L'Azienda Sanitaria: "restate a casa". Numeri ed email per contattare uffici e servizi

La direzione dell’Asp di Siracusa invita tutti i cittadini, appellandosi al senso civico, a restare a casa e ad utilizzare per le necessità di servizi sanitari di Sportello indifferibili e urgenti il telefono e la posta elettronica.
Per le prenotazioni o disdette di visite e prestazioni diagnostiche:

CALL CENTER 0931 484848
Distretto di Siracusa 0931 484362/769883
Distretto di Noto 0931 801125/502317/560228
Distretto di Augusta 0931 989046
Distretto di Lentini 095 909201/909202/909203

Prenotazioni/Disdette di prestazioni ambulatoriali a mezzo posta elettronica:
Distretto di Siracusa: cup.distrettosiracusa@asp.sr.it
Comuni montani: cup.comunimontani@asp.sr.it
Distretto di Noto: cup.distrettonoto@asp.sr.it
Distretto di Augusta: cup.distrettoaugusta@asp.sr.it
Distretto di Lentini: cup.distrettolentini@asp.sr.it

Anche per le attività di Sportello sono state attivate caselle di posta elettronica per aree distrettuali:
Autorizzazioni presidi e ausili per medicazioni e stomie, diabete e celiachia
rilasciopresidi@distrettosiracusa@asp.sr.it
rilasciopresidi@distrettonoto@asp.sr.it
rilasciopresidi@distrettoaugusta@asp.sr.it
rilasciopresidi@distrettolentini@asp.sr.it
rilasciopresidi@comunimontani@asp.sr.it

Scelta e revoca del medico di famiglia e pediatra di libera scelta
sceltaerevoca.distrettosiracusa@asp.sr.it
sceltaerevoca.distrettonoto@asp.sr.it
sceltaerevoca.distrettolentini@asp.sr.it
sceltaerevoca.distrettoaugusta@asp.sr.it
sceltaerevoca.comunimontani@asp.sr.it

Esenzione ticket per reddito
ticket.distrettosiracusa@asp.sr.it
ticket.distrettoaugusta@asp.sr.it
ticket.distrettolentini@asp.sr.it
ticket.distrettonoto@asp.sr.it

Esenzione ticket per patologia
Ticketpatologia.distrettosiracusa@asp.sr.it
ticketpatologia.comunimontani@asp.sr.it
ticketpatologia.distrettoaugusta@asp.sr.it
ticketpatologia.distrettolentini@asp.sr.it
ticketpatologia.distrettonoto@asp.sr.it

Il pagamento del ticket, oltre che agli sportelli cassa e nelle farmacie aderenti alla convenzione, può essere effettuato anche presso le ricevitorie abilitate e con procedura online accedendo anche da cellulare alla pagina PagoPa e cliccando il logo corrispondente nell’home page del sito internet.
Per qualsiasi informazione contattare il numero verde dell’URP 800238780.
L’Asp di Siracusa invita i cittadini a osservare le disposizioni contenute nell’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana (Ordinanza contingibile e urgente n°3 e n° 4 del 8 marzo 2020): Chiunque abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei territori: Regione Lombardia e Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti, Alessandria, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli ha l’obbligo di comunicare tale circostanza al Comune (mediante la mail ufficiale dell’Ente), al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. La mancata osservanza di tali obblighi comporterà le conseguenze sanzionatorie previste dall’art. 650 del codice penale se il fatto non costituisce reato più grave. Occorre registrarsi subito nel sito regionale www.siciliacoronavirus.it. Contatti: Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa al n. 0931 484980, numero verde regionale 800458787, numero di pubblica utilità 1550, numero unico dell’Emergenza 112.

Misure di prevenzione igienico sanitarie
1. Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con gel a base alcolica
2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3. Evitare abbracci e strette di mano
4. Mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro
5. Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie)
6. Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva
7. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
8. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
9. Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
10. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
11. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.




Siracusa. La dirigente scolastica: "studenti, non è festa; ed i genitori siano autorevoli"

Scuole e università con attività sospese fino al 3 aprile. Ma dalla scuola siracusana arriva il messaggio di Lilly Fronte, dirigente di uno degli istituti più prestigiosi, il Liceo Corbino. “Studenti, non datevi alla pazza gioia. Non è un momento di festa, non è vacanza. E’ un’ora importante per la Nazione, bisogna impegnarsi”, dice dal suo ufficio in un video rilanciato sui canali social dell’istituto. “Evitate di riunirvi e fare festa. Ci sarà tempo per tutto questo e in modo gioioso. Ma quel tempo non è ora. Anche il premier è stato chiaro con il messaggio io resto a casa”.
La dirigente scolastica si rivolge anche ai genitori. “Imponete la vostra autorevolezza e modificate il modo di essere genitori oggi. I nostri genitori sono stati attenti, autoritari ed autorevoli nell’educarci e nel comportamento. Siatelo anche voi. Il lavoro di tutti sarà importante per sconfiggere questo nemico invisibile”.




