Salvo Veneziano e le frasi sessiste: il siracusano si scusa al Grande Fratello

Alla fine sono arrivate le scuse, in diretta tv. Il siracusano Salvo Veneziano, escluso dal Grande Fratello per alcune espressioni sessiste, in collegamento dalla glass room ha chiesto scusa alla influencer Elisa De Panicis, oggetto delle frasi che sono costate l’eliminazione dal reality al pizzaiolo/imprenditore.
“Pensavo di fare il simpatico, di far ridere i miei compagni, ma non intendevo offendere nessuno e sono qui per chiedere scusa a tutti quelli che ci guardano da casa, a tutto il genere femminile perché io sono uno che combatte da sempre la violenza in ogni maniera. Voglio chiedere scusa alla ragazza per le mie battute ma, ripeto, io stavo scherzando. Sono qui per chiedervi scusa, ho creato diversi problemi anche alla mia famiglia, e ai miei figli, soprattutto a mia figlia e questo mi addolora molto”, ha detto Salvo Veneziano. “Non mi sono reso conto, ho sbagliato. Non sono quella persona lì”, ha poi aggiunto. Quasi in lacrime la replica della influencer milanese. “Quando sei entrato nella Casa hai fatto un bellissimo discorso sull’importanza di stare con una sola donna e di non tradirla mai, sul rispetto per la propria donna. Mi spiace che mio padre a 70 anni abbia dovuto ascoltare queste parole e per i tantissimi bambini che potrebbero prenderti da esempio”.
Nel dibattito in studio, la più dura è stata Barbara Alberti. “E’ il preludio allo stupro, è una specie di stupro verbale. I maschi sono ancora molto frustrati per cui una ragazza bella e libera come Elisa invece di suscitare ammirazione suscita violenza. Stiamo pagando molto cara la nostra emancipazione”, le parole usate per commentare quanto era accaduto.




Tre nuovi magistrati per Siracusa, rinforzi per limare i procedimenti pendenti

“In arrivo tre nuovi magistrati a Siracusa,: uno per la Procura e due per il Tribunale. Grazie alle risorse inserite in legge di bilancio, il Ministero della Giustizia ha potuto completare la revisione delle piante organiche”. L’annuncio, atteso, arriva dal parlamentare Paolo Ficara edal deputato regionale Stefano Zito (M5s). “Siamo consapevoli che questa non è la soluzione definitiva e che la Procura di Siracusa, in particolare, necessita di altri rinforzi. E’ un primo tassello, dopo 5 anni di blocco. Il passo successivo deve ora essere quello di completare la dotazione organica per l’importante ufficio siracusano. Siamo già a lavoro per ottenere questo risultato”, aggiungono i due pentastellati.
Nella legge di bilancio 2020, da poco approvata, sono stati ad esempio stanziati circa 200 milioni per l’assunzione di 250 nuovi magistrati. “Sono i vincitori di concorso già bandito ed andranno a costituire una sorta di task force flessibile, che consentirà di tenere conto delle specificità dei territori e di eventuali emergenze o criticità”, spiega ancora Ficara.
“Sappiamo bene quanto delicata sia la situazione a Siracusa, dove il passato è stato segnato da scandali di portata nazionale con il coinvolgimento di procuratori, giudici, avvocati e professionisti. Una rete di relazioni capace di condizionare l’esito dei procedimenti giudiziari amministrativi in uno alla vita economica e forse anche politica della provincia di Siracusa. Adesso Siracusa sembra aver intrapreso un nuovo corso, grazie al lavoro svolto dal procuratore Fabio Scavone prima e dal nuovo procuratore capo Sabrina Gambino adesso”.
I dati del Ministero mostrano quanto attuale sia la necessità di rinforzi per la magistratura aretusea. I procedimenti iscritti al Tribunale di Siracusa sono nettamente superiori alla media nazionale, con un indice pro capite pari a 798.
Per quanto concerne le pendenze, il numero dei procedimenti pendenti pro capite è nettamente superiore alla media nazionale, con un alto dato delle pendenze pro capite: 1.296 a Siracusa.
Quanto agli uffici requirenti, rimangono elevate le iscrizioni pro capite negli uffici di Siracusa: 742. Oltre ad un rilevante numero di iscrizioni, elevato è anche il numero di procedimenti pendenti per magistrato: 1.054.
Non mancano comunque anche segnali positivi ed incoraggianti come, ad esempio, la tendenza alla riduzione nel periodo 2014-2018 delle iscrizioni e una riduzione dei tempi di definizione dei giudizi, penali e civile, in tutti i tribunali del Distretto di Catania, di cui Siracusa fa parte.




