Siracusa. Anche le analisi chimiche confermano: niente percolato ad Arenaura

Anche le analisi di laboratorio hanno confermato che non si tratta di percolato. Trova riscontro, quindi, quanto già scritto nei giorni scorsi relativamente al video comparso sui social in cui si vedeva un cassone perdere del liquido, in una zona non aperta al pubblico del centro di raccolta di Arenaura.
“Quei cassoni contengono i cosiddetti residui dalla pulizia stradale per le operazioni di trasbordo a termini di legge”, spiega in una articolata nota Tekra, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana a Siracusa. “I liquidi presenti in corrispondenza dell’area di sedime dei cassoni non sono altro che l’acqua contenuta nei residui dalla pulizia stradale. Questi rifiuti, infatti, sono il prodotto dell’attività di spazzamento operata mediante macchine operatrici (autospazzatrici) che, onde evitare il sollevamento delle polveri, nebulizzano acqua che viene anch’essa aspirata e dirottata nel cassone di contenimento e, consecutivamente, nei cassoni scarrabili utilizzati per il trasbordo”. Pertanto, dentro il cassone posso finire inerti (ghiaia, sabbia, terriccio) cui sono frammisti rifiuti stradali come cartacce, mozziconi di sigarette, lattine, bottiglie, plastica in genere, fogliame. Rimangono nei cassoni “per un tempo talmente ridotto che, anche in considerazione della scarsa frazione organica presente, non vi è la possibilità di innesco di quei fenomeni chimici e fisici dai quali si genera il percolato”, argomenta inoltre Tekra.
In ogni caso, dopo un sopralluogo della Polizia Ambientale, un campione di liquido è stato sottoposto a specifica analisi chimica che ha escluso l’ipotesi percolato.




Coronavirus, casi in Sicilia? Secca smentita del Cannizzaro: "nessun accesso"

I primi casi accertati in Italia di coronavirus generano preoccupazioni. Molte fortunatamente infondate, come quello che hanno preso a girare sui social con riferimenti a casi di contagio a Catania. Dall’azienda ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania pronta la smentita. “Nessun accesso correlabile con l’emergenza in atto è stato registrato al Pronto Soccorso o ad altre strutture dell’Ospedale Cannizzaro. Qualunque informazione di diverso contenuto è da ritenere infondata”. Il direttore generale Salvatore Giuffrida smentisce così presunti casi di turisti di nazionalità asiatica ricoverati per accertamenti su eventuale contagio da 2019-nCoV.
Il Ministero della Salute ha già diffuso alle Regioni e alle aziende sanitarie provinciali le indicazioni su come affrontare la questione. “L’attenzione sull’aspetto epidemiologico è al momento quello centrale – spiega la direttrice di Epidemiologia dell’Asp di Siracusa, Lia Contrino – Se una persone avvertisse dei sintomi che dovessero indurre in sospetto, partirebbero le relative verifiche, fermo restando che questo è il periodo di picco dell’influenza e che ci sono diversi virus stagionali e batteri che circolano”.
Nel caso in cui si avvertissero dei sintomi, ad ogni modo, “la cosa da non fare nella maniera più assoluta è presentarsi al Pronto Soccorso. Se dovesse mai arrivare il virus occorrerebbe evitarne la diffusione. In tal caso sarebbe opportuno restare in casa, chiamare un sanitario, che saprebbe come comportarsi di conseguenza. Nel caso in cui lo ritenesse opportuno, partirebbero i sistemi di verifica. A questo proposito la Regione si è attrezzata velocemente per poter effettuare delle analisi specifiche”.
Contrino invita a non lasciarsi prendere dal panico. “Non alieniamo i cittadini orientali- si raccomanda- il periodo di incubazione è di 14 giorni. E’ questo aspetto temporale il nostro punto di riferimento. Sarebbe assurdo vedere negli orientali un pericolo a prescindere. Si tradurrebbe in discriminazione”.




