Nuovo ospedale di Siracusa: scelta l’area, progetto pronto nel 2020

L’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa è stata individuata. Quale esattamente sia, tra le quattro prese in esame, non è ancora dato sapere. Gli uffici regionali sono abbottonatissimi sul punto.
Ma che oramai manchi davvero poco all’avvio dell’iter di costruzione viene confermato dal presidente della Regione, Nello Musumeci. “I tecnici hanno già individuato il sito, adesso si tratta di completare gli altri step e auspichiamo che entro il 2020 si possa avere il progetto sul quale puntare le procedure successive per l’esecutivo”, ha detto il governatore a margine della cerimonia di inaugurazione del centro regionale per la cura delle patologie da amianto di Augusta.
Sembra anche una indiretta conferma dell’intervento diretto della Regione per la scelta dell’area la relativa variante urbanistica. Il nuovo ospedale, secondo alcune indiscrezioni, sorgerà nei pressi delle arterie di grande viabilità per la sua natura di opera destinata a servire un bacino interprovinciale.




I lavoratori della ex Provincia incontrano Musumeci: “servono 5 milioni di euro”

Nel suo pomeriggio siracusano, tra Augusta e Priolo, il presidente della Regione era atteso anche da una nutrita delegazione di lavoratori della ex Provincia di Siracusa. L’ente è avvitato da anni in una crisi che non conosce soluzione.
Stipendi col contagocce e la paura di vedersi aprire da un momento all’altro il baratro sotto i piedi.
Lo hanno atteso all’ingresso del Ciapi di Priolo e Musumeci ha accettato di incontrare una rappresentanza di lavoratori, composta da quattro dipendenti. Con loro ha affrontato la delicata questione delle ex Province ed il grosso problema di Siracusa. “Dobbiamo sforzarci di trovare una soluzione e dobbiamo farlo in fretta. Anche se oggi non è per niente facile”, ha spiegato loro il presidente della Regione. Il problema principale sono le somme per la spesa corrente: non ci sarebbero grosse risorse.
La richiesta avanzata dai rappresentanti dei lavoratori è stata chiara. “Servono 5 milioni di euro per il pagamento degli stipendi di novembre e dicembre, più la tredicesima. Con quella somma sarebbero garantiti i dipendenti diretti ed i lavoratori della partecipata Siracusa Risorse”, hanno spiegato al governatore.
La questione è rimasta sospesa. Martedì a Palermo nuovo incontro. Prima in commissiome Bilancio e poi nuovamente con il presidente della Regione. La speranza dei lavoratori siracusani è quella che il pressing sulla politica regionale possa produrre il miracolo entro il 10 dicembre, data in cui chiuderà la tesoreria regionale. Altrimenti rischiano di restare a secco fino ai primi mesi del nuovo anno. E sarebbe inaccetabile.
A Musumeci, i dipendenti della ex Provincia di Siracusa hanno anche chiesto di completare il percorso della legge regionale che permetterebbe loro, tra l’altro, l’accesso alla mobilità. “Non possiamo svuotare le ex Province”, ha risposto Musumeci, poco affascinato peraltro anche da un altro aspetto della legge regionale, quello relativo alle elezioni di secondo livello. “Si consegnano così gli enti nelle mani della politica e dei suoi giochetti”.




Siracusa. Rapporto di Sostenibilità del Polo Industriale: “Ridotte le emissioni”

