Cani uccisi, rinvenute esche avvelenate: avviso del Comune

Cani avvelenati nel territorio di Noto e, in particolar modo, in contrada Spaccazza e San Corrado di Fuori. Qualcuno ha piazzato delle esche avvelenate, così da uccidere i randagi della zona, attirati ovviamente dal cibo. Non si tratta di una semplice supposizione. Dopo alcuni cani rinvenuti in fin di vita (e purtroppo deceduti), il Comune ha effettuato le verifiche del caso, passando al setaccio le zone in cui gli episodi si sono verificati. Dopo avere rinvenuto delle esche avvelenate, l’ipotesi che anche i volontari avevano avanzato è stata confermata. A renderlo ufficiale, degli avvisi affissi proprio dalla Polizia Municipale. Pagina triste, che parla di una natura umana che nemmeno in momenti difficili come quello che viviamo riesce in alcuni casi ad evitare la crudeltà. Sugli episodi sarebbero in corso degli approfondimenti.




Uova di Pasqua a tutti i bambini, le iniziative di Ferla, Priolo e Canicattini

Uova di Pasqua per i bambini. Duplice obiettivo quello di alcuni comuni del territorio: da Ferla e Priolo e Canicattini. Da una parte, dare un momento di gioia ai più piccoli in occasione delle festività pasquali, quest’anno purtroppo decisamente sottotono; dall’altra andare nella direzione della solidarietà. L’amministrazione comunale di Ferla, come di consuetudine, ha donato a tutti gli studenti un uovo di Pasqua dell’Ail, l’associazione italiana contro le Leucemie, il Linfoma e i Mielomi. Quest’anno, a causa delle misure anticontagio, il sindaco, Michelangelo Giansiracusa e gli assessori della sua giunta hanno consegnato ai bimbi l’uovo direttamente a casa, regalando loro un sorriso inaspettato. La consegna delle uova sarà completata domani. A Priolo, tutti i bimbi fino a 13 anni riceveranno il loro uovo di cioccolato. Il sindaco, Pippo Gianni, ha accolto la proposta dei consiglieri del gruppo SiAmo Priolo, Aliffi, Buonafede, Gozzo e Limeri, predisponendo l’acquisto delle uova pasquali, anche in questo caso consegnate a domicilio attraverso i volontari della Protezione Civile e della Misericordia. Uova di Pasqua ai bimbi ai a Canicattini, comune retto dal sindaco Milena Miceli e a Melilli, con il sindaco,Peppe Carta.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 80 contagiati, 26 guariti,7 deceduti

Un contagiato in più rispetto a ieri in provincia di Siracusa. I dati relativi ai positivi al Coronavirus diffusi oggi pomeriggio dalla Regione e aggiornati alle 17 parlano di 80 contagiati in tutto nel territorio. Di questi, 42 sono ricoverati, 26 sono guariti, 7 purtroppo i decessi. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 107 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 93 (22, 4, 8); Catania, 551 (155, 28, 51); Enna, 273 (168, 1, 15); Messina, 327 (145, 18, 25); Palermo, 276 (74, 29, 12); Ragusa, 47 (7, 4, 3); Siracusa, 80 (42, 26, 7); Trapani, 105 (22, 1, 3).




Siracusa. Geriatria, paziente positiva al Covid-19: bloccati i ricoveri, al via sanificazione e i tamponi

Blocco transitorio dei ricoveri nell’unità operativa di Geriatria dell’ospedale Umberto I. Lo dispone una nota del direttore di Medicina Interna alla luce dei casi di Coronavirus, accertati o sospetti, all’interno del reparto. L’ultimo tampone risultato positivo riguarda una paziente, ma altri sarebbero in attesa di esito e con sintomatologia suggestiva. Tamponi, dunque, a tutto il personale in servizio. Solo in una fase successiva sarà possibile riavviare i ricoveri. Nel frattempo, il personale in servizio si è sensibilmente ridotto “per i più disparati motivi”. Mancano all’appello 4 medici di Geriatria, 4 infermieri ed una di Medicina, risultata positiva al Coronavirus. Una situazione particolarmente delicata, quindi, quella che riguarda il reparto di Geriatria




Siracusa. Le "Covidiadi" su Report, la giornalista Di Pasquale: "I cittadini meritano una sanità che ci sia"

