Siracusa. Gli studenti alla scoperta della Riserva Ciane-Saline, via agli incontri

La riserva naturale orientata Ciane-Saline di Siracusa ha aderito al progetto “La bellezza che resiste – Viaggio nel patrimonio naturale  siracusano”. Iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Educative del Comune di Siracusa che mira a valorizzare e salvaguardare le risorse naturali ed archeologiche del territorio siracusano. Coinvolti otto istituti scolastici della città.
Nei giorni scorsi, gli studenti hanno partecipato ad incontri con il direttore ed i funzionari del servizio di gestione della Riserva, curata dal settore Territorio ed Ambiente della ex Provincia Regionale. Insieme al funzionario responsabile del Settore Politiche Educative del Comune di Siracusa, sono state illustrate le peculiarità naturalistiche della riserva Ciane-Saline di Siracusa.
A fine marzo, gli studenti svolgeranno poi delle visite didattiche all’interno della riserva Ciane-Saline di Siracusa alla scoperta delle specie animali, arboree ed erbacee che vivono nell’area naturalistica.




Scooter elettrici per dipendenti pubblici e studenti, MeetUp Siracusa: "Non sia spreco stile go-bike"

“Massima attenzione all’utilizzo dei 400 mila euro che il Comune intende impiegare per l’acquisto di scooter elettrici in modo da incentivare la mobilità sostenibile”. Il meetup Siracusa del Movimento 5 Stelle lancia questa sollecitazione e contesta alcuni aspetti dell’iniziativa, che sarebbe finanziata con fondi previsti da un accordo di programma  tra la Regione ed il Ministero dell’Ambiente. “I mezzi – ricordano gli attivisti  -sarebbero destinati ai dipendenti degli enti pubblici territoriali, incluse le scuole, per disincentivare l’uso dell’auto nel tragitto casa-lavoro e casa-scuola.Iniziativa a tempo perché dopo sei mesi, dodici al massimo, andrebbero destinati ad altri con finalità non del tutto chiare. Nel timore che possa ripetersi un altro spreco ‘insostenibile’, come quello delle go-bike, chiediamo all’assessore Maura Fontana di fissare da subito regole chiare per l’utilizzo dei mezzi per garantire sin da ora che non finiranno in deposito comunale o, peggio, in qualche garage privato”.
Il meetup Siracusa condivide “il principio della necessità di stimolare la cultura dell’elettrico su strada e per questo ci domandiamo se non sia il caso di inserire nel progetto comunale anche la realizzazione di diverse colonnine di ricarica pubbliche che renderebbero ancora più “incentivante” il ricorso all’elettrico. Ci domandiamo poi se non si ritenga più utile l’acquisto di bici a pedalata assistita, più economiche degli scooter elettrici, e probabilmente più adatte per le categorie che, in un primo momento, sarebbero coinvolte nel progetto. Sull’esempio di altre città italiane, sarebbero poi da prevedere anche incentivi economici per i dipendenti che si recano a lavoro in bici e/o con i mezzi pubblici”.
Intanto il meetup Siracusa chiede spiegazioni sui fondi “ricevuti dal  ministero dell’Ambiente nel 2018 e destinati ad incentivare la mobilità sostenibile, secondo un progetto che comprendeva l’acquisto di bus elettrici e la realizzazione di due piste ciclabili cittadine. Tra gare andate deserte e tanta confusione per acquistare prima due, poi uno, poi di nuovo due bus, pare che il Comune di Siracusa giochi contro se stesso. Il tempo passa, l’immobilismo resta tra decisioni uguali e contrarie assunte nel giro di pochi mesi. La mobilità sostenibile è tema serio e delicato -concludono i 5 Stelle- addirittura cruciale per una città strozzata da un traffico asfissiante e senza alternative. Non la si usi per accalappiare finanziamenti che poi il Comune rischia di dover restituire”.




VIDEO. Povero Ippocrate: "sistema di riconoscimento invalidità era compromesso"

A far partire l’inchiesta “Povero Ippocrate” è la denuncia di un cittadino. Un patronato di fatto, non esattamente dichiarato, gli aveva chiesto 2.000 euro da “girare ai medici” per il riconoscimento di una invalidità. Un video registrato dallo stesso privato documenterebbe la scena. Da lì scattano le indagini che porteranno a svelare quello che il procuratore capo di Siracusa, Sabrina Gambino, definisce “un circo”.