Cambio appalto e licenziamenti, i dipendenti Siram: "buttati in mezzo alla strada"

Si sono dati appuntamento in piazza Duomo, sotto la sede del Comune di Siracusa. Sono i lavoratori della Siram, la ditta che si è occupata per conto di Palazzo Vermexio di pronto intervento, segnaletica stradale e manutenzione elettrica degli edifici comunali e scuole.
Protestano perchè non a tutti i 14 dipendenti attuali è garantito l’impiego nel cambio appalto. Il servizio, al termine di una procedura complessa, è stato assegnato a seguito di gara alla Caec, facente parte del consorzio Stessi srl. La contrazione del canone di servizio (sceso a 1,2 milioni di euro per 4 anni) ed il computo delle necessità aziendali, hanno portato alla formulazione di un piano occupazione che non supera le 10 unità: 4 già in forza all’azienda e 6 da assumere tra gli ex Siram.
Ma la procedura di licenziamento collettivo, intanto, questa mattina si è arenata all’ufficio del lavoro, a causa dell’assenza di una delle parti. I sindacati, a fianco dei lavoratori Siram, chiedono l’intervento del sindaco e l’applicazione della clausola sociale per la salvaguardia dei livelli occupazionali.
Dall’altro lato, però, l’ufficio del lavoro aveva chiarito con una sua precedente nota che “il contratto nazionale metalmeccanico non prevede la cosiddetta clausola sociale”. Dalla mezzanotte, però, gli ex Siram rischiano di ritrovarsi senza lavoro. Contestano, insieme ai sindacati, anche le modalità di selezione degli eventuali 6 da assumere per l’espletamento del servizio con la nuova azienda. “Siamo in servizio da quasi 15 anni ed improvvisamente ci ritroviamo in mezzo ad una strada”, raccontano mentre attendono un possibile incontro con il sindaco, Francesco Italia.




"Siciliano per Cultura", l'ultimo libro di Fabio Granata: presentazione al museo Orsi

“Siciliano per cultura” è il titolo dell’ultimo libro di Fabio Granatam edito da Mario Bonanno. Domani alle 10.30 la presentazione, nell’auditorium del museo Paolo Orsi. Interverranno i sindaci di Siracusa e di Noto, Francesco Italia e Corrado Bonfanti, il direttore del grande Parco Archeologico di Siracusa, Calogero Rizzuto, il soprintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi, e la soprintendente ai Beni Culturali di Siracusa, Donatella Aprile.
E’ un appassionato racconto di una esperienza di governo sul patrimonio materiale e immateriale della Sicilia, attraverso lo sguardo consapevole di una comunità di “siciliani per cultura” che affiancarono l’autore in una stagione particolarmente feconda: la Sicilia, il SudEst, Siracusa, il Patrimonio Unesco, la tutela della Bellezza e del Paesaggio come Stella Polare.




Siracusa ed il suo parco archeologico: nel 2019 è stato uno dei siti "top" in Italia

Il parco archeologico di Siracusa figura tra i siti più visitati d’Italia, per l’esattezza è il 12.o per numero di ingressi. Con quasi 700mila visitatori nel 2019, si piazza prima del Museo archeologico di Napoli, della Galleria Borghese di Roma, del Parco archeologico di Paestum, della Pinacoteca di Brera e dei Musei Reali di Torino. Un momento di grande rinascita su cui ha influito anche il riordino del sistema dei Parchi archeologici e la collegata autonomia gestionale in attesa di quella economica
In Sicilia leader rimangono la Valle dei Templi di Agrigento (940mila visitatori) e il Teatro Antico di Taormina (890mila ingressi), fra i primi sette siti più visitati d’Italia. Prima ancora del Museo Egizio e della Venaria Reale di Torino, della Reggia di Caserta e di Villa Adriana e Villa D’Este a Tivoli. Bene la Villa del Casale di Piazza Armerina, i parchi di Segesta e Selinunte e il Chiostro di Monreale.

