Siracusa. Detenuto suicida in cella alla vigilia di Natale: aveva 26 anni

Un giovane detenuto si è tolto la vita in carcere a Siracusa, il giorno della vigilia di Natale. Secondo quanto si apprende, aveva 26 anni e pare fosse in attesa della senten­za di appello. Si tratterebbe di un ucraino incarcerato con l’accusa di essere uno scafista. Era considerato un detenuto tranquillo.
L’associazione Antigone torna a denunciare le condizioni di vita all’interno degli istituti penitenziari italiani e punta il dito verso quella che sarebbe la poca attenzione alla salute mentale dei detenuti più fragili.
“Gli Osservatori de­lle carceri di Antig­one continueranno​ il proprio lavoro di visite delle case di reclusione,​ per denunciare le “anomalie”. Lo dice Pino Appren­di, presidente di Ant­igone Sicilia.




Siracusa, che vergogna: in 48 ore rubate stelle di Natale e ciclamini che abbellivano la città

Hanno avuto vita breve alcune stelle di Natale e ciclamini con cui pochi giorni fa è stata abbellita la città. Comparse dentro le fioriere o direttamente piantumate negli spazi verdi, hanno regalato un elegante tocco di colore che non guasta sotto le feste.
Certo, una scelta “normale” in tante città ma non così a Siracusa che tutto è fuorchè una città “normale”. In meno di 48 ore diverse stelle di Natale, con o senza fioriera, sono state rubate da marciapiedi ed aiuole. In via Mosco i ciclamini sono stati addirittura estirpati dalle ciotole. Sconsolato l’assessore al verde pubblico, Andrea Buccheri, che pure aveva spinto per abbellire il capoluogo sotto le feste.
Siracusa, la città del lamento, povera di coscienza e valori, perde la speranza anche dentro vasi rimasti vuoti.




Siracusa. Transennato e nuovamente acceso il grande albero di Natale di piazza Duomo

Da ieri sera, il grande albero di Natale di piazza Duomo è tornato ad illuminare le feste dei siracusani. E’ stato nuovamente accesso dopo due giorni in cui si è deciso di tenerlo spento. Secondo la versione ufficiale, si è trattato di una precauzione rispetto alle condizioni meteorologiche che avrebbero potuto danneggiare il bene. Ma si è anche parlato, a livello ufficioso ma pur sempre da parte di fonti interne al Comune di Siracusa, di possibili problemi elettrici con fili e lampadine facilmente raggiungibili – specie dai bambini – in assenza di transenne. Transenne che proprio ieri sono state piazzate intorno all’albero, “per evitare che la gente vi si infilasse all’interno, e per mantenere a distanza di sicurezza la folla che si recherà in piazza Duomo per la festa di Capodanno”, come recita la nota ufficiale di Palazzo Vermexio.




Siracusa. Tomba di famiglia “occupata” da estranei, scattano i controlli al cimitero

Non poteva passare inosservato il caso della presunta compravendita illegale di loculi, al cimitero di Siracusa. La vicenda è al centro di una indagine della Procura che ha posto i sigilli ad un monumento privato dopo la denuncia di una donna che, al posto dei suoi cari, ha trovato riportati i nomi di altre persone. I resti dei suoi familiari sarebbero invece stati rinvenuti negli ossarietti. Ma come sia avvenuto il tutto è un mistero.
In attesa che le indagini chiariscano i contorni di una storia davvero inquietante, il Comune di Siracusa ha disposto verifiche a tutto campo all’interno del cimitero. Gli uffici diretti dall’assessore Alessandra Furnari dovranno verificare la eventuale sussistenza di situazioni analoghe, in una clima di sospetti crescenti che non risparmia niente e nessuno.
Per compiere operazioni come l’estumulazione di spoglie da una tomba di famiglia per poi spostarle negli ossarietti servono infatti conoscenze tecniche particolari e diverso tempo.
Sul fronte delle indagini, intanto, diverse persone saranno ascoltate nelle prossime ore compresi anche dei dipendenti del cimitero ed i “nuovi” proprietari del monumentino.