Coronavirus in Sicilia, salgono a 62 i contagi: 8 più di ieri

Aggiornamento quotidiano con il report regionale della situazione coronavirus nell’Isola.
Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 955 tamponi, di cui 881 negativi e 12 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 62 campioni, otto in più di ieri, cui 16 già validati da Roma (cinque a Palermo e undici a Catania).
Risultano ricoverati 19 pazienti (sette a Palermo, cinque a Catania, due a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento e uno a Enna) di cui uno in terapia intensiva per precauzione, mentre 41 sono in isolamento domiciliare e 2 sono guariti.
La Regione raccomanda di attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per contenere la diffusione del virus. Per ulteriori approfondimenti visitare il sito dedicato www.siciliacoronavirus.it o chiamare il numero verde 800.45.87.87.




Siracusa. Momento difficile, "affidiamoci a Santa Lucia": preghiera in streaming

A Siracusa, atto di affidamento alla patrona Santa Lucia. I frati minori di Sicilia invitano tutti i fedeli ad unirsi in preghiera per chiedere a Santa Lucia salute, pace e serenità. 
I frati del Santuario Santa Lucia al Sepolcro di Siracusa hanno deciso di affidare il popolo di Dio alla patrona di Siracusa in questo momento di emergenza al termine della messa che si celebra ogni giorno tredici del mese. 
Venerdì prossimo, 13 marzo, al Sepolcro di Lucia a Siracusa, alle ore 19.00 ci sarà la recita della coroncina a Santa Lucia e alle ore 19.30 sarà celebrata la messa alla quale seguirà l’atto di affidamento a Santa Lucia. 
“Il tempo che stiamo vivendo sta generando preoccupazioni per la nostra salute e per la nostra vita ordinaria che si trova a gestire delle limitazioni in ogni settore – spiega fra Daniele Cugnata, rettore del Santuario -. Consapevoli che, nel bene e nel male, in salute e malattia, le nostre vite sono nelle mani di Dio e che noi apparteniamo a Lui, ci uniamo tutti in preghiera affidandoci al Signore per intercessione di Santa Lucia. I nostri padri ci hanno insegnato che nei momenti di difficoltà, di carestia, di peste e terremoti si sono affidati alla nostra Patrona. Anche noi vogliamo seguire il loro esempio e la loro fede, certi che ancora una volta ascolterà la nostra preghiera e ci verrà in aiuto e soccorso”.
Una preghiera comunitaria perché il Signore per intercessione di Santa Lucia “ci doni la salute, la pace e la serenità, per poter vivere la vita e sperimentare semprel’incontro con Dio e con i fratelli”.
L’iniziativa è sostenuta dai Frati minori di Sicilia che hanno deciso di indire per venerdì 13 una giornata di preghiera e di digiuno nei vari conventi dell’Isola.
Poiché non sarà possibile fisicamente partecipare al momento di preghiera, il Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e la Deputazione della Cappella di Santa Lucia che ha aderito al momento di preghiera hanno predisposto una diretta streaming: sarà possibile partecipare tramite la pagina Facebook della Basilica Santuario Parrocchia S. Lucia al sepolcro Siracusa, e dalla pagina Facebook dellaDeputazione Cappella di Santa Lucia. Inoltre la diretta sarà trasmessa anche sul canale YouTube dell’Arcidiocesi di Siracusa.




Siracusa. Stress da Coronavirus, lo psicoterapeuta Cafiso: "I nostri limiti messi a nudo"

