Cassibile. Distacco di calcinacci, infiltrazioni, aule chiuse: monta la rabbia dei genitori

Infiltrazioni, una tettoia che continua a sgretolarsi, il solo nastro bianco e rosso a segnalare il pericolo e le spese di trasloco a carico della scuola. E’  , in estrema sintesi, la situazione che riguarda l’istituto comprensivo di Cassibile, dislocato in diversi plessi. Monta la rabbia dei genitori, che prima delle vacanze di Natale avevano chiesto un intervento concreto da parte del Comune. Ad oggi, nulla è cambiato. Anzi, stando alle nuove segnalazioni, le condizioni peggiorano e i tempi si protraggono.  Nel plesso di via delle Fresie una parte di tettoia si è staccata e non è ancora stata messa in sicurezza. Secondo alcune segnalazioni, inoltre, continuerebbe lentamente a sgretolarsi. L’unico intervento predisposto sarebbe stato la chiusura dell’ingresso principale con del nastro rosso e bianco, per “impedire” ai bambini di passarci sotto. A questo si aggiunge un problema di infiltrazioni di acqua piovana, che si è verificato lo scorso ottobre, e riguarda la sala mensa, chiusa comunque da mesi perchè il soffitto non sarebbe sicuro e il tetto da sistemare. Per il pranzo, i bambini utilizzano, dunque, la sala giochi. Va da sè che sia venuto a mancare un luogo per il gioco libero dei piccoli. I fondi per la manutenzione delle scuole,secondo quanto garantito dal sindaco, Francesco Italia, ci sono. Il Comune li ha previsti. “Ma i tempi della burocrazia evidentemente non corrispondono con i nostri-tuona una mamma- Nel plesso di via della Madonna, il cui primo piano è stato evacuato per via delle infiltrazioni nei bagni e in segreteria, il trasloco è stato organizzato e pagato dalla scuola, visto i ritardi accumulati dall’amministrazione comunale nel fornire una risposta”.




Siracusa. Cestini rifiuti e deiezioni canine: sanificazioni e sostituzioni in città

Nuovi cestini per i rifiuti in città e sanificazione di quelli destinati alle deiezioni canine.  La prossima settimana, secondo quanto annunciato dall’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri, saranno completate le rimozioni e le nuove installazioni, soprattutto nei parchi e nelle aree maggiormente frequentate. Molti cestini dei rifiuti preesistenti sono stati danneggiati, spesso vandalizzati e, non solo non assolvono al loro compito, ma restituiscono un’immagine di trascuratezza e degrado particolarmente fastidiosa.Le sostituzioni vengono effettuate in concomitanza con un altro intervento, che riguarda in maniera specifica i cestini per le deiezioni canine. In corso,a  questo proposito, la loro sanificazione, con l’impiego della lancia idrica, dunque con l’utilizzo di acqua ad alta temperatura per garantirne l’igienizzazione. I nuovi cestini saranno piazzati, assecondando le richieste dei cittadini e tenendo conto delle esigenze logistiche emerse, ai Marinaretti, in piazzetta Pineta di via Acireale, in via Augusta, in via Lentini, in via Pippo Fava, in via Salvatore Raiti e in piazza Dolomiti, ma anche al Villaggio Miano, nei pressi dell’Ufficio Postale, in via della Giudecca e in via dei Mille.




Siracusa. Ospitalità extralberghiera: opportunità di sviluppo, seminario in Confindustria

Un seminario sul tema dell’Ospitalità extralberghiera: opportunità di sviluppo per il territorio”. Si terrà martedì 28 gennaio alle 10 nella sede di Confindustria. Ci saranno  Renato Messineo per Confindustria Siracusa, il sindaco Francesco Italia, Andrea Corso e Giovanni Dimauro, rispettivamente presidente e direttore di ITS Fondazione Archimede, Giovanni Parisi del Comune di Siracusa – Ufficio Commercio, Giovanni Grasso della Fondazione di Comunità Val di Noto, Edoardo Faraci di Wonderful Italy e Roberto Fai, esperto di politiche sul Turismo. L’ingresso è aperto al pubblico.