Un sistema altamente compromesso, dove gli episodi non sarebbero stati isolati ma sistemici. “Impressiona l’abitualità della condotta”, dice ancora il procuratore con accanto i sostituti Tommaso Pagano e Salvatore Grillo. Una serie di condotte spregiudicate, filmate e documentate da ore di intercettazioni. “Il sistema di riconoscimento dell’invalidità era ormai compromesso, non funzionava se non si pagava”, spiega Grillo.

Al centro della vicenda c’è Rosaria Mangiafico, ritenuta dagli investigatori figura di primo piano. Sarebbe riuscita a creare una rete che coinvolgeva tanti medici. Riusciva ad “arrivare” a due categorie: medici delle commissioni Inps ed Asp e medici che dovevano fornire i certificati su cui imbastire le pratiche.

C’era chi pagava pur avendo diritto alla pensione di invalidità o all’accompagnamento e soprattutto chi non presentava alcuna patologia o disabilità. Eppure in un caso viene prospettato persino un tumore che, in realtà, non c’è. Verbalizzate inesistenti crisi di pianto, un falso invalido che danza davanti al medico compiacente che ride, visite mai eseguite, un medico che attesta la sua presenza in commissione per visite svolte in sua assenza, una finta badante e tutta una serie di consigli e trucchi anche su come vestirsi o presentarsi alle visite.

Nell’indagine non finiscono solo i medici di Inps ed Asp compiacenti ma anche i falsi invalidi e gli intermediari. Il passaggi di denaro ai medici come contropartita della corruzione è stato documentato dalle immagini. Soldi ma anche regali, come profumi e persino un viaggio all’estero. E’ stato disposto il sequestro per equivalente dei conti correnti degli indagati per complessivi 600mila euro.
Una cinquantina di Carabinieri del comando provinciale hanno eseguito i provvedimenti cautelari insieme a perquisizioni e sequestri.




Teatro greco, Inda e Parco Archeologico cercano un accordo: "vertice con Musumeci"

Tra Parco Archeologico di Siracusa e Fondazione Inda non c’è ancora accordo sulla nuova convenzione per l’utilizzo del teatro greco in occasione degli annuali spettacoli classici. Il neonato parco autonomo ha proposto un aumento del canone pari a 150 mila euro, più un incremento delle royalties sullo sbigliettamento. La Fondazione Inda, uno dei pochi enti di cultura italiani a reggersi quasi per intero solo sui propri incassi, chiede un aumento più contenuto.
Le parti sono tornate ad incontrarsi in V commissione Ars. Nel rispetto dei rispettivi ruoli e funzioni e riconoscendo l’importanza strategica degli spettacoli classici da una parte e le necessità di tutela dell’antico monumento dall’altra, non hanno ancora ricucito la distanza.
“Inda e Parco Archeologico di Siracusa non possono considerarsi avulsi l’uno dall’altro ma, al contrario, devono ragionare ed immaginare una visione futura di stretta e proficua collaborazione”, dice il deputato regionale Giovanni Cafeo, presente all’audizione.
Per trovare in extremis un accordo – a maggio al via la nuova stagione Inda – scende in campo il presidente della Regione, Musumeci. E’ stato fissato un vertice a tre, insieme ai rappresentanti della FOndazione Inda e la direzione del Parco Archeologico. “Si deve riuscire a mettere fine ad una vicenda che rischia di danneggiare tutti, in primis proprio la città di Siracusa e i suoi operatori economici”, spinge Cafeo che teme le ricadute di un non “no-deal”.