Siracusa. Pass Ztl, a lavoro per una "sforbiciata": taglio agli autorizzati e residenti

L’amministrazione comunale, su iniziativa dell’assessore alla Mobilità e trasporti, Maura Fontana, ha avviato una verifica generalizzata sul sistema di concessione dei pass per la zona a traffico limitato di Ortigia. L’iniziativa, concordata con il sindaco, Francesco Italia, e in collaborazione con l’assessore alla Polizia municipale, Andrea Buccheri, in passato è stata realizzata in modo parziale. Oggi si punta a tagliare il numero dei permessi rilasciati e, dunque, a ridurre l’impatto della auto sul centro storico.
“Non faremo nulla di particolarmente eclatante – commenta l’assessore Fontana – ma ci limiteremo a una più rigorosa osservanza dei provvedimenti emessi nel rispetto stesso degli obiettivi che si vogliono raggiungere con l’istituzione di una Ztl. Ciò che è certo è che il numero dei permessi e troppo alto in rapporto ai residenti e alle attività che insistono su Ortigia e abbiamo già rilevato che le autorizzazioni non vengono utilizzate in modo corretto. In ogni caso, se si dovesse arrivare a delle revoche, rimborseremo il costo per i permessi in rapporto all’utilizzo effettuato”.
La verifica è alle prime battute e l’attenzione per adesso è rivolta ad alcune categorie: alle ditte di impiantistica che effettuano periodicamente interventi nei palazzi di Ortigia e che hanno la disponibilità del pass per l’intero arco dell’anno; ai fornitori delle attività commerciali che non rispettano gli orari di consegna, limitati alle prime ore del mattino e, comunque, non oltre le 11 dei giorni feriali; e ai residenti di Ortigia che abitano fuori dalla Ztl.
“Vivere nella Ztl – conclude l’assessore Fontana – comporta dei disagi che però non devono essere aggravati da un utilizzo improprio delle autorizzazioni. Valuteremo le esigenze delle diverse categorie ma è certo che una migliore regolamentazione è ormai necessaria”.




Siracusa. Riaprono le Latomie dei Cappuccini: "Progetti per 900 mila euro e tempi celeri"

Interventi per 900 mila euro per le Latomie dei Cappuccini, che a breve potranno essere rese fruibili alla stregua di tutti gli altri siti della città. Con due distinti finanziamenti, il Comune ha ottenuto finanziamenti che rientrano nell’ambito di Agenda Urbana. Nel dettaglio, 300 mila euro sono stati inseriti nella programmazione dell’assessorato regionale ai Beni Culturali. Saranno usati per l’impianto di illuminazione, la messa in sicurezza e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Quel che serve, insomma, per poter aprire il sito in maniera permanente. L’altro progetto, per 600 mila euro, riguarda il completamento della struttura del Teatro di verdura. Per questo aspetto,l’assessore alla Cultura, Fabio Granata ha effettuato un sopralluogo insieme all’architetto Stefano Boeri, che sarebbe disponibile ad elaborare la sua idea progettuale per il palcoscenico, anche utilizzando i suoi ormai celebri alberi. I tempi per l’avvio degli interventi saranno, stando alle previsioni del Comune, molto celeri. Si tratta di progetto esecutivo. Nei prossimi giorni, il sindaco, Francesco Italia e l’assessore Granata convocheranno un incontro, con la partecipazione della Soprintendenza ai Beni Culturali, per pianificare gli interventi. “L’idea- spiega Granata- è quella di rendere organici i due livelli di finanziamento. Le Latomie dei Cappuccini rappresentano un luogo di particolare importanza per i siracusani, purtroppo fino ad oggi poco conosciuto fuori dal nostro territorio. Si tratta di un monumento naturale di straordinaria rilevanza. Riaprirlo ci consente di allargare l’offerta turistica rispetto a Ortigia e all’area archeologica. Si recupera in questo modo, speriamo definitivamente, un altro tassello del nostro patrimonio materiale e immateriale”.