I dati sono stati diffusi dal dipartimento regionale dei Beni culturali, guidato da Sergio Alessandro, dopo che il ministero dei Beni culturali, nei giorni scorsi, nello stilare la graduatoria nazionale non aveva inserito gli analoghi luoghi siciliani della cultura. Una “dimenticanza” dovuta all’autonomia che la Regione ha in materia.
Sono ben sette i siti dell’Isola che si collocano nei primi trentasette posti delle destinazioni più frequentate da visitatori e turisti in Italia.




Fiera del Mercoledì, è deciso: via la licenza a chi continua a buttare rifiuti in terra

Decisa la linea dura per i venditori ambulanti che continuano a lasciare la loro spazzatura in terra, al termine del grande mercato settimanale del mercoledì. Piazzale Sgarlata e la limitrofa area di San Metodio si riempie letteralmente di buste e bustine in plastica, cartone, residui di ortaggi e molto (troppo) altro.
Non è bastato consegnare ieri ad ognuno dei circa 350 venditori sacchetti per il conferimento della spazzatura. Le abitudini sono sempre rimaste le stesse.
Dalla prossima settimana, allora, si passa direttamente alle multe. Con un doppio servizio programmato, agenti dell’Annonaria e della Ambientale eleveranno sanzioni a quei venditori che saranno sorpresi a smontare senza aver ripulito. Alla terza multa scatterà la sospensione della licenza. E se, dopo questo, dovessero ancora essere ripetuti gli stessi comportamenti, la licenza potrà essere revocata e lo stallo riassegnato.
Così ha deciso l’assessore alle attività Produttive, Cosimo Burti, dopo una serie di incontri con il collega di giunta Andrea Buccheri (Ambiente) ed i responsabili della Municipale interessati. “Quel mercato funziona e bene, economicamente. I venditori guadagnano e tanti sono in lista di attesa per potervi avere accesso. E di questo siamo ben lieti. Però deve essere punto chiaro a tutti che i luoghi vanno rispettati. Ho apprezzato l’atteggiamento dei rappresentanti degli ambulanti, ma ora dobbiamo passare ai fatti per riprendere il controllo di un fenomeno che arreca disagi ai residenti ed alla collettività in genere”, spiega l’assessore Burti.




Siracusa. Scooter elettrici per i suoi dipendenti, il Comune pronto all'investimento

Per limitare il numero di auto in circolazione e fare un favore all’ambiente, il Comune di Siracusa sta pensando di dotarsi di un parco scooter elettrici. Verranno messi a disposizione dei dipendenti che così saranno invogliati a lasciare l’auto (e le sue emissioni) in garage, a beneficio del mezzo ad energia pulita. Palazzo Vermexio è pronto ad investire 400mila euro.
Gli uffici stanno al momento sondando il mercato, acquisendo preventivi da comparare per poi procedere alla redazione del bando di gara per la fornitura delle moto elettriche. Non molto tempo fa, il Comune ha aderito all’accordo di programma tra la Regione ed il Ministero dell’Ambiente che prevede anche incentivi per misure relative ai progetti “finalizzati agli spostamenti sistematici casa-lavoro per i dipendenti delle amministrazioni locali e regionali, da effettuare con veicoli elettrici”.
Dopo aver tentato (purtroppo con poco successo) la strada del car sharing e del car pooling, il Comune di Siracusa ci prova adesso con gli scooter elettrici a servizio dei propri dipendenti. Chissà come si rapporteranno gli impiegati con la novità.




