Monsignor Giuseppe Costanzo, trent'anni a Siracusa: anniversario importante per l'Arcivescovo Emerito

Trent’anni a Siracusa. L’arcivescovo emerito, monsignor Giuseppe Costanzo arrivò in città il 28 gennaio 1990. Un anniversario che Salvo Sorbello, presidente provinciale del Forum delle Associazioni Familiari  evidenzia ripercorrendo alcuni momenti del percorso diocesano. Sorbello parla di Mons. Costanzo come di una “presenza autorevole e paterna, che anche da arcivescovo emerito non ha mai mancato di far sentire la sua voce. È importante che Siracusa sia sempre riconoscente per quanto mons. Costanzo ha fatto per la crescita spirituale e umana di tutta la nostra comunità, in momenti assai difficili, in cui la crisi ha privato i siracusani di certezze che sembravano incrollabili.  E’ stato in ogni momento un padre attento, autorevole ed affettuoso-prosegue-  come solo i padri che vogliono veramente il bene dei loro figli sanno esserlo.Desidero sottolineare in particolare la sua costante attenzione per i problemi della famiglia, che sono ogni giorno sempre più gravosi, per le nuove generazioni, alle quali ha dedicato con passione e lungimiranza la Scuola della Parola, per il lavoro, che deve servire l’uomo e non viceversa, per la tutela dell’ambiente, che non può essere ancora devastato”.
Mons. Costanzo ha realizzato il completamento della costruzione del Santuario della Madonna delle Lacrime, consacrato da Papa Giovanni Paolo II il 6 novembre del 1994 ed ha indetto, nel 2003, un “Anno mariano” in occasione del 50° anniversario della lacrimazione della Madonna a Siracusa mentre nel 2004 ha indetto un “Anno luciano” in occasione del 1700° anniversario del martirio di Santa Lucia. In quello stesso anno ha chiesto ed ottenuto dal Patriarca di Venezia la concessione del corpo di Santa Lucia per alcuni giorni. Rinnovando in noi fedeli siracusani la speranza di poter far tornare per sempre il corpo della Patrona nella nostra città.




La Cina del coronavirus: il racconto del siracusano Simone, studente a Pechino

Simone è uno studente siracusano in Cina, iscritto all’Università Internazionale con sede a Bejing (Pechino). Ma nella Cina del coronavirus e delle poche informazioni veicolate dalle autorità locali la paura si diffonde veloce quanto il contagio. E nonostante un corso di studi da completare, alla fine ha scelto di tornare per sicurezza a casa, almeno fino a quando la situazione non migliorerà. In un lungo post su Facebook ha raccontato cosa accade nel paese orientale.
“Siamo venuti a conoscenza dell’epidemia grazie ad amici e familiari, perché qui in Cina non è semplice ricevere notizie. Il silenzio è più forte, il non sapere è più potente. Il virus ha raggiunto già Pechino, la città in cui studiamo. La città è a corto di maschere protettive, tutte vendute. Ci consigliano di non visitare luoghi affollati, mercati, supermercati dove prodotti carnefici e uova vengono vendute. In Cina, quali posti non sono affollati?”, scrive lo studente siracusano.
“Migliaia di persone ovunque, gente che viaggia con galline morte nei secchi della pittura, chi dorme a terra, chi sputa e chi tira su con il naso. Per loro è normale, magari per noi no. Ma bisogna rispettarli, diverse culture, tradizioni e comportamenti”, aggiunge poi, dipingendo con le sue parole una situazione igienica non ideale quando c’è da contenere una epidemia.
“Le mense all’università qui a Pechino sono tutte chiuse, perché è periodo festivo (capodanno cinese, ndr). Dove dovrei andare a comprare da mangiare? Gli hotel chiudono le saune e le piscine, si preparano al peggio. Ho contattato la mia università per chiedere di continuare gli studi in Inghilterra, a Londra. Hanno rifiutato perchè la sanità nazionale non ha ancora riportato abbastanza casi”. In Occidente si parla di migliaia di contagi, ma “in Cina le notizie parlano di appena 100 casi, così, per evitare che il mondo pensi male del loro sistema”.
Viaggiare per allontanarsi dall’epicentro del contagio non è sempre agevole. “Gli aeroporti in giro per il mondo hanno già iniziato a bloccare chiunque proviene dalla Cina, per controlli, o per il rimpatrio. Hanno implementato telecamere che registrano cambiamenti di temperatura. Chiunque avesse decimi di febbre viene bloccato, investigato, registrato”, racconta ancora nel suo post il giovane Simone.
“Ho visto degenerare la situazione in poche ore. Stavamo per prendere un treno per andare a Chengdu, la città dei Panda. Gli ultimi dieci minuti abbiamo cambiato il biglietto. Ci hanno detto di evitare contatti con animali vivi. È facile per loro riuscire a cambiare i nostri piani, ma per noi non è facile cambiare ciò che abbiamo progettato da tanto, viaggi, progetti, carriera, studi, vita. Prenderemo precauzioni”. La prima, il ritorno a casa. Il coronavirus avanza veloce e miete vittime.




