Siracusa solidale: donazione di mascherine ad Asp e Tribunale, olio per la Caritas

La Fondazione Siracusa è Giustizia ha acquistato e domato 400 mascherine filtranti FFP2 all’Asp di Siracusa. Saranno utilizzate per l’apertura del secondo punto sanitario covid sul territorio. Altre 150 mascherine filtranti con tasca sono state donate al Tribunale di Siracusa e 100 mascherine filtranti con tasca alla Procura.
“Un intervento che la Fondazione Siracusa è Giustizia attua, in un momento critico, verso tutte le istituzioni alle quali è stata rivolta l’offerta e che i vari componenti di cui è composta la stessa Fondazione sono stati ben lieti di poter realizzare, sapendo che nei momenti difficili chi può donare deve farlo”, ha detto il presidente Ezechia Paolo Reale. Note di ringraziamento sono arrivate dal procuratore capo, Sabrina Gambino, e dal presidente del Tribunale, Antonio Alì.
La Lilt (Lega Italiana Lotta Tumori) di Siracusa ha donato invece alla Caritas diocesana di Siracusa 120 bottiglie di olio extravergine di oliva. L’olio è tradizionalmente il simbolo della Settimana della Prevenzione oncologica che a marzo si svolge in tutta Italia. Data l’emergenza è stata posticipata. “Un gesto a sostegno delle famiglie che versano in condizione di disagio, nella ferma convinzione che anche questo è un modo di prendersi cura dell’altro”, dice il presidente Lilt provinciale, Mario Lazzaro.




Siracusa. Coronavirus, autisti-soccorritori 118: "in prima linea, senza indennità di rischio"

Le preoccupazioni collegate alla diffusione del coronavirus non risparmiano gli autisti soccorritori del 118. Impegnati in prima linea, scontano ancora oggi la mancanza di un preciso inquadramento professionale: personale sanitario ma al tempo stesso non professione sanitaria.
La Fials118 Sicilia alza la voce e chiede almeno una indennità di rischio connessa alla professione. “Vorremmo tanto che a fine dell’emergenza, fossimo ricordati come lavoratori con una identità”, la richiesta che si leva dalla categoria degli autisti-soccorritori del 118, rappresentata in provincia da Sebastiano Motta.




Siracusa. Coronavirus: "Ripariamo dentiere gratis", iniziativa di un gruppo di odontoiatri

Ci sono aspetti che per qualcuno sono marginali, ma per chi vive un disagio diventano vitali in un periodo di #iorestoacasa come quello che viviamo per via dell’emergenza Coronavirus. Così, gli anziani, già penalizzati dalla necessità di proteggersi ancor più rispetto agli altri, in quanto individuati come maggiormente soggetti, si ritrovano in casa, spesso soli. Se poi capita che si verifichino problemi alla dentiera, tutto diventa troppo complicato. Un aspetto a cui nessuno penserebbe. Per fortuna c’è, invece, chi ha tenuto in considerazione anche questo aspetto e ha fatto partire un’iniziativa di solidarietà. L’odontoiatra Massimo Lotta ha ideato “Doniamo un Sorriso”. Gli anziani che ne hanno la necessità possono contattare il numero telefonico che è stato indicato. Lotta e i colleghi che in tutta la provincia hanno aderito, rispondendo al suo invito, riparano le protesi dentali gratuitamente, andandole a prelevare a domicilio e riportandole al legittimo proprietario una volta riparate. “In questo modo- spiega Lotta- si garantiscono due aspetti importanti. Il primo è che la persona rimane a casa, come è giusto che in questo momento sia. Il secondo è che non debba affrontare disagi importanti come quello di non poter masticare bene, con le conseguenze anche in termini di stato d’animo che possono conseguirne”. Il numero a cui rivolgersi è il 3397002037. Il servizio rimarrà attivo gratuitamente fino al prossimo 30 aprile.




