Siracusa. Vandali nella notte al campetto di via Pachino: devastati spogliatoi e chiosco

Il Coronavirus non ferma i vandali, in azione, la scorsa notte nel campetto di via Lazio, affidato alla gestione della Rari Nantes Siracusa. Ignoti si sono introdotti all’interno di un container, hanno danneggiato alcuni pulmini, devastato uno spogliatoio. E poi forzato l’ingresso e danneggiato all’impazzata il chioschetto bar, destinato ai soci. Sono poi fuggiti, pare per via dell’allarme antifurto nel frattempo scattato. Nulla è stato rubato. All’interno del registratore di cassa, comunque aperto, non vi era denaro. Non è escluso che il tentativo fosse quello di perpetrare un furto, ma una volta arrivati nell’area in cui vengono custodite attrezzature e materiale, l’allarme acustico avrebbe costretto alla fuga i malviventi. All’arrivo degli uomini della vigilanza e delle forze dell’ordine, nessuna traccia di chi si era introdotto nell’impianto comunale. Amarezza per il presidente della società, Giuseppe Campisi e per il direttore della Scuola Calcio, Alessandro Di Mauro. “All’amarezza per il gesto compiuto -commenta Di Mauro- si aggiunge il fatto che nemmeno in periodi difficili come questo si riesce a fermare certi comportamenti che danneggiano tutti, a partire dai ragazzini che torneranno a fare sport quando tutto questo sarà finito”.




Siracusa. Negozi chiusi, insegne spente: si riaccendono le edicole votive a Santa Lucia

Chiusi i negozi, spente le insegne. Fa buio “presto” a Siracusa, specie tra le vie del centro storico dove, però, sono state ripristinate ed accese alcune edicole votive dedicate alla patrona, Santa Lucia.
“Con questo piccolo gesto, vogliamo affidare a Lucia l’impegno di coloro che in queste ore, nel mondo, lottano per le nostre comunità. Un sentito grazie a Benedetto Ghiurmino e a tutta la deputazione della Cappella di Santa Lucia”, scrive il sindaco Francesco Italia sui suoi canali social.
Oggi, intanto, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle 19.30 sarà celebrata la messa, alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. I fedeli potranno partecipare alla preghiera attraverso il canale You Tube dell’Arcidiocesi di Siracusa.




Siracusa. Covid-19: sedute in videoconferenza per la giunta, lavoro in cloud per gli uffici

Sedute di giunta in videoconferenza. Così si svolgeranno le prossime riunioni dell’esecutivo retto dal sindaco, Francesco Italia. Lo prevede la delibera approvata nei giorni scorsi. Si tratta di una delle misure adottate per l’emergenza virus e la necessità di contenerne la diffusione. Per poter svolgere le sedute con questa modalità, si è resto necessario modificare un articolo del regolamento approvato lo scorso anno. Una soluzione temporanea che serve a limitare quanto possibile il rischio di assembramenti. Il sindaco e i suoi assessori, dunque, affronteranno le tematiche all’ordine del giorno con collegamenti “smart”. Si tratterà, comunque- questo prevede la delibera- di situazioni in cui ognuno potrà essere identificato e in cui ognuno dovrà poter visionare o mostrare eventuali documenti agli altri componenti della giunta. Predisposte, inoltre, misure di lavoro flessibile per i dipendenti di diversi uffici, anche attraverso soluzioni “cloud”. A tale scopo è stato costituito uno specifico gruppo di lavoro,coordinato dal segretario comunale e di cui fanno parte i dirigenti,  con il compito di attuare le misure in questione.

(Foto: repertorio, ovviamente precedente all’emergenza Coronavirus)




Coronavirus salgono a 5 i contagiati in provincia di Siracusa

Salgono a 5 i positivi al coronavirus in provincia di Siracusa. Il dato è stato fornito dalla Regione nell’aggiornamento quotidiano per province.
In totale sono 115 i pazienti, di cui 33 ricoverati (cinque in terapia intensiva), 78 in isolamento domiciliare, due guariti e due deceduti: Agrigento, 17; Caltanissetta, 2; Catania, 49; Enna, 1; Messina, 9; Palermo, 26; Ragusa, 2; Siracusa, 5; Trapani, 4.
Il prossimo aggiornamento avverrà domani. Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.
Si raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it.




Coronavirus, militare morto a Roma originario di Canicattini: lo strazio dei parenti

E’ originario di Canicattini Bagni il tenente colonnello Michele Mozzicato, morto a Roma a causa del Coronavirus. Michele Mozzicato, 58 anni, era in servizio al Segretariato generale della Difesa a Roma.  Il militare era risultato positivo al primo tampone del Covid-19 e, nei giorni scorsi, era stato trasferito in ospedale. Lascia moglie e
due figlie.
Mozzicato ha vissuto per anni a Canicattini, poi la carriera militare lo ha portato lontano dalla sua cittadina, dove vivomo tuttora i parenti. Una sua cugina si è sfogata su facebook. “Neanche il funerale  di Stato è possibile fare, nessun funerale, dove sei in questo momento non lo sappiamo, possiamo solo immaginare…che strazio , che vuoto, che senso ha la vita, viverla rispettando le regole da sempre…se poi ti ritrovi da un giorno all’altro senza vita, senza poterti dare l’ultimo saluto e senza un normale rito di morte. Prego affinché tua moglie e le tue due splendide figlie riescano a superare il grande dolore. Noi da qui, dalla Sicilia, siamo impotenti come tutta la Nazione”.
Frattanto, il ministero della Difesa ha disposto la chiusura delle attività delle Accademie militari e Scuole di formazione in tutta Italia. Il ministro Lorenzo Guerini, ha espresso il suo “profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza alla famiglia dell’ufficiale anche a nome di tutto il personale civile e militare dipendente”.

