi giorni all’Umberto I di Siracusa. Fino al decesso avvenuto lo scorso 11 aprile. La famiglia si è affidata all’avvocato Emanuele Scorpo.
Tutto ha inizio il 27 marzo quando Accardo, cardiopatico, si è recato al Pronto Soccorso a causa di alcuni fastidi. La tac avrebbe riscontrato una polmonite e, pertanto, l’81enne è stato ricoverato. “Il 2 aprile, nonostante febbre alta e tosse, veniva dimesso e pertanto tornava nella sua casa di Floridia, dove vive insieme ad altre due persone”, racconta la famiglia.
Pochi giorni dopo, il 5 aprile, le difficoltà respiratorie riscontrate dall’uomo convincono i figli della necessità di un nuovo ricovero. Condotto in ospedale dal 118 e sottoposto a tampone, risulta negativo al coronavirus. Per sicurezza, vista la sintomatologia, sarebbe comunque stato trasferito in isolamento.
“Dopo tre giorni in terapia intensiva è stato dimesso giorno 8 aprile con febbre e polmonite”, denunciano ancora i familiari che raccontano anche di aver ricevuto rassicurazioni sul fatto che non si trattasse di covid-19. Ma una nuova crisi respiratoria e un forte dolore addominale costringono l’indomani a chiamare nuovamente il 118. “Due giorni dopo, dall’ospedale ci comunicano che devono operare d’urgenza nostro padre per un infarto intestinale”: è l’11 aprile. Paolo Accardo pare superare il delicato intervento ma le sue condizioni si aggravano. “Quel giorno, alle 19, abbiamo appreso della positività del secondo tampone a cui nostro padre era stato sottoposto. Purtroppo, poco prima della mezzanotte, il suo cuore ha cessato di battere”.
Anche le due persone conviventi sono poi risultate positive al coronavirus, dopo un tampone richiesto a gran voce. E ora la famiglia di Paolo Accardo chiede giustizia. “Nostro padre è entrato in ospedale da negativo, come dimostra il primo tampone. Nonostante i gravi sintomi, è stato dimesso due volte prima della diagnosi e dell’operazione. E in questo lasso di tempo, ha contratto il covid-19 ed altre due persone sono state contagiate”.




Siracusa. Nessuna antenna 5G, il sindaco Italia fa chiarezza: "Non favorevoli"

Nessuna antenna 5G è stata installata a Siracusa. Nel pomeriggio, anche attraverso i social, si era diffusa preoccupazione per delle antenne piazzate in alcune zone del territorio comunale, a partire dalla strada per Floridia. Subito sono partite le segnalazioni. L’amministrazione comunale ha condotto le verifiche del caso e appurato che si tratta di un aggancio Iliad su una preesistente antenna Tim.Il sindaco, Francesco Italia invita a non creare allarme senza notizie chiare, “soprattutto in un momento come questo. Io, la mia giunta e gli uffici comunali -spiega dalla sua pagina Facebook – siamo sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento”. Intanto il primo cittadino si sbilancia sul tema 5G, comunicando che “Non siamo favorevoli all’installazione di antenne 5G nel territorio della nostra città”.




Coronavirus, sei positivi tra gli operatori di una casa di cura privata. Secondo caso dopo Canicattini

Sei positivi tra gli operatori della casa di cura privata Villa Salus. Sono stati i tamponi effettuati a pagamento dall’attenta proprietà della struttura a far emergere il nuovo caso. “Purtroppo registriamo primi casi nel mondo della sanità privata”, commenta la segretaria provinciale della Cisl, Vera Carasi. “Il caso ‘0’ sarebbe stato un anziano trasferito in quel centro, per una ischemia, dall’ospedale di Avola. Accertata la sua positività, è stato trasferito in un centro Covid. Villa Salus ha avviato il normale protocollo chiedendo all’ASP di poter effettuare i tamponi al personale. È stato risposto che ci sarebbero voluti sette giorni. La struttura si è rivolta al laboratorio privato di Avola, ma questi ha risposto che lavora solo per l’Asp. A questo punto la decisione di rivolgersi a Catania dove, a pagamento, sono stati effettuati i tamponi”.
Dopo la struttura di Canicattini, con 13 positivi, emerge con sempre maggiore forza la necessità di alzare il livello di attenzione sul mondo delle strutture private, comprese le Rsa. “Diversi, tra il personale, sono liberi professionisti – aggiungono ancora – Bisogna verificare, quindi, qualsiasi possibile e rischiosa commistione tra strutture diverse, soprattutto quelle che ospitano anziani, fascia più debole”.




Primo decesso per Covid-19 a Solarino: l'annuncio del sindaco Scorpo

E’ il primo decesso per Coronavirus a Solarino. Una donna, da pochi giorni risultata positiva al virus, è deceduta questa mattina. Era ricoverata all’ospedale di Augusta. A darne notizie e ad esprimere ai familiari profondo cordoglio è  il sindaco,  Sebastiano Scorpo. Il primo cittadino assicura che, “unitamente all’Asp territoriale competente, stiamo accelerando i tempi per l’effettuazione dei tamponi ai familiari conviventi, i quali sono già da diversi giorni in quarantena”. Il sindaco rivolge un accorato appello ai cittadini. “Oggi più di ieri-conclude-  chiediamo a tutti il massimo rispetto delle regole a tutela della salute propria e altrui”.