Psicosi da Coronavirus, Federfarma Siracusa: "gli allarmismi sono ingiustificati"

Il presidente di Federfarma Siracusa, Salvo Caruso, interviene sulla psicosi da coronavirus che sembra aver contagiato la provincia aretusea. Farmacisti siracusani sono chiamati ogni giorno a dover smentire fake news ed elementi di confusione ad un’utenza sempre più preoccupata. “Al di là dell’aumento esponenziale della vendita di mascherine monouso, fatto più di colore che altro vista l’assai limitata capacità di questo strumento nel prevenire eventuali infezioni, quello che più infastidisce è una sorta di diffidenza strisciante che sembra voler contagiare, questa sì in maniera preoccupante, alcuni cittadini verso la comunità cinese radicata nel nostro territorio, formata da uomini e donne che spesso la Cina non l’hanno neppure mai vista”.
I controlli delle autorità italiane sono capillari, anche a Siracusa. “Possiamo tranquillamente affermare che non esiste nessun particolare pericolo di infezione nel frequentare esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi, così come nessun elemento conosciuto impedisce la fruizione dei ristoranti e delle altre attività di somministrazione”, dice ancora Caruso.
“I consigli per restare comunque sereni restano sempre gli stessi a cominciare dall’evitare i viaggi in Cina. Ma anche vaccinarsi per la normale influenza, in modo da evitare possibili preoccupazioni e sovraffollamenti nelle strutture sanitarie, senza dimenticare infine di lavare con regolarità le mani, starnutire coprendosi la bocca con il gomito ed evitare luoghi affollati e non arieggiati per troppo tempo”.




Siracusa. Fiera del Mercoledì, blitz della Municipale contro abusivi e chi sporca: il video

Blitz della Polizia Municipale al mercato del mercoledì. Agenti tra piazzale Sgarlata e San Metodio per una operazione congiunta con i colleghi dell’Ambientale e dell’Annonaria. Inizia il contrasto deciso alle forme di abusivismo commerciale tra le bancarelle del grande mercato (oltre 300 venditori, ndr) e il controllo del rispetto delle nuove regole per la raccolta dei rifiuti.

Dopo la linea morbida e le diffide delle scorse settimane, oggi sono scattate le multe per i commercianti non in regola. Nonostante il tempo inclemente ed il ridotto numero di operatori, a causa della concomitante festa di Sant’Agata a Catania, l’operazione si è svolta come pianificato dagli uffici competenti. A seguire le operazioni, anche gli assessori Andrea Buccheri e Cosimo Burti.




Siracusa. Proroga per Tekra, slitta ad aprile l'aggiudicazione dell'appalto rifiuti

Avanti con Tekra fino alla fine di marzo. Il Comune di Siracusa ha concesso una proroga tecnica all’azienda campana che si occupa del servizio di igiene urbana nel capoluogo. Agli uffici serve ulteriore tempo per completare le verifiche propedeutiche all’aggiudicazione dell’appalto settennale, vinto dalla Tech. Non prima di aprile, quindi, la firma del contratto ed il cambio di gestore (ma non di modalità di espletamento del servizio). Poco meno di 3 milioni di euro la somma impegnata per i due mesi di proroga.
Intanto, sono arrivate le nuove forniture per completare la distribuzione di carrellati ai condomini di Grottasanta, quartiere dove il porta a porta non è ancora realmente iniziato. Per i kit domestici, distribuzione gratuita negli uffici comunali di via Italia e di via Elorina.




Una storia di buona sanità: turista pugliese "salvato" dai medici dell'Umberto I di Siracusa

Una storia di buona sanità con protagonisti i medici dell’Umberto I di Siracusa. Hanno salvato la vita di un anziano paziente, arrivato in città dalla Puglia per qualche giorno di vacanza. L’uomo, 84 anni, ha accusato improvvisamente un malore ed è stato accompagnato al pronto soccorso. Gli esami diagnostici eseguiti hanno fatto emergere la presenza di tre aneurismi alla aorta addominale.
Una situazione critica, con la stessa vita dell’uomo a rischio senza un immediato intervento, molto delicato su di un paziente di quella età. I medici del reparto di Chirurgia vascolare, diretto dal primario Antonino Motta, non hanno perso tempo e dopo sette ore in sala operatoria, hanno portato a termine il complesso intervento.
L’uomo sta bene ed è ancora ricoverato a Siracusa. Ma le sue condizioni sono in netta ripresa. “Grazie all’equipe medica che si è presa cura di me, salvandomi la vita. Non è vero che la buona sanità esiste solo nel Nord Italia. Anche qui a Siracusa ho trovato medici eccezionali”, il messaggio che ha voluto inviare all’indirizzo del reparto che si è preso cura di lui.




