Coronavirus, i sindaci del siracusano: "chi arriva da zone gialle avvisi"

I sindaci del siracusano si adeguano alla comunicazione disposta dal Presidente della Regione in relazione all’emergenza Coronavirus. Al momento, in attesa del vertice convocato per oggi alle 18 con il coinvolgimento dei prefetti dell’Isola, a coloro che faranno o hanno fatto da poco rientro in Sicilia e provengono della cosiddette zone gialle viene consigliato di “mettersi in contatto con il proprio medico di famiglia e di osservare, in via prudenziale, un’auto quarantena volontaria di 14 giorni nella propria abitazione”.
Sono definite zone gialle: Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli-Venezia-Giulia ed Emilia-Romagna.
Si ribadisce che oggi alle 18 è stata convocata in Regione una riunione con i prefetti dell’Isola “per coordinare le iniziative necessarie da adottare nella emergenza nazionale del Coronavirus”.

foto: interno aeroporto di Catania




Attenti alla fake: le scuole non sono al momento chiuse per prevenzione Coronavirus

C’è voluta una smentita ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per bloccare l’avanzata della notizia della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Italia. Una fake news che non ha risparmiato nessun territorio, al punto che sui canali social, Palazzo Chigi è dovuto intervenire. “La Presidenza del Consiglio smentisce le notizie che stanno circolando in queste ore su una presunta chiusura, per decisione del presidente Giuseppe Conte, di tutte le scuole di ogni ordine e grado. Le decisioni e le misure adottate dal governo vengono comunicate attraverso i canali e le fonti ufficiali, alle quali si prega far riferimento”, il testo della smentita.
Anche la Regione Siciliana, attraverso i suoi canali social, ha condiviso la comunicazione. Anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha rimandato ad ogni decisione governativa l’eventuale chiusura delle scuole nel capoluogo di regione dopo il caso della turista bergamasca positiva al coronavirus.
A Siracusa qualche buontempone aveva “corretto” il messaggio pubblicato ieri dal sindaco Francesco Italia aggiungendo che tutte le scuole siracusane sarebbero state chiuse dal 26 febbraio a tempo indeterminato. Una evidente fake news, lo scherzo (di pessimo gusto) di un buontempone in tempi in cui la responsabilità dovrebbe essere la bussola di ognuno.




Gite scolastiche annullate per coronavirus, Confconsumatori: "rimborsi alle famiglie"

L’annullamento delle gite d’istruzione, disposto dal Consiglio dei Ministri (e confermato ieri dalla Regione, ndr) tra le misure per evitare la diffusione del Coronavirus, porta con sé una conseguenza pratica per le famiglie che avevano già versato una quota (oppure il saldo) all’istituto scolastico in vista del viaggio.
Chi dovrà rimborsare il denaro? Confconsumatori interviene per confermare che non ci sono dubbi a proposito: “il Codice del turismo, al quarto comma dell’articolo 41, parla chiaro: il contratto di viaggio deve ritenersi risolto per impossibilità sopravvenuta della prestazione. Alla luce di questo, dunque, gli istituti scolastici sono tenuti a restituire alle famiglie, senza bisogno di alcuna richiesta, le somme percepite per i viaggi d’istruzione, che siano acconti o saldi. Neppure gli organizzatori, cioè le agenzie di viaggio o i tour operator, hanno diritto ad alcuna somma: non possono lamentare la restituzione di spese o indennizzi di nessun genere”.
Confconsumatori invita gli istituti scolastici a bonificare immediatamente le somme che spettano ad ogni famiglia, senza sottoporle a ulteriore inutile stress. “Salvo, naturalmente, che le scuole intendano valutare di riproporre la gita in un altro periodo dell’anno, se possibile”.

foto archivio




Vittorio, Nicoletta, Carla e gli altri: sei ragazzi con sindrome di Down coronano un sogno

