Siracusa. Continui roghi di rifiuti nei terreni dell'Arenella, i residenti: "più controlli"

La denuncia è del comitato Pro-Arenella: continui roghi notturni, con incendi appiccati a discariche abusive di rifiuti. Due soltanto ieri sera, con notevole allarme tra i residenti a causa del fumo e dell’odore acre che ha invaso la zona. In precedenza, altri episodi. “E’ una storia che va avanti da una decina di giorni. Servono controlli”, dice Sandro Caia, portavoce del comitato.
Questa mattina sono andati ad ispezionare i luoghi dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco. Si tratta di terreni incolti, dove ignoti hanno accatastato rifiuti vari, in particolare sfalci di potatura e materiale di risulta di lavori edili. Il sospesto dei residenti è che si tratti di azioni quasi organizzate per smaltire illegalmente i rifiuti. E con il fuoco si farebbe spazio ad altro materiale da andare poi ad abbandonare.
“Non parliamo di piccole quantità. Dai segni sul terreno si direbbe che gli abbandoni avvengono quanto meno con l’ausilio di furgoni”. Ed il sospetto corre subito a possibili forme abusive di lavoro, svolto nelle villette della zona.

Se l’Arenella rappresenta la punta dell’iceberg del fenomeno, non è purtroppo caso isolato. Da Terrauzza a Fontane Bianche, passando per Plemmirio ed Ognina, segnalati episodi simili. Con preoccupazioni collegate anche ai fumi generati da combustioni non controllate di (quasi) ogni sorta di materiale.




Vertice in Prefettura, analisi allerta Coronavirus: "da fake news ingiustificato allarme"

La consueta riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica è stata dedicata in gran parte all’analisi dell’allerta coronavirus. In Prefettura a Siracusa, insieme ai vertici delle forze dell’ordine, c’erano anche i sindaci dei Comuni della provincia, il direttore generale dell’Asp di Siracusa e il dirigente del Servizio Rischi Antropico e Ambientale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Il dg dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Salvatore Lucio Ficarra, ha illustrato l’organizzazione dei presidi sanitari in funzione delle direttive del Ministero della Salute e dell’Assessorato regionale della Salute, richiamando il decalogo recante le regole di comportamento utili a prevenire la diffusione del virus, reperibile sui siti istituzionali. Oltre al numero di pubblica utilità 1500, è attivo anche il numero verde regionale 800458787 e il 112. Dalla settimana prossima, l’Asp di Siracusa attiverà un numero dedicato di cui sarà data ampia diffusione.
Il rappresentante del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, dopo aver sintetizzato le diverse disposizioni normative intervenute, ha sottolineato l’importanza del coordinamento interistituzionale e dello scambio informativo che ha anche trovato formale compiutezza con la costituzione di un’apposita unità presso la Presidenza della Regione Siciliana.
I sindaci, che hanno raccolto in questi giorni e più disparate richieste e sollecitazioni provenienti dalla popolazione, puntano l’indice contro le fake news che hanno ingenerato ingiustificati allarmismi. Emerge, quindi, la necessità di veicolare sempre più capillarmente le informazioni delle autorità competenti. Il Ministero dell’Interno, ha ricordato il prefetto Giusy Scaduto, ha invitato i cittadini a non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti e di segnalarli tramite il sito della Polizia postale e delle comunicazioni commissariatodips.it.




Siracusa. Medici di base, prevenzione e contenimento del coronavirus: le istruzioni