“Siracusa era deserta quando realizzavamo il servizio andato in onda su Report e questo ci dice che i cittadini stanno facendo la propria parte, ho visto regole che vengono rispettate e la risposta che meritano i siracusani è che la sanità ci sia”. Claudia Di Pasquale è la giornalista di Report che ha realizzato il servizio andato in onda ieri sera. Questa mattina su FMITALIA ha raccontato le sue impressioni, il “dietro le quinte” di quanto poi ricostruito in tv. “I medici e gli operatori sanitari non devono avere paura- ha detto la giornalista di Report – mentre svolgono  il loro lavoro. Il servizio è nato dalla notizia della morte del direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto. Mentre ci trovavamo a Siracusa per questo motivo, sono accadute diverse cose inaspettate: il primario del Pronto Soccorso positivo al Coronavirus, gli altri contagiati nella struttura ospedaliera, l’incontro convocato d’urgenza in prefettura con l’assessore regionale, Ruggero Razza. Fatti che inevitabilmente ci hanno portati ad approfondire”. Claudia Di Pasquale, insieme ai colleghi della troupe, ha incontrato numerose persone nei giorni in cui ha realizzato il servizio a Siracusa. “Il problema principale emerso è quello dei tamponi che spesso non vengono effettuati- dice- che si perdono o che vanno ripetuti anche tre volte. Occorre però sottolineare che in tanti mi hanno raccontato di medici bravissimi. E’ chiaro, però, che vadano messi nelle condizioni di poter operare bene, perchè le problematiche emerse sull’altro fronte hanno evidenziato delle possibili carenze”. Dell’intervista al direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, che ha colpito l’opinione pubblica per l’atteggiamento tenuto di fronte alle telecamere, la giornalista di Report racconta il senso, l’obiettivo. “Abbiamo tentato di mantenere un equilibrio, la speranza è quella di essere riusciti ad aprire uno squarcio. Tutto il resto, non spetta a me giudicarlo”. Per rivedere il servizio di “Report”, clicca qui




Donazioni per gli ospedali: mascherine, tute, ventilatore e caschi respiratori dalla Irem

La società di costruzione Irem, leader nel settore Oil & Gas a livello internazionale, ha donato agli ospedali di Noto e Siracusa 1.950 mascherine, 250 tute protettive e 9 caschi respiratori.
“In questo periodo così difficile, non potevamo stare a guardare. Abbiamo ritenuto giusto dare un contributo alle esigenze di tutto il personale medico e paramedico impegnato in prima linea, nel nostro territorio. Stiamo aspettando l’arrivo di altri 51 caschi respiratori e di un ventilatore polmonare che saranno immediatamente consegnati agli stessi ospedali. Invito tutti ad attenersi alle disposizioni emanate dal Ministero della Salute e dalle ordinanze della nostra Regione. Insieme possiamo farcela”, le parole dell’ad di Irem, Giovanni Musso.

foto dal web




Siracusa. Covid-19 : "Gravissima carenza di dispositivi di protezione per i poliziotti "

“Gravissima carenza di dispositivi di protezione personale in dotazione alle poliziotte e ai poliziotti in servizio in provincia di Siracusa”. La denuncia è della Segreteria Provinciale del Siulp di Siracusa, maggior sindacato del Comparto sicurezza. Il segretario, Tommaso Bellavia traccia un quadro preoccupante della situazione. “Le scorte a disposizione dell’Ufficio Sanitario della Questura sono quasi del tutto terminate -annuncia –  e, forse, nella giornata di giovedì prossimo arriveranno pochissime altre mascherine, assolutamente insufficienti al fabbisogno degli operatori di Polizia di questa provincia.Ci chiediamo quanto dobbiamo ancora pagare in termini di sacrifici l’endemica carenza di mezzi e di risorse causata da una politica dei tagli messa in atto dai governi nazionali di tutti i colori politici. Abbiamo visto arrivare in Sicilia grossi quantitativi di mascherine di cui, al momento, non abbiamo notizia. Dopo gli operatori sanitari, che sono i veri eroi di questa guerra al virus, i Poliziotti sono quelli che stanno soffrendo di più le mancanze di strumenti e di organizzazione. Da oltre 10 giorni stiamo aspettando i risultati di alcuni tamponi effettuati a Poliziotti. Spero che la politica reagisca ed in fretta, colmando quel gap organizzativo che ancora contraddistingue questa emergenza sanitaria. Avevamo un vantaggio rispetto ad altri paesi, potevamo approfittarne, invece lo abbiamo dilapidato ed ora dobbiamo correre”. Il Siulp di Siracusa ha inviato, infine, una dettagliata nota anche alla Segreteria Nazionale per mettere al corrente il Dipartimento di tutte le problematiche e di tutte le criticità che attanagliano le poliziotte ed i poliziotti di questa provincia.




