Siracusa. Covid, le aziende del Petrolchimico donano attrezzature agli ospedali

Le aziende del Polo Industriale pronte ad acquistare macchinari per ospedali  della provincia di Siracusa, da utilizzare per poter affrontate l’emergenza Coronavirus. Erg Power, Isab-Lukoil, Sasol Italy, Sonatrach Raffineria Italiana hanno dato la loro disponibilità per la fornitura di apparecchiature in emergenza per il trattamento intensivo dei malati Covd-19. Si tratta nel dettaglio di 12 Monitor Multiparametrici e 3 Centrali di monitoraggio, attrezzature che consentiranno l’attivazione di 12 posti letto per Covid Critici. Versalis, come annuncia Confindustria Siracusa-  “contribuisce con le iniziative che Eni ha in corso con la Protezione civile nelle diverse Regioni italiane, compresa la Sicilia”.
“Le aziende del polo industriale siracusano – dice Diego Bivona, Presidente di Confindustria Siracusa – sulla scia della policy di responsabilità sociale che mettono in pratica nella loro attività quotidiana, primariamente guardano alla salute dei dipendenti e di tutti i lavoratori e un grazie di cuore vada a loro per il loro impegno quotidiano nell’assicurare la produttività di servizi essenziali per la nostra comunità. Ma nello stesso tempo – continua Bivona – le aziende sono anche attente alle necessità del territorio, in questo momento di grande preoccupazione: gli Ospedali della provincia di Siracusa hanno l’emergenza di prestare servizio alle popolazioni. Noi ci siamo e vogliamo contribuire prestando un aiuto concreto ed efficace a sostegno delle strutture sanitarie, per un effettiva necessità, in questo momento delicatissimo. Siamo in attesa di ricevere dalla Protezione Civile Regionale le modalità attraverso le quali concretamente dare seguito alla disponibilità delle aziende”.
Contemporaneamente, è partita una raccolta di libere donazioni tra tutte le aziende associate a Confindustria Siracusa finalizzata ad aiutare il Dipartimento regionale della Protezione Civile.




Siracusa. Cambia ancora il modulo per l'autodichiarazione, il nuovo modello

È​ disponibile on line il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle nuove disposizioni introdotte dal dpcm 22 marzo 2020.
Clicca qui per scaricarlo.




Siracusa. Covid, oltre 1600 persone controllate in 4 giorni: i numeri della Municipale

In 4 giorni, 1631 persone controllate, 52 denunciate, verifiche in 144 attività commerciali, sei postazioni di blocco agli accessi della città. Sono i numeri del Comune di Siracusa, relativi all’attività della polizia municipale, in prima linea per il contenimento del contagio. Il sindaco, Francesco Italia fornisce attraverso la sua pagina Facebook, i dati relativi al periodo che parte dal 20 marzo e fino a questa mattina.  Record di controlli nella giornata di ieri per limitare gli accessi incontrollati alla città con 547 controlli e 46 attività. I trasgressori sono stati denunciati. Dallo scorso sabato, gli arrivi alla Stazione ferroviaria sono monitorati h24.




Siracusa. I dipendenti dell'ex Provincia in smart working, il commissario firma il provvedimento

L’ex Provincia si adegua alle disposizioni nazionali legate all’emergenza Coronavirus e attiva lo smart working per le centinaia di dipendenti dell’ente.  Il Commissario straordinario, Domenico Percolla, ha  firmato il provvedimento. L’ente dovrebbe assicurare i servizi essenziali e di emergenza “che saranno individuati e successivamente coordinati dai responsabili degli uffici competenti e contestualmente ha disposto il lavoro agile per i dipendenti”.
“Tutti i dipendenti – ha spiegato il dott. Percolla – compresi quelli impegnati in smart working dovranno, in modo compatto, operare affinchè resti alta la funzionalità dell’Ente, nella prospettiva di una ripresa a pieno regime – si spera presto – di tutte le attività”.




Siracusa. Derrate alimentari per la Caritas, 30 bancali in arrivo dal Banco Alimentare

Cibo da destinare alla Caritas di Siracusa. I volontari della Protezione Civile stanno raggiungendo in queste ore Belpasso, per fare scorta di cibo da destinare all’ente caritatevole, per le famiglie bisognose del territorio. Il Banco Alimentare del comune in provincia di Catania ha pronti 30 bancali per la Caritas di Siracusa. In giornata le risorse alimentari saranno quindi disponibili e saranno utilizzate secondo le priorità individuate.




