Siracusa. Pasquetta, spiagge e centro storico deserti

Pasquetta, Siracusa non rischia. Spiagge deserte, centro storico altrettanto, nel rispetto delle misure di contenimento del rischio contagio. Ad esprimere soddisfazione, attraverso la sua pagina Facebook, è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia. Le principali zone balneari, così come Ortigia sono state setacciate, nell’ambito dei controlli potenziati secondo quanto stabilito nel corso dell’ultimo Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si è svolto in prefettura, in previsione del Ponte di Pasqua. Maxi dispiegamento di forze dell’ordine nell’intero territorio provinciale.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 99 contagiati, 50 ricoverati, 10 deceduti

Gli attuali positivi al coronavirus in provincia di Siracusa scendono oggi a 99. Uno in meno rispetto ad ieri. Sono 50 i ricoverati mentre 39 sono i guariti. I decessi sono, invece, 10. I dati sono forniti dalla Regione, nel consueto report quotidiano.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 123 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 110 (21, 8, 10); Catania, 573 (132, 57, 59); Enna, 289 (180, 16, 20); Messina, 354 (134, 40, 35); Palermo, 316 (68, 41, 19); Ragusa, 57 (6, 4, 5); Siracusa, 99 (50, 39, 10); Trapani, 109 (14, 16, 4).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Coronavirus, migliora la bimba di dieci mesi: "la nostra piccola sta bene"

Una buona notizia arriva da Avola. Ventiquattro ore dopo l’annuncio di una bimba di dieci mesi positiva al coronavirus, il sindaco Luca Cannata ha fornito un incoraggiante aggiornamento sulle condizioni della neonata. E per farlo, in un post sui social istituzionali, ha utilizzato le parole arrivate dai giovani genitori della bimba: “la nostra piccola sta bene”. E poco sotto ha pubblicato una foto della bambina, immortalata sorridente insieme alla mamma, seppur in ospedale.
Una incoraggiante e positiva notizia che mitiga la grande apprensione scaturita dall’annuncio della positività al covid-19.
“Buona Pasqua a lei e ai suoi cari e a tutti coloro che stanno combattendo contro il coronavirus”, il messaggio augurale del sindaco di Avola.




Coronavirus, muore in ospedale un portopalese: "pregresse patologie, ricoverato da marzo"

E’ morto all’ospedale di Siracusa l’uomo originario di Portopalo la cui positività al coronavirus era stata comunicata nei giorni scorsi dal sindaco della cittadina della zona sud della provincia. È stato lo stesso primo cittadino, Gaetano Montoneri, a dare oggi pa notizia del decesso.
L’uomo era stato ricoverato a metà marzo per pregressa patologia. In una seconda fase sarebbe poi sopraggiunto il contagio, presumibilmente durante il ricovero ospedaliero.
“E’ una notizia triste che devo andare nel giorno di Pasqua – ha detto il sindaco in un video sui social istituzionali – ma alla famiglia va tutta la mia vicinanza”.
L’uomo era stato ricoverato in ospedale “il 13 marzo scorso per un’altra patologia e dalle informazioni in mio possesso è stato negli ospedali di Avola e Siracusa ma ha anche fatto un passaggio in una clinica privata. La famiglia non è riuscita a sapere quali fossero le sue condizioni, per cui mi sono speso per avere delle informazioni. Però, adesso è morto ed è una dramma”, ha detto ancora Montoneri stringendosi virtualmente ai familiari.




Coronavirus: Solarino piange il suo Frank, poliziotto morto negli States

“Apprendo solo adesso una tristissima notizia, di quelle che non ti aspetti mai. Negli Stati Uniti d’America viene a mancare per covid-19 un poliziotto di 35 anni, figlio di un nostro concittadino solarinese emigrato tempo fa, col cuore sempre a Solarino”. Sono le parole con cui il sindaco Seby Scorpo annuncia la morte del poliziotto italo-americano, originario proprio di Solarino, Francesco “Frank” Scorpo. Agente della polizia di Paterson (New Jersey), ha perduto la sua battaglia con il coronavirus.
Il pensierio del primo cittadino solarinese va subito ai genitori di Frank Scorpo. “Condoglianze cari Sebastiano e Anna, condoglianze a tutta la famiglia, condoglianze a tutta la comunità Solarinese del New Jersey”. Poi le parole rivolte al cielo. “Ciao caro Frank, buon viaggio cuore grande, che la terra ti sia lieve”.
E sulla pagina facebook creata in memoria dell’officer Frank Scorpo sono centinaia i messaggi di cordoglio degli amici e dei conoscenti della sua amata Solarino.