Oltre 200 medici di famiglia hanno riempito il salone della sede provinciale dell’Ordine dei Medici per partecipare al secondo incontro operativo sulle misure di prevenzione e contenimento del coronavirus. Il presidente Anselmo Madeddu ha chiarito anzitutto le definizioni di “Zona rossa” e “Zona gialla”.
Sostanzialmente nella prima rientrano i comuni indicati dalle circolari, dove si sono registrati focolai di contagio, mentre al secondo macro-insieme appartengono le regioni dove tali cluster sono stati individuati. A tal proposito sono state date, in particolare ai medici di base, le indicazioni su come agire con i propri pazienti.
Nel caso di pazienti provenienti dalla zona rossa, dovranno comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria territorialmente competente, che stabilirà eventuale isolamento in quarantena, attiverà l’assistenza dovuta e produrrà la certificazione per l’astensione dal lavoro, in triplice copia: una verrà indirizzata all’Inps, al datore di lavoro e al medico curante.
I pazienti provenienti dalla zona gialla, invece, in assenza di sintomatologia non devono osservare l’isolamento. Ma per ogni dubbio possono contattare telefonicamente il medico di base, che provvederà ad un triage telefonico e in caso di necessità consiglierà l’attivazione delle procedure del caso.
“La mission di un Ordine professionale- ha spiegato Anselmo Madeddu- è sicuramente quello di fungere da guida nell’esercizio della professione, per questo stiamo dedicando molta formazione-informazione a questo tema di grande attualità, ma al centro del nostro lavoro viene sempre al primo posto la tutela della salute dei cittadini, che sta a cuore a tutti noi e lo abbiamo dimostrato con la massiccia partecipazione di oggi a questo incontro”.
Il primo e ripetuto appello alla cittadinanza è quello di non affollare, in caso di sospetto contagio, i pronto soccorso, le guardie mediche e gli ambulatori dei medici. “Prima di tutto la telefonata al proprio medico, che suggerirà l’iter da avviare. Siamo pronti ad evitare la diffusione del virus, anche perché in prossimità del Pronto soccorso abbiamo allestito un MPA, un presidio medicalizzato attrezzato, dove sarà eseguito un primo screening a tutti i pazienti che presentano una sintomatologia influenzale, che non è ricordiamo necessariamente riconducibile a Coronavirus, dato che in questo periodo siamo ancora in balia dell’influenza stagionale. L’acutezza dei sintomi ci avverte se qualcosa deve o meno preoccuparci”.
Madeddu, poi, ha tranquillizzato anche i medici che non sono riusciti a reperire le mascherine anti-virali. “La
Protezione civile – ha informato- ha preso in mano la situazione e a giorni distribuirà i dispositivi alle aziende
sanitarie, che a loro volta li distribuiranno agli operatori”.




La paura del coronavirus più grave del contagio: "turisti, vacanze sicure a Siracusa"

Niente panico da coronavirus a Siracusa. Il sindaco Francesco Italia ha invitato a non esasperare le preoccupazioni da covid-19 ed eventuali casi di positività (ad oggi pari a zero). Ed ha ricordato come un eccessivo allarmismo rischia di pesare su di una voce importante dell’economia locale: il turismo. “Venite a Siracusa, non cambiate i piani per le vostre vacanze”, dice su FMITALIA il primo cittadino. E’ chiaro che l’invito è aperto a tutti, purchè rispettosi delle norme attualmente in vigore nel nostro Paese (ed asintomatici). Gli effetti della paura (non giustificata) sul commercio possono essere davvero pesanti e protrarsi nel tempo, zavorrando circuiti economici limitati come quello siracusano.
Nel corso di una lunga intervista su FMITALIA, il sindaco ha spiegato quali misure sono state messe in campo e come è organizzato il Comune di Siracusa in questi giorni segnati dall’allerta Covid-19.

https://www.facebook.com/siracusaoggi.it/videos/574193026639782/

foto di Eliseo Lupo




Siracusa. Chiudono per ferie diversi negozi cinesi: allerta coronavirus, clienti in calo

Chiudono per ferie alcuni tra i più grandi e noti esercizi commerciali gestiti da cinesi, a Siracusa. Porte chiuse in viale Zecchino, via Pietro Novelli e viale Santa Panagia solo per fare degli esempi. E’ probabile che si tratti di una scelta adottata dopo settimane di grande sofferenza, dal punto di vista degli incassi, a causa delle notizie che da gennaio iniziavano ad arrivare sul coronavirus e proprio dalla Cina. Pochi clienti e affari ridotti al lumicino.
A nulla sono valse le specifiche comparse in vetrina (“non andiamo in Cina da mesi”), il calo c’è stato e pure evidente. I commercianti allora si sono probabilmente risolti ad aspettare tempi migliori, con ferie più o meno forzate fino alla prima decade di marzo, come mai neanche in agosto.