Per sei ragazzi e ragazze con sindrome di down arriva il momento di cimentarsi con il mondo del lavoro. Hanno dai 22 ai 30 anni e sono stati selezionati dall’Aipd, l’Associazione Italiana Persone Down per tirocini formativi grazie al progetto “Chi trova un lavoro trova un tesoro” finanziato dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali e all’Avviso 22 del 2018 della Regione Siciliana. Diverse le mansioni e diverse le destinazioni: l’albergo, il bar, la pizzeria, un esercizio commerciale.
Nelle settimane scorse, ad esempio, vi avevamo raccontato la storia di Vittorio, barman a Priolo. “E’ una concreta opportunità e noi siamo contentissimi – spiega Simona Corsico, vice presidente Aipd Siracusa -. E’ un’occasione che questi ragazzi, adeguatamente formati, stanno cogliendo. Spero che non resti un lavoro limitato nel tempo”. Nicoletta è al servizio colazioni di un hotel quattro stelle. Presto in servizio anche Carla che si occuperà di sistemare gli articoli di un esercizio commerciale che si occupa di sport. Ed infine Simone che farà l’aiuto cuoco in un ristorante. Tra una quindicina di giorni dovrebbero iniziare anche Isabella in un bar pasticceria e Stefano in una pizzeria.
Prima di iniziare hanno tutti seguito un percorso di formazione per un corretto inserimento nel mondo del lavoro. Ad affiancarli per i primi 15 giorni, una tutor appositamente formata. Al datore di lavoro sono state date le indicazioni corrette per come approcciarsi con una persona con sindrome di Down. Il tirocinio durerà un anno. I ragazzi saranno retribuiti.
Fin dalla sua nascita, esattamente 40 anni fa, Aipd ha dedicato grande attenzione al tema del lavoro, avviando iniziative di formazione, accompagnamento e inserimento in azienda. Soltanto nel 2019, l’Associazione in Italia ha reso possibile l’assunzione a tempo indeterminato di 17 lavoratori, la realizzazione di 112 tirocini in Italia e di 20 tirocini all’estero.
“Per noi, ma soprattutto per loro, è il coronamento di un sogno. I datori di lavoro ci dicono che stanno affrontando il lavoro con grinta e tanta voglia di imparare. Ma quello che mi fa piacere – ha concluso Simona Corsico – e che stanno dimostrando competenza e professionalità dimostrando quasi di avere una marcia in più rispetto ai loro colleghi”.




Siracusa. Passo avanti per la realizzazione del collegamento Ortigia-Plemmirio

“Con l’approvazione da parte del Commissario del Bilancio di Previsione 2020 entra in vigore l’emendamento presentato e approvato ad agosto 2019, per la realizzazione delle infrastrutture pubbliche di partenza e arrivo per collegamento intermodale barca/bus Ortigia-Plemmirio”. L’ex consigliere comunale Carlo Gradenigo non nasconde la sua soddisfazione.
“Risultato che corona gli sforzi e il lavoro di quasi 2 anni su un argomento, il trasporto intermodale, da sempre al centro del mio personale impegno politico con proposte e atti di indirizzo approvati dal Consiglio Comunale. Spetta adesso agli uffici adoperarsi immediatamente per la redazione del progetto e la richiesta di concessione demaniale, perché il sogno di collegare il centro storico al Plemmirio via mare, torni ad essere realtà”, dice ancora Gradenigo.
Con l’approvazione del bilancio di previsione, viene istituito un apposito capitolo di spesa con dotazione finanziaria pari a 100mila euro da destinare al collegamento intermodale barca-bus dal centro storico di Ortigia al Plemmirio e viceversa.