Siracusa. Danneggiato il centro anziani di Grottasanta, vandali per poche monetine

Ancora un grave atto criminale. Nella notte, ignoti hanno preso di mira il centro sociale di Grottasanta. Hanno vandalizzato mobili e locali per poi rubare pe poche monetine contenute nel distributore di bevande. “Attaccare il centro sociale di Grottasanta, rubare e vandalizzare ciò che conteneva, è un gesto vile e da codardi, contro un luogo simbolo della vità di comunità dei nostri anziani, in un momento di emergenza nazionale e di estrema fragilità per i nostri nonni”, le parole del sindaco Francesco Italia, che ha visitato i locali.
“Continueremo a difendere in prima linea la città e la proprietà pubblica da chi vorrebbe che le istituzioni arretrassero. Sistemeremo il circolo e lo riapriremo non appena potremo nuovamente riabbracciarci”.
Nei giorni scorsi, ignoti avevano scagliato sassi contro due mezzi della Municipale, distruggendone finestrini e lunotti.




Ventilatori polmonari, mascherine ffp2 e chirurgiche: donazione di Eni per la sanità

Ventilatori polmonari per le terapie intensive dell’Asp di Siracusa: anche Eni (attraverso il suo stabilimento di Priolo) partecipa alle donazioni per le strutture sanitarie delle città in prossimità dei suoi impianti. Sono state già consegnate 5mila mascherine FFP2 e 20mila mascherine chirurgiche.
Interventi anche a Gela e per Messina-Milazzo. A Gela, in accordo con la Azienda Sanitaria Provinciale, Eni ha realizzato il piano ingegneristico per la realizzazione di una unità di terapia intensiva all’ospedale “Vittorio
Emanuele”. È inoltre in corso sempre a Gela l’approvvigionamento di una sterilizzatrice ospedaliera per l’ospedale locale, mentre sono già state consegnate 7500 mascherine FFP2 e 30mila mascherine chirurgiche per tutto il territorio di Gela.
Per le Aziende sanitarie locali di Messina-Milazzo, la raffineria di Milazzo (joint venture Eni al 50%) supporta il progetto per l’allestimento di 10 postazioni di terapia intensiva presso l’ospedale di Milazzo e sono già state consegnate 5250 mascherine FFP2 e 15mila mascherine chirurgiche rispettivamente all’Azienda sanitaria provinciale di Messina e al Distretto sanitario di Milazzo.




Siracusa."Dimissioni dei vertici Asp", petizione on line dopo il servizio di Report

“Chiediamo che vengano rimossi immediatamente il direttore generale e il direttore sanitario dell’Azienda Sanitaria di Siracusa”. Questo quanto prevede una petizione on line lanciata su Change.org subito dopo la messa in onda del servizio di Report sulla gestione dell’emergenza Coronavirus in provincia di Siracusa,  a partire dalla triste vicenda che ha coinvolto il direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto, vittima del Covid-19. La petizione è stata lanciata da Giuseppe Patti. “Abbiamo riscontrato- si legge nel testo della petizione-  guardando la puntata di lunedì 6 aprile del programma Report che a Siracusa l’emergenza Covid-19 viene gestita con delle enormi lacune procedurali. Molti cittadini non si sentono tranquilli e chiedono un sistema sanitario adeguato a contrastare questa epidemia. A Siracusa quanto visto su Report non tranquillizza i cittadini e da un’immagine del sistema sanitario locale  deficitario. Avevamo un mese di vantaggio sui contagi e non è servito per porre in essere le migliori soluzioni che avrebbero consentito di limitarli almeno nel nostro territorio.Dalla gestione del Pronto Soccorso alla gestione dei tamponi. Il virus si è propagato all’interno dell’Ospedale Umberto I contaminando anche reparti sensibilissimi come quello di oncologia. Se ci fosse stata maggior celerità-conclude la petizione-  nell’effettuare i tamponi probabilmente avremmo avuto a Siracusa anche qualche decesso in meno”.