Trapianti di cornea, il futuro è ora più luminoso per due ragazzi

Due trapianti di cornea sono stati effettuati nel reparto di Oftalmologia dell’Ospedale di Lentini. Con il supporto del CTR (Centro Regionale Trapianti), della Banca degli Occhi del Veneto e della Direzione strategica aziendale, è stato possibile effettuare due cheratoplastiche (trapianto di cornea) a due ragazzi trentenni affetti da una patologia degenerativa della cornea.
”Adesso per loro si apre un nuovo orizzonte, potranno pianificare meglio le loro aspettative professionali e affrontare un percorso di vita più luminoso grazie al gesto di chi vede nella donazione l’ultimo nobile senso della propria esistenza”, ha detto la responsabile del reparto, Rosalia Maria Sorce, autrice degli interventi con la sua equipe.
La cheratoplastica è l’intervento chirurgico attraverso il quale si provvede alla sostituzione totale o parziale della cornea originaria, non più funzionale e fortemente danneggiata, con un elemento analogo sano proveniente da un donatore.
Gioia e commozione per i due pazienti ed i loro parenti subito dopo gli interventi, perfettamente riusciti. “Questi episodi – prosegue Rosalia Sorce – rappresentano sicuramente la più bella delle gratificazioni professionali oltreché una forte spinta emotiva a dare sempre di più nel proprio lavoro”.
“Donare è un grande atto d’amore, un gesto che va al di là di ogni pensiero – dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra -. Donare un organo significa ridare o migliorare la vita ad un altro essere umano e costituisce un “indicatore” importante del grado di sviluppo sociale. Formulo i migliori auguri ai due giovani e mi complimento con l’equipe di Oftalmologia che ha eseguito i due trapianti per l’alta professionalità messa in campo che inorgoglisce l’Azienda e pone l’ospedale di Lentini a livelli sempre più elevati”.
I due giovani, al primo controllo postoperatorio, stamane, hanno voluto ringraziare pubblicamente l’equipe con una lettera ed una foto. “Lo staff medico che mi ha assistito durante l’operazione – dichiara il primo paziente Francesco La Rosa – ha dimostrato professionalità ed empatia, nonostante il mio stato di agitazione. La mia più grande gratitudine spetta però alla dottoressa Sorce che ancora una volta, tramite la sua abilità sul campo, ha effettuato un magnifico lavoro che non credevo ancora oggi realizzabile. Ergo, sono orgoglioso di potere dire quanto io sia felice di potere finalmente riacquistare la vista al 100%”.
“Mi è stato diagnosticato cheratocono – aggiunge il secondo paziente Vittorio Latina –, a luglio del 2016 primo intervento all’occhio destro, con una diagnosi fatta dal dottore Paolo Mangiafico che mi ha affidato alla dottoressa Rosalia Sorce e intervento di trapianto di cornea. A distanza di tre anni sono stato sottoposto al secondo intervento all’occhio sinistro. Ringrazio il presidio ospedaliero di Lentini, il personale della sala operatoria, infermieri, anestesisti e tutta l’equipe del suddetto ospedale. Specifico ringraziamento al dottore Paolo Mangiafico e con grande affetto e stima alla dottoressa Sorce”.