Zone gialle e zone rosse: "cosa fare se arrivo a Siracusa da…", facciamo chiarezza

Quali comportamenti tenere se si fa rientro a Siracusa dal nord Italia? In questi giorni segnati dall’allerta coronavirus, abbiamo girato la domanda ad Anselmo Madeddu, presidente provinciale dell’Ordine dei Medici e Direttore Sanitario dell’Asp.
Chi sta per tornare a Siracusa dal Piemonte o dall’Emilia, dalla Lombardia o dal Veneto è chiamato ad attenersi ad alcune norme di comportamento che, con diversi esempi pratici, sono state illustrate questa mattina da Madeddu intervenuto in diretta su FMITALIA. Telefonata al medico curante o al Dipartimento Prevenzione dell’Asp? Quarantena volontaria o ritorno alla normalità? E chi comunica cosa al datore di lavoro? Tutte le risposte nel video che segue. Si tratta di comportamenti di responsabilità individuale, nell’interesse della collettività. Ignorarli è, pertanto, irresponsabile.

https://www.facebook.com/siracusaoggi.it/videos/1079319419113204/
Restate aggiornati anche con il Ministero della Salute




Siracusa. Nei carrellati della differenziata c'è chi "smaltisce" cani morti: assurdo rinvenimento all'ex Onp

Macabro rinvenimento questa mattina in un carrellato della differenziata all’interno dell’area ex Onp della Pizzuta. Gli operatori della Tekra si sono imbattuti, loro malgrado, sul ritrovamento di un cadavere di cane, gettato lì come si trattasse di un qualsiasi rifiuto. Un gesto condannato dai volontari animalisti del territorio. Laura Merlino parla di “un gesto ignobile, certamente commesso da qualche privato, proprietario del povero cane, certamente privo di microchip, che altrimenti avrebbe subito consentito di risalire all’identità di chi ha preso una decisione assurda, per tanti aspetti”. Quando muore un animale, la legge prevede un preciso iter. “Il proprietario dovrebbe segnalare il decesso al veterinario- spiega Laura Merlino- al quale poi spetta, come accade per le persone, certificarne la morte. Ci sono a quel punto due possibilità: la prima è rivolgersi a ditte specializzate nello smaltimento, che avviene attraverso l’incenerimento del corpicino. Chi, invece, possiede un terreno, può seppellire il proprio animale , sempre che non vi siano condutture idriche che possano essere compromesse. Ragioni igienico-sanitarie che occorre tenere nella più alta considerazione”. L’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri mette in evidenza un altro aspetto dell’assurdo rinvenimento. “E’ una mancanza di rispetto assoluta nei confronti degli operatori della ditta di gestione del servizio di Igiene Urbana, è davvero scorretto- aggiunge- per gli operatori ecologici, considerati da qualcuno come fossero l’ultima catena degli umani”. Non è escluso che chi ha commesso tale gesto abbia ritenuto che l’ex area Onp, laddove è attivo anche l’ambulatorio che si occupa di vaccinazioni e sterilizzazioni degli animali, possa aver ritenuto che fosse il posto migliore perchè il corpo venisse subito recuperato. “Il problema è anche di mancanza di un’informazione adeguata- osserva ancora la volontaria- Dobbiamo battere molto di più su questo tasto. Spesso si agisce per ignoranza”.




Siracusa, il sindaco: "coronavirus, nessun motivo di allarme. Sanificazioni a scuola"

“A Siracusa al momento non sussistono ragioni di allarme”. Il sindaco Francesco Italia torna così sull’allerta legata al coronavirus. “Continuiamo a monitorare l’evolversi delle notizie,
sia negli aspetti generali che rispetto alla situazione siciliana e saremo pronti a intervenire, se
necessario, di concerto con le altre istituzioni ad ogni livello, a cominciare da quelle sanitarie, e
attraverso la nostra struttura di protezione civile già attiva”, chiarisce.
“Le notizie che arrivano dal resto della Sicilia sono del tutto tranquillizzanti – prosegue il sindaco Italia – motivo per cui confermiamo i provvedimenti di prevenzione adottati in questi giorni. Anche le iniziative pubbliche già in programma sono confermate. Stiamo seguendo pedissequamente, come riteniamo giusto, le indicazioni che provengono dalla autorità sanitarie centrali e locali. Inoltre, disporremo la sanificazione degli edifici scolastici in collaborazione con i dirigenti, così da intervenire in ore diverse da quelle delle attività didattiche al fine di evitare disagi a docenti e studenti rispetto al normale svolgimento dei programmi”.
Il sindaco Italia invita, infine, a rispettare le misure quotidiane di igiene più volte consigliate in questi giorni e a evitare spostamenti fuori città se non strettamente necessari.
“Ricordo – conclude il sindaco Italia – che se si ha febbre o tosse persistenti e se si è tornati da meno di 14 giorni da luoghi nei quali si sono verificati casi di coronavirus occorre contattare il numero verde nazionale 1500 o quello regionale 800458787”.