Siracusa. L'avanzata del disagio giovanile: "genitori deleteri se fanno solo gli amici"

Non si è ancora arrestata l’eco della notizia relativa alla denuncia di sei minorenni, autori di un lancio di uova contro la Municipale di Siracusa costato una denuncia in Procura. Un episodio che ha scosso una comunità sonnacchiosa, poco avvezza a “sfide” all’autorità di simile portata. Emulazione (recenti fatti simili a Napoli) o altro? Perchè si decide, a sedici anni ,di prendere un uovo e lanciarlo all’indirizzo delle divise? Lo abbiamo chiesto allo psicoterapeuta Roberto Cafiso, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp di Siracusa.
“La voglia di trasgredire, di sfidare il sistema, è fisiologica ad una certa età. La contestazione giovanile è quasi normale, in certe forme. Ma oggi si pensa che si può prendere di mira tutto e chiunque, godendo di impunità ad ogni livello: sociale, familiare e giudiziario”. Un clima da liberi tutti che rende – idealmente e nelle menti più giovani – ogni cosa possibile, senza freni e senza limiti.
“La bravata in sè non è sintomo di disagio. Qualcuno all’interno del gruppo ha forse pensato di sfoga l’aggressività verso una immagine, la divisa o l’auto polizia, di cui non accetta il significato”, dice ancora Cafiso.
I ragazzi provengono da famiglie siracusane normali, le classiche famiglie “perbene”. I genitori sono rimasti sorpresi, mortificati dall’accaduto con un forte senso di vergogna in alcuni casi. “I genitori devono intavolare un dialogo con i figli. Devono farsi spiegare le ragioni del gesto per poi chiarire che quella adottata non è una modalità sana di espressione. Per esprimere dissenso ci sono altre forme: lo sport, la scrittura. In famiglia genitori e figli devono dialogare. Perchè la colpa non va cercata nella società o nei modelli forniti dalla televisione. Il primo processo educativo avviene in famiglia: qualche no in più e regole meno elastiche a casa sono più che utili come freno. E invece oggi viene a mancare la percezione di quanto grave sia il gesto perchè magari i genitori non fanno i genitori adulti ma gli amici. Una simmetria che non può esserci perchè i ruoli non sono sovrapponibili. Se fanno gli amici a tempo pieno, i genitori sono deleteri”, spiega lo psicoterapeuta.
La denuncia è punizione sufficiente? “No, ritengo che debba essere affiancato dal dissenso dei genitori di questi ragazzi. Il loro biasimo e una condanna netta, senza nessuna agevolazione o alibi. Anche ammesso che ve ne siano, è bene non concederli adesso. Il momento della sanzione è importante. Non devono abbandonare i ragazzi, devono essere di supporto anche nel cammino giudiziario ma facciano capire la gravità del gesto. Al di là della sanzione che sarà eventualmente comminata loro”.




Siracusa. Stop al ritiro e conferimento degli ingombranti: inatteso problema "tecnico"

Da lunedì 27 gennaio sospeso a Siracusa il ritiro gratuito a domicilio dei rifiuti ingombranti. Già da domani, sabato 25 gennaio, non sarà possibile conferire gli ingombranti presso i Centri Comunali di Raccolta.
A comunicarlo è Tekra, l’azienda che si occupa del servizio di igiene urbana nel capoluogo. Lo stop potrebbe protrarsi per qualche settimana. Il problema non dipende dal Comune di Siracusa e neanche da un eventuale disimpegno di Tekra in vista del nuovo affidamento del servizio, dopo l’espletamento delle procedure di gara settennali.
Ci sarebbe di mezzo un inatteso contrattempo legato all’impianto dove avveniva conferimento e stoccaggio. L’improvvisa indisponibilità richiede adesso tempi tecnici per l’individuazione di una nuova sede dove continuare ad espletare regolarmente il servizio.