La morte di Calogero Rizzuto: la Procura di Siracusa apre un'inchiesta

La Procura di Siracusa ha deciso di aprire un’inchiesta sulla morte di Calogero Rizzuto, il direttore del Parco archeologico di Siracusa, deceduto in mattinata dopo essere stato affetto da coronavirus.
Al momento non c’è una ipotesi di reato definita e non risultano persone iscritte nel registro degli indagati.
La notizia arriva a poche ore dalla divulgazione di una lettera al Prefetto da parte del deputato regionale ragusano Emanuele Dipasquale, che ha sollevato dei dubbi sulla gestione sanitaria del paziente e su presunti ritardi nei tempi di esame del tampone e nel ricovero del paziente.
L’inchiesta è diretta dal procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino. Da verificare se quanto denunciato dal deputato possa avere inciso sul destino di Rizzuto.




Coronavirus, piano straordinario per l'emergenza: 2 mila posti letto in più, l'annuncio di Musumeci

Un piano straordinario, che possa consentire di ottenere circa 2 mila posti letto in Sicilia per i casi eventuali di Coronavirus, anche attraverso la riconversione temporanea di reparti degli ospedali dell’isola.  Il presidente della Regione, Nello Musumeci, annuncia nuove misure per contrastare l’emergenza. Una situazione da gestire dentro gli ospedali con l’incremento dei posti di rianimazione. Ne dovrebbero essere creati almeno altri 250 rispetto a quelli esistenti, che si rivelano altrimenti insufficienti. “Siamo in attesa delle mascherine- spiega il governatore dalla pagina Facebook della Regione- Ne arrivano poche. Ce ne serve una quantità di almeno un milione. Appena ci saranno recapitate, le distribuiremo subito al personale sanitario medico e paramedico, poi nei luoghi di lavoro”. Oltre ai posti di terapia intensiva, la Regione lavora alla creazione di posti letto per chi avrà bisogno di un normale ricovero. ” Speriamo di non arrivare a numeri a cui però ci prepariamo. Bisogna curarsi in salute, osservare le regole in maniera rigidissima. Dobbiamo essere un solo cuore. Possiamo dimostrare che sappiamo essere presenti alle nostre responsabilità. Non ci serve il panico. Basta fare quello che ci viene chiesto di fare. Ne usciremo e ne usciremo bene”




Siracusa. Coronavirus: 48 contagiati in provincia, la metà ricoverati: due i deceduti

Sono 48 i contagiati in provincia di Siracusa. L’aggiornamento sui positivi al Coronavirus nel territorio fornisce questo numero, accanto a quello dei ricoveri, che sono intanto saliti a 24. In Sicilia in totale sono 721 i casi positivi registrati dall’inizio, ma attualmente ne risultano 681 perché 27 sono già guariti e 13 deceduti. Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 42; Caltanissetta, 28; Catania, 262; Enna, 38; Messina, 115; Palermo, 98; Ragusa, 8; Siracusa, 48; Trapani, 42. Per quanto riguarda i deceduti,  i 13 casi sono riferiti alle seguenti province: 5 a Catania, 4 a Enna, 1 ciascuno ad Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Siracusa.




Rizzuto, esposto in Procura dell'On. Di Pasquale: tragica ricostruzione in una lettera del 14 marzo al prefetto