Siracusa. Dai fondali dell'Arenella fino alla Libia: la storia svelata di due cavi sottomarini

C’era un’Italia viva per davvero. Un Paese che sapeva valorizzare i suoi industriali ed i suoi inventori, chiamare a raccolta le menti migliori e creare avanguardia. Un pezzo di storia di quella Italia giace ancora nei fondali dell’Arenella, a Siracusa. E corre via verso l’Africa a profondità variabile dai 5 ai 75 metri.
Dai fondali siracusani partono due cavi telegrafici sottomarini: vennero posati tra l’aprile ed il maggio del 1912. Era in corso la guerra italo-turca, la vivace e forse aggressiva Italia era capace di mettere in un angolo l’impero ottomano, con idee tecnologiche ed ambiziose. Una di queste era quel progetto di collegamento via cavo con l’Africa, per mettere subito in contatto con la madrepatria le neo colonie italiche. E’ una storia che chiama in causa Pirelli, quel Pirelli, convocato dal governo Giolitti per realizzare il collegamento Siracusa-Africa. Mentre un certo Guglielmo Marconi si recava in Africa perchè la sua invenzione, la radio, avrebbe fatto svoltare i tradizionali collegamenti dell’epoca.
Autore dell’interessante ricerca storico-scientifica è il diver siracusano Fabio Portella. Insieme al suo gruppo, ha compiuto qualcosa come 4 mesi di immersioni per esplorare circa 30km di fondali, forti di una passione che rende possibili anche studi sfiancanti.
Sono riusciti così a censire, rilevare e mappare i due storici cavi che ancora solcano il Mediterraneo. “Uno raggiunge Tripoli, l’altro Bengasi”, racconta Portella. “La loro esistenza non è una scoperta in senso stretto. Ma è stato utile, sul piano storico, riportare alla luce una realizzazione di un secolo fa che ci ha permesso di ricostruire la vivacità di una Italia a tratti geniale, senza entrare nel merito dei conflitti”.
La scelta di Siracusa come terminale italiano dell’operazione non fu semplice. “In un primo tempo, il governo pensava a Catania. Anche per via dei migliori collegamenti telegrafici con Roma. Poi però vinse l’idea di Siracusa, intanto perchè più a sud e poi comunque c’erano porto e stazione per far arrivare uomini e mezzi da utilizzare nell’impresa. Unica raccomandazione, stare lontani dalle tonnare a quei tempi numerose ed in piena attività. Con l’occasione venne comunque potenziata anche la linea telegrafica Siracusa-Roma”.
I cavi sono genericamente segnalati sulle mappe nautiche. “Con il nostro censimento abbiamo però appurato che non vengono dichiarati nella zona corretta. Ci sono errori che variano dai 200 ai 400 metri lineari”, aggiunge Fabio Portella. Tutte le informazioni sono state comunicate agli organi competente, dalla Capitaneria di Porto alla Soprintendenza del Mare.
In realtà, nella storia c’è anche spazio per un mistero. Anzi, due. I cavi trovati dal team di Portella sono in realtà quattro. Due sono quelli che arrivano in Libia, all’epoca Cireniaca e Tripolitania. E gli altri due? Uno è tranciato, l’altro punta verso il cuore del Mediterraneo. Chissà quale altra storia avrebbe da raccontare.




Siracusa spazzata da intense folate di vento, primi disagi. Peggioramento in serata

Forte vento protagonista di giornata. Da nord a sud, provincia di Siracusa sferzata da intense folate di maestrale, con la Protezione Civile che mette in guardia circa il possibile peggioramento della situazione a partire dal tardo pomeriggio, con raffiche di burrasca forte e mareggiate sulle coste.
In allerta il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, con i primi interventi in coda per alberi o rami caduti, cornicioni, cartelloni stradali e generica assistenza. Su strada, attenzione per la possibile presenza di cassonetti o altri oggetti trasportati dal vento. Nella mattinata, un materasso matrimoniale è stato avvistato su Scala Greca mentre si “muoveva” direzione via Caduti di Nassirya.
Un albero è caduto sulla sede stradale in contrada Spinagallo. Un pesante tronco di carrubo ha ceduto in traversa Belvedere di Scala Greca, abbattendo anche un piccolo tratto di muro a secco. Per la stretta e traffica stradina si è trattato di un inconveniente non da poco.