Siracusa. Asili nido comunali, a pochi giorni dall'apertura (?) reti di contenimento al Mazzanti

L’apertura degli asili nido comunali è attesa per le prossime settimane. La gara è stata celebrata alla fine di dicembre e, tra le polemiche e con un ricorso pendente, presentato da alcune cooperative che storicamente hanno gestito le strutture, è stata aggiudicata secondo la distribuzione in tre lotti. Se tutto procedesse senza intoppi, l’apertura è prevista verosimilmente per il mese di febbraio. Eppure ci sono strutture che presentano in maniera evidente delle problematiche. E’ il caso dell’asilo nido di via Mazzanti. Reti di contenimento rendono chiaro il rischio (o il già avvenuto) cedimento di calcinacci. Situazione non di certo ideale in vista dell’accesso di bambini, da zero a tre anni, genitori, educatori.  L’asilo in questione  è stato affidato con via Cassia e con il micro asilo del Tribunale per 643 mila euro alla Vita Si Impresa Sociale, prima classificata in ognuna delle tre gare  ma destinataria di un solo affidamento in base a quanto prevedeva il bando di gara. Difficile ipotizzare che in pochi giorni il problema possa essere risolto. L’assessore e vice sindaco, Pierpaolo Coppa è certo che nei prossimi giorni alcune risposte potranno essere fornite. Il quadro dovrebbe pertanto essere più chiaro a partire dalla prossima settimana. Intanto si attende l’esito  dell’udienza  del Tar  di febbraio, relativa al ricorso presentato dalle cooperative che non hanno partecipato alla gara, 5 milioni l’importo complessivo, ritenendo i criteri illegittimi e lesivi della dignità dei lavoratori.




Siracusa. Avviata la distruzione dei limoni turchi sequestrati: "non si lucra sui siciliani"

Avviata oggi la distruzione dei limoni di origine turca sequestrati qualche giorno fa ad un importatore siracusano. Secondo i controlli svolti, sarebbero stati trattati con prodotti cancerogeni e per questo non idonei al consumo.
Personale della Regione sta seguendo le operazioni di distruzione degli oltre ventimila chili di limoni di varietà Meyer.
“Che sia di monito ed esempio, per quanti pensano di lucrare sulla salute e sull’economia dei Siciliani”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura, Edy Bandiera.
L’operazione di sequestro è stata condotta dall’Ispettorato centrale per la qualità e la repressione delle frodi agroalimentari della sede distaccata di Catania e dal Corpo forestale della Regione Siciliana. I limoni non presentavano le caratteristiche idonee all’immissione al consumo, “come stabilite dalla normativa comunitaria prevista dal regolamento Ue 543/2011”.




Ex Tonnara, le precisazioni della Soprintedenza su ritrovamenti ed archi abbattuti

Sui ritrovamenti archeologici e sulle sorti degli archi in pietra della ex Tonnara Santa Panagia (rudere del blocco A, clicca qui), arriva una utile precisazione della Soprintendenza di Siracusa. “La sezione Archeologica fu, all’epoca dell’intervento di demolizione dei ruderi del cosiddetto blocco A previsto in progetto, regolarmente coinvolta dalla direzione dei lavori affinché eseguisse verifiche su eventuali emergenze archeologiche rinvenibili durante la rimozione dei detriti. Gli archeologi non rilevarono la necessità di ulteriori incombenze circa eventuali interventi di tutela e conservazione, non rilevando nessun giacimento archeologico da valorizzare”. Potrebbe comunque decidersi di mantenere a vista l’area nell’eventuale progetto di variante da realizzarsi a seguito della possibile conclusione extragiudiziale del contenzioso giudiziario che portò nel 2017 al blocco dei lavori.
“Per ciò che attiene invece agli archi in pietra, ma soprattutto al concio chiave riportante lo stemma araldico dei Gargallo, la direzione dei lavori ne dispose il provvisorio accantonamento in cantiere al fine di un eventuale successivo riutilizzo. Quest’ultimo, in ragione della vulnerabilità dell’area di cantiere conseguente alla rescissione del contratto all’impresa, è stato prelevato dalla direzione dei lavori ed oggi custodito presso gli uffici della Soprintendenza”, spiega ancora la Soprintendenza.
Purtroppo, e non per colpa dell’importante ufficio di tutela dei beni culturali, molto altro materiale lapideo (meno pregiato) accantonato nell’ex cantiere è finito preda presumibilmente di vandali e malintenzionati.
La soprintendente Irene Donatella Aprile conferma poi la volontà di recuperare la ex Tonnara di Santa Panagia, “ma soprattutto, laddove superate le procedure amministrative, di riavviare i lavori prevedendo nel progetto in variante, una destinazione d’uso il cui presidio sia permanente e attivo affinchè il completamento dei lavori non venga ancora una volta, vanificato dai vandali”. Un impegno confermato dall’attenzione con cui la Soprintendenza di Siracusa sta valutando l’opportunità di una composizione del contenzioso con l’azienda Melita Group.




