Siracusa. Dopo i 4 positivi in Cardiologia, l'Asp: "reparto sanificato, piena sicurezza"

Il reparto di Cardiologia e l’Unità di Terapia intensiva coronarica dell’ospedale Umberto I di Siracusa torna nella sua piena operatività. Completati gli interventi di sanificazione e le azioni di contenimento dopo il caso di medici e infermieri positivi al coronavirus.
Sanificati tutti gli ambienti, quindi. Posti in quarantena gli altri tre operatori risultati positivi dopo il primo caso mentre tutti gli altri tamponi effettuati anche sui pazienti ricoverati sono risultati negativi. “Il reparto riapre ai ricoveri in assoluta sicurezza. Le attività di emodinamica avevano continuato sempre ad essere garantite con percorsi separati. Nel reparto sono stati identificati ambienti in grado di accogliere anche pazienti cardiopatici con sospetta o accertata infezione da covid 19”, assicura in una nota l’Azienda Sanitaria Provinciale.




Zona industriale siracusana: perchè è strategica, anche nei giorni del coronavirus

C’è un dibattito in corso da giorni sulla zona industriale siracusana. Ridurre o non ridurre attività e produzioni? In base alla sensibilità dei singoli, può cambiare la valutazione e la risposta. Ma cerchiamo di analizzare in maniera quanto più oggettiva possibile la questione, astraendo da compulsioni del momento.
Come primo passaggio, dobbiamo prima capire esattamente da cosa è costituita quella galassia produttiva che definiamo genericamente zona industriale di Siracusa. Ci sono le raffinerie e quindi la collegata attività di produzione, in primo luogo, di carburanti. Secondo gli ultimi dati di Confindustria, qui viene raffinato tra il 30 ed il 35% del combustibile nazionale. Ed è quello stesso combustibile che fa correre le ambulanze ed i mezzi di soccorso in queste giornate drammatiche. Permette ai tir carichi di derrate alimentare di far arrivare gli assortimenti nel supermercato sotto casa. Forze dell’ordine ma anche i cittadini autorizzati che compiono spostamenti per validi motivi, li realizzano con mezzi sospinti in un caso su tre da carburanti lavorati nel siracusano.
E vi siete mai chiesti da dove provengono i gas tecnici ospedalieri come l’ossigeno e l’azoto? Ebbene si, una buona parte dalla zona industriale siracusana dove opera con suo stabilimento Air Liquide. Ed anche la Sol produce gas medicali. La plastica monouso per gli ospedali, poi, arriva dalla Versalis.
Ed ancora, in giorni in cui si sottolinea l’importante ruolo di sanificazioni ed igienizzazioni, meglio se continue, è giusto ricordare che l’impianto Sasol pure di questo si occupa: detergenti e saponi per mezza Europa.
Completano il quadro poi la produzione di energia elettrica, combustibili per riscaldamento, il trattamento dei reflui urbani.
Ora forse si dispone di un quadro più dettaglio per poter valutare in maniera compiuta la strategicità delle produzioni industriali dell’area siracusana. Un osservatore attento noterà che rientrano tutte tra quelle che anche l’ultimo provvedimento governativo ha segnalato come “essenziali” per il sistema Paese.
Quanto ai provvedimenti per la tutela dei lavoratori, risultano seguiti i dettami dei vari dpcm. Per i dpi, si sconta la cronica carenza sul territorio nazionale. I sindacati chiedono di fare ancora qualcosa di più e alcune aziende – specie dell’indotto – hanno rallentato le loro attività. Ma questi impianti, per lavorare, hanno bisogno giornalmente di un indotto molto specializzato.
“Le nostre industrie non si possono fermare, ciò è ben noto a tutti. Le maestranze e le imprese dell’indotto che assicurano la corretta conduzione e manutenzione degli impianti, rappresentano il cuore pulsante dell’economia e lavorano applicando in pieno, con scrupolo e senso di responsabilità, le disposizioni del Ministero della Salute e del Governo, che allo stato attuale rappresentano una soluzione equilibrata”, ricordava nei giorni scorsi il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona.




Siracusa. Tabaccherie aperte ma niente Lotto, Superenalotto e tutte le lotterie

Versante giochi. Si fermano Lotto e Superenalotto. Tabaccherie aperte, quindi, ma non ci sarà la sarà possibilità di effettuare giocate, peraltro già ridotte nelle ultime giornate.
L’Agenzia per le Dogane e i Monopoli ha sospeso il Lotto e il Superenalotto. La decisione, riportata in una circolare, riguarda tutte le lotterie e le slot machines.
Era diventato in motivo di particolare attenzione, a causa delle file che si creavano proprio per il gioco.