Coronavirus, sanificati gratis i mezzi di vigili urbani, carabinieri e Protezione Civile

Proseguono le operazioni di sanificazione a Canicattini Bagni per contenere il contagio del Coronavirus. Oggi, dopo gli edifici pubblici e il centro abitato, grazie alla solidarietà di Aretusa Ambiente, l’impresa siracusana specializzata in igiene e sanificazione ambientale, che ha donato gratuitamente il servizio, saranno sanificati tutti i mezzi della Polizia Municipale, dei Carabinieri e della Protezione Civile, in queste settimane in prima linea nei controlli nel territorio per garantire il rispetto delle misure restrittive e l’assistenza ai cittadini. Un ringraziamento per l’iniziativa solidale viene espresso dal sindaco Milena Miceli.




Palazzolo. Solidarietà nei condomini: i residenti donano beni di prima necessità

Solidarietà nei condomini di Palazzolo. Iniziativa avviata in uno stabile del centro del comune montano, retto dal sindaco, Salvo Gallo. Un cartello affisso alla ringhiera delle scale: “Chi può dare, da con amore verso chi ha bisogno”. Sotto, una scatola di cartone che può essere riempita con beni di prima necessità che potranno essere raccolti e poi devoluti alla Protezione Civile, che provvederà alla distribuzione a chi si trova in un momento di difficoltà.  L’idea è partita da Giovanni Falzone e rilanciata dal sindaco. L’appello è rivolto a tutti i condomini del territorio, affinchè facciano altrettanto.




Covid-19. Interrogazioni del M5S: "Chiarezza sulla gestione dei casi e sul Piano d'emergenza Asp"

Due interrogazioni al presidente della Regione, Nello Musumeci e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza per chiedere chiarimenti sulla gestione dell’emergenza Covid-19 da parte dell’Asp di Siracusa con particolare riferimento ad alcuni casi ancora da chiarire, primo fra tutti quelli che hanno riguardato il presidente del parco archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto e la sua collaboratrice Silvana Ruggeri, deceduti dopo avere contratto il Coronavirus. Il gruppo all’Ars del Movimento 5 Stelle, primo firmatario il deputato regionale siracusano, Stefano Zito, chiede di accertare, “in quanto doveroso, che le strutture sanitarie interessate abbiano attivato il protocollo in tempo e a tutto il personale tecnico amministrativo del parco archeologico entrato a contatto con l’architetto Rizzuto, secondo la circolare n. 7922 del 9 marzo 2020 del ministero della Salute; verificare se siano state disposte le attività di identificazione dei probabili casi di Covid – 19 secondo quanto stabilito dalla circolare n. 9774 del 20 marzo 2020 del ministero della Salute”.
“Nell’interrogazione presentata e da cui ci si attende risposta urgente scritta”, dichiara il deputato siracusano pentastellato Stefano Zito, “Ci chiediamo se non sia il caso di estendere la platea di soggetti da considerare casi sospetti di Covid – 19 definendo anche i criteri di priorità cui devono attenersi i laboratori regionali di riferimento e la tempistica della comunicazione dei risultati. Sarebbe opportuno accertare anche l’esistenza di difficoltà di comunicazione con il Dipartimento Epidemiologia e Prevenzione di Siracusa e il potenziamento del servizio per fronteggiare l’emergenza. A ciò si aggiunge la necessità di verificare la veridicità dello smarrimento di alcuni tamponi come denunciato dalle organizzazioni sindacali ed eventuali misure da adottare per evitare che accada nuovamente. Quali ragioni abbiano indotto il direttore medico dell’ospedale Umberto I a sottolineare il divieto di uso improprio dei d.p.i. e quali quelle dell’Asp di Siracusa di richiedere il reclutamento di personale sanitario in aiuto ai medici già in servizio esteso anche al personale medico collocato in quiescenza ma, in questo caso, limitando la possibilità solo ai dirigenti medici di Anestesia e Rianimazione quando potrebbero essere utili anche altri profili professionali”.
Nella seconda interrogazione, i deputati chiedono anche una ridefinizione del Piano Aziendale in base ad alcune criticità emerse in merito alla gestione dell’emergenza Covid – 19.
“Il Piano Aziendale per la Gestione dell’Emergenza Covid – 19 in esame sembra disattendere le linee guida nazionali sulla distribuzione dei pazienti Covid nei vari ospedali della provincia molti dei quali carenti di anestesisti”, prosegue Zito. “Nel piano non è prevista neanche l’individuazione di un’area in cui i pazienti sintomatici, e che si sono sottoposti al test per la diagnosi del Covid-19, possano attendere, in sicurezza, gli esiti degli esami virologici, area che invece potrebbe essere predisposta nella struttura centrale dell’ospedale Umberto I per godere così anche del servizio diagnostico virologico che dovrebbe essere quanto prima attivato. Sono tanti gli aspetti del Piano Aziendale che andrebbero rivalutati, in particolare, quello riferito al numero dei posti letto individuati che sarebbe troppo basso. Di grande importanza sarebbe anche capire il criterio in base al quale è stata definita la distribuzione dei posti di terapia intensiva delineata nel Piano regionale del 25 marzo in modo non proporzionale al numero della popolazione residente in ciascuna provincia. Se dovessero emergere queste lacune ancora potremmo essere in tempo per colmarle e farsi trovare pronti a qualunque scenario di infezione”, conclude Stefano Zito.