Il presidente di Confindustria a Siracusa: Boccia, "partiti facciano interesse generale del Paese"

Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, da Siracusa è tornato a pungolare il governo. “E’ da tempo che segnaliamo la questione: ridurre il debito, ridurre il deficit e aumentare la crescita. Le risorse non elevate che abbiamo, dobbiamo orientarle allo sviluppo nel medio-termine del Paese”, ha detto commentando gli ultimi dati Istat sull’aumento della spesa per le pensioni. “Occorre puntare sulle infrastrutture in grado di collegare territori bisognosi di opere, come la Sicilia, per un’Italia che non sia sud dell’Europa ma baricentro tra Europa e Mediterraneo”. Per realizzare le grandi opere necessarie, Boccia guarda “alle risorse già stanziate ma al tempo stesso dobbiamo abbracciare proposte riformiste che non puntino ad avere più deficit ma sostengano un piano di investimenti rilevanti con attenzione alla sostenibilità green”. 
Il numero uno di Confindustria ha partecipato alla tavola rotonda promossa dagli industriali siracusani con al centro il tema del capitale umano. Al dibattito hanno partecipato anche Luca Bianchi (Direttore Svimez), Giovanni Brugnoli (Vice Presidente Confindustria per il capitale umano), Edoardo Garrone (Presidente ERG), Roberto Lagalla (Assessore all’istruzione e formazione Regione Siciliana) e Andrea Prencipe (Rettore LUISS). A moderare i lavori, Marcello Sorgi.
Boccia, a cui sono state affidate le conclusioni, ha criticato la gestione delle questioni politiche che poi si riverberano sull’economia del Paese. “I partiti devono essere elementi di tutela dell’interesse generale del Paese e non delle politiche di categoria che guardano solo ad alcuni pezzi, senza visione di impatto dei provvedimenti sull’economia reale. Bisognerebbe capire quanta occupazione e sviluppo crea una mossa o un’altra. Spero che non dobbiamo attendere traumi economici per fare un salto di qualità, come spesso accade nel nostro Paese. La nostra aspettativa è che il rodaggio di questo governo passi oltre la legge Finanziaria che vede criticità da parte nostra”.
A margine della tavola rotonda, è stato firmato l’accordo per il potenziamento della filiera formativa in apprendistato per l’industria 4.0 – “Talent Pipeline”. Si tratta di una intesa tra l’assessorato regionale all’istruzione e formazione, l’Università di Catania, l’Ufficio Scolastico Regionale, l’Anpal Servizi e Confindustria Siracusa.




La tragedia del motopesca Zaira, dalla Regione sostegno concreto alla famiglia Sapienza

Sette mesi dopo il tragico affondamento del motopesca siracusano Zaira al largo di Malta e la morte del comandante Luciano Sapienza, la Regione ha stanziato 118mila euro alla famiglia. “Impegno mantenuto”, dice subito l’assessore regionale Edy Bandiera che nei giorni drammatici seguiti all’incidente causato dalle avverse condizioni meteomarine aveva rassicurato la famiglia, ripetendo che non sarebbe stata abbandonata.
“Nessuna somma potrà colmare il vuoto lasciato dalla scomparsa di Luciano Sapienza, ma con questo contributo ci siamo concretamente adoperati per mettere in condizioni la famiglia di fare ripartire la propria impresa di pesca con l’acquisto di un’altra imbarcazione e poter gradualmente tornare alla concretezza e normalità della quotidianità, senza il peso della difficoltà economica che il naufragio ha ovviamente generato”, ha aggiunto Bandiera.
Sono stati assegnati 100.398,55 per l’acquisto di una nuova imbarcazione, 8.738,99 al figlio del defunto, Fabio Sapienza, in quanto marittimo imbarcato; 9.921,99 alla moglie-erede dello scomparso Luciano.
Il contributo grava sul “Fondo di solidarietà regionale della Pesca e dell’Acquacoltura”, contenuto all’interno della legge regionale sulla Pesca Mediterranea, approvata dal Parlamento siciliano lo scorso giugno, dopo quasi
vent’anni di assenza di provvedimenti legislativi in materia.




Amministrative 2018: 8 aprile udienza di merito, attesa per la decisione sulla sospensiva

E’ stata fissata la data per l’udienza di merito sulla complicata vicenda legata alle amministrative del 2018 a Siracusa: 8 aprile. In quella data, il Cga affronterà in contradditorio con le parti l’intricato caso che parte dal ricorso elettorale di Ezechia Paolo Reale, parzialmente accolto dal Tar con sentenza dello scorso 6 dicembre. Intervenne poi una sospensiva accordata dallo stesso Cga che ha accolto il ricorso urgente presentato dal sindaco Francesco Italia.
Quanto alla sospensione degli effetti di quella sentenza del Tar – primo momento decisorio atteso dalle due parti interessate alla vicenda per ragioni opposte – oggi c’è stata camera di consiglio a Palermo. La decisione dovrebbe essere comunicata verosimilmente domani o comunque entro venerdì.
Dalla scelta che sarà operata dai giudici amministrativi dipenderà l’arrivo o meno di un commissario al Comune di Siracusa.