Siracusa. Lo strano fenomeno: moria di pesci alla Pillirina, disposti accertamenti

Numerosi esemplari di pesci morti all’interno delle pozze d’acqua delle latomie costiere della Pillirina. Baby cernie, delle bavose e numerosi gamberetti galleggiavano a pelo d’acqua, ormai privi di vita. A notare l’anomalia è stato Carlo Gradenigo, anima dell’ambientalismo siracusano. Ha subito allertato l’Area Marina Protetta e grazie all’interessamento della presidente, Patrizia Maiorca, questo pomeriggio sul posto sono arrivati due militari della Capitaneria di Porto ed i tecnici di Arpa ed Asp. Saranno gli esami di laboratori a spiegare cosa è accaduto e quali le cause della improvvisa moria.

Il fenomeno ha interessato un’area compresa tra Punta Mola e Punta Tavola. L’acqua appare cristallina, priva di impurità o schiumosità. Da valutare la presenza di ossigeno in pozze che non sempre, durante la bassa marea, riescono a ricevere un adeguato ricambio.




Siracusa. Miasmi, sistema Nose seconda fase: nasi elettronici per seguire le "puzze"

Entra nella fase due il sistema di controllo dei miasmi noto come Nose. Messo a punto dal Cnr e da Arpa Sicilia, ha sin qui permesso ai cittadini di segnalare eventuali “puzze” e la loro origine attraverso una app gratuita. I dati raccolti nel medio periodo sono interessanti e permetteranno adesso, ad esempio, di posizionare dei nasi elettronici acquistati con bando della Regione. Questi campionatori verranno posizionati sul territorio provinciale seguendo anche le indicazioni che sono state fornite in questi mesi dalle segnalazioni degli abitanti di Augusta, Melili, Priolo e Siracusa e adesso anche Floridia e Solarino, inserite nel sistema.
Attraverso l’uso di complessi algoritmi e lo studio dei venti, gli esperti del settore sono convinti di poter risalire alla provenienza delle molestie olfattive. Quanto alla rilevazione scientifica di quello che finisce in atmosfera, verranno a breve in soccorso i nasi elettronici. Si attiveranno automaticamente per la raccolta di campioni dell’aria all’arrivo di 30 segnalazioni da un singolo comune, oppure 50 segnalazioni da tutto il territorio. Grazie ad una convenzione con l’Università di Catania, i campioni verranno esaminati nelle 24 ore.
Un investimento di circa 500 mila euro, con bando di gara europeo, per portare poi nel territorio 20 campionatori elettronici.
Altra novità è la costituzione di una Nose-Room ovvero un tavolo tecnico Arpa, sindaci, Protezione Civile, Prefettura ed Asp con il compito di raccogliere segnalazioni in “near real time”, elaborando informazioni e, in caso di necessità, attivare un apposito sistema di alert.
“Il Nose ha bisogno della collaborazione di tutti i cittadini delle aree interessate. Questa forma di scienza partecipata risulta fondamentale per il progetto, che sta aprendo un orizzonte fino a ora impensabile e che condurrà a dare risposte concrete a questo annoso e critico problema. Il mio invito è, pertanto, di essere molto vigili nel rilevare le puzze e di usare esclusivamente l’app Nose per la segnalazione”, l’invito del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro.
Per il Comitato Stop Veleni sono però ancora pochi 2 mila utenti. Tanti sono quelli che hanno scaricato o sono riusciti a scaricare l’app Nose per le segnalazioni delle molestie olfattive nell’area Augusta-Priolo-Melilli-Siracusa.




Siracusa. Rifiuti ingombranti, dal 6 febbraio il servizio può ripartire

Dal 6 febbraio riprende il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti e sarà possibile tornare a conferire i rifiuti di grandi dimensioni nei centri comunali di raccolta. Ad annunciare la ripartenza del servizio è la Tekra.
L’improvviso stop è stato conseguenza del coinvolgimento di un impianto di gestione rifiuti siracusano nell’operazione nazionale Black Sun. La struttura posta sotto sequestro era quella dove venivano stoccati proprio gli ingombranti raccolti a Siracusa. Palazzo Vermexio ha già individuato un altro impianto e dalla prossima settimana il servizio può tornare alla normalità.

foto archivio