Un impatto economico di 12 miliardi e 200 milioni di euro di fatturato complessivo nell’anno 2018 , tasse e imposte versate dalle aziende per 1 miliardo e 100 milioni di euro, investimenti realizzati nel 2018 per 256 milioni di euro, retribuzioni a dipendenti diretti per 230 milioni di euro e a quelli dell’indotto per 150 milioni di euro, fatturato corrisposto ai fornitori per 234 milioni di euro. I benefici per l’ambiente nel 2018 rispetto al 2010 vedono una riduzione delle emissioni di co2 del 23%, di nox del 30%, di so2 del 43% e di polveri totali del 52%. Questi i numeri del Rapporto di Sostenibilità del Polo industriale di Siracusa, ufficialmente presentato durante un incontro introdotto dal presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Crescono le imprese, cresce il territorio-ha detto il presidente degli industriali- parlando del Rapporto di Sostenibilità come di “un’assoluta novità per il territorio. Un lavoro avviato da Confindustria Siracusa e dalle dieci maggiori aziende dell’area industriale , “mirato a comunicare con il territorio, fornendo risposte ad una comunità che chiede informazioni e trasparenza. L’apertura al territorio e la raccolta di suggerimenti ed osservazioni ha come obiettivo condiviso la crescita etica e sostenibile”. Bivona  ha lanciato un appello alla politica: “un patto per la crescita che rimetta al centro le imprese e la politica industriale con una visione di medio lungo termine e quindi di futuro”. “Al Governo Regionale, presente con il Presidente Musumeci il Presidente di Confindustria Siracusa ha chiesto “maggiore attenzione, maggiore vicinanza a chi crea ricchezza e lavoro e un dialogo costruttivo costante per la crescita sostenibile del territorio”. Il rapporto, presentato da Sergio Corso, vice presidente con delega alla RSI di Confindustria Siracusa, esamina i dati del 2018 (rapportandoli ai dati del 2010 come termine di paragone) e contiene le tre macro-aree che costituiscono i cardini dei bilanci di sostenibilità delle aziende: “sostenibilità economica” (valori economici di impatto sul territorio), “sostenibilità ambientale” (dati di impatto sull’ambiente inteso nelle macro-aree aria, acqua, rifiuti e bonifiche) “sostenibilità sociale” (lavoratori, formazione, HSE, rapporti col territorio e liberalità). I numeri vedono. I consumi elettrici sono calati del 20%, le aree private contaminate che hanno avviato gli iter di bonifica rappresentano il 68% delle aree del SIN. La produzione di rifiuti è calata del 42% . Tutto ciò grazie ad investimenti considerevoli delle aziende con adozione delle migliori tecniche disponibili (BAT) e sistemi di gestione sempre più innovativi. L’impatto sociale delle dieci aziende ha visto nel 2018 il costante miglioramento dell’impegno per salute, sicurezza e tutela dei diritti dei lavoratori (3mila e 39 i diretti e 4mila e 300 dell’indotto) con 173 mila ore di formazione e 0,8 infortuni ogni milione di ore lavorate. Oltre 7 mila giovani coinvolti in iniziative socio-culturali e 3 milioni di liberalità al territorio, inteso come comunità locali e stakeholder per iniziative sportive, culturali etc. Sergio Corso ha parlato di “un rapporto che ha tenuto conto dei più aggiornati standard di rendicontazione per la Responsabilità Sociale di Impresa a livello internazionale” e ha lanciato “uno sguardo al futuro del polo industriale siracusano, agli investimenti possibili, alla transizione energetica, in collaborazione con le Istituzioni locali chiamate ad una responsabilità comune per il futuro delle nuove generazioni”.Salvo Adorno, professore di storia contemporanea all’Università di Catania, ha tracciato l’excursus della storia industriale siracusana attraverso la metamorfosi dei tre attori fondamentali; l’industria, la politica e la comunità locale, mettendo in evidenza la differenza tra il contesto iniziale dell’insediamento dell’industria e quello attuale . “Emerge – ha detto Adorno – l’attuale frammentazione politica che porta alla mancanza di responsabilità decisionale, la nuova consapevolezza delle industrie sulle tematiche del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente, la diffusa attenzione delle popolazioni alla questione ambientale rispetto all’iniziale slancio vero l’occupazione e il benessere economico”.”In Confindustria – ha detto Rossana Revello, Presidente gruppo tecnico RSI di Confindustria, collegata in streaming – nel 2018 abbiamo presentato il Manifesto “La Responsabilità Sociale per l’Industria 4.0″, in cui si parla di adottare un approccio sostenibile che riguarda la strategia, la governance, l’innovazione nei processi e nei prodotti, facendo attenzione a tutti i portatori di interesse, dai dipendenti ai fornitori e alla comunità in cui l’azienda opera. I benefici per le imprese hanno ricadute importanti per attrarre investitori che leggono nelle performance ESG delle imprese il segno di una capacità di gestire le sfide e di generare valore nel medio–lungo periodo. Questo Rapporto del polo industriale di Siracusa dimostra i miglioramenti dal 2010 ad oggi dell’impatto sociale delle aziende dell’area industriale siracusana. E questo deve essere il punto di partenza per guardare nel modo giusto al futuro”. E’ intervenuto anche Remo Pasquali, responsabile HSE Refining e Marketing di Eni, che ha affrontato il tema della transizione energetica secondo le linee tracciate dal PNIEC.