VIDEO. Coronavirus, situazione in Sicilia: per misure operative, attesa vertice Stato-Regioni

Era stato annunciato come un vertice operativo per concordare misure preventive omogenee da adottare in tutti i Comuni siciliani per l’emergenza coronavirus. Ma la conferenza stampa convocata dal presidente regionale Musumeci insieme all’assessore regionale Razza, il presidente di Anci Sicilia Leoluca Orlando e il dirigente della Protezione Civile Regionale, Calogero Foti, si è rivelata avara di novità. Riassumibili nell’individuazione degli ospedali militari di Palermo e Messina come aree per eventuali quarantene preventive, nell’aumento dei laboratori per le analisi dei tamponi (nessuno a Siracusa e Ragusa), nello stop alle gite da e per la Sicilia e la disposizione di controlli direttamente a bordo delle navi che soccorrono migranti.
Per conoscere ogni dettaglio operativo più concreto, in particolare relativo a quanti faranno rientro in Sicilia dal nord Italia e dalle cosiddette “zone gialle”, bisognerà attendere l’incontro di domattina Stato-Regioni.
I sindaci del siracusano, subito dopo le comunicazioni scarne della Regione, hanno avviato un fitto scambio di messaggi.
“Macchina sufficientemente pronta, nessun motivo di allarme”, ha spiegato tra l’altro il presidente Musumeci.

https://www.facebook.com/regionesiciliana/videos/189517052277092/

Disposto un piano di sanificazione straordinaria dei pronto soccorso degli ospedali regionali, dei bagni, delle cucine e dei percorsi maggiormente frequentati. Dei 270 posti letto di malattia infettiva, circa 70 sono stati preventivamente accantonati per eventuali casi di Cod19. Sono le famose stanze di biocontenimento a pressione negativa. Due di queste all’Umberto I di Siracusa, 24 a Catania (Garibaldi, Vittorio Emanuele, Cannizzaro); 12 al Gravina di Caltagirone; 9 a Palermo (Policlinico, Cervello e Ismett); 5 all’Umberto I di Enna; 4 all’ospedale Maggiore di Modica, 3 al Policlinico di Messina, 2 al Sant’Elia di Caltanissetta; 1 al Sant’Antonio Abate di Trapani e al Vittorio Emanuele di Castelvetrano.
È partita in mattinata la richiesta di Cgil, Cisl e Uil al presidente della Regione Nello Musumeci, per un incontro urgente in tema di coronavirus “al fine di prendere contezza circa i provvedimenti a favore della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e delle eventuali misure necessarie”.
Le sigle sindacali di Polizia Penitenziaria hanno invece chiesto l’adozione di misure di prevenzione all’interno delle carceri siciliani.
Intanto, Codacons Sicilia denuncia come sia difficile in Sicilia attuare la prima norma del decalogo di prevenzione, quella che suggerisce di lavarsi spesso le mani. “Come dimostrano le numerose segnalazioni pervenute, i Comuni e gli uffici pubblici sono spesso sprovvisti di sapone e igienizzante. Pertanto – dice il segretario nazionale Francesco Tanasi – è quantomai necessario dotare i bagni di tutti gli edifici pubblici delle più elementari dotazioni, quali sapone e disinfettanti”.




Coronavirus e fake news su WhatsApp, il sindaco di Siracusa: "attenersi alle notizie ufficiali"

Sono ore di ingiustificato allarme, anche in provincia di Siracusa. Decine di messaggi invadono i gruppi whatsapp con false notizie. Per fare chiarezza e bloccare fake news dannose per la città, il sindaco di Siracusa Francesco Italia è intervenuto sui suoi canali social.
“Nel momento in cui scrivo, sulla base delle informazioni in mio possesso, non si registrano casi di infezioni da coronavirus in provincia di Siracusa e in Sicilia. Qualora questo avvenisse, anche la regione siciliana e tutta la provincia di Siracusa si adegueranno alle prescrizioni ministeriali”, scrive il primo cittadino.
“Tutte le istituzioni a livello locale e centrale sono impegnate a rispondere nel modo migliore possibile a questa situazione. Grazie alle centinaia di donne e uomino che dentro e fuori dagli ospedali, da giorni e senza sosta, lottano contro questo nemico invisibile”.
Poi l’invito, assolutamente da condividere: “attenetevi esclusivamente alle notizie che provengono da fonti ufficiali e rispettate le 10 regole stilate dal Ministero”.