Coronavirus, Siracusa e provincia: 71 contagiati, 24 guariti, 6 deceduti

Invariato il numero dei contagiati, sale quello dei guariti. E’ il dato relativo all’emergenza Coronavirus in provincia di Siracusa, aggiornato alle 17 di oggi. Non aumenta il numero dei positivi, anche se su questo elemento incide la mancanza di reagenti a disposizione. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 95 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 71 (20, 4, 5); Catania, 486 (154, 21, 37); Enna, 226 (133, 1, 11); Messina, 289 (121, 14, 20); Palermo, 250 (78, 23, 9); Ragusa, 40 (9, 3, 2); Siracusa, 71 (36, 24, 6); Trapani, 78 (25, 0, 2)




Gente in strada, "troppo relax tra i siciliani": Musumeci scrive ai prefetti

Una telefonata ai nove prefetti dell’Isola per esortali a intensificare la presenza delle Forze dell’ordine nei centri urbani, con sanzioni nei confronti di chi si fa trovare in giro senza avere una giustificazione accettabile. L’ha preannunciata il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, intervenendo nel corso della trasmissione Omnibus in onda su La7.
“Sono molto preoccupato – ha affermato il governatore – per l’atteggiamento di relax che ha assunto la popolazione del Sud, e in particolare quella della Sicilia, negli ultimi giorni. Finora abbiamo osservato rigorosamente le norme, secondo cui bisogna restare a casa. Ma ora c’è una sorta di ‘liberi tutti’, con l’errata consapevolezza che il peggio sia passato e con il fatalismo tipico e l’aria scanzonata di noi meridionali che ci possiamo concedere anche il lusso di un passeggiata di un’ora. Chi fa questo è un irresponsabile che mette a rischio la propria vita e quella degli altri”.
E ancora: “Dobbiamo fare ancora qualche settimana di sacrificio se il picco deve arrivare dobbiamo evitarlo, altrimenti vanifichiamo gli sforzi incredibili di tantissime famiglie che non possono più fare la spesa e che hanno spento persino il frigo perché non hanno più nulla da conservare”.
Musumeci ha ricordato le misure fin qui disposte e comunicato gli ultimi dati sulla diffusione della pandemia in Sicilia. “Abbiamo adottato, fin dall’inizio – ha puntualizzato – una linea di rigore che finora ha pagato, ma sappiamo benissimo che il picco deve arrivare e lo aspettiamo per la metà di aprile. Abbiamo finora 1.718 positivi, 72 pazienti in terapia intensiva e 86 guariti e abbiamo registrati 88 perdite con quattro zone rosse”.