Foto zon.it




Coronavirus, deciso lo stop per tutte le attività non essenziali

I numeri dei morti da coronavirus in Italia continua a crescere. E il premier Giuseppe Conte ha parlato ieri nella tarda serata alla nazione. Una diretta via Facebook, sulla pagina della Presidenza del Consiglio dei ministri. E annuncia una nuova stretta a partire da domani. “È necessario compiere un altro passo – spiega – dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantire beni e servizi essenziali”.
Chiudono le fabbriche, quindi. Molte, ma non tutte. “Continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti”, si affretta a precisare. “Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”.

Oltre a questi settori, consentito solo il lavoro in smart working e attività produttive rilevanti per il Paese.
“Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Una decisione “difficile ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”.
Sul fronte mascherine, ne stanno per arrivare 12 milioni dalla Cina. Saranno le prime dei lotti da 100 e 50 milioni stipulati dal Governo con la Byd e un’altra azienda privata cinese attraverso la mediazione della Farnesina.




Cosa resta aperto e cosa chiude dal 23 marzo al 3 aprile: l'elenco

Dal 23 marzo al 3 aprile l’Italia rallenterà ancora le sue attività, per contrastare l’avanzata del coronavirus.
Questo il testo del decreto:

* chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di
beni di prima necessità e alle edicole;

* chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi i mercati sia su strada che al coperto e le medie e grandi strutture di vendita;

*chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere;

* chiusura delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza;

* chiusura di tutti gli alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico;

* sospensione di tutti i servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private;

* chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti
precedenti. Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini
processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc..

Si chiede che vengano consentite «ogni attività svolta con modalità di lavoro
agile», chiede di individuare quali siano «le attività di indifferibile necessità», e precisa anche che «è già stato raggiunto un accordo con Confindustria» per «regolamentare la chiusura delle attività lavorative per le imprese».




Siracusa. Sanificazione delle vie cittadine, le zone interessate

La sanificazione delle strade del capoluogo è, da giorni, al centro di pressanti richieste di informazioni da parte dei cittadini.
Il Comune di Siracusa ha disposto, in anticipo alle disposizioni regionali, la sanificazione di tutto il territorio comunale.
Il sindaco, Francesco Italia, ha pubblicato sui suoi canali social un elenco delle strade sottoposte a sanificazione nei giorni scorsi. “Le zone su cui si è già intervenuto, saranno periodicamente sottoposte nuovamente a sanificazione, fino al termine dell’emergenza sanitaria”, spiega.
L’elenco redatto riporta i quartieri ed alcune aree della città e non tutte le singole vie interessate (“sarebbe impossibile elencarle tutte”).
Il prodotto utilizzaro non è nocivo per l’ambiente e per gli animali. Dalla scorsa settimana gli operatori sono stati dotati di un particolare strumento (tifone) per una copertura più omognea dell’area sottoposta ad intervento.
Le operazioni sono iniziate l’11 marzo: Ortigia, zona Umbertina, zone commerciali e Corso Gelone, Viale Cadorna, Piave, Piazza Adda, Teracati, Tisia, Santa Panagia e limitrofe;
Il 12 marzo sanificazione a Cassibile, Fontane Bianche e zona Ippodromo;
Il 13 marzo: Belvedere, Epipoli e Villaggio Miano.
Il 14 marzo: via Italia, quartiere Grottasanta, via Algeri, Cassia, Achille Adorno, Tunisi, Servi di Maria e limitrofe;
Il 16 marzo: Quartiere Tiche, Zona Santa Panagia, Viale dei comuni e limitrofe;
Il 17 marzo: Quartiere Tiche, Zone Scala Greca, Teracati, Quartiere Pizzuta;
Il 18 marzo: Quartiere Akradina, Zona Zecchino, Corinto, area della Cittadella, Via Tisia, Tica, Filisto e limitrofe;
Il 19 marzo: Quartiere Grottasanta, Servi di Maria, de Caprio, via Lazio, Quartiere Borgata e Piazza Santa Lucia, Zona Cappuccini, Arenella;
Il 20 marzo: Fanusa, Cassibile, Ognina, Fontane Bianche.




Discariche sulle strade cittadine, siracusani e spazzatura: "6,5 tonnellate, è assurdo"