Siracusa. Riduzione idrica da Adda alla Borgata, tecnici a lavoro

Un problema di natura elettrica, tecnicamente un fermo Enel, ha causato una grossa perdita idrica alla tubazione di viale Epipili.
I tecnici di Siam sono sul posto e stanno provvedendo alla riparazione. Il livello del serbatoio è particolarmente basso e questo comporterà una forte riduzione idrica a tutte le utenze della zona di Ortigia, Borgata, Umbertina, corso Gelone e Adda e limitrofe fino alla tarda serata di oggi.




Siracusa in tv, protagonista con la sua granita su Food Network

Mancano ancora diversi mesi alla bella stagione, ma la granita siracusana è già protagonista in tv. Su Food Network, puntata de L’Italia a Morsi dedicata a Siracusa ed in particolare al gustoso e rinfrescante alimento.
Chiara Maci ha condotto l’appuntamento, guidando lo spettatore alla scoperta della “fiera e nobile” Siracusa.
Clicca qui per il video.




Sanità siracusana in lutto, è venuto a mancare Salvo Leone

Lutto nel mondo della sanità siracusana. È venuto a mancare Salvo Leone, coordinatore infermieristico del reparto di Cardiologia dell’ospedale Umberto I. Aveva 49 anni.
Originario di Floridia, è stato anche il più giovane presidente dell’Ordine Professionale degli Infermieri. A dare la triste notizia proprio l’Opi provinciale.
Cordoglio viene espresso dal comitato regionale, che si è stretto alla famiglia colpita da questo grave lutto.
Sui social, l’affettuoso ed umano ricordo di tanti pazienti passati per il delicato reparto.




Tensostatico di Cassibile ancora chiuso, "colpa" di una clausola e della cabina elettrica

Mentre il tensostatico di Cassibile finisce al centro di un esposto alla Corte dei Conti, è bene precisare alcuni passaggi relativi alle fasi che hanno condotto alla sua realizzazione. Il finanziamento ottenuto dal Comune di Siracusa aveva una condizione ovvero che una ottenuto il collaudo, fosse l’amministrazione comunale a gestire in proprio per i successivi tre anni la struttura. Una condizione che oggi appare inattuabile.
Quanto al mancato allaccio alla rete elettrica, l’ufficio tecnico comunale si era subito attivato con il necessario preventivo di spesa. Ma per mancanza di disponibilità economica nel bilancio 2019 non si è potuto procedere con i lavori che pure i tecnici comunali avevano individuato per sistemare la cabina elettrica. Una operazione da circa 23mila euro per la sistemazione del prefabbricato all’interno del quale si sviluppa la parte elettrica (che lamenta infiltrazioni di acqua in più parti) e per lavori di natura prettamente elettrica. Ad oggi la cabina non è a norma.
Nel 2011 il Comune di Siracusa partecipò ad un progetto/gara del Ministero dell’Interno, per la realizzazione di impianti sportivi che potessero incentivare i giovani al rispetto delle regole e allo sviluppo del senso di comunità meglio. Era il progetto “Io Gioco Legale”. Palazzo Vermexio ricevette 462mila euro per la realizzazione di un campo polivalente coperto. L’impianto è stato completato nei tempi previsti e collaudato ma è sempre rimasto chiuso.
A giugno del 2019, la giunta comunale ha pubblicato un bando rivolto alle associazioni sportive del territorio, invitandole a manifestare la loro intenzione di utilizzare il polivalente. Ma ad oggi non si riesce a rendere fruibile l’impianto perché la cabina elettrica non è allacciata alla rete elettrica.