Siracusa. Multe stradali per 9 milioni di euro: ecco a cosa serviranno gli introiti

Oltre 8 milioni 860 mila euro di sanzioni elevate per violazioni al Codice della Strada. E’ la previsione del Comune per il 2020. Di questa cifra, la maggior parte sarebbe legata a sanzioni a famiglie, per un totale di circa 7 milioni 100 mila euro, dunque per le multe vere e proprie. Il dato è contenuto nel piano per la ripartizione dei proventi contravvenzionali. Non serve solo per capire quanto i siracusani violino le regole contenute nel Codice della Strada, ma soprattutto per comprendere quanto il Comune otterrà in termini di “cassa” e come utilizzarlo. Del totale,l’amministrazione comunale tiene in considerazione circa 4 milioni e 200 mila euro. Questo, per l’esigenza di detrarre ad esempio i crediti di dubbia esigibilità. La giunta comunale, retta dal sindaco Francesco Italia, pensa di destinare 135 mila euro del totale per interventi di videosorveglianza e monitoraggio del traffico. Previsti, inoltre, acquisti di mezzi tecnici da aggiungere alla dotazione dei vigili urbani, in questo caso per 187 mila euro. Ci saranno, poi, 180 mila euro a disposizione per migliorare la circolazione veicolare con interventi straordinari. L’importo più consistente riguarderà la manutenzione straordinaria delle strade comunali, per circa 500 mila euro. Altri 365 mila euro andranno per l’illuminazione pubblica, mentre 175 mila euro dovrebbero riguardare il miglioramento della sicurezza stradale e azioni per il contenimento del fenomeno del randagismo.




Siracusa. Cosap, marcia indietro del Comune: ridotte le tariffe lievitate nel 2019

Il Comune fa marcia indietro sulla Cosap. La decisione dello scorso aprile, con cui per alcuni bar e ristoranti posti in zone di pregio, si aumentava la tariffa del 100 per cento, viene cancellata e rivista con una delibera approvata dalla giunta comunale, anche alla luce delle numerose istanze da parte degli esercenti, seriamente preoccupati da costi che hanno ritenuto insostenibili, a prescindere dall’esigenza di palazzo Vermexio di rideterminare una serie di tariffe, anche per i servizi a domanda individuale, a seguito di quanto indicato dalla Corte dei Conti. Per alcuni bar e ristoranti, posizionati in zone ritenute “super”, gli aumenti erano stati addirittura del 120 per cento, motivo di aspre polemiche la scorsa primavera. Con il 2020, l’impostazione cambia. E cambia con una rideterminazione delle tariffe. Per le strade di categoria 1, 27 euro per un mese; 3,78 per tre mesi; 42,12 euro per sei mesi e 49, 68 per un anno. Per la categoria di strade 2: 19,21 per un solo mese; 21,93 per tre mesi;29,92 per sei mesi; nove mesi , 32,47 euro; per un anno, 35,19 euro. Più alti i costi per le strade della fascia “super”. In tal caso, un mese vale 37,6 euro, tre mesi, 42,8 euro; sei mesi, 58,60 euro; 63,80 euro per nove mesi e infine, 69 euro per un anno. In percentuale vuol dire che per le strade di categoria 1 , l’aumento, che era del 100 per cento viene ridotto all’80 per cento, per la seconda categoria, dal 100 per cento al 70 per cento, per le strade di categoria super, dal 120 per cento al 100 per cento.




Siracusa. I Carabinieri cercano casa, scartata l'Aeronautica si guarda ora alla Pizzuta

La nuova sede del comando provinciale dei Carabinieri non sorgerà all’idroscalo De Filippis, in via Elorina. Scartata ormai in via definitiva la scelta dell’area dell’Aeronautica che pure era stata ufficializzata con tanto di intervento dell’allora governatore regionale Crocetta.
La notizia era nell’aria, già a maggio dello scorso anno la Legione Carabinieri Sicilia aveva chiesto al Comune di Siracusa di invididuare un’area alternativa “già destinata nel Prg ad edificazione di infrastrutture perle forze di Polizia”. Gli uffici dell’Urbanistica hanno individuato alla Pizzuta il necessario comparto edilizio, privo di vincoli e con una superficie edificabile di 13.377 mq.
L’avvenuta individuazione dell’area è stata comunicata alla Legione Carabinieri Sicilia per tutti gli approfondimenti necessari. In caso di positiva valutazione, il Comune di Siracusa dovrà attivarsi per provvedimenti di cessione delle aree con permuta.

nella foto, il render della nuova caserma come immaginata nell’area dell’Aeronautica