Fine settimana di intenso lavoro per gli operatori della Tekra, delle varie ditte specializzate e per gli uomini della Polizia ambientale: tutti impegnati in attività di bonifica e diserbo delle strade extraurbane e di sanificazione del territorio. Compresa purtroppo la raccolta dei rifiuti che continuano ad essere abbandonati in maniera indiscriminata, dando origine a decine di micro discariche lungo tutte le strade cittadine.
“Una cosa assurda, intollerabile e che non rende onore alla città. Quello a cui stiamo assistendo andando in giro per Siracusa è uno spettacolo indecoroso, con ogni tipo di spazzatura buttata ovunque e con micro discariche che non si fa in tempo a bonificare e che si raddoppiano il giorno dopo. In un momento come questo occorre un grande senso civico da parte di tutti”: lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Andrea Buccheri, che anche stamani ha seguito e coordinato le diverse attività in giro per Siracusa.
Nel dettaglio gli interventi di bonifica odierna hanno riguardato la zona della Pizzuta, le vie San Cataldo, Luigi Monti, Modica, piazza Leonforte, l’area della Borgata, via Agrigento, piazza Santa Lucia, le vie Mosco, Ancona e Genova, e tutte le micro discariche di Ortigia, Fontane Bianche, Ognina, Isola e le vie Ermocrate ed Elorina. Alcune di queste aree erano state bonificate di recente. Continua Buccheri: “Quello che chiediamo ai cittadini è di rispettare scrupolosamente i calendari di conferimento: non vorremmo trovarci a dover fronteggiare altre emergenze, visto che quella del coronavirus è già abbastanza impegnativa. Inoltre voglio ricordare che i servizi di prenotazione rifiuti ingombranti e ritiro sfalci di potature, e il servizio supplementare del ritiro pannolini e altri presidi sanitari, sono regolarmente attivi. Occorre chiamare il numero verde dedicato ed esporre il rifiuto, munito del codice attribuito, davanti la propria abitazione il giorno prima del ritiro concordato. Inoltre l’ufficio Ambiente, anche nella modalità del lavoro agile, risponde a tutte le vostre comunicazioni all’indirizzo ambiente@comune.siracusa.it e sui telefoni cellulari indicati sul sito istituzionale”.




Percettori del reddito di cittadinanza in soccorso di anziani e disabili: la proposta

I percettori del reddito di cittadinanza in soccorso di anziani e disabili costretti in casa dalle misure di contenimento dei contagi da coronavirus. Il MeetUp Siracusa chiede alla giunta comunale di accelerare l’iter burocratico per l’attuazione dei progetti Puc, come peraltro richiesto a livello nazionale dal Codacons che si è rivolto all’associazione dei comuni italiani (Anci). “E’ un momento critico e tutte le attenzioni debbono essere indirizzate all’emergenza sanitaria che il Paese sta vivendo. Pensiamo, però, che ci siano margini per non abbandonare l’iter burocratico che conduce all’attuazione dei progetti Puc. E per questo sarebbe sufficiente una riunione di giunta in via telematica, come consentito con provvedimento del 10 marzo. Se il Comune di Siracusa predisponesse un Progetto di Utilità Collettiva, i percettori del reddito di cittadinanza potrebbero essere impiegati per aiutare anziani e disabili, specie in questa fase di emergenza sanitaria. Si pensi ad esempio alle consegne a domicilio di farmaci e spesa ed alla difficoltà di reperire volontari”, dicono gli attivisti del MeetUp Siracusa.
“Selezionandoli a partire dalle competenze dichiarate nel Patto per il lavoro che i percettori del reddito hanno sottoscritto, possono rappresentare una risorsa preziosa per le realtà locali, in questo particolare momento di emergenza. Anche questo sarebbe un atto responsabile verso la collettività”, aggiungono. Il MeetUp Siracusa aveva recapitato a febbraio tre progetti pronti ad essere avviati, nell’ottica di uno spirito collaborativo con Palazzo Vermexio. “Apprezziamo gli sforzi sin qui compiuti, chiediamo però di considerare che la misura richiesta potrebbe rivelarsi utile sin da subito. Restiamo disponibili a prestare il nostro supporto nei modi e nelle forme che verranno ritenuti più utili”, la chiosa degli attivisti del MeetUp Siracusa.

foto dal web a mero scopo illustrativo




Siracusa. Primavera in ritardo, allerta meteo gialla per lunedì: "possibili temporali"

La primavera per ora si fa attendere. E la settimana si apre con una allerta meteo gialla. Il bollettino del Dipartimento Regionale di Protezione Civile parla di precipitazioni “sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia centro-orientale, con quantitativi cumulati da deboli a localmente moderati; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o breve temporale, sui restanti settori della Sicilia, con quantitativi cumulati deboli”.
La provincia di Siracusa, come tutta la Sicilia orientale, rientra nella zona gialla dove le piogge dovrebbero essere più copiose.




VIDEO. Coronavirus. Sabato mattina, Siracusa città fantasma: ferma e silenziosa

Saracinesche abbassate, pochissime persone in giro, nessuna auto in doppia fila, zero traffico. E’ una Siracusa spettrale quella ripresa in camera car questa mattina. Aree brulicanti di vita si mostrano oggi ferme e silenziose: corso Gelone, via Malta, viale Teracati. Nessuna coda ai semafori di via Costanza Bruno.
Immagini inusuali, che rimarranno indelebili nella memoria storica cittadina.

foto di Dario Ponzo