Coronavirus. Troppa gente in giro, i sindaci siracusani chiedono più controlli su strada

Più controlli, soprattutto nelle ore diurne. E’ la richiesta partita dalla conferenza dei sindaci della provincia di Siracusa e diretta al prefetto Giusy Scaduto. L’alto funzionario, ieri pomeriggio, ha “incontrato” via chat tutti i sindaci del siracusano, compresi anche i rappresentanti degli enti locali commissariati.
Ed in maniera univoca, i primi cittadini hanno rappresentato la necessità di un maggiore coinvolgimento delle forze dell’ordine davanti all’atteggiamento irresponsabile di una fetta di popolazione che non riesce a rispettare i dettami disposti per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus. Insomma, troppe persone in giro e senza necessità. Da qui la richiesta di un maggiore coinvolgimento delle forze dell’ordine. Il prefetto ha ascoltato con attenzione, cogliendo anche una strisciante tensione tra i sindaci, pressati da decine di sollecitazioni che partono dai territori.
Ma al prefetto è stato anche chiesto di intervenire presso l’autorità sanitaria. La mancanza di reagenti per i tamponi è problema regionale ma che preoccupa, come anche l’attesa che si prolunga per quei soggetti che hanno completato la quarantena volontaria – dopo essere rientrati dal nord – ma che non hanno ancora effettuato il tampone, come prescritto dall’ordinanza regionale del 20 marzo. Ad alcuni di loro, l’Asp ha inviato una mail chiedendo di pazientare in isolamento ancora qualche giorno. Ma non è detto che puntare solo sulla responsabilità dei singoli possa essere efficace. Per questo motivo, i sindaci hanno sollecitato anche una maggiore comunicazione alla cittadinanza da parte dell’Asp di Siracusa. Motivo per cui, a breve, si terrà una nuova conferenza virtuale dei sindaci con, in collegamento, anche il direttore dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Salvatore Lucio Ficarra.




Coronavirus, in Sicilia resta il divieto per ogni attività motoria all'aperto: le restrizioni

“E’ vietata la pratica di ogni attività motoria e sportiva all’aperto, anche in forma individuale, pure per tutte le attività motorie all’aperto di minori accompagnati da un genitore”. Lo ha ribadito il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, con una nuova ordinanza firmata questa mattina, con misure per contrastare il diffondersi del Coronavirus in Sicilia.
“E’ consentito, in caso di necessità alle persone affette da disabilità intellettive e/o relazionali, con l’assistenza di un accompagnatore, svolgere una breve passeggiata giornaliera in prossimità della propria residenza o domicilio”, specifica però Musumeci.
Nel provvedimento, si riafferma la necessità di prorogare le misure restrittive per tutelare la salute dei cittadini ed evitare il repentino diffondersi del contagio. Pertanto “le uscite per gli acquisti essenziali, a eccezione di quelle per i farmaci, vanno limitate a una sola volta al giorno e a un solo componente del nucleo familiare”. Anche gli spostamenti con l’animale di affezione, per le sue esigenze fisiologiche, sono consentiti “solamente in prossimità della propria abitazione”.
Confermate le disposizioni già presenti nell’ordinanza dello scorso 19 marzo riguardo alle misure igienico-sanitarie in ambito comunale e in materia di commercio e trasporto pubblico.
E’ fatto obbligo ai Comuni, quindi, di provvedere alla sanificazione delle strade dei centri abitati, degli edifici adibiti a uffici pubblici e degli edifici scolastici. E’ interdetta la fruizione delle aree a verde pubblico e dei parchi-gioco. Continua, inoltre, a essere inibito l’ingresso nel territorio comunale ai venditori ambulanti al dettaglio provenienti da altri Comuni.
Permane la chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie di turno e le edicole. I sindaci, con propria ordinanza, potranno disporre riduzioni dell’orario di apertura al pubblico degli esercizi commerciali ad eccezione di quelli autorizzati alla vendita di prodotti alimentari e delle farmacie. Nelle rivendite di tabacchi è vietato l’uso di apparecchi da intrattenimento e per il gioco. Sui mezzi del trasporto pubblico urbano è consentito l’accesso ai passeggeri nella misura massima del 40 per cento dei posti omologati e, comunque, garantendo il rispetto della distanza minima di un metro. Lo spazio riservato ai conducenti dei mezzi deve essere opportunamente delimitato.