Siracusa. Covid-19, il sindaco chiede la collaborazione dell'ex primario di Malattie Infettive in pensione

Il rientro di Gaetano Scifo, ex primario del reparto di Malattie Infettive per dare un supporto in termini sanitari per affrontare l’emergenza Coronavirus in provincia. La richiesta parte dal sindaco, Francesco Italia, che chiede allo specialista siracusano la disponibilità a fornire la propria collaborazione. “E’ uno specialista molto noto per la propria esperienza e la comprovata capacità- spiega il sindaco- Ecco perchè ho intenzione di chiedergli di dare una mano al personale in servizio e a tutti coloro in quali si stanno spendendo per sciogliere i principali nodi”. Nelle scorse settimane Scifo non aveva escluso l’ipotesi di mettersi a disposizione qualora questo fosse risultato necessario. Potrebbe dare un ulteriore supporto al Covid Team della Regione, in provincia da ieri per effettuare verifiche e stabilire strategie che consentano di superare alcuni scogli che sono emersi nell’organizzazione di alcuni aspetti, a partire dai percorsi all’interno degli ospedali per contrastare quanto più possibile la diffusione del virus.




Siracusa. Consorzio Plemmirio, Salvatrice Zappalà è la coordinatrice consortile

La nomina è arrivata nelle ore scorse. Salvatrice Zappalà è la coordinatrice consortile pro tempore del Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta del Plemmirio. Geometra, dipendente di ruolo del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, dovrà occuparsi di sovraintendere agli uffici ed ai servizi , vigilando sulla tempestività e correttezza dei procedimenti del Consorzio Plemmirio. Zappalà era già distaccata presso l’ente presieduto da Patrizia Maiorca.
La nomina a coordinatrice consortile ha durata di 60 giorni.




Siracusa. Coronavirus: 62 contagiati, 21 guariti, 6 decessi

Diminuisce il numero di contagiati, aumenta però quello dei deceduti. Sale anche il numero dei guariti. Questa la situazione della provincia di Siracusa in base ai dati diffusi nel pomeriggio dalla Regione all’Unità di Crisi Nazionale. Nel resto delle province la suddivisione è la seguente. Agrigento, 86 (1 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 63 (19, 3, 4); Catania, 405 (142, 16, 27); Enna, 183 (120, 1, 11); Messina, 280 (128, 8, 17); Palermo, 229 (81, 17, 7); Ragusa, 30 (8, 3, 2); Siracusa, 62 (34, 21, 6); Trapani, 70 (26, 0, 1). In Sicilia, 71 i guariti, ma 76 i morti. I positivi sono 1480, con 559 ricoveri.




Siracusa. Pronto Soccorso, operazione trasparenza dopo le critiche: video dell'Asp

Dopo le polemiche, scatta l’operazione trasparenza per il Pronto Soccorso dell’Umberto I. L’Asp di Siracusa ha realizzato un breve video, pubblicato sul sito internet aziendale e sulla propria pagina facebook, per “meglio illustrare ai cittadini il percorso assistenziale e di accesso al Pronto soccorso dell’ospedale Umberto I Siracusa che è stato previsto nella programmazione per la gestione dell’emergenza coronavirus”.
In poco meno di sei minuti, il dirigente medico del Pronto soccorso, Dario Chiaramida, e il direttore del Dipartimento di Radiodiagnostica, Giuseppe Capodieci, accompagnano lo spettatore lungo i percorsi previsti per la più adeguata assistenza sanitaria, secondo protocolli ben definiti per la sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari, “con una netta separazione nella cura dei pazienti critici da quelli non critici”.
Nel video illustrati i passaggi pretriage e le sale no covid, le stanze di isolamento ed i sistemi di sanificazione degli ambienti e delle apparecchiature, fino alla radiodiagnostica dedicata.
Qui il video




Siracusa. Tamponi smarriti o in ritardo, esposto in Procura del Codacons: "fatto grave"