Foto: il Messaggero




"Io resto a casa", ma c'è chi va in spiaggia in emergenza sanitaria

Spiaggia di Calarossa, Ortigia, centro storico di Siracusa. Nel primo giorno di Italia in quarantena, una ventina di persone hanno deciso di trascorrere la mattinata in spiaggia, come fosse una vacanza e non una fase di emergenza sanitaria nazionale.
Sono arrivati gli agenti della Polizia Municipale che hanno fatto andare via tutti. Niente denunce ma è chiaro che andare in spiaggia a prendere il sole non rientra tra i movimenti essenziali, i soli ad essere giustificati in un momento in cui l’invito è quello di restare a casa e limitare gli spostamenti.




Siracusa. I farmacisti scrivono al prefetto: "ci autorizzi a lavorare a porte chiuse"

I farmacisti di Siracusa hanno chiesto al Prefetto di poter svolgere il loro servizio a battenti chiusi, ovvero servendo i clienti attraverso lo spioncino come avviene nel servizio notturno. La richiesta è contenuta in una lettera che Federfarma Siracusa ha inviato al rappresentante del governo.
“Molte farmacia hanno difficoltà a garantire le distanze di sicurezza tra clienti per via degli spazi ridotti, non abbiamo presidi di protezione individuale per il personale e bisogna scongiurare il rischio che i farmacisti vengano contagiati”, spiega il presidente provinciale di FerderFarma, Salvo Caruso. “E’ necessario proseguire l’attività, per questo ci siamo rivolti al Prefetto per un provvedimento di urgenza che permetta alle farmacie siracusane di operare a battenti chiusi. Inoltre, chiediamo maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine perchè con tutti i negozi attorno chiusi e una città ferma ci si potrebbe ritrovare particolarmente soli…”.




Millennials, state mettendo a rischio contagio genitori e i nonni: datevi una regolata

Hanno dai 14 ai 20 anni ed a causa della loro incoscienza rischiano di trasformarsi in pericolosi untori. In molti, infatti, stanno affrontando i giorni dell’emergenza in maniera scriteriata ed incoerente. Privi della guida ferma genitoriale, senza scuola al mattino e non abituati a vivere in casa non si rassegnano ad una Italia in quarantena.
A Siracusa come a Palazzolo, ad Avola come a Portopalo o ad Augusta la sera si riuniscono in casa o in campagna. Le scampagnate come rimedio alla monotonia di giornate in emergenza sanitaria. E questo irresponsabile comportamento espone a grande rischio i genitori ed i nonni di questi giovani incapaci di comprendere la serietà della situazione.
Le consegne a domicilio di pizza e panini fioccano. Alle volte i runners portano allo stesso domicilio venti pizze, dieci panini: volumi non da nucleo familiare e che parlano di raduni e forse anche feste. Una fonte non ufficiale lascia intendere che anche nel caso dell’anziano di Sortino una qualche responsabilità l’avrebbero familiari di rientro dal nord.
Pure gli universitari sotto quarantena, rientrati da zone focolaio dal 25 febbraio in avanti, avrebbero uno strano concetto di isolamento domiciliare: condividono il bagno, l’asciugamano, gli ambienti. Tutto sbagliato. E l’autorevolezza genitoriale non è pervenuta. La pandemia esulta.
“Sappiamo che i ragazzi si fanno portare pizze e panini a domicilio anche a gruppi di 20 o 30”, dice l’assessore di Palazzolo Acreide, Maurizio Aiello. “Devono capire che se beccano il contagio e se lo passano tra loro, lo porteranno in casa: ai loro genitori, ai loro nonni. Un giovane può combattere e bene l’eventuale coronavirus, ma per gli anziani è più difficile. Questo rischio vale una scampagnata? Anche se hai 15 anni devi essere responsabile”, aggiunge il sindaco di Palazzolo, Salvo Gallo. Ma sul punto concordano praticamente tutti gli amministratori locali.
La minaccia di una denuncia e di una multa non è bastata a placare la voglia di festa di chi non riesce a leggere la gravità del momento. Ci riuscirà la paura di far ammalare seriamente genitori, nonni ed affetti?