Scuole ed edifici pubblici: sanificazione straordinaria a Priolo, prevenzione da Covid-19

Il Comune di Priolo ha deciso di provvedere ad una sanificazione straordinaria di tutti gli edifici pubblici: scuole, enti, teatro, guardia medica, centro anziani, studi medici. La sanificazione sarà eseguita per almeno 3 volte, con cadenza di 10 giorni tra un intervento e l’altro. E’ una misura operativa messa in campo per aiutare tutti ad allontanare le preoccupazioni collegate al coronavirus.
I soggetti più deboli e quindi maggiormente a rischio, come anziani, diabetici, chemioterapici e radioterapici, saranno visitati a parte dai medici di famiglia e potranno recarsi negli studi previo appuntamento.
Il sindaco Pippo Gianni ha deciso di fissare un appuntamento settimanale con i medici, ogni lunedì, per seguire l’evolversi della situazione; se nell’arco di 8 giorni dovessero esserci elementi di novità di qualsiasi natura si programmerà un incontro urgente.
“Particolare attenzione – ha detto il primo cittadino – sarà rivolta ai luoghi maggiormente frequentati, soprattutto dai più piccoli, come le scuole”.
Per il resto, i consigli da seguire sono quelli già resi noti dal Ministero della Salute. Il più importante, quello di lavarsi costantemente le mani con sapone o disinfettante.




Grande successo per il Carnevale Avolese: in migliaia a ballare in piazza con FMITALIA

Grande successo ieri per il Carnevale Avolese 2020. la Discoteca in Piazza Umberto I con FMITALIA ha regalato a migliaia di persone divertimento, spensieratezza, momenti di condivisione per tutte le età. La Domenica di Carnevale era uno dei momenti più attesi, già dal pomeriggio con la Gran Sfilata di Re Carnevale. I carri allegorici sapientemente preparati nei mesi precedenti hanno fatto la loro comparsa tra le vie del centro di Avola. Mimmo Contestabile, speaker di FMITALIA, in piazza Umberto I ha presentato  i carri allegorici, animati dai gruppi mascherati. Apertura alla grande con la Regina Carnevale. Poi il gruppo Folk Val Di Noto Città di Avola, i giocolieri, gli sbandieratori, i tamburi, i Black&White Street Band e ancora, danze, la riproposizione di giochi d’epoca. La grande festa in piazza con FMITALIA è partita in serata, con i dj e i vocalist capaci  come sempre di trasportare per ore una piazza straripante verso la massima allegria e spensieratezza, ingredienti tipici dell’atmosfera carnascialesca. Migliaia di sorrisi a testimoniare l’apprezzamento totale, come da tradizione, dello spettacolo di una formula vincente e professionale. E adesso si prosegue con una lunga lista di appuntamenti, per tutta la giornata di oggi in attesa del gran finale di domani, il Martedì Grasso, con la  madrina d’eccezione, Simona Ventura  e la cantante Ana Mena.




Ritardi di pagamento dei Comuni alle imprese: a Siracusa media oltre i 60 giorni

I ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni rallentano l’economia italiana. La legge prevede, ad esempio, un limite di 30 giorni per i pagamenti da un Comune ad una impresa, ma in Sicilia ad esempio ne occorrono in media 45.
Lo rivela l’Osservatorio Economico di Confartigianato Sicilia. Secondo l’analisi, quasi il 40% dei Comuni siciliani (il 39,8%) liquidano oltre i limiti della legge, in alcuni casi superando anche i 60 giorni di attesa.
Tra i Comuni dove il ritardo supera persino il dato medio regionale c’è Siracusa, con una incidenza di pagamenti oltre i 60 giorni pari al 57,1%, seguita da Ragusa (50%), Catania (46,4%), Messina (45,4%), Agrigento (37,2%) ed Enna (36,8%).
I vertici di Confartigianato Sicilia rilanciano l’idea della compensazione diretta e universale tra i debiti (fiscali e contributivi) e i crediti delle imprese verso la pubblica amministrazione. “La sua applicazione – spiegano – consentirebbe in un anno di estinguere oltre la metà (53,5%) del debito della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese, portandoci in linea con l’Europa”.