Finisce sul tavolo del procuratore capo di Siracusa il caso dell’uomo di 36 anni che dopo aver effettuato ben due tamponi, non sa ancora se è affetto da Covid-19. Lo rende noto il Codacons. “La vicenda ha inizio il 13 marzo quando l’uomo avverte i primi sintomi dell’influenza e, dopo aver contattato il proprio medico curante, il 18 marzo effettua il tampone presso l’Ospedale Umberto I di Siracusa”, spiegano dall’associazione dei consumatori. “Successivamente, per conoscere l’esito del tampone, il trentaseienne contatta l’ASP ma gli viene comunicato che il tampone è stato smarrito, sicchè ne fa un altro il 25 marzo. Adesso, a distanza di oltre 10 giorni dal primo tampone, non sa ancora se è positivo perché in ospedale non hanno ancora ricevuto l’esito”.
Il presidente provinciale Codacons, Bruno Messina, è netto. “Il fatto è gravissimo, poiché sebbene i tamponi inviati a Catania nei giorni tra il 18 e il 19 marzo siano stati moltissimi, ciò non ne giustifica lo smarrimento. Piuttosto, la loro perdita indica che il meccanismo di distribuzione presso i laboratori dei centri di riferimento si è inceppato e che la catena di trasferimento non è stata tracciata o è mancato un corretto tracciamento. I campioni, infatti, una volta etichettati e conservati in modo adeguato, vanno spediti per giungere in tempi brevissimi al laboratorio che li analizza; tutto il percorso dall’inizio alla fine deve avere dei tempi preventivamente stabiliti e l’esito va comunicato immediatamente all’interessato. Se, come sostenuto dall’ASP di Siracusa, a Catania avrebbero smarrito alcuni tamponi per l’incassante invio di campioni, vuol dire che è mancata una valida programmazione dell’attività dei centri di raccolta i quali, lavorano a fasi alterne, ovvero incessantemente in determinati momenti e saltuariamente in altri. L’emergenza che ormai da inizio marzo viviamo nel nostro Paese avrebbe dovuto portare a valutare le reali capacità operative dei laboratori scelti per l’analisi dei tamponi in Sicilia e ad estenderne il numero già qualche settimana fa. Adesso si sta cercando di correre ai ripari istituendo altri strutture ma nel frattempo ci sono casi di persone che a distanza di più di 10 giorni dal tampone non sanno se sono affette da coronavirus. Abbiamo appreso dagli esperti – spiega il legale – che i primi sette giorni di malattia sono fondamentali, dunque sapere se un soggetto che ha pochi sintomi è infettato può voler dire salvargli la vita, poiché si può iniziare a curarlo nella maniera adeguata. Per questi motivi riteniamo inaccettabile quanto denunciato dal trentaseienne e chiederemo con un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa di indagare sull’accaduto”, conclude Messina.




Siracusa. Buoni spesa, ecco come saranno attribuiti e utilizzati

I buoni spesa erogati per l’emergenza Coronavirus serviranno per acquistare generi alimentari e di prima necessità . E’ quanto previsto dal provvedimento della Protezione Civile, che stabilisce anche le modalità di gestione dei 400 milioni erogati dal Governo e distribuiti a tutti i comuni italiani. La spesa potrà essere effettuata negli esercizi che saranno indicati in un elenco che ciascun comune, nel proprio sito istituzionale, dovrà pubblicare per renderlo consultabile.  I Comuni, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni, possono avvalersi degli enti del Terzo Settore. Nell’individuazione dei fabbisogni alimentari e nella distribuzione dei beni, i Comuni in particolare possono coordinarsi con gli enti attivi nella distribuzione alimentare realizzate nell’ambito del Programma operativo del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali rende disponibile l’elenco delle organizzazioni partner del citato Programma operativo. Per le attività connesse alla distribuzione alimentare non sono disposte restrizioni agli spostamenti del personale degli enti del Terzo settore e dei volontari coinvolti.
La platea dei beneficiari sarà individuata dai Servizi Sociali dei comuni con il relativo importo per nucleo familiare. La priorità sarà accordata a chi non è già destinatario di altre misure.

 




Siracusa. Buoni spesa, ecco le cifre destinate ai comuni della provincia dal Governo

Oltre 900 mila euro per Siracusa, 287 mila euro per Avola, 257 mila per Augusta. Sono alcuni degli importi relativi ai buoni spesa stanziati dal Governo Conte per far fronte all’emergenza economica legata al Coronavirus e alle restrizioni legate al contenimento del rischio di contagio. Secondo quanto annunciato dal premier, a tutti i comuni vengono elargite delle somme, già definite. Nel dettaglio, per i comuni della provincia, si tratta delle seguenti: Augusta, 257.333,37; Avola, 287.499,05; Buccheri, 16.013,61; Buscemi  8.629,35; Canicattini 63.379,65; Carlentini 149.266,95;Cassaro 6.970,91; Ferla   22.241,39; Floridia   215.111,11; Francofonte  130.371,71; Lentini 219.000,91; Melilli 115.166,29; Noto 219.318,71; Pachino 223.605,13; Palazzolo  72.795,19; Portopalo 40.380,05; Priolo  102.843,25; Rosolini 201.170,89; Solarino  76.869,31, Sortino 70.242,83

 




Siracusa. Raccolta fondi Avis: donato ecografo, obiettivo ventilatore polmonare

In due settimane, l’Avis di Siracusa ha raccolto 16.400 euro in donazioni per l’acquisto di presidi per gli ospedali del capoluogo, in queste settimane di forte emergenza. Di questi, circa 12.000 sono stati spesi per l’acquisto di un nuovo ecografo per il reparto di rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa (prezzo battuto ad hoc per l’Avis Comunale di Siracusa, in considerazione dell’emergenza Covid-19, visto che il prezzo di mercato è di 21.000 Euro). Rimangono in attivo 4.400 euro che verranno spesi al termine della raccolta fondi che andrà avanti fino a Pasqua.
Il prossimo obiettivo sarà quello dell’acquisto di un ventilatore polmonare per il reparto di rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Siracusa. Se non si dovesse tuttavia raggiungere la cifra necessaria, “verranno comunque acquistate attrezzature medicali e dispositivi sanitari secondo le necessità del reparto stesso”, spiegano dall’Avis.
Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico bancario: Avis Comunale di Siracusa, iban IT05D0871317100000000001739, causale “Donazione Covid-19” seguito da nome, cognome e codice fiscale.