Una ricostruzione drammatica e la richiesta di un intervento del prefetto per tutelare la salute dei cittadini.E’ una lettera del deputato regionale Nello Dipasquale, precedente al tragico epilogo di oggi. Nella missiva del 14 marzo, il parlamentare dell’Ars  racconta una serie di passaggi che lasciano spazio a diverse considerazioni.La lettera è indirizzata al prefetto. Parte dal 9 marzo scorso, quando “il paziente Calogero Rizzuto, residente a Rosolini, accompagnato dalla moglie, su indicazione del medico di famiglia, va a fare il tampone poiché’ affetto da febbre e tosse da una settimana.
Giorno 10 marzo in serata , contattato dalla moglie del Rizzuto, poiché ancora non aveva avuto alcun esito-racconta Di Pasquale-  mi attivo prontamente per capire cosa stava accadendo, contattando il direttore dell’Asp di Siracusa,Salvatore Luci Ficarra, alle ore 19,34 che mi risponde che l’esito dei tamponi di giorno 9 non era ancora arrivato”. Si arriva all’ 11 marzo, secondo il racconto del rappresentante del parlamento regionale. “Giorno 11 marzo alle ore 8,16 della mattina il dott. Ficarra, mi rigira su whatsapp messaggio del Policlinico di Catania, che attesta l’assenza di
notizie sull’ esito del tampone di giorno 9. Sempre in contatto con la moglie, inizio a preoccuparmi poiché Rizzuto mostra costante peggioramento. Fortemente preoccupato, scrivo al dott. Ficarra ribadendo che non possiamo ancora aspettare l’esito del tampone perché Rizzuto si
aggrava di ora in ora, nella mattinata viene contattata dall’asp di Siracusa la moglie per rifare il tampone. La moglie , poiché il marito è stremato , cerca un’ambulanza invano. Decide allora di abbassare il sedile e portarlo con la sua macchina a fare il nuovo tampone. Rifanno il tampone, nessun altro esame (RX) per verificare eventuale polmonite, e lo rispediscono a casa, in attesa dell’ esito del nuovo tampone” . Di Pasquale prosegue nel suo tragico racconto. “Giovedì 12 marzo alle 10 circa del mattino contatto nuovamente il dott. Ficarra per avere notizie sempre dei tamponi. Il dott. Ficarra mi risponde che non ci sono notizie e se voglio posso contattare personalmente il
Policlinico di Catania.  Gli ribadisco che Rizzuto sta rischiando di morire. Contatto immediatamente il Direttore della Sanità dott. La Rocca alle ore 12 e mi scrive che alle 14 il prof. Scalia comunicherà l’esito dei tamponi, faccio riferimento dei tamponi effettuati giorno 9 e giorno 11per i quali si
attende risposta, mi dicono alle 14 del 12 di marzo. Nel frattempo contatto, oltre al Direttore regionale La Rocca anche il mio collega On.le Barbagallo per capire che sta succedendo al Policlinico di Catania con questi benedetti o maledetti tamponi. Ad entrambi, prontamente attivatisi, il referente del Policlinico scrive che il tampone non andava fatto secondo le direttive ministeriali, poiché dalla scheda non aveva indicazioni di rischio: tosse , febbre, e incontro con delegazione coreana a fine febbraio già comunicata in occasione del 1 tampone di giorno 9 marzo, ribadendo che l’emergenza imponeva delle scelte su criteri di priorità ( giorno 12 marzo ore 13:38).
Continuo a non sentirmi rassicurato, sempre in contatto con la moglie che mi comunica il permanere della febbre, chiamo l’Assessore Regionale Avv. Ruggero Razza e gli spiego tutta la triste e paradossale vicenda. Immediatamente l’Assessore mi dice che ritiene utile a prescindere dal
tampone il ricovero e con successivo messaggio alle 17:43 mi conferma che è in corso il ricovero di Rizzuto. Alle 21:33 l’Assessore mi scrive che dall’ esito della TAC effettuata al
ricovero risulta affetto da polmonite. Alle 23:29 la moglie mi comunica che al marito stanno somministrando l’ossigeno perché con insufficienza respiratoria, tutto questo dopo
appena 12 ore dai messaggi del Policlinico che il paziente non  necessitava di tampone. Giorno 13 alle 8:30 arriva l’esito positivo del tampone: COVID-19 Il paziente a quell’ora è già in rianimazione”. La considerazione che Di Pasquale fa lascia trapelare un dubbio.”Io non sono un medico-dice- Non so se Rizzuto, ricoverato prima, avrebbe potuto evitarsi la sala  Forse la tempestiva individuazione della patologia del Paziente Rizzuto che non so se definire paziente 1, avrebbe potuto ridurre ulteriori contagi a carico di quanti hanno avuto contatti con il paziente nei giorni
precedenti il 9 marzo”.

Foto: generica, dal web




Siracusa. Coronavirus. Salgono a 24 i ricoverati, tre in più di ieri: 310 in Sicilia

Aumentano ancora i numeri relativi ai ricoveri necessari in provincia di Siracusa di pazienti con Coronavirus. Oggi a mezzogiorno, secondo gli ultimi dati forniti dalla Regione, erano 24. In SIcilia sono Sono ricoverati 310 pazienti (39 a Palermo, 117 a Catania, 72 a Messina, 0 ad Agrigento, 15 a Caltanissetta, 22 a Enna, 7 a Ragusa, 24 a Siracusa e 14 a Trapani) di cui 60 in terapia intensiva, mentre 371 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 13 deceduti (1 a Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, 6 a Catania e 4 Enna). Dall’inizio dei controlli, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 6.375. Di questi sono risultati positivi 721 (91 più di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 681 persone (+85 rispetto a ieri).