Siracusa. Spente da due giorni le luci del grande albero di Natale di piazza Duomo

L’albero di luci è rimasto senza luce. Da due sere non si accendono i led colorati dell’albero di Natale installato in piazza Duomo, a Siracusa. La struttura alta poco più di 20 di metri rimane al buio ed in tanti, incuriositi, si domandano nelle ultime ore cosa sia successo al simbolo delle feste in città, a pochi giorni dalla sua accensione.
Secondo quanto appreso dalla redazione di SiracusaOggi.it, la decisione di non alimentare l’illuminazione dell’albero di Natale sarebbe da collegare ad una esigenza di sicurezza. Senza protezioni tutto attorno, infatti, l’albero è facilmente raggiungibile anche dai bambini ed alcuni, sfuggendo al controllo dei genitori, avrebbero nei giorni scorsi toccato ed anche svitato le lampadine, cosa che potrebbe comportare un rischio scossa.
è stata richiesta all’installatore la messa in sicurezza dell’alberi di luci. Già questa sera la situazione dovrebbe comunque tornare alla normalità.


Nella foto, visibili fili elettrici ad altezza bambino con possibili collegamenti con nastro isolante a vista




Siracusa. Politica in lutto, è venuto a mancare Concetto La Bianca: venerdì i funerali

Saranno celebrati venerdì 27 dicembre alle 10, nella chiesa del Sacro Cuore, a Siracusa, i funerali di Concetto La Bianca. Originario di Ferla, 72 anni, si è spento la notte scorsa. Da qualche tempo combatteva contro la malattia.
Personaggio di primo piano nella politica siracusana, è stato vicesindaco di Siracusa tra il 2010 ed il 2013 e più volte assessore, con deleghe importanti come quella dei Lavori Pubblici, l’ultima volta nella sindacatura 2008-2013.
La redazione di SiracusaOggi.it si unisce al cordoglio della famiglia.

foto dal web




Siracusa. Raccolta differenziata sospesa per il giorno di Natale, riparte il 26 dicembre

Raccolta dei rifiuti sospesa per il giorno di Natale. Il 25 dicembre non ci saranno turni di raccolta, è una delle pochissime giornate completamente festive come da contratto nazionale. I cittadini sono invitati stasera a non esporre fuori dalle loro abitazioni alcun mastello. La raccolta ripartirà regolarmente il giorno di Santo Stefano come da calendario del servizio.




Siracusa. Scongiurare lo stop del pronto intervento su strada: proroga per Siram?

Dal primo gennaio il Comune di Siracusa rischia di ritrovarsi senza servizio di pronto intervento per strade, riparazioni elettriche, lavori nelle scuole e negli uffici oltre alla generica manutenzione stradale. Il 31 dicembre scade infatti la proroga concessa alla Siram. Al di là del rischio blocco dei servizi, con una nuova aggiudicazione che stenta a partire, temono per il loro futuro i 14 dipendenti della società che per quasi due decenni hanno svolto queste mansioni per conto dell’amministrazione comunale.
Dopo un incontro a vuoto ieri a Palazzo Vermexio, oggi sono stati ricevuti dal capo di gabinetto del sindaco di Siracusa. Le organizzazioni sindacali hanno illustrato quelle che sarebbero le inadempienze della ditta subentrante, in particolare sul fronte delle garanzie occupazionali ed il numero di addetti al servizio. L’amministrazione comunale ha preso atto delle attuali criticità, prendendo in considerazione un nuova proroga di almeno altri 30 giorni. Un periodo nel quale dovrebbero essere ottemperate tutte quelle procedure per un cambio appalto quanto più indolore possibile.




Siracusa. Casa del Pellegrino, gli ex dipendenti scrivono all’Arcivescovo: “Futuro incerto”