Nella foto archivio, il sindaco Italia (destra) con l’assessore regionale alla salute, Razza




Siracusa. Coronavirus, tutti negativi i tamponi: oggi chiarimenti sulla quarantena volontaria

Resta alta l’attenzione sul coronavirus anche in provincia di Siracusa ma pare lentamente rientrare sotto la soglia di allarme la preoccupazione seguita alla notizia del primo caso in regione, a Palermo. I controlli sanitari sono attivi, come da disposizioni nazionali e regionali. La buona notizia è che tutti i tamponi eseguiti nelle ultime 24/36 ore hanno dato esito negativo. Dal sistema sanitario siracusano è stato disposto il test per quelle persone con sintomatologia assimilabile a quella del Covid-19, inviando i tamponi a Catania per l’esame con gli appositi reagenti. I laboratori regionali abilitati per questi controlli sono 7 e corrispondono con le strutture Dea di II livello.
Intanto questa mattina a Palermo nuovo incontro in assessorato regionale alla Salute. Razza ha chiamato a raccolta i presidenti provinciali dell’Ordine dei Medici. Per Siracusa è presente Anselmo Madeddu. Due i punti da chiarire, dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale urgente sulla prevenzione per il Coronavirus. Il primo riguarda la quarantena volontaria suggerita a quanti rientrano in Sicilia dal nord Italia: quando si parla delle misure di isolamento volontario, nel testo regionale non c’è più alcun accenno alle Regioni o alle zone gialle, bensì, per quel che riguarda l’Italia, ai soli Comuni con documentata trasmissione ovvero i cosiddetti focolai. Questo potrebbe anche significare che quanti non presentano alcun sintomo, possono tranquillamente ritornare alla quotidianità senza altra misura se non la comunicazione al proprio medico di famiglia.
Il secondo chiarimento è invece necessario sulla questione delle certificazioni per assentarsi dal lavoro, in caso di obbligo di isolamento. L’ordinanza regionale fa riferimento ad una dichiarazione dell’autorità sanitaria da rilasciare ad Inps, datore di lavoro e medico curante in cui si attesta che l’interessato è stato posto in quarantena “per motivi di sanità pubblica”, riportando la data di inizio e fine.

foto da lifegate.it




Vacanze e rimborsi, cosa fare se non si vuole più partire a causa del Coronavirus

Se avete acquistato un pacchetto turistico, una vacanza bella e buona con tanto di aereo e soggiorno, ma adesso avete qualche ritrosia a partire a causa delle notizie sul coronavirus, potete aver diritto al rimborso di quanto pagato.
L’articolo 41 del codice del turismo vale anche in questo caso e non solo per le gite scolastiche, già sospese fino al 15 marzo. Il contratto di viaggio deve ritenersi risolto per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Quando insorgono circostanze inevitabili e straordinarie che non consentono la realizzazione del viaggio, come a causa della situazione creatasi per l’allerta coronavirus, il turista può esercitare il recesso e avere diritto al rimborso pieno anche se il viaggio non era diretto in una delle cosiddette zone rosse.
Bisogna però indirizzare una raccomandata con la richiesta all’agenzia di viaggi o al tour operator, prima della data di partenza. Può tornare utile anche l’assistenza delle associazioni dei consumatori. Su FMITALIA se ne è parlato insieme al presidente regionale di Confconsumatori, Carmelo Calì.

https://www.facebook.com/siracusaoggi.it/videos/2860962630627172/

foto dal web