Siracusa. Imprenditori cinesi donano mascherine all'ospedale ed alle Forze dell'ordine

Gli imprenditori cinesi Ji Hai Yong e Lin Susu, da anni trapiantati a Siracusa, hanno donato nei giorni scorsi diverso materiale sanitario per l’ospedale Umberto I e per le forze dell’ordine.
Ji Hai Yong e Lin Susu hanno rifornito con 200 mascherine Ffp3 i reparti che maggiormente ne avevano bisogno, rispondendo così ad un’ esigenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa che ha voluto ringraziare i coniugi cinesi attraverso una nota di stima.
Altre 1.500 mascherine chirurgiche sono state donate alle forze dell’ordine, previo giusto contatto con il Prefetto di Siracusa.
“Se ci aiutiamo, possiamo tutti contribuire al superamento di questi momenti duri”, hanno spiegato i due coniugi che da anni gestiscono una nota attività di ristorazione nel capoluogo.
Un ulteriore gesto di concreta solidarietà, che fa il paio con la donazione operata ieri mattina dalla comunità cinese alla città di Siracusa. Attraverso queste attenzioni, imprenditori siracusani o qui trapiantati stanno dimostrando l’alta sensibilità di un territorio che saprà trovare in queste sue componenti la giusta forza per ripartire, non appena le condizioni lo permetteranno




Coronavirus, morta donna ricoverata ad Augusta: il marito ucciso dal Covid-19 il mese scorso

Una tragedia familiare tanto dolorosa da rasentare l’incredibili. E’ morta per Covid-19 all’ospedale Muscatello di Augusta una donna di Sortino, il cui marito era morto, sempre a causa del Coronavirus, un mese e mezzo fa. L’uomo era deceduto nella sua abitazione. La donna, positiva al tampone, sarebbe stata ricoverata in tre diversi ospedali. Poi, la tragica fine. Il figlio della coppia, che presentava sintomi influenzali, ha atteso parecchio tempo prima di potersi sottoporre a tampone e ad ottenerne l’esito. Per fortuna sarebbe infine risultato negativo, ma con il profondo dolore e trauma di aver perso nel giro di un mese e mezzo entrambi i genitori. Con il decesso della donna, i morti per coronavirus a Sortino diventano sei.




Siracusa. Covid-19: chiusi i reparti di Medicina, Geriatria e Stroke Unit: personale in quarantena

Sanificazione e, pertanto, chiusura per i reparti di Medicina, Geriatria e Stroke Unit dell’ospedale Umberto I . Tutto il personale posto in quarantena. Lo prevede una circolare della Sues 118 Catania-Siracusa-Ragusa nella disponibilità dell’ospedale Cannizzaro di Catania e dell’Asp di Siracusa. La decisione è stata assunta a seguito della serie di contagi che hanno riguardato sanitari e pazienti delle unità operative interessate. Ancora una volta la sicurezza all’interno dell’ospedale di Siracusa si ritrova dunque al centro di polemiche e dubbi sulla sicurezza della gestione dell’emergenza Covid-19.  Il contagio ha riguardato, dall’inizio dell’emergenza, in misura differente, Cardiologia, Pronto  soccorso, Oncologia, fino ad arrivare ai reparti per cui adesso si è disposta la chiusura. Il primo passo era stato in diversi casi il blocco dei ricoveri. I sindacati restano sul piede di guerra. La battaglia si muove anche sul versante della giustizia, con un esposto in Procura presentato dalla Cgil.  Nell’occhio del ciclone i vertici Asp, di cui una petizione on line chiede le dimissioni. Intanto il direttore del presidio sanitario dell’Umberto I, Giuseppe D’Aquila è stato al momento sostituito (in quanto ufficialmente in ferie) dai medici Nino Bucolo, Giuseppe Capodieci e Paolo Bordonaro. Secondo la circolare che dispone la chiusura dei reparti, per essere sottoposti a sanificazione, viene anche specificato che “i successivi trasferimenti dovranno essere concordati con il medico di turno presso la Sala Operativa del 118  di Catania”. La vicenda infuoca ancora le polemiche. Il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi torna a chiedere un passo indietro da parte dei vertici Asp. “Ma quanto deve durare ancora questo drammatico teatrino sulla sanità siracusana? -chiede l’esponente del sindacato – Il disastro sanitario che si sta consumando sotto gli occhi attoniti di tutti noi va fermato, subito. Basta con le polemiche inutili di chi continua a girarsi dall’altra parte. Basta con tentativi raffazzonati di agguantare una situazione che rischia di essere sempre più fuori controllo. La Direzione Generale e Sanitaria dell’Asp faccia un passo indietro in nome di un residuo di lealtà e di dignità dovuto a tutta la nostra comunità. Sfuggire a questa responsabilità, come accaduto fino adesso, accresce soltanto il clima già pesante di incredulità e sgomento”.