Un Natale di apprensione per gli ex dipendenti della Casa del Pellegrino. Scrivono all’arcivescovo di Siracusa, Monsi. Salvatore Pappalardo. Parole accorate quelle degli otto lavoratori e di altri sei saltuari. “E’ con viva apprensione -scrivono nella loro lettera-  e in un clima di assoluta incertezza che noi ex dipendenti della Casa del Pellegrino srl, società costituita dall’Ente Santuario Madonna delle Lacrime che è entrata nella procedura fallimentare,  ci apprestiamo a vivere la festa del Natale, vedendo messi a rischio ancora una volta i nostri posti di lavoro”. Le ragioni le spiegano nel passaggio successivo.
“Poco prima di Natale- proseguono i lavoratori- abbiamo appreso dell’aggiudicazione provvisoria dei beni dell’azienda da parte del  curatore fallimentare ad una associazione, denominata A.PRO.TUR., formata da diversi avvocati e imprenditori siracusani, compresi esponenti di organizzazioni di categoria come Pippo Gianninoto e Arturo  Linguanti, che nel presentare l’offerta, pare grazie al sostegno economico di altri imprenditori, non  avrebbe reso noto alcun piano industriale né avrebbe dato alcuna garanzia sul mantenimento dei livelli  occupazionali e sul futuro dei lavoratori impegnati nella struttura. Così i nostri posti di lavoro rischiano di sparire in pochi mesi. Per salvaguardare i nostri posti di lavoro nella  fase in cui la società Casa del Pellegrino srl aveva chiesto il concordato preventivo, siamo stati invitati a  costituirci in cooperativa. Per questo abbiamo affrontato i passaggi legati al licenziamento e alla  costituzione della nuova società, la cooperativa “La Madonnina”, sostenendo tutte le spese e gli oneri  dovuti dall’affitto dell’azienda. Un contratto che abbiamo sottoscritto con il duplice obiettivo di garantire i  nostri posti di lavoro e assicurare la continuità aziendale alla struttura, operando nella piena legittimità,  così come ratificato dal giudice fallimentare. Abbiamo dato anche la disponibilità a concordare una  soluzione che potesse mettere insieme gli obiettivi dell’ente che ha ottenuto in comodato la struttura dal  Comune e le legittime nostre aspettative lavorative, confermando la piena disponibilità di collaborazione
con il Santuario, donando alla fine, allo stesso Santuario, anche i beni acquisiti, ma i nostri continui appelli non sono stati accolti”. Al racconto di quanto accaduto, i dipendenti fanno seguire un appello rivolto a Mons. Pappalardo. “arcivescovo e pastore  della Chiesa siracusana, sempre pronta ad accogliere e sempre attenta alle istanze degli ultimi, per poter  continuare a lavorare alle condizioni che ci erano state prospettate e assicurate sin dall’inizio di questa  tormentata vicenda, e per evitare altri drammi occupazionali nelle famiglie di questa terra, già tormentata  da tante vertenze di lavoro e dalle poche opportunità di occupazione. Siamo anche pronti a rivolgerci a tutti
i rappresentanti istituzionali che potranno sostenerci nel salvaguardare i nostri posti di lavoro”.




Il Cga dà ragione alla Spero, subito conferenza dei servizi per il progetto Marina di Siracusa

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha accolto il ricorso per ottemperanza della Spero srl. La società privata chiedeva di indire una conferenza di servizi sul progetto noto come “Marina di Archimede” che prevede la riqualificazione dell’ex area industriale della Spero con la creazione di un porto turistico e annessi servizi, anche di fruizione pubblica. La sentenza è stata subito notificata dalla stessa Spero al Comune di Siracusa.
Secondo quanto stabilito dal Cga, “la Soprintendenza dovrà pertanto nuovamente esprimersi sul progetto definitivo, dando motivato conto delle ragioni giustificative delle singole divergenze (sotto qualsiasi aspetto) che essa riterrà di confermare, rispetto alle posizioni anteriormente assunte sugli elementi tecnici dell’iniziativa che dal privato fossero stati già ostesi in occasione del precedente livello di progettazione.”
In particolare la sentenza odierna stabilisce che “il Comune di Siracusa, che ha fin qui ingiustificatamente omesso di riconvocare la conferenza, dovrà quindi senza ulteriori indugi farvi luogo nei termini di 30 giorni dalla notifica o comunicazione in via amministrativa della presente pronuncia, ed entro la stessa scadenza dovrà altresì trasmettere alla Soprintendenza di Siracusa tutta la documentazione ufficiale occorrente ai fini dell’espressione del suo nuovo parere. La Soprintendenza a sua volta dovrà esprimere il proprio nuovo parere nei successivi 45 giorni”.
Soddisfazione in casa Spero. “Questa sentenza, ancora una volta riconosce le ragioni di fatto e di diritto che la Spero ha correttamente seguito nella procedura per realizzare il Marina di Siracusa”, il commento del presidente Vittorio Pianese.