foto dal web




Siracusa, per Malattie Infettive un intero padiglione isolato

Sono iniziati questa mattina all’ospedale Umberto I gli interventi nel padiglione distaccato che sarà interamente destinato all’espansione e al potenziamento del reparto di Malattie infettive.
Nel padiglione, al secondo piano sarà realizzato un intero reparto di 18 posti letto dedicati alla esclusiva gestione di pazienti Covid con la possibilità di disporre di ulteriori 18 posti letto del reparto Malattie infettive al primo piano, in una struttura che dal punto di vista logistico è facilmente isolabile e può essere dedicata completamente alla emergenza.
Il padiglione è totalmente esterno e separato rispetto al resto del complesso ospedaliero, ha ingressi autonomi e facilmente accessibili, e dunque presenta le migliori condizioni di isolamento, a salvaguardia del corpo principale del presidio.
Per potere destinare gran parte del padiglione alla gestione di eventuali pazienti Covid oltre che di malattie infettive, da stamane è iniziato il trasferimento del reparto di Pediatria al quarto piano del corpo principale dell’ospedale nell’ala ristrutturata.
Il padiglione sarà provvisto di impianto centralizzato di gas medicali, di monitor e di ventilatori per potere assistere gli eventuali pazienti più critici che necessitano di assistenza respiratoria.
Intanto, la direzione aziendale ha pubblicato un avviso straordinario per il reclutamento di personale sanitario per fare fronte alla emergenza sanitaria. L’avviso è pubblicato nel sito internet aziendale e il termine per la presentazione delle domande collegandosi al sito www.concorsiaspsiracusa.it è il 18 marzo 2020. E’ indetta selezione pubblica per soli titoli per il conferimento di incarichi libero professionali di dirigenti medici di anestesia e rianimazione, malattie infettive, igiene e medicina preventiva, pneumologia, medicina interna, patologia clinica, farmacia ospedaliera, autisti, operatori socio sanitari, infermieri e tecnici di radiologia.




Coronavirus, dal mutuo alle tasse locali: come tutelare l'economia siracusana

Famiglie, aziende, autonomi. Tutti attendono con ansia il decreto di venerdi 13 marzo, con le annunciate misure governative a sostegno di un’economia che rischia lo stallo a causa del coronavirus. “È un decreto essenziale, alla luce della situazione che si è venuta a creare”, dice il vicesegretario di Cna Siracusa, Gianpaolo Miceli. “Venticinque miliardi però sono buoni per tamponare. Non è un importo corretto per generare la ripresa in cui tutti confidiamo, non appena l’emergenza sarà cessata”.
Tra le novità attese, la cassa integrazione in deroga, ovvero “estesa a tutte le imprese, anche quelle sotto soglia, con meno di 5 dipendenti. È stata già preannunciata dal ministero, non ci attendiamo un dietrofront. D’altronde -argomento il vicesegretario di Cna Siracusa – se bar e ristoranti devono chiudere, questa misura è più che necessaria”. Lo Stato si sostituisce per una quota pari all’80% al datore di lavoro, nel pagamento dello stipendio. “Con sistemi di bilateralità, possiamo studiare l’eventuale integrazione del 20% mancante”.
Lo Stato deve cercare di far perdere meno possibile ai lavoratori, “ma anche i datori di lavoro vanno tutelati”. Così come gli autonomi (parrucchieri, impiantisti, commercianti). “Le dichiarazioni del ministro fanno intendere che ci saranno interventi per sostenere pure loro. Ma alle categorie produttive preme anche la filiera dell’imposizione: i contributi, le rottamazioni, gli acconti Irpef ed Iva, i tributi locali. E poi c’è la necessità di limitare l’impatto burocratico degli adempimenti burocratici e di mitigare l’impatto delle imposte previdenziali e contributive. Servono esenzioni e non solo la semplice sospensione. D’altronde, se oggi le aziende non lavorano, mica tre mesi navigheranno nell’oro. Questa è una cosa che ci trascineremo per tanto tempo”, ammette amareggiato Gianpaolo Miceli.
Anche i Comuni sono chiamati a fare la loro parte. Molti sono in difficoltà, con bilanci in precario equilibrio. “Sui tributi locali serve un lavoro di squadra. È chiaro che se stoppi l’attività di un bar o di un pub, non puoi chiedergli il pagamento del suolo pubblico. La quota del tributo va ricalcalata, quantomeno sull’effettiva operatività. E un altro grande tema è quello dell’imu e della tari. I pagamenti servono per mantenere i servizi per cui non si può solo dire che non si paga. Serve equilibrio. Anche le amministrazioni comunali facciano quello che è consentito”. Siracusa ha annunciato la volontà di intervenire sui tributi locali, magari facendo slittare i termini. Molti altri Comumi della provincia sono allineati su questa misura. Più difficile un intervento da parte dei Comuni in dissesto e predissesto. Floridia e Pachino sono commissariate: situazione amministrativa che restringe i margini operativi.
È intanto già operativa la moratoria sui mutui per aziende e famiglie. “Significa che si possono sospendere le rate per un anno, optando al limite per il solo pagamento della quota interessi. Bisogna fare richiesta: le banche hanno predisposto i moduli per le istanze, anche tramite autocertificazione. Bisogna chiamare la filiale o vositare il sito web dell’istituto di credito”, spiega Miceli.