Giornate complicate, settimane difficili, in cui il concetto di “limitazione” entra improvvisamente nelle vite di chi non immaginava nemmeno di dover fare i conti con dei “no” che non ci sono mai stati. Dal punto di vista psicologico, la gestione della vita quotidiana, dall’entrata in vigore del decreto “Io resto a casa” per il contenimento del contagio da Covid-19 è particolarmente complessa.
Il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, lo psicoterapeuta Roberto Cafiso, affronta il tema a 360 gradi. Da una parte, le indicazioni per superare questo periodo nel miglior modo possibile, dall’altro, tuttavia, anche la previsione di un periodo successivo che potrebbe rendere evidenti i disagi che, nell’emergenza, non vengono fuori dal punto di vista psicologico. “Siamo tutti messi alla prova – spiega Cafiso – il nostro concetto di libertà è messo improvvisamente in discussione e la responsabilizzazione individuale diventa basilare per qualcosa che adesso deve venire prima e che è il bene collettivo. A questo non siamo abituati e non abbiamo nemmeno il tempo di accettare l’idea: dobbiamo rispettare le regole, subito”. 
Il primo passaggio da compiere è, per lo psicoterapeuta siracusano, fermarsi e riflettere. “Non bisogna agire d’impulso, che molto spesso porterebbe a compiere azioni che non hanno motivo di essere compiute o che diventano dannose, per noi o per gli altri. Occorre fare uno sforzo in più. Avere il buonsenso di osservare ad esempio, per chi è arrivato dalle zone rosse, prima che tutto il Paese lo diventasse, l’autoquarantena, con tutte le comunicazioni del caso da fare agli enti preposti”.
Il vero problema per tanti è che “siamo refrattari alle imposizioni, non siamo abituati, non riconosciamo le gerarchie, l’autorità. Ecco perchè c’è chi si comporta come se nulla fosse”. Un errore che, tuttavia, può avere conseguenze di una gravità estrema. “I nostri limiti sono adesso messi a nudo – prosegue Cafiso- ma questo non è il momento di opporsi, di contestare, di discutere. Lo faremo dopo. Adesso non abbiamo tempo.  Dobbiamo obbedire e basta”. La spiegazione di alcuni atteggiamenti di inosservanza delle regole sarebbe, per il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, legato al “rifiuto, una sorta di momento di autodifesa. E’ la negazione, insomma, del problema. Ribadiamo, tuttavia, che è indispensabile e senza alternative la necessità di adattarci subito affinchè questo periodo possa durare poco”.
Non è escluso, per lo psicoterapeuta, che quando l’emergenza sarà terminata, possano aumentare i casi di esaurimento da stress. “E’ capitato in altre situazioni emergenziali, come potevano essere, ad esempio, le guerre- spiega- e immaginiamo che possa accadere anche in questa circostanze. La percezione del dolore si avverte dopo, quando il pericolo è passato”.
Infine un riferimento ai bambini, a come spiegare loro quanto sta accadendo. “Nella maniera più chiara e semplice possibile- suggerisce Cafiso- Occorre dire che un gruppo di persone , che amministrano la città o la nazione, hanno studiato il modo per limitare il contagio di un virus, che altrimenti potrebbe essere contratto da un alto numero di persone, con problemi soprattutto per i più anziani, come i loro nonni e che, per questo, tutti dobbiamo fare qualche piccolo sacrificio per un periodo limitato di tempo, per poi tornare alla nostra normalità”.




Matrimoni e funerali, sospese tutte le cerimonie civili e religiose

Con le nuove misure in vigore in tutta Italia, anche a Siracusa sono sospese tutte le cerimonie civili e religiose. Dunque non ci si può sposare né in chiesa, né in municipio. Almeno fino al 3 aprile. Chi aveva programmato il giorno del fatidico “si” in queste particolare settimane, scandite dall’allerta per il coronavirus, dovrà rivedere le scelte.
Con la sospensione di tutte le cerimonie civili e religiose, restrizioni anche per i funerali.




Bar, ristoranti, negozi, spostamenti tra comuni: cosa cambia da oggi anche a Siracusa

Nuovi interrogativi, nuove preoccupazioni e soprattutto  l’esigenza di sapere come comportarsi adesso che l’intesa Italia è “zona rossa”. Il decreto firmato dal premier Giuseppe Conte è in vigore da questa mattina e  le misure prima adottate in Lombardia e nelle altre 14 province del Nord focolaio valgono per tutti. Entrando nel dettaglio:

Non ci si deve spostare dal proprio comune di residenza, salvo nel caso di comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (come nel caso in cui non sia possibile effettuare altrimenti spese indispensabili) e motivi di salute.
Scuole chiuse fino al 3 aprile, come  università , istituti di alta formazione artistica, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie, università per anziani, corsi professionali, attività formative di enti pubblici e di privati.

Aperti bar e ristoranti , ma soltanto dalle 6 alle 18. Il gestore deve garantire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro. Nel caso in cui questo non avvenga, ne sarà responsabile e l’attività gli sarà sospesa.

I negozi possono rimanere aperti sempre che prevedano accessi contingentati per evitare assembramenti. Anche in questo caso, delle violazioni è responsabile il commerciante, che rischia la sospensione.

Centri commerciali chiusi, nei giorni prefestivi e festivi come i negozi al loro interno e i mercati rionali.

Le farmacie , le parafarmacie e i negozi di generi alimentari restano aperti, con le regole che valgono per gli altri esercizi.