Foto fornita dal Dipartimento di Polizia di Paterson (NJ)




Coronavirus, in Sicilia stop al pagamento dell'affitto degli alloggi popolari

Una buona notizia per oltre cinquantamila siciliani: non dovranno pagare l’affitto del proprio alloggio popolare per i prossimi sei mesi. Lo ha deciso il governo regionale, che ha stanziato per questo fine 27 milioni di euro.
“Un provvedimento – commenta il presidente della Regione, Nello Musumeci – che rientra nell’ampio quadro di sostegno e aiuti alle famiglie e all’economia dell’Isola, per fronteggiare l’epidemia. Le doverose restrizioni devono accompagnarsi a concreti aiuti alle persone, affinché tutti mantengano quella dignità che consenta di confidare nel futuro”.
Sarà il governo regionale ad assicurare la liquidità necessaria agli Iacp siciliani, “sgravando per un massimo di sei mesi gli inquilini delle fasce economiche più deboli dal pagamento del canone mensile”, spiega l’assesore alle Infrastrutture, Marco Falcone.
Nei giorni scorsi era stato varato un altro provvedimento con cui sono stati sospesi i pagamenti dei mutui per coloro che abitano in regime di edilizia residenziale pubblica. “Grazie all’accordo fra il dipartimento delle Infrastrutture e Banca Intesa – spiega l’assessore Falcone – una platea di quindicimila famiglie sarà esonerata dalla quota mensile per l’Istituto di credito, mentre la Regione continuerà a erogare il proprio contributo in conto interessi. Alla fine dell’emergenza, le famiglie torneranno a effettuare i versamenti ma sgravati dal peso degli interessi”.




Siracusa. Pasqua, gli auguri dell'Arcivescovo: "L'emergenza occasione per una vita migliore"

Gli auguri dell’arcivescovo, Monsignor Salvatore Pappalardo hanno un significato diverso quest’anno. Pasqua arriva in un momento difficile per tutti, nessuno escluso. E proprio su questa “penitenza” e su questa emergenza si sofferma il messaggio del massimo rappresentante dell’Arcidiocesi di Siracusa. Ecco le sue parole:

Carissimi fratelli e sorelle,

“Pace a voi!” (Gv 20,19). E’ con il saluto di Gesù risorto che desidero rivolgervi i miei più cordiali auguri pasquali.

Abbiamo vissuto davvero una Quaresima di penitenza: “Fitte tenebre – come ha detto il Papa – si
sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; (…) ci siamo trovati impauriti e smarriti. Come
i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa.
Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo
importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda”.

La penitenza nel senso evangelico comporta la conversione del cuore della vita: facciamo dunque
tesoro di queste esperienze dolorose per riscoprire la gioia di relazioni ricche di umanità con i

nostri familiari e con il nostro prossimo, relazioni improntate a vera amicizia e solidarietà che

danno un volto bello alla nostra condotta personale e uno stile di vita nuova alla nostra società.

Quanti esempi di generosa dedizione abbiamo potuto ammirare in questi giorni da parte del

Personale sanitario, innanzitutto, nonché dei Rappresentanti delle Istituzioni, del Personale delle

forze dell’ordine e dei Volontari i quali non si sono assolutamente risparmiati pur di rendere

meno difficoltosa la vita di tanti uomini e donne – malati, anziani, poveri – particolarmente

bisognosi di attenzioni e di cure!

Questa emergenza sanitaria, che abbiamo vissuto e sofferto insieme, deve diventare per tutti

occasione propizia di una vita migliore!

La Pasqua celebra la Risurrezione del Signore Gesù e l’inizio della vita nuova per quanti crediamo

in Lui. Citando ancora Papa Francesco, cogliamo l’invito alla speranza: “Il Signore si risveglia

per risvegliare e ravvivare la nostra fede pasquale (…). Abbiamo una speranza: nella sua croce

siamo stati risanati ed abbracciati affinché niente e nessuno ci separi dal suo amore redentore”.

Questa è la nostra certezza. Viviamo dunque con gioia e con speranza questo giorno di festa e

la “pace” del Signore Risorto dimori sempre nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nell’intera

società umana.

Assicurandovi il mio costante ricordo nella celebrazione della Santa Messa e implorando su

tutti la Benedizione del Signore, di cuore vi auguro una Buona Pasqua!




Coronavirus, Siracusa e provincia: 100 contagiati, 46 ricoverati, 10 deceduti

Secondo i dati forniti dalla Regione, ad oggi sono 100 i positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Di questi, 46 sono ricoverati negli ospedali covid della provincia, 36 i guariti mentre diventano 10 i decessi.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province, secondo i dati forniti dalla Regione: Agrigento, 120 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 107 (23, 6, 9); Catania, 567 (132, 56, 55); Enna, 286 (180, 16, 19); Messina, 354 (139, 34, 34); Palermo, 307 (78, 39, 17); Ragusa, 55 (8, 4, 5); Trapani, 105 (14, 16, 4).
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Coronavirus, altri due infermieri positivi all'Umberto I: "tutelare gli operatori"