Siracusa. Allerta meteo, slitta la piantumazione dei mille lecci a Santa Panagia

La piantumazione delle mille piantine di leccio per far nascere il Bosco delle Troiane è rinviata a data da destinarsi a causa dell’allerta meteo diramata dalla Protezione civile. L’iniziativa era in programma domenica 24 novembre, a Siracusa, a partire dalle 10,30, nell’area comunale che si trova tra viale Scala Greca e il tribunale ma l’ondata di maltempo prevista per le prossime ore in città e anche per la giornata di domenica ha costretto gli organizzatori ad annullare in via precauzionale l’appuntamento.




Siracusa. Archiviazione per i vigili dell’incidente Renzo Formosa, non ci fu omissione

Archiviazione per gli agenti di Polizia Municipale interventi per i rilievi dell’incidente in seguito al quale perse la vita il giovane Renzo Formosa. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Siracusa. Accolta la richiesta del pm, verso cui si era opposta la famiglia dello sfortunato ragazzo attraverso il loro legale, Gianluca Caruso. “Curioso di leggere le motivazioni”, si limita a dire l’avvocato. Le motivazioni non sono ancora state comunicate alle parti.
I familiari di Renzo Formosa avevano denunciato sin dal primo momento presunte omissioni come il mancato esame di sangue ed urine ed l’immediato ritiro della patente al ragazzo alla guida dell’auto. Santo Salerno, questo il suo nome, è impuntato nel procedimento principale con l’accusa di omicidio stradale. I fatti risalgono al 2017. L’incidente avvenne in via Bartolomeo Cannizzo. A motivare l’archiviazione il fatto che gli agenti della Municipale intervenuti non avrebbero favorito il ragazzo alla guida della vettura (figlio di un collega, ndr) perchè sul posto non avrebbero avuto esatta contezza delle responsabilità dei fatti.
I due agenti della Municipale intervenuti vennero sospesi dal Comune di Siracusa dopo una indagine disciplinare seguita alla trasmissione tv Le Iene che mostrò materiale inedito. Adesso la decisione del giudice che mette la parola fine a questo aspetto della delicata e controversa vicenda.




Siracusa. “Senza stipendio: dimissioni subito”. La rabbia dei dipendenti dell’ex Provincia

Andrà avanti ad oltranza, fino a quanto non arriveranno risposte, la protesta dei dipendenti dell’ex Provincia, oggi Libero Consorzio Comunale. Per loro, nessuna prospettiva positiva. Al contrario il rischio concreto che fino al prossimo aprile possano non percepire alcuno stipendio, per una serie di ragioni legate a scelte, che contestano aspramente, anche attraverso i sindacati di categoria, assunte dalla Regione. “Una Regione ambigua- spiega Franco Nardi della Funzione Pubblica Cgil- Perchè nell’affermare di essere in procinto di individuare una soluzione per porre fine a questo stillicidio, che va avanti ormai da 5 anni, non solo per i lavoratori, ma anche per i servizi che non vengono adeguatamente resi al territorio  (scuole, strade in primo luogo), puntualmente, nel momento cruciale, in cui tali risposte dovrebbero essere fornite, agli altri territori vengono elargite risorse finanziarie adeguate, con interventi straordinari, Siracusa viene, invece, umiliata”. L’aspetto che i dipendenti ritengono il più grave e allarmante in assoluto, è il silenzio, l’indifferenza che si registra sulla loro vicenda, che riguarda centinaia di famiglie. “La politica non si fa più nemmeno presente per dare un sostegno o per manifestare disponibilità ad impegnarsi a Palermo. Non lo fanno i deputati regionali- dice Nardi- e non lo fa nemmeno chi rappresenta le città”. Riferimento ai sindaci dei comuni del territorio, in questo caso. “Non ho visto prese di posizione ferme da parte dei primi cittadini, non abbiamo visto pressing seri, non abbiamo visto documenti firmati dai rappresentanti dei nostri comuni”. Nessun pugno sul tavolo, insomma, come, invece, i lavoratori avrebbero sperato. “Nessuno vuole essere coinvolto, sembra- prosegue il segretario della Funzione Pubblica della Cgil- e questo è estremamente grave”. Le dimissioni del commissario straordinario, Carmela Floreno, rappresentano una sorta di provocazione, più che un reale intendimento. Serve per dire che “vista la mancata risposta ai lavoratori, il commissario diventa un ruolo inutile- prosegue Nardi- tanto vale che questa figura venga meno. Nulla di personale nei confronti della Floreno, quindi, che ha comunque fatto i suoi sforzi, ad ogni modo senza risultati”. La protesta prosegue a oltranza, con sit-in e assemblee. Non è escluso che i toni possano ulteriormente inasprirsi, come è già accaduto in passato, arrivando all’occupazione della sede dell’ex Provincia, anche di notte.