 Niente Messe con presenza di fedeli. I luoghi di culto restano aperti per la preghiera individuale, fermo restando l’obbligo di distanza minima di un metro tra una persona e l’altra. Sospese le cerimonie civili e religiose, incluse quelle funebri. 

foto di Eliseo Lupo




Siracusa. Consegna gratuita di farmaci a domicilio, attivato nuovo servizio anti-contagio

Consegna gratuita di farmaci a domicilio a Siracusa. A seguito delle nuove misure anti-contagio,  predisposto questo servizio. Lo scopo è  evitare soprattutto agli anziani e alle persone fragili di uscire dalle proprie abitazioni. Federfarma e i volontari della Protezione Civile sono, quindi, impegnati da oggi in questa attività. Per richiedere la consegna a domicilio, occorre contattare il numero verde 800187500 . E’ attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18.




Siracusa. Rivolta dei detenuti a Cavadonna: lenzuola a fuoco e cancelli distrutti

Lenzuola date alle fiamme, brandine scagliate contro i cancelli, un’intera ala pesantemente danneggiata. Rivolta ieri sera nel carcere di Cavadonna. Se ne sono resi responsabili nella tarda serata di ieri circa 70 detenuti, dopo avere appreso delle nuove direttive del Governo in merito alla sospensione dei colloqui dei familiari per via dell’emergenza Coronavirus. Momenti di altissima tensione-erano le 23,30- con la polizia penitenziaria, all’interno, carabinieri e polizia all’esterno, impegnati a contenere la situazione. Una rabbia esplosa con violenza, arredi danneggiati, porte di sicurezza sfondate, cancelli distrutti, racconta Nello Bongionvanni del Sippe, il sindacato della polizia penitenziaria. Il timore ad un certo punto è stato quello di un’evasione di massa. Le forze dell’ordine hanno cinturato il penitenziario, impiegato anche un elicottero dei carabinieri per controllare dall’alto. Il mezzo è rimasto in volo fino a notte fonda. Momenti di tensione anche nell’istituto penitenziario di Augusta, a Brucoli ,dove una quarantina di detenuti avevano mostrato l’intenzione di avviare un’azione simile a quella di Siracusa e di molte altre carceri italiane.”Fortunatamente nel caso di Augusta- spiega Bongiovanni- la situazione è stata subito sedata, senza che potesse degenerare. I detenuti devono accettare quanto è previsto per tutti in queste settimane. Sono restrizioni legate alla tutela della salute pubblica e valgono per le persone libere come per chi è sottoposto a misure restrittive. Episodi gravissimi come quello di ieri sera dimostrano, se mai ce ne fosse bisogno, che il nostro sistema penitenziario è vittima di serissime falle, che non mettono nemmeno gli agenti penitenziari nelle condizioni di svolgere in sicurezza il proprio lavoro. Solo la bravura dei colleghi, la capacità di non creare muro contro muro, ha scongiurato il rischio che la rivolta provocasse situazioni ancor più problematiche, magari con feriti.




Siracusa. Coronavirus, lettera del sindaco alla città: "Fermiamo il contagio, stop egoismo"

Una lettera aperta, rivolta a tutti i cittadini di Siracusa, un invito chiaro, che fa leva sul senso di responsabilità e sulla capacità di andare oltre gli egoismi. Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia si rivolge oggi alla sua città. Lo fa attraverso la sua pagina Facebook. Un post pubblicato all’alba di questa mattina. Una foto di Ortigia, del giorno che inizia e di un percorso che deve fare altrettanto, per durare il meno possibile. Italia scrive alle 6,21. Questo il testo della sua lettera alla città:

Questa nuova alba ci consegna un PAESE UNITO contro un solo #nemico, invisibile, e un unico antidoto per neutralizzarlo: l’ALTRUISMO.
CHIEDE a ciascuno di noi di rinunciare alle nostre abitudini, al nostro modo di stare insieme, di pianificare le giornate.
Ci OBBLIGA a pensare a chi è più fragile, a chi rischia perché anziano o già ammalato.
INCHIODA il nostro #egoismo ad una RESPONSABILITÀ SOCIALE che abbiamo il dovere di assumere, tutti, senza distinzione, a partire dai piccoli e grandi sacrifici che, da ora in avanti, saremo chiamati a compiere.

DIVENTIAMO tutti, occhi, braccia, mani, #cuore e fiato di quei medici e infermieri che, senza sosta, da nord a sud stanno dando aiuto e conforto a migliaia di ammalati.

SIRACUSA è con loro ed è pronta ad accogliere questa nuova sfida.
CIASCUNO di noi farà la PROPRIA PARTE; con orgoglio, fiducia e senso del dovere.
Con una sola, potente voce: FERMIAMO il CONTAGIO”.