Altri due infermieri in servizio all’Umberto I positivi al coronavirus. I due, marito e moglie, lavorano in due diversi reparti del nosocomio siracusano. A dare la notizia è, ancora una volta, la Cisl. “Il cordone sanitario steso attorno all’Umberto I dalla dirigenza non può servire ad omettere fatti e circostanze. La tutela della salute pubblica passa, anche, dalla conferma di quanto accade all’interno della struttura e dei provvedimenti di contenimento che vengono adottati. Mistificare la realtà è grave e confonde soltanto l’opinione pubblica, commenta il segretario generale, Vera Carasi.
“Due infermieri, marito e moglie, risultati positivi negli ultimi tre giorni. Chiediamo alla direzione generale dell’Asp e al gruppo Covid costituito nel presidio, di attivare immediatamente tutta la procedura necessaria ad isolare qualsiasi ulteriore rischio. Notizie del genere – conclude la segretaria della Cisl siracusana – esigono interventi urgenti ed effettuazione del tampone a tutti i colleghi, medici, infermieri e operatori socio-sanitari, dei due. Più che cordoni sanitari nella comunicazione, i vertici Asp si attivino per tutelare i loro dipendenti e tutti i pazienti. Appaiono assai discutibili, purtroppo, alcune improvvisate rassicurazioni via social di chi, all’interno del proprio reparto, è stato costretto a creare spazi Covid convivendo con l’emergenza”.
In queste ore sarebbero stati sottoposti a tampone doversi operatoti sanitari in servizio nell’ospedale siracusano. La disponibilità del macchinario per le analisi direttamente all’Umberto I permette di accorciare i tempi. Ma se dovessero fioccare i positivi, l’ospedale potrebbe ritrovarsi costretto a procedere con nuove assunzioni a tempo, scorrendo le graduatorie. Un altro segnale del difficile momento attraversato dalla struttura di via Testaferrata.




Il Covid Team vuol cambiare volto all'ospedale: "recuperare lo svantaggio"

L’osservato speciale rimane l’ospedale del capoluogo, l’Umberto I. Nei giorni scorsi ha preoccupato il lievitare del numero di sanitari e pazienti positivi, in più reparti. Secondo le indagini della Cisl, la percentuale sarebbe del 22% circa, quanto a medici contagiati (media nazionale 20%).
Secondo gli esperti regionali chiamati in soccorso della gestione dell’ospedale, la situazione dell’Umberto I è seria ma non da allarme rosso. La sicurezza ospedaliera è stata maggiorata, anche con aree totalmente dedicate ai cosiddetti grigi, in isolamento medicato.
Il covid team inviato dalla Regione ha predisposto un copioso piano di interventi, quasi tutti ormai in dirittura di arrivo, finalizzato al recupero dello “svantaggio” accumulato nelle settimane scorse. Sono stati creati corridoi separati covid-non covid con porte e pareti dove prima non c’erano e non erano state pensate, superando gli oggettivi limiti di una struttura ormai vecchia. Anche gli accessi sembrano ora più controllati.
In attesa di ricostruire la catena dei ceppi di contagio, viene ora però chiesto uno sforzo ulteriore al personale sanitario. Una serie di regole rigide che non possono prescindere dal corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Nessuno dovrà indossare la mascherina tenendola poi sotto al mento, le cuffiette dovranno essere sempre correttamente posizionate sulla testa, senza deroghe, neanche quando ci si ritrova tra colleghi alla macchinetta del caffè. Anzi, forse sarebbero da evitare anche simili momenti di aggregazione. Regole totalmente opposte a quelle circolari che invitavano a non utilizzare le mascherine per non allarmare l’utenza. “I dpi ci sono e in numero più che sufficiente”, trapela da fonti vicine al triumvirato di esperti regionali.
La città, per fortuna, non presenta al momento emergenze significative da epidemia e la terapia intensiva non è in sofferenza. Il mantra ripetuto ossessivamente dagli esperti inviati dalla Regione è allora sempre quello: “recuperare il tempo perduto, senza abbassare la guardia”.
Non a caso è stato dato il via libera alla sperimentazione della terapia domestica ed impressa una decisa accelerazione alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Il covid team ha contribuito a far suonare la sveglia, dettando “correzioni” culminate nella co-gestione dello stesso ospedale. I dirigenti medici Rosario Di Lorenzo, Giuseppe Capodieci e Antonino Bucolo “per tutta la durata dell’emergenza Covid, e comunque fino a nuove comunicazioni” sono stati individuati “con effetto immediato” come componenti del covid team ed affiancheranno il vicedirettore Paolo Bordonaro nelle funzioni di direzione medica del presidio, “con tutte le funzioni connesse al ruolo”. Così è stato disposto dal direttore generale e dal direttore sanitario dell’Asp di Siracusa.