Siracusa. Consegna mastelli, falsa partenza in via Elorina: slitta a domani l’apertura

Falsa partenza per il punto di ritiro mastelli per la differenziata di via Elorina. Questa mattina, infatti, le porte dei locali destinati al servizio aggiuntivo sono rimaste chiuse. Brutta sorpresa per le decine di persone già in fila alle 8.30, dopo l’annunciata apertura – prevista per stamattina – dello sportello, dedicato in particolare ai residenti nelle contrade marinare.
Un problema con il sistema informatico ha bloccato l’avvio del servizio. Tutto adesso risolto. Da domani porte aperte per davvero. Dalle 8.30 alle 14, si possono ritirare gratuitamente i kit per la raccolta differenziata presentando tessera sanitaria, documento d’identità ed una bolletta Tari (non importa se pagata o meno). Dal 2 dicembre, in tutta la città la raccolta dei rifiuti avverrà con il sistema del porta a porta. Calendario unico per le utenze domestiche, due calendari per le attività commerciali e food.
Confermato, intanto, lo stop alla raccolta dell’organico prevista per sabato a causa dei noti problemi di conferimento in impianto.




Siracusa. Debito di memoria: intitolata al latinista Antonino Immè un’area a verde

E’ stata intitolata alla memoria del latinista Antonino Immè l’area a verde di viale Regina Margherita, nei pressi del parco dei Marinaretti. E’ stato l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, a svelare la targa dopo aver ricordato la figura del siracusano Immè. “Dedicandogli questo bellissimo spazio a verde- ha detto – colmiamo un ritardo che Siracusa deve a questo latinista la cui importanza va oltre i confini nazionali. Basti pensare che la città francese di Pau alla sua morte, avvenuta nel 1988, decise di erigere una stele dedicata a tutti quei cultori e studiosi che hanno fatto del Latino la lingua che lega i popoli di tutta la terra. Nella stele, accanto al suo nome, si trovano quelli di Terenzio, Seneca, Ausonio, Eginhard, Thomas More, Pascoli”.
Antonino Immè, nato a Melilli, ma siracusano di adozione, è considerato come lo studioso ed il divulgatore più importante mondiale della lingua latina della seconda metà del Novecento. Docente del Liceo Gargallo, nel 1939 si trasferì a Roma dove fondò periodici scolastici in lingua latina quali “AVENTINUM” e “ MAS” letti ed apprezzati in tutto il mondo. Trasferitosi in Francia nel 1978, diede poi vita a diverse iniziative miranti all’uso ed alla diffusione della lingua latina come strumento di pace e di dialogo tra i popoli.




Siracusa. Il Consiglio dei Ministri delibera lo stato di emergenza per il maltempo

Il Consiglio dei ministri ha deliberato ieri sera la dichiarazione dello stato di emergenza a causa del maltempo anche per la provincia di Siracusa. In arrivo misure straordinarie dopo i danni causati dagli eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal mese di settembre 2019.
Lo stato di emergenza riguarda anche le province di Agrigento, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa e Trapani. Le somme per i provvedimenti straordinari saranno trasferite alla Regione che ripartirà alla ripartizione seguendo le richiesta dello stato di calamità presentate dai vari Comuni.




Siracusa. Una barriera “sonora” a Targia per dividere le corsie: piazzati i defleco

Ultimo intervento (al momento) per aumentare la sicurezza stradale a Targia. Sul lungo rettilineo tristemente famoso per l’elevato numero di incidenti, spesso mortali, sono stati piazzati questa mattina i cosiddetti deflego. Sono dei delineatori stradali flessibili, in gomma speciale vulcanizzata ad elevata elasticità. Resistenti agli urti ed agli schiacciamenti, riprendono la posizione verticale dopo essere stati “investiti” dai veicoli in transito, senza distaccarsi dal piano stradale. Questo crea un fastidioso suono, oltre che un sobbalzo che è meglio evitare alle sospensioni delle auto, per avvisare gli automobilisti che si è oltrepassata la linea di divisione, invadendo la corsia opposta. Una “barriera” sonora, insomma.
L’idea spartitraffico non è ancora tramontata del tutto. Dopo la misurazione puntuale degli spazi disponibili, è in corso una progettazione che – tramite l’allargamento delle attuali corsi, utilizzando gli spazi già disponibili – potrebbe finalmente rendere possibile la realizzazione dell’opera richiesta a gran voce.