Siracusa. Carrello solidale, "spesa sospesa" per le famiglie in difficoltà

Anche a Siracusa, la“spesa sospesa”. Si chiama Carrello Solidale e consiste nell’invito rivolto ai cittadini che fanno la spesa di comprare prodotti alimentari che poi saranno destinati alle famiglie in difficoltà; in alternativa, c’è pure la possibilità di effettuare un bonifico su un conto corrente dedicato.
Il sistema entrerà a regime domani ed è stato messo a punto dal Comune, che partecipa attivamente con i volontari della Protezione civile, e dalla Caritas diocesana. Si inserisce in quell’attività che ha consentito finora di consegnare ai bisognosi oltre 20 tonnellate di spesa e di soddisfare quasi duemila richieste in meno di 20 giorni.
Nei punti vendita delle catene di supermercati che hanno aderito, sarà trasmesso un messaggio audio e saranno affissi dei manifesti per consigliare la tipologia di alimenti che è preferibile acquistare, prevalentemente prodotti a lunga scadenza, anche se i clienti possono comunque scegliere liberamente. La merce donata sarà così accantonata per poi entrare nel circuito solidale. Lo stesso tipo di messaggio sarà, inoltre, veicolato attraverso altri canali così da consentire alle persone di donare alimenti anche se preferiscono fare la spesa on-line.
Infine, chi volesse comunque dare un aiuto, può sempre farlo attraverso un bonifico bancario su un conto dell’arcidiocesi di Siracusa con la causale “emergenza coronavirus”. L’Iban è: IT96N 03069 09606 100000017300.
“In attesa dei fondi stanziati dallo Stato e dalla Regione – afferma il sindaco, Francesco Italia – non restiamo con le mani e i mano e alimentiamo il grande senso di solidarietà dei siracusani con nuove iniziative. L’emergenza Covid-19 non sta causando solo un isolamento sociale, che si supera in tanti modi anche grazie alla tecnologia, ma sta determinando un isolamento economico nelle famiglie che si sostengono con piccoli lavori, spesso alla giornata. Contro questa situazione, abbiamo lanciato due slogan che cerchiamo di applicare e tutti i giorni e lavoriamo affinché vengano recepiti dalla gente: ‘L’altruismo è l’unico antidoto al contagio’ e ‘In una comunità nessuno resta solo!”
L’elenco delle adesioni all’iniziativa è in fase di definizione. Intanto ci sono state quelle delle catene Conad, Lidl e Arena; del punto Loran di via Columba; dell’azienda Unigroup solo per gli acquisti on-line attraverso il sito www.unigrouspa.com.
Un sostegno è arrivato anche dalla tipografia Mondo Grafica.




Siracusa. Mercato ortofrutticolo, tensioni rientrate: "Tetto massimo di prezzi"

Un elenco di prodotti agricoli con un prezzo massimo di vendita. Così si tenterà di superare i problemi che si stanno verificando al mercato generale e che questa mattina hanno condotto ad una protesta dei rivenditori e a momenti di tensione per via di quello che è ritenuto, proprio dai rivenditori, un aumento eccessivo dei prezzi. Accusa respinta  dagli operatori del mercato. La soluzione è stata individuata con la mediazione dell’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti e della direzione del mercato. L’elenco di prezzi massimo al rivenditore, che sarà pubblico nelle prossime ore, servirà anche per rendere trasparente agli utenti finali quale sia il meccanismo. “Il mercato ortofrutticolo funziona con la stagionalità-fa notare- non è  legato alla pandemia in corso. Lo dicono anche le analisi delle stagioni precedenti, negli anni precedenti”. L’esponente della giunta Italia non nasconde che “si chiede un sacrificio a tutti e in questa fase maggiormente ai contadini”. Le tensioni sarebbero, dunque, rientrate con l’accordo raggiunto in mattinata e che sarà perfezionato nei prossimi giorni. Anche domani, previsto un presidio delle forze dell’ordine al mercato, per garantire che le operazioni di compra-vendita si svolgano in un clima sereno. “La guerra non è fra persone- evidenzia Burti- è contro il virus. Le istituzioni stanno dimostrando di esserci. Ho seguito ogni singolo passaggio e ho cercato di trovare la migliore soluzione, pur sapendo che questo tipo di meccanismo non è governabile attraverso un regolamento cittadino,ma è stata una volontà di mediazione da parte di tutti. Ci rapportiamo con il libero mercato”.