Siracusa ricorda Mario Francese, cerimonia al giardino della memoria

“Un esempio vivo dell’impegno professionale che è senso civico.” Così, il prefetto di Siracusa, Giuseppina Scaduto, ha ricordato Mario Francese intervenendo alla cerimonia organizzata da Assostampa Siracusa all’interno del giardino dedicato al giornalista ucciso 41 anni fa.
Il rappresentante di Governo ha voluto condividere con i giornalisti siracusani l’invito a “dare al quadrato” in ogni ambito professionale.
“Questo ha fatto Francese – ha concluso – e questo deve fare ognuno di noi.”
All’appuntamento, presenti il Questore, i Comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto Guardia Costiera, non hanno voluto mancare i volontari del Presidio Libera “Mario Francese” e i ragazzi della Consulta provinciale degli studenti.
“A loro consegniamo questo esempio di onestà, integrità e impegno – ha sottolineato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – Questa città guarda al futuro attraverso gli occhi e l’impegno di questi giovani. Ragazzi che mantengono la memoria e ne fanno patrimonio.”
“Facciamo tesoro dalla nostra memoria per raccontare la nostra storia e il nostro impegno civile – ha detto Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa Siracusa – Lo rinnoviamo ogni anno, nel nome di Mario Francese e di tutti i colleghi minacciati.”
La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa ai figli di Maria Francese, sorella del giornalista scomparsa lo scorso anno.
“È il primo 26 gennaio senza la signora Maria – ha detto Santo Gallo, consigliere regionale dell’Ordine regionale presieduto da Giulio Francese – A lei si deve la memoria viva di Siracusa per questo suo figlio. È stata pungolo continuo e riferimento per tutti i giornalisti siracusani. Maria Francese ha lottato perché il fratello venisse onorato dalla città di nascita”.




Siracusa. La foto: appuntamento con la luna, questione anche di geometria

E’ un invito alla meditazione, con quella calma di una poetica luna discreta protagonista della notte siracusana. Quando l’elegante corso Umberto si rivela il luogo ideale per un appuntamento, di persone e di pensieri. Ma in questa foto, l’appuntamento è con quella luna in preciso allineamento il viale umbertino, ad un’altezza di quattro gradi sull’orizzonte ed una illuminazione del disco lunare al 29%. L’attesa è stata lunga, fino alle 2.12 della notte, ma premiata dal risultato: una immagine che arriva diretta, piace senza troppe analisi e filtri. E la geometria astrale perfetta può anche passare in secondo piano. In fondo, era solo un…appuntamento. E proprio appuntamento è il titolo scelto dall’autore delle foto, Marcello Bianca. Reduce dal buon successo della prima collettiva fotografica di cui è stato tra i promotori, Bianca ha voluto così immortalare un’altra faccia della bellezza di Siracusa, spostando l’obiettivo dalle tradizioni immagini da cartolina.




Spreco di denaro pubblico? Esposto alla Corte dei Conti per il tensostatico di Cassibile

La paradossale situazione del tensostatico realizzato a Cassibile, con fondi pubblici, ma mai aperto finisce al centro di un esposto alla Corte dei Conti. A presentarlo, l’associazione Nuova Siracusa che porta a conoscenza della magistratura contabile quanto accaduto nell’arco di questi ultimi anni, purtroppo senza soluzione per la struttura sportiva pure realizzata.
Nel 2011 il Comune di Siracusa partecipò ad un progetto/gara del Ministero dell’Interno, per la realizzazione di impianti sportivi che potessero incentivare i giovani al rispetto delle regole e allo sviluppo del senso di comunità meglio. Era il progetto “Io Gioco Legale”. Palazzo Vermexio ricevette 462mial euro per la realizzazione di un campo polivalente coperto. L’impianto è stato completato nei tempi previsti e collaudato ma è sempre rimasto chiuso.
A giugno del 2019, la giunta comunale ha pubblicato un bando rivolto alle associazioni sportive del territorio, invitandole a manifestare la loro intenzione di utilizzare il polivalente. Ma ad oggi non si riesce a rendere fruibile l’impianto perché la cabina elettrica non è allacciata alla rete elettrica. Una storia che si lega anche al vicino impianto di calcio Tuccitto, oggetto di massiccia riqualificazione ma anch’esso ancora non utilizzato per lo stesso motivo.
La preoccupazione di Nuova Siracusa è che la struttura tensostatica ed il suo tappeto di giocano, possano ammalorarsi nell’assenza di ogni manutenzione ed uso. Alla Corte dei Conti viene allora chiesto di verificare se possano configurarsi ipotesi di sperpero di denaro pubblico “a causa della inerzia del Comune che, nonostante sia stato anche informalmente compulsato e sollecitato, continua nella condotta di totale inerzia, inoperosità a scapito della comunità di Cassibile”.