Siracusa. Storia del '900, approfondimenti a scuola promossi dalla Prefettura

Saranno gli istituti scolastici “Matteo Raeli” di Noto e “Megara” di Augusta ad ospitare il primo degli appuntamenti mensili previsti dal progetto promosso dalla Prefettura, dall’Ufficio scolastico provinciale e dalla Consulta provinciale degli studenti in collaborazione con Assostampa Siracusa.
“L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire un complessivo approfondimento delle diverse manifestazioni di violenza e prevaricazione che hanno segnato la storia del ‘900 (olocausto, massacro delle foibe, stragi di mafia) e delle altre che connotano la società contemporanea, quali bullismo e femminicidio”, spiegano dalla Prefettura di Siracusa.
In entrambe le scuole, il 27 gennaio, protagonisti saranno gli studenti che presenteranno i lavori svolti in ricordo delle vittime dell’olocausto e consegneranno le medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai familiari di Corrado Figura e Saverio Giovanni Di Carlo, deportati in Germania durante la seconda Guerra Mondiale.
Rappresentanti delle Forze di polizia offriranno un contributo di riflessione per aiutare a mantenere vivo il patrimonio della memoria, indispensabile alle generazioni più giovani per l’esercizio consapevole del complesso dei diritti e dei doveri di ciascuno, nel rispetto dei valori fondanti della Costituzione.
L’appuntamento seguente sarà dedicato alle Foibe.




Premio nazionale di giornalismo Francese: menzione speciale per il siracusano Scariolo

Menzione speciale per il giornalista siracusano Gaetano Scariolo alla XXIII Premio nazionale Mario e Giuseppe Francese. Corrispondente dell’agenzia Agi, lo scorso maggio è stato vittima di una intimidazione col fuoco: bruciata da ignoti la sua auto. “Con il suo lavoro, sempre in prima linea, ha assunto le vesti di giornalista scomodo, dando fastidio ai criminali che hanno cercato di intimidirlo”, la motivazione della menzione speciale. Il 6 febbraio al Santa Cecilia di Palermo la cerimonia di consegna del riconoscimento.
I vincitori del Premio sono Nello Scavo, giornalista di Avvenire, e Umberto Santino, fondatore del Centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato. La scelta della commissione e’ ricaduta su Scavo per premiare il suo scrupoloso lavoro svolto negli ultimi anni, durante i quali ha alzato il velo sugli interessi criminali dei grandi trafficanti di uomini nel Mediterraneo.Oggi Nello Scavo vive sotto la protezione dello Stato. A Umberto Santino, che nel 1977 ha creato il Centro Impastato con Anna Puglisi, va riconosciuto l’impegno di una vita nella ricostruzione della verita’ sull’omicidio di Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nel 1978 a Cinisi. Un impegno che ha varcato i confini di Cinisi fino alla creazione, in pieno centro a Palermo, del No Mafia Memorial. Il premio e’ organizzato dall’Ordine dei giornalisti di Sicilia, in collaborazione con Libera, l’associazione Uomini del Colorado e con la sezione siciliana del Centro Sperimentale di cinematografia-Scuola nazionale di Cinema. La commissione e’ presieduta da Gaetano Savatteri ed e’ composta da Giulio Francese, figlio di Mario e presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia; Felice Cavallaro, inviato del Corriere della Sera; Salvatore Cusimano, direttore Rai Sicilia; Franco Nicastro, componente della giunta dell’Ordine nazionale e Riccardo Arena